Caratterizzazione personaggi

Esploratore Registrato: 22/11/07 11:58 Messaggi: 285

~ BG ~

La mia non è una storia lieta, né novella, né leggenda ma solo triste sventura di vita. I miei genitori, come spesso è usanza in questo caotico secolo, hanno lo stesso sangue che scorre nelle loro vene. Essi regnavano su una piccola frazione nello stato del Nord. E’ un posto bellissimo, dove sterminate campagne si fondono con boschi lussureggianti e alte montagne diradano verso dolci declivi ricoperti dal manto candido della neve in inverno e da quello di fiori multicolori in primavera. E’ stata una grande festa quando io, principe ereditario nacqui, almeno così mi è stato narrato. Ma la mia felicità non è durata a lungo. A soli 3 anni sono stato ripudiato da mio padre poiché egli ha scoperto in me l’inquietante ma assolutamente naturale capacità di evocare i defunti. Il mio potere necromantico lo ha spaventato a tal punto che egli, seguendo le leggi che danno al padre diritto di vita e morte sui propri figli, ha deciso che dovevo morire. Ma la mia compianta madre ha scelto per me una via più impervia, dettata dall’amore e dall’incapacità di porre fine alla vita del proprio figlio. Ricordo ancora il suo viso mentre mi diceva che mi avrebbe amato sempre. Le sue gote pallide erano solcate da amare lacrime di tristezza. Così una notte mi ha portato via dal castello e celandomi agli occhi di un mondo che già mi guardava con sospetto, mi ha affidato alle cure di una vecchia e bizzarra strega che viveva nel folto di un oscuro bosco distante dalla mia terra d’origine. Ah la mia innocenza infranta! L’abbandono di colei che maggiormente adoravo, il mio sangue…
In quei boschi carichi di misteri e di inquietanti creature sono così cresciuto, solitario e nascosto, apprendendo le arti magiche e nel mio cuore l’odio per gli umani che mi avevano condannato ad una simile esistenza da reietto è cresciuto sempre più.
Sono trascorsi tanti anni e la mia immagine è divenuta il riflesso perfetto di quella di mia madre. Stessi occhi color del cielo in tempesta, stessi capelli nero intenso. In me ella rivive ogni volta che mi guardo allo specchio. Sono quindi divenuto un uomo forte e un giorno il mio cuore ha preso a palpitare per una giovane bellezza del paese, che si adagia alle pendici del bosco, nelle cui braccia frondose si cela la mia povera dimora. Non lo sapevo ancora e forse speravo nella possibilità di un minimo di felicità anche per me, ma la mia vita era nuovamente condannata a sopportare un ennesimo lancinante dolore. Ella, con la pelle color pesca e gli occhi verdi come smeraldi mi ha incantato e non ho potuto fare a meno di seguirne l’irresistibile richiamo. E con gioia ho scoperto che il mio folle amore era ricambiato. Saphira, era questo il suo dolce nome, mi ha concesso il suo cuore e la leggiadria del suo corpo ma ahimè venne a mancare per cause sconosciute. So di aver sbagliato, so che la furia e la sofferenza hanno mosso i miei folli gesti ma non sono riuscito a fermare questa mano omicida, quando il mio animo sconvolto di fronte all’ennesimo dolore ha reclamato come vendetta la vita dei suoi confratelli. E i miei sogni non hanno più avuto, da quel giorno, un colore diverso da quello vermiglio del sangue. Sono fuggito e mi sono nascosto sempre più nel folto del bosco. Nessuno aveva le prove che io fossi il colpevole e per via del timore che il mio potere incuteva neanche i potenti ebbero mai il coraggio di venirmi ad accusare. Sono sprofondato nel deliquio di una sofferenza atroce. Dopo poco anche l’unica figura che mi fosse stata accanto, sin dalla tenera infanzia senza giudicarmi un mostro, è venuta a mancare e sono rimasto completamente solo. Il rimorso mi ha consumato l’animo e ho deciso di scacciare lontano da me l’amore che troppe sofferenze mi aveva già causato. Il mio cuore si è indurito e il desiderio di vendetta si è insinuato nelle mie viscere come un dolce veleno. Un giorno mentre ero a caccia, inseguendo un