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yanez73
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Dom Set 04, 2011 7:54 am |
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Parliamo di cose serie?
Parliamo di duelli.
Li colleziono: al cinema, in letteratura, per me sono un ottimo ingrediente nella torta dell’avventura. Non tutti, intendiamoci. Un duello che si rispetti deve rispondere a dei criteri di qualità.
Fondamentale, per me, è la credibilità psicologica. Un buon duello nasce dalle premesse. I due si odiano? Perché si battono? Qual è il meccanismo che li muove? Poi una buona coreografia non guasta, magari con qualche dettaglio tecnico che trovo sempre solleticante, anche se non ci capisco una cippa: “tirò di dritto” (oddio.. spero di non confondermi con il tennis!), “parata di seconda”, eccetera.
Ricordo ancora il mio entusiasmo, da piccolo, davanti a un vecchissimo film hollywoodiano, “Scaramouche”: il duello finale – ambientato in un teatro - dura 10 minuti, una pacchia assoluta: salti da un palco all’altro, cordoni del sipario usati come liane di Tarzan, i due contendenti fanno danni per milioni di franchi (francesi: l’azione è ambientata nella Francia di prima della rivoluzione).
http://www.youtube.com/watch?v=p2r7hq5Wkrs
Poi ho delle preferenze personali: mi piacciono all’arma bianca (dallo spadone medioevale alla spada laser di “Guerre stellari”) e possibilmente – ma non necessariamente - all’ultimo sangue. Ma questo non deve condizionarvi..
Sono il solo ad amarli?
Se così non è, propongo un argomento: il duello del vostro cuore. Duello letto, visto, inventato.. vi va di condividerlo? Di scrivere due righe spiegando come era e perché vi è piaciuto?
Ringrazio in anticipo chiunque mi risponda!
PS: non sono affatto sicuro di avere inserito questo post nella sezione giusta. Prego i Mod di comprendere e perdonare. E, eventualmente, di spostare! |
_________________ "Gli strinse la mano: era fredda come quella di un serpente." (Ponson Du Terrail)
Ultima modifica di yanez73 il Dom Set 04, 2011 7:59 am, modificato 1 volta in totale |
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yanez73
Esploratore
Registrato: 20/04/11 11:39
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Inviato:
Dom Set 04, 2011 7:57 am |
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E adesso, siccome ho proposto io l’argomento (e sono anche grafomane), comincio col rispondermi da solo.
Il duello che ho riletto più volte è quello di “Vent’anni dopo” di Dumas (il seguito de “I tre moschettieri”): un duello che – da come si preannuncia – è poco meno di una vera e propria esecuzione. I quattro moschettieri (D’Artagnan, Athos, Porthos e Aramis) da una parte, il figlio di Mylady, il giovane e serpentesco Mordaunt dall’altra. I quattro lo hanno catturato, vogliono fargli la pelle (hanno ottime ragioni, se ben ricordo), ma non vogliono assassinarlo a sangue freddo; quindi gli propongono di battersi con tutti loro, a turno. Se li uccide tutti è libero. Il teatro dell’azione è una stanza nella casa di Mordaunt, a Londra.
E’ chiaro che Mordaunt ha poco da essere allegro ; ma, visto che, quando se li è visti davanti, pensava di essere un uomo morto, non trova niente da ridire alla proposta. Si tira a sorte e il caso gli mette contro per primo D’Artagnan. I due incrociano le lame e Mordaunt comincia a spostarsi, nella stanza, in modo da invertire la sua posizione con quella dell’avversario; poi comincia ad arretrare, e finisce con le spalle al muro. Fantastica la frase che D’Artagnan, a questo punto, rivolge agli altri tre che assistono al duello. La cito a memoria: “Signori, avete mai visto uno scorpione inchiodato al muro? Ebbene, lo vedrete!”. Invece, Mordaunt li gioca tutti: fa scorrere la mano sinistra sulla parete alle sue spalle, trova il meccanismo che apre un passaggio segreto, e sparisce nel muro. D’Artagnan gli tira un’ultima stoccata e la sua spada si spezza “come se fosse stata di vetro” nella parete scorrevole che si richiude.
Un duello che rompe tutti i canoni classici: i “buoni” gabbati (e neanche tanto simpatici, data la situazione), il “cattivo” che la fa franca. E, alla fine, il duello finale non c’è neppure: leggere per credere!
C’è qualcuno che rilancia? |
_________________ "Gli strