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Dragonheart

Rating FantasyItalia


Paese di origine: Stati Uniti (1996)
Genere: Fantasy Classico
Regia: Rob Cohen
Attori: Durata: 103 minuti

In un tempo lontano,siamo intorno all’anno 1000, Bowen (Dennis Quaid), un cavaliere dell’antico Codice dei Cavalieri di Re Artù, prima votato al bene e poi mercenario, e un drago, il cui nome è Draco, ultimo della sua specie, si uniscono (dopo essersi scontrati alla pari in una lunga battaglia) in un’eroica impresa per liberare il paese dal dominio di un governante feroce, il giovane Einon (David Thewlis), al quale entrambi erano fortemente legati.

Bowen era stato il precettore di Einon nella sua adolescenza, mentre Draco è lo stesso drago che anni prima aveva donato metà del proprio cuore per salvare il giovane principe dalla morte, a patto che egli avrebbe governato con rettitudine.

Ormai decisi a riportare il regno ai tempi in cui verità e onore erano la prima regola, Bowen e Draco si uniscono a Kara (Dina Meyer), figlia del capo della rivolta contadina.

La vicenda continua e Bowen comprende che alla fine dovrà decidere, tra la vita del suo amico drago, e la libertà della suo popolo…

Il cast

Rob Cohen ( già regista di Dragon – la storia di Bruce Lee e XXX) riesce, in questa pellicola, a gestire in modo equilibrato il classico rapporto fra uomo e bestia senza rinunciare ad una vena di malinconia. Oltre a questo, c’è da dire che il film ritrae in modo piacevole l’epoca medievale, quella dei cavaliere e delle loro coraggiose imprese, tornata in voga solo ultimamente, ma che al momento dell’uscita del film non aveva trovato una collocazione cinematografica ben precisa. Ci riesce soprattutto grazie ad un cast di attori non da capogiro ma comunque di notevole spessore: la migliore interpretazione è senza dubbio quella di David Thewlis, perfetto nella parte del malvagio re; Dennis Quaid (The day after tomorrow, Traffic) nella parte del cavaliere senza macchia somiglia molto a Boromir di LOTR; Dina Meyer (Saw, Saw IIJohnny Mnemonic) la bella e ribelle contadina che sprona ed incita Bowen nel ritrovare se stesso riesce bene nella sua parte.

Il cast tecnico invece è parte di un gruppo con cui il regista lavora praticamente da sempre. Rilevanti sono la fotografia di David Eggby (Pitch BlackDragon – la storia di Bruce Lee) e le splendide musiche di Randy Edelman, che compone colonne sonore dagli anni ’60, firmando veri capolavori come Ghostbusters II The Skulls – i teschi.

Per quanto riguarda gli effetti speciali, bisogna dire che è davvero buona la realizzazione di Draco, costato la sciocchezza di 60 milioni di dollari (su un budget di 90), che riesce a impressionare il pubblico per la sua realtà; inoltre, basti pensare che si tratta del primo caso di un personaggio interamente creato e animato al computer.
Personalmente, mi sono divertito sentendo il drago parlare con la voce di Gigi Proietti, che senza dubbio con la sua voce fa guadagnare a Draco una certa passionalità alpersonaggio, e allo stesso tempo sono incuriosito dall’idea che, nella versione originale, la voce era quella di Sean Connery.

Infine, l’armamentario del genere fantasy c’è tutto: armature, elmi, spadoni, cavalli, duelli, castelli, archi e frecce, incendi, passaggi segreti, dominatori e dominati e la storia anche se molto semplice, richiama molti spunti interessanti, senza scadere nella banalità della love story tra cavaliere e la bella di turno che tanto caratterizza il genere cavalleresco.
In primis, il drago, visto spesso come creatura malvagia mentre qui, è una creatura buona e saggia, divenuta cattiva solo a causa della malvagità dell’uomo. Inoltre il film tocca il tema della morte e più in generale sul senso della vita, senza scadere però nell’esagerazione, ma affrontando il tutto con una certa spiritualità.

La pellicola certamente sarà apprezzata molto da i bambini e un pò meno dagli adulti al loro fianco, ma se volendo tirare le conclusioni, potremmo ben dire che Dragonheart non è solo un film fantasy, ma ci dà un esempio di come si possa cambiare il proprio destino lottando per esso fino in fondo…

  • Draco, il drago amico di Bowen, è stato creato dalla Industrial Light e Magic di George Lucas sulla base delle espressioni del viso di Sean Connery, il quale presta la sua voce al drago; nella versione italiana invece la voce è di Gigi Proietti.
  • Dennis Quaid ha affermato che non è stato facile recitare vicino a Draco, in quanto si sentiva molto stupido a parlare con una sagoma di cartone lunga 8 metri (poi sostituita da quella digitale).
  • Il film è stato girato in gran parte nella repubblica Slovacca, sia nell’entroterra che nella città di Bratislava.
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