maestoso cervo nel fitto della boscaglia, mi sono ritrovato non volendo nei pressi delle tenute di famiglia e lungo un sentiero polveroso ho visto sfilare una scia di carrozze elegantemente addobbate. E dopo tanti anni l’ho rivista. E nonostante l’impietosità del tempo trascorso e la separazione avvenuta nella mia più tenera età l’ho riconosciuta. Ah compianta e perduta madre! Stringeva a sé una giovinetta di splendente bellezza che tanto le assomigliava… chi altri poteva essere se non mia sorella? E accanto alla sua ancora bellissima figura di donna, stava un uomo dallo sguardo schivo, coi ricci capelli dello stesso colore del grano maturo di mio padre. I miei fratelli….ed essi probabilmente non hanno mai saputo della mia esistenza. La vista di tutto ciò mi turbò oltremodo. So che ella mi amava ma non posso ugualmente perdonare. Nelle mie fattezze fisiche sarò condannato a rivedervi in eterno. Nel mio cuore a soffrire per la perdita del vostro abbraccio.
Il corso della mia vita fu segnato da indicibili peripezie…Conobbi una donna, anch’ella vagava negli oscuri meandri del bosco in cui crebbi, stava reclutando un esercito…
Blokulla, questo è il suo nome, mi proclamò Arimanno del KorpiKlaani…assieme ai miei compagni, uomini spietati e crudeli, conquistammo e saccheggiammo le lande in lungo e in largo, ma la nostra furia distruttiva, si concentrò su un'unica cittadina…Glorfindal…A contattato con i barbari, il mio cuore s’indurì oltremodo…la predilezione per la guerra, le torture e gli omicidi mi portarono infine ad esser giudicato fuorilegge nei territori dell’intera alleanza..
L’odio per gli elfi non fu altro che una trasmutazione dell’odio che provavo per gli uomini ed i loro migliori sentimenti…l’amore, il rispetto per la natura e gli altri, la bontà…tutte caratteristiche che incarnavano alla perfezione l’inferiore razza elfica..
Ma nonostante tutto, non era questo che cercavo…i miei compagni mi aiutarono a scolpire la mia personalità…mi resero ciò che da solo non sarei mai riuscito a divenire…ma mancava qualcosa.
E giunse infine la notte che mi permise di superare l’ultimo scalino prima di maturare la decisione che alfine mi ha condotto a Moravia. La luna si nascondeva dietro a fosche nubi quella sera, quando di rientro nella mia fatiscente casa sono stato selvaggiamente aggredito da un vampiro. Egli ha violato la mia carne suggendo il mio nettare vitale con grande bramosia e riducendomi allo stremo. Troppo superiore la sua forza alla mia di uomo, si prestante, ma pur sempre solo umano. In un ultimo disperato tentativo di difesa della mia seppur triste esistenza l’ ho trafitto con una croce d’argento. Non è morto no…ma è fuggito inorridito. Ripresomi a stento dall’assalto, le mie ferite sono guarite, le forze ritornate e il pensiero volato verso lidi di maggior coscienza. L’ incredibile energia di quella creatura è divenuta per me motivo di ossessione. E il pensiero dell’immortalità mi ha stuzzicato la mente tentandomi sempre più, simile al canto di una sirena ammaliatrice. Il potere è divenuto il mio ultimo scopo, la sua forma più perfetta e assoluta una necessità quasi dolorosa per placare l’arsura di una vendetta mai compiuta nel bisogno di dominare e punire tutti color che mi hanno ripudiato. Un giorno è giunta alle mie orecchie la storia di una cittadina dove si dice che la notte, nelle cui eterne profondità mi sono sempre celato, sia eterna. Fu quello il luogo della mia rinascita, e così ora mi appresto ad incontrare tutti voi. Divenni quello che sono sempre stato accusato ingiustamente di essere. Ma non è così. Dietro il potere delle creature della notte si cela la bellezza di un’eternità scandita dai ritmi del mio più intimo volere. Sorrido a questo pensiero…

~ Età ~

33 anni

~ Aspetto Fisico ~

alto e prestante. Ha lunghi capelli neri che porta legati con una coda bassa e occhi grigi e impenetrabili. Sul collo, appena sotto la mascella, spiccano chiare e perlacee le cicatrici del morso di un vampiro.

