Sophie Turner raccoglie l’eredità di Lara Croft nella serie Prime Video
La notizia che Sophie Turner vestirà i panni di Lara Croft nella nuova serie live-action di Tomb Raider prodotta da Amazon MGM ha acceso l’entusiasmo dei fan e diviso il dibattito, come sempre accade quando un personaggio iconico della cultura pop torna a nuova vita.

Dopo l’interpretazione muscolare e fisica di Angelina Jolie nei primi anni duemila e quella più realistica e vulnerabile di Alicia Vikander nel 2018, la scelta di Sophie Turner, nota per i ruoli in Game of Thrones e negli X-Men, rappresenta una scommessa interessante: un’attrice capace di passare dalla regalità malinconica di Sansa Stark alla potenza interiore di Jean Grey, ora chiamata a incarnare una delle figure più longeve e riconoscibili del gaming.
Il progetto vede come mente creativa Phoebe Waller-Bridge, che non solo ha rivoluzionato il linguaggio televisivo con Fleabag – nota serie televisiva britannica – ma ha anche mostrato di sapersi muovere nell’action d’avventura con Indiana Jones e il Quadrante del Destino. Affiancata da Chad Hodge come co-showrunner e da Jonathan Van Tulleken alla regia, la serie promette un approccio più stratificato rispetto alle trasposizioni precedenti, con l’obiettivo dichiarato di esplorare la complessità psicologica e la dimensione interiore di Lara oltre alla spettacolarità delle sue avventure.
Crystal Dynamics, storico sviluppatore del franchise, collabora direttamente alla produzione, garantendo una fedeltà maggiore all’immaginario videoludico. Le dichiarazioni del team creativo sono permeate da entusiasmo: Phoebe Waller-Bridge ha parlato di una passione condivisa per Lara sin dall’infanzia e di un desiderio di raccontare nuove storie con il suo spirito audace e ironico, mentre Sophie Turner ha riconosciuto la responsabilità di raccogliere l’eredità di due attrici premio Oscar e ha promesso un impegno totale per onorare il personaggio. Anche Vernon Sanders di Amazon MGM ha sottolineato l’intento di dare vita a una Lara definita da coraggio e determinazione incrollabile.
La produzione partirà nel gennaio 2026 e, con ogni probabilità, non vedremo la serie prima del 2027, ma già ora si percepisce come questo progetto si inserisca nel panorama di adattamenti videoludici che stanno vivendo una seconda giovinezza, da The Last of Us a Fallout. La vera sfida sarà mantenere l’equilibrio tra il rispetto della legacy di Tomb Raider, che dal 1996 continua a reinventarsi tra videogiochi, film e persino una recente serie animata su Netflix, e la capacità di proporre un racconto nuovo e rilevante per lo spettatore moderno. Se Sophie Turner riuscirà a portare su schermo una Lara Croft che unisca la determinazione classica all’evoluzione più complessa delle ultime iterazioni videoludiche, allora questa potrebbe diventare la trasposizione definitiva che i fan aspettano da decenni.
Immagini dei rispettivi autori – © Crystal Dynamics




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