Dopo tre stagioni, Amazon Prime decide di chiudere la sua serie fantasy di punta
La Ruota del Tempo è stata una delle serie fantasy più attese degli ultimi anni, grazie al vasto e affascinante universo creato da Robert Jordan e completato da Brandon Sanderson. Quando Amazon Prime Video ha annunciato nel 2021 l’adattamento televisivo della saga, l’obiettivo era chiaro: creare un prodotto che potesse competere con i colossi del fantasy come Game of Thrones e Gli Anelli del Potere. Le prime due stagioni hanno avuto un’accoglienza mista, con un pubblico inizialmente incuriosito ma spesso confuso da una narrazione a tratti complessa e da qualche scelta stilistica discutibile. Tuttavia, già dalla seconda stagione si notava un miglioramento nella costruzione dell’universo e nello sviluppo dei personaggi.
La vera svolta è arrivata con la terza stagione, che ha dimostrato una crescita evidente in termini di qualità visiva e narrativa. La scenografia è diventata davvero imponente, con ambientazioni ricche e dettagliate che trasportavano lo spettatore in un mondo coerente e affascinante. Gli effetti speciali, finalmente all’altezza delle aspettative, hanno reso battaglie, magie e creature fantastiche uno spettacolo degno di grandi produzioni fantasy. La terza stagione, seppur con qualche difetto, ha mostrato che La Ruota del Tempo poteva davvero competere su un piano elevato, con una produzione che faceva onore alla vastità e alla profondità dei romanzi originali.
Nonostante questo evidente salto di qualità, Amazon ha deciso di non rinnovare la serie per una quarta stagione. Una decisione che ha deluso profondamente i fan e chi credeva nel potenziale della saga. Il motivo principale, come riportato da fonti come Deadline e confermato da dati Nielsen, è stato il calo degli ascolti: la terza stagione è uscita dalla Top 10 delle serie originali Prime Video dopo appena tre settimane dal lancio, segno di un interesse in diminuzione che ha reso insostenibile il costo di una nuova stagione. La produzione di La Ruota del Tempo era molto costosa, con budget elevati destinati a location esotiche, un cast internazionale di primo livello, tra cui Rosamund Pike e Alvaro Morte, e effetti visivi elaborati. In questo contesto, Amazon ha ritenuto che il ritorno economico non giustificasse più l’investimento.
Lo showrunner Rafe Judkins, in un’intervista ad aprile, aveva sottolineato quanto fosse importante trovare un partner disposto a investire nel lungo termine, evitando il rischio di abbandoni precoci. Tuttavia, la realtà dello streaming si è dimostrata più spietata: senza un ritorno immediato, anche produzioni di qualità rischiano di essere tagliate. Questo episodio si inserisce in un trend più ampio di piattaforme che mostrano sempre meno pazienza verso progetti di lungo corso e alto budget, in un mercato che premia soprattutto i numeri e la rapidità di successo.

Il risultato è che La Ruota del Tempo si conclude bruscamente, lasciando molte linee narrative aperte e personaggi secondari ancora da sviluppare. Il materiale letterario è vastissimo e ricco di spunti, ma la cancellazione priva il fantasy televisivo di un titolo che stava finalmente trovando la sua strada e la sua identità. È un colpo amaro per gli appassionati, che si vedono privati di una storia che avrebbe potuto regalare molte stagioni di avventure e colpi di scena.
In definitiva, la cancellazione di La Ruota del Tempo da parte di Amazon appare più come una scelta dettata da calcoli economici e da una strategia aziendale impaziente, piuttosto che da una reale carenza di qualità artistica o narrativa. Un peccato che lascia un senso di incompiuto e la sensazione che, in un mercato più lungimirante, questa serie avrebbe potuto davvero diventare un punto di riferimento nel panorama fantasy.
Davvero un peccato…
I commenti sono chiusi,ma i trackbacks e i pingbacks sono aperti.