~ Carattere ~

Sprezzante e ironico ama dominare gli altri perché essendone stato ripudiato da sempre adesso vuole vendicarsi. Ritiene che tutti gli altri siano inferiori, tranne qualche amico a cui deve rispetto. Anche sulle donne tende a voler esercitare un totale controllo per evitare di restarne ferito ancora una volta. E complice la notte e un fascino naturale dovuto al suo più che bell’aspetto, accumula, dal giorno della morte di Saphira, storie senza seguito affogando il dolore mai estinto nei piaceri sensuali. Se la situazione lo richiede può arrivare ad essere crudele pur di perseguire i propri scopi. Lunatico, pare mostrare due facce del suo carattere a seconda della posizione delle lune…Una parte sadica e feroce, l’altra sentimentale e mesta.
Dopo la mutazione in vampiro però la sua sicurezza e determinazione tendono ad incrinarsi. Le sue certezze vacillano e la sua mente si confonde.

~ Natura ~

Nonostante l’apparenza sia quella di un uomo attualmente privo di coscienza e glaciale con gli altri, nelle profondità del suo animo si cela il dolore per l’amore perduto di Saphira e per tutte le discriminazioni che ha dovuto subire sin da piccolo, anche se neanche lui ne è realmente consapevole a livello cosciente. Tende a rifuggire dalla sua umanità che inevitabilmente lo farebbe soffrire inseguendo il sogno di un’esistenza superiore.
Attualmente il suo desiderio si è realizzato ma non come voleva lui. Entrato a far parte della stirpe dei bevitori di sangue, egli scopre però che tutto questo in realtà non gli dà né gioia né soddisfazione come aveva creduto.. L’incommensurato potere di cui ora dispone, viene speso in nome della sua città, adoperandosi oltremodo affinché le Leggi di Moravia vengano rispettate.

~ Controllo ~

dopo aver ripudiato i sentimenti riesce a dominare molto bene le sue reazioni coltivando una freddezza apparente sempre più marcata ma che spesso contrasta internamente con un animo le cui braci ancora ardono sotto la coltre.

~ Fede ~

Fino a poco tempo prima credeva nella forza che deriva dal potere ma adesso non ne è più tanto certo. Fa però ancora affidamento solo ed unicamente su se stesso come è stato abituato a vivere nonostante nei suoi pensieri il nome di colei che lo ha ammaliato, vortica sempre incessantemente.

Cittadino Registrato: 13/11/07 20:35 Messaggi: 11

Qui chiedo: i peronaggi che vengono descritti qui sono quelli che ruolate nel gioco? Non è possibile narrare le vicende di personaggi che non partecipano al suddetto gioco? Nel caso non fosse possibile, dove posso dirigermi con l'intento di narrare la mia storia e dissetarmi con le storie altrui?

Inviato: Lun Ott 08, 2007 9:17 am

beh tecnicamente...qui puoi scrivere più o meno quello che vuoi...nel senso...racconti, storie, liete novelle (o anche tristi)...dovrebbe avere un legame con il gioco...se vuoi leggere qualcosa...fruga un pò qui...e un pò nella PIazza di Athkatla.

Registrato: 01/01/70 02:00 Messaggi:

io rifaccio la stessa domanda di mirabella dove devo andare?

