
Il live action di Biancaneve sta facendo discutere ancora prima di uscire nelle sale. L’anteprima mondiale del film, prevista per il 15 marzo a Los Angeles, si svolgerà senza il tradizionale tappeto rosso, senza pubblico e senza giornalisti. Solo fotografi ufficiali saranno ammessi per documentare l’evento. Una scelta inusuale, dettata probabilmente dal timore che le polemiche che hanno accompagnato il film fin dal suo annuncio possano sfociare in proteste pubbliche.
Il film, diretto da Marc Webb e interpretato da Rachel Zegler nel ruolo di Biancaneve e Gal Gadot in quello della Regina Cattiva, è stato oggetto di forti critiche per diverse ragioni. La scelta di un’attrice di origini colombiane per il ruolo della protagonista ha sollevato obiezioni tra i fan più tradizionalisti, che ritengono che il personaggio, descritto come “bianco come la neve”, avrebbe dovuto essere interpretato da un’attrice caucasica. Altri hanno criticato l’assenza del principe azzurro, considerato dalla produzione un elemento patriarcale superato. Al posto dei classici sette nani, il film presenterà sette creature magiche di diversa etnia e corporatura, una decisione che ha ricevuto pareri contrastanti, con alcuni attori affetti da nanismo che hanno accusato Disney di discriminazione per non averli coinvolti.
Molte le polemiche e i dibattiti
Le dichiarazioni delle protagoniste hanno ulteriormente alimentato il dibattito. Rachel Zegler ha definito il film originale del 1937 “datato”, affermando che la sua Biancaneve non sarà salvata dal principe, ma diventerà una leader indipendente. Gal Gadot, israeliana, ha espresso posizioni nette a favore del suo Paese nella guerra con la Palestina, suscitando critiche da parte dei manifestanti pro-Palestina, che accusano Disney di averla scelta nonostante il suo coinvolgimento politico. La stessa Zegler ha ricevuto attacchi per alcuni post passati contro Donald Trump e i suoi sostenitori, scusandosi poi per le sue parole.
Il budget del film è stato un altro elemento di discussione. Secondo Variety, il live action di Biancaneve ha avuto un costo di circa 240 milioni di dollari, ma Forbes stima che la cifra possa aver raggiunto i 269,4 milioni, rendendolo il remake Disney più costoso di sempre. Un investimento notevole che la casa di produzione sta cercando di proteggere limitando l’esposizione pubblica del film prima della sua uscita.
La premiere ridimensionata non si limiterà a Los Angeles. Anche nel Regno Unito, dove inizialmente era prevista una grande anteprima a Leicester Square, l’evento è stato spostato in una location più discreta in Spagna, probabilmente per evitare possibili proteste. La Disney sta adottando una strategia prudente nel promuovere il film, consapevole delle tensioni che lo circondano.
Biancaneve si prepara quindi a debuttare in un clima di alta tensione. Se il film riuscirà a convincere il pubblico e a ottenere successo al botteghino, lo scopriremo solo dopo il 21 marzo, data ufficiale di uscita nelle sale. Quel che è certo è che, indipendentemente dal risultato, questa versione live action della fiaba rimarrà uno dei film più discussi degli ultimi anni.
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