Gladiatore Registrato: 12/12/05 12:29 Messaggi: 1741

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Inviato: Sab Gen 05, 2008 5:33 pm

Nome: Olean
Cognome: Falbard
Razza: Nano
Età: 25 anni
Peso: 177 kg
Altezza: 154 cm
Colore occhi: Castani
Colore capelli: Castani con qualche sprazzo grigio
Background: Olean Falbard è l'antenato principale di Lorevicius, un Nano un tempo spietato assassino e servitore del Dio dell'Oltretomba, Ramius.
Olean è figlio di un banchiere e di una guerriera esperta nelle arti druidiche. Appassionato di antiche leggende, appena è venuto a sapere dell'esistenza del suo antenato e della sua storia, ha voluto indagare sulla sua scomparsa. Infatti, narrano le genti che, subito dopo aver ucciso il Drago Verde, Lorevicius scomparve nel nulla, e nessuno seppe più nulla di lui.
E' un Nano molto basso e ben piazzato, è goffo e non molto agile, ma possiede una notevole forza fisica e un'intelligenza sviluppata. Tra le altre caratteristiche è conosciuto per il suo particolare attaccamento ai soldi; nonostante ciò è bendisposto e simpatico, ed è sempre disponibile a dare una mano a coloro che chiedono il suo aiuto (non economico, per ciò sopracitato).

Inviato: Mar Gen 08, 2008 6:34 pm

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Fante Registrato: 20/01/08 21:44 Messaggi: 603

E così anche leo posta qui la sua storia Smile

E' la bio. che poi ho anche in game.
Occhi: di ghiaccio
Capelli: bianchi e lunghi
Bio:

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BIOGRAFIA
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Passato: E° ormai noto che le fitte foreste della città di Glorfindal non sono più sicure come prima, camminare laggiù significa guardarsi continuamente alle spalle aspettandosi che qualche pericolo incomba, magari una delle mostruose creature può sbucare dalle rocce da un momento all°altro. Anni fa la situazione era leggermente più tranquilla. Glorfindal viveva una delle tante età dell°oro dell°antichità. Fu in quel clima che nacque Leo. Il padre era un guerriero, La madre una maga, gli insegnarono dunque a coltivare i poteri che dormivano in fondo al suo animo. Col tempo essi si svegliarono, e Leo scopri di possedere capacità straordinarie. Quando ormai il giovane elfo aveva sei anni, sua madre concepì suo fratello Spike, testardo e di animo vivace. Un maledetto giorno i loro genitori si addentrarono per la foresta di Glorfindal allora priva di pericoli, così pensavano, perchè invece per volere del fato si trovò a passar di lì una banda di barbari, in sella ai loro cavalli inferociti, calpestarono i due senza pietà, lasciando i loro corpi senza vita nella foresta. Leo aveva dieci anni, e Spike quattro, quando seppero la notizia della tragedia. Andarono a vivere da Diana, una maga amica dei loro genitori, che li accudì come se fossero suoi figli. Con il passare degli anni Leo si specializzò in Poteri Mistici frequentando la scuola di arti magiche di Glorfindal, mentre Spike continuava a pensare a sciocchezze che non gli giovavano affatto. Le lune passarono, e Diana morì per vecchiaia, lasciando ai fratelli come eredità la sua Dimora a Glorfindal, e un cavallo bianco di nome Ron. I due si ritrovarono allora soli, abbandonati a loro stessi. Leo dovette badare a suo fratello, incapace di cavarsela da solo. La continua tendenza di Spike al trasgredire le regole lo portò a scappare. Ancora oggi vaga per le lande di glorfindal con la sua banda. Si dice in giro che sia diventato malvagio. Intanto Leo si abituò alla vita nella Foresta. Quel posto a lui così oscuro diventò invece il luogo adatto per allenarsi insieme al suo cavallo Ron, col passar del tempo divennero buoni amici. Affinò le tecniche di combattimento, sconfisse valorosi guerrieri, e entrò a far parte del più prestigioso clan della zona: il Clan degli Elfi. Negli anni però numerose disgrazie colpirono il clan, molti se ne andarono, ed esso perse la fama che deteneva. Deluso per la situazione creatasi, e per la perdita di cari amici, Leo lasciò il clan degli elfi. Passò molto tempo da solo, con l°idea che l°amicizia fosse solo un°illusione. Un giorno fece richiesta al clan dei Dreamchaser, che lo accolse a braccia aperte. Fu qui che invece Leo dovette ricredersi. Fu qui che conobbe *Parva*, colei che sarebbe diventata la sua futura moglie.
Presente: Il prestigioso Clan degli Elfi negli ultimi anni ha ripreso il suo splendore. Attualmente, è rinato. Numerosi elfi si sono uniti all°obiettivo che il clan si è prefissato: la difesa di Glorfindal. L°idea di Leo inizialemnte era quella di rimanere nei Dreamchaser, ma poi la situazione di Glorfindal è peggiorata. La città, e con essa numerosi elfi, sono preda di attacchi da parte di clan e gente malvagia. Proprio in questa occasione gli elfi devono essere più uniti che mai, collaborando e unendo le loro forze. Leo ha deciso, dunque, di lasciare a malincuore il clan dei Dreamchaser, e insieme ad esso tanti amati amici, per far richiesta successivamente nel Clan degli Elfi. La sua scelta è stata compresa da molti suoi amici Dream, di cui Leo porterà a cuore sempre il ricordo, sperando di reincontrarli tutti, un giorno. In onore dei Dreamchaser porta ancora sul polso destro il loro tatuaggio, simbolo del Clan più antico e rispettabile di queste terre.

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°`°¤ø,¸¸,ø¤°`° Equipaggiamento °`°¤ø,¸¸,ø¤°`°

L°elfo Leo porta un Orecchino, con Elemento Acqua al suo interno, sul lobo dell°orecchio sinistro; Un Amuleto protettivo donatogli dalla Grande Fata della Quercia, in un angolo remoto della foresta di Glorfindal; Alla mano sinistra indossa l°Anello che simboleggia il matrimonio con la sua amata Parva; Porta spesso il suo Cappello agganciato alla cintura.

Di giorno porta i capelli sciolti, indossa spesso pantaloni bianchi aderenti con ornamenti elfici, stivali neri, una maglietta grigia lavorata dai migliori sarti umani molto resistente alle armi da taglio, e una tunica bianca.

Di notte porta i capelli raccolti in una coda da un nastro nero, indossa di solito vestiti scuri. Un mantello nero con cappuccio lo caratterizza, lo utilizza durante le ronde. Odiato dai più feroci mostri notturni, artefice di parecchie loro uccisioni, utilizza il mantello per non farsi riconoscere, per poi colpire nel buio.

Si aggira spesso per le città con la sua arma preferita: una Spada bastarda che maneggia con notevole abilità. In un fodero fissato al polpaccio con una cinghia in cuoio, ha un Pugnale che usa come riserva in molti casi. Durante le ronde notturne invece,utilizza due leggere Spade per uccidere.

Ultimamente, grazie alla recente vittoria al grande Torneo cavalleresco del Palazzo di Ghiaccio, utilizza frequentemente la Spada del Fuoco donatagli da Sua Maestà Ingrid XVI la Cristallina, regina di Polareia.

°`°¤ø,¸¸,ø¤°`° Immagini °`°¤ø,¸¸,ø¤°`°

Leo (giorno): http://img177.imageshack.us/img177/5082/elfxc2.jpg
Leo (notte) : http://img177.imageshack.us/img177/2797/leoprimadicamblookbj8.png
Parva: http://drakonis.org/albums/other-f/othf112.jpg
Ron: http://img339.imageshack.us/img339/5181/spiritoftheforestbyforefi4.jpg
Spike: http://img72.imageshack.us/img72/8299/leotabletexperimentelftyk6.jpg

Esploratore Registrato: 25/11/07 14:00 Messaggi: 220

*edit: riscritto, vedere post nuovo*

Inviato: Mar Mar 18, 2008 4:28 pm

A guardarlo sembra un po' aggressivo, anzi, molto aggressivo, ma infondo a lui giace un animo buono, umile come un normale druido.
Molti gli chiedono da dove viene, ma lui non risponde, guarda il cielo e se ne va.
Tanti sono i misteri che avvolgono il nome di Morvan.
Tanti sono i secoli nei quali sono incisi il suo elfico nome.
Tante sono le domande da porsi su Morvan.
Quando era ancora bambino fu abbandonato al primo giorno di vita dal padre su una collina vicino Glorfindal; li le tre lune lo avvolsero nella loro luce.
Vordus l'oscura voleva improgionarlo nell'oscurita, la benevola voleva affidarlo ad un'altra famiglia elfica. Erela, la saggia, impedì alle sue sorelle di compiere la loro volontà e così prese il bambino con se e con i suoi raggi magici fece vivere il bambino come un figlio. Oggi Morvan vaga nelle terrre di Lotgd come un normale elfo, ma nessuno sa la verità su Morvan, c'è solo un modo per scoprirlo, parlare con Erela: la madre di Morvan,
Oggi tutti lo chiamano Morvan perchè quando fu abbandonato fu ritrovato dalla luna con una medaglietta a dosso con inciso il nome di Morva, il figlio della luna

Gladiatore Registrato: 12/12/05 12:29 Messaggi: 1741

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Fante Registrato: 20/01/08 21:44 Messaggi: 603

Ho aggiornato in questo topic la bio del mio pg per chi fosse interessato Razz

Inviato: Ven Mar 21, 2008 11:47 pm

SDRUSO DI GAIA ...... IL DRUIDO-GUARITORE

Età: 38 Anni
Altezza: 175 cm
Peso: 75 Kg
Occhi: Marroni
Capelli: Neri e lunghi con ciocche laterali argentate, portati genermalmente raccolti con due trecce.

Sdruso di Gaia nasce a Romar e qui vi risiede fino all'età adolescenziale.
Frutto dell'amore tra il maniscalco Cinto di Gaia e la Druida Mezzo-Elfa Rosina Icadovolpe, passa i suoi primi anni di vita nella periferia della ancor giovane città di Romar. Irrequieto e selvaggio, preferisce girovagare per i boschi a contatto con la natura piuttosto che imparare il lavoro del padre o le abilità nell'uso delle armi.
L'amore tra i suoi genitori non dura abbastanza da permettergli di crescere serenamente nalla sua amata città, così un bel giorno la madre ed il suo fratelo maggiore Dado abbandonano tutto per raggiungere i nonni Elfi nella foresta di Gabrio.
Per sua sfortuna di tratti elfici non gli rimane niente e nel villaggio fa fatica ad integrarsi, a differenza del fratello.
Così, dopo qualche anno di permanenza nel villaggio elfico, decide di avventurasi da solo nel mondo che lo circonda e rinnegando il suo passato, cerca di fare più esperienza possibile per avere una vita lunga e serena.
Diventa così un uomo solitario, ma disposto a nuove amicizie e avventure che lo portano a viaggiare in largo e in lungo su tutti i territori possibili nelle terre a lui più congeniali.
Impara i segreti dei Druidi e si specializza nel ruolo di curatore-medico e per questo motivo la sua reputazione diventa molto famosa e i suoi servigi sono richiesti da un'infinità di razze e tribù con le quali stringe dei buoni rapporti.
Lavora saltuariamente al cospetto delle famiglie più nobili ma non disdegna affatto recare il suo aiuto ai più poveri e bisognosi e dopo qualche anno viene riconosciuto e chiamato da tutti come "Sdruso il saggio", nonostante la sua giovane età.
Capisce ben presto che per sopravvivere a questo mondo non basta essere un curatore e diventa anche un ottimo guerriero, impara a cavalcare, a tirare con l'arco e molto spesso riceve come compenso per i suoi servigi lezioni di attacco e difesa da
parte di tutti quelli con cui a avuto a che fare.

Il suo destino pare inesorabilmente legato alla città di Romar e al Dio Wotan che gli appare saltuarimente in sogno chiedendogli di ritornare nella sua città natale dove c'è bisogno del suo aiuto.
Grazie ad un portale dimensionale si ritrova sull'isola di Wen, poco distante da Romar, dove secondo il volere del Dio Wotan
dovrà prestare servizio presso i Figli di Romar.

Di carattere "buono", ligio ai doveri ma non troppo schiavo delle regole, un pò selvatico e solitario,
un pò rozzo, di indole festaiola quando è il caso, amico di tutti ma confidente di nessuno.
Più un vecchio e allegro saggio che un un temibile guerriero, ma con doti di combattente da non sottovalutare.
Amico degli animali, conoscitore delle foreste, specie quelle intorno a Romar, un viandante esperto della natura selvaggia.
Un confratello al quale dici cosa fare e lui lo fa, ma con i suoi metodi, magari usando dei modi non troppo "nobili".
Amante del vino, del cibo e delle belle donne, un pò testardo ed incosciente ma uno di cui ti puoi sempre fidare,
al di sopra di ogni sospetto e devoto fino al midollo per volere del Dio Wotan al clan e alla città di Romar.
Diretto e limpido, quasi irritante nel suo "portar poco rispetto alle alte cariche", uno che fa fatica a rendersi conto
che un superiore non è un amico di baldoria, insomma uno che darebbe, ma non lo fa, del "tu" anche al Dio Wotan.
Se un Druido deve essere un Guaritore, tento meglio, un medico conoscitore delle piante ed erbe medicinali delle foreste,
pronto a curare i bisognosi, specialmente i poveri, senza farsi dare in cambio alcun compendio.

CIAO!!!

Inviato: Lun Mar 24, 2008 3:15 am

Sono di poche parole quindi vi vado a riportare la mia Bio visto che ho parlato anche troppo in game ehhe....

Alexover è un membro del I Figli di Romar
Razza: Umano
Sesso: Maschile

Cavalcatura: Stallone
[-] Gioiello: Braccialetto, Anello

Bio:
Alexover Atreides è un umano di sangue nobile, il suo compito è di spingere le genti a fare in modo che non restino nell'ombra per la paura che le proprie azioni mettano fine alla loro vita...

Alexover possiede un tatuaggio raffigurante Serpente.
Alexover possiede un tatuaggio raffigurante Cuore.

[-] Età: 25 Anni
Altezza: 175 cm
Peso: 95 Kg
Occhi: azzurri senza la minima traccia di bianco, effetto dovuto dal potere della sua spada che purifica il suo spirito
Capelli: neri con riflessi castani dovuti alla luce del sole dei deserti attraversati a piedi
Bio:
IL SUO PASSATO:
Alexover Atreides nacque a Romar molte lune or sono. Un giorno decise di partire per girare il mondo in cerca di uno scopo per il quale vivere...la sua voglia di capire la magia e le leggi della vita lo spinsero sempre più lontano fino ad arrivare quasi al punto da cui non avrebbe più potuto fare ritorno; un giorno mentre si stava calando in un crepaccio, la roccia sotto i suoi piedi si frantumò e cadde rovinosamente a terra sbattendo la testa e perdendo i sensi. Nel suo stato di incoscienza, rivide passare davanti ai suoi occhi tutta la sua vita come se fosse lo spettatore di uno spettacolo teatrale... il suo corpo da bambino era come una marionetta legata a dei fili e gli dei al di sopra del palco muovevano quella marionetta....il sogno sembrava quasi reale...Alexover si guardò intorno e accanto a lui vi erano solo pochi spettatori....altri se ne stavano andando....
Un eremita che era a caccia per le foreste, rinvenne il corpo esanime di Alexover e lo portò nella sua grotta...lo curò e quando Alexover si risvegliò raccontò le sue visioni all’eremita che non parve affatto stupito...

L’eremita pian piano svanì davanti agli occhi esterefatti di Alexover e quando ormai del suo corpo rimaneva solo una pallida ombra, egli parlò dicendo:Io sono un messaggero di Wotan e Ramius....tu sei l’eletto che riporterà gli spettatori innanzi allo spettacolo della VITA....questo è il loro volere....il male che opprime queste terre è l’apatia...gli spettatori se ne vanno...ben presto non rimarrà più nessuno e la VITA stessa avrà fine....risveglia le genti...riportale innanzi a questa opera teatrale....egli è Il Dormiente...l’insieme di tutte le genti che non escono allo scoperto, che non sperimentano la vita per paura di perderla....Tu non temere mai per la tua poichè ne rinascerai rafforzato ogniqualvolta che verrai ucciso...nello scrigno alle tue spalle troverai Andariel la sacra lama che ha il potere di accendere gli spiriti...usala per accendere lo spirito di chi ignora le tue parole...risveglia Il Dormiente Alexover....risveglia Il Dormiente....Il Dormiente...ricordalo....
L’eremita sparì del tutto e Alexover rinvenne la spada Andariel nello scrigno come gli era stato detto...poi dopo quanche ora di meditazione Alexover prese le sue cose e ripartì alla volta della sua città natale...
Appena giunto a Romar entrò nel clan dei Vari Valorosi ove pur essendo un novizio combattè contro l’apatia dei suoi confratelli e cercò di far rinascere un clan ormai destinato a sciogliersi...fu nominato membro anziano...un giorno lascio il clan per seguire il suo destino....e questo si sciolse anche per causa sua...nei Figli Di Romar fu il primo membro...ben presto pure il suo ex confratello Taranis si riunì a lui sotto lo stesso tetto....qui conobbe Khail e poi arrivò Sdruso...due ottimi amici e due grandi uomini....

IL SUO PRESENTE E LA SUA INDOLE:
Ora Alexover si sta facendo spazio tra la folla....cerca di emergere dalla massa di ignoti (molti dei nuovi PG che latitano) presenti nelle terre libere....è un personaggio carismatico e a volte eccessivamente impetuoso e zelante nelle sue azioni...è un idealista...un sognatore....a volte è talmente spavaldo da crearsi molti nemici se ,le persone che con lui dialogano, non comprendono il suo modo di fare...fermo sulle sue idee e incline ad assecondare sempre e comunque le richieste di aiuto dei bisognosi che si rivolgono a lui....a discapito della sua stessa vita, combatte e con le parole e con la spada per difendere i suoi principi....è tuttavia un bonario...non torcerebbe mai un capello a nessuno se non per vendetta o se mosso da puro fanatismo per gli ideali e il clan che serve....Si reputa un paladino difensore dei deboli...degli oppressi...molti lo hanno etichettato come idiota o come uno stolto ma lui sa bene che lo fanno perchè è ammirato e che solo insultandolo i suoi nemici pensano di poter tenere a bada il suo potere ammaliatore verso le genti...
in breve tempo il suo nome ormai è sulla bocca di tutti...è uno dei fautori della fama che ora ha il suo clan nel bene o nel male.
Alexover Atreides ha aderito alla LIBERA ALLEANZA DEI VALOROSI

FAMIGLIO:
Si narra che un giorno, il confratello di Alexover, Sdruso di Gaia, in una sua esplorazione in foresta, si imbattè in un non morto intento a straziare un raro esemplare di Lupo Bianco. Sdruso non potè fare altro che uccidere il malvagio essere, attratto poi da dei mugolii provenienti da un cespuglio, Sdruso si avvide erano i lamenti che una cucciola di lupa ferita, col cuore in gola la portò con se al palazzo dei Figli Di Romar ove gli venne dato il nome di Fiammetta in onore dela Sacra Fiamma simbolo del clan. Alexover decise che appena fosse state in forze, l’avrebbe portata con sè nei suoi giri di ronda per la città.

Fante Registrato: 20/01/08 21:44 Messaggi: 603

Ho riaggiornato in questo topic la bio del mio pg per chi fosse interessato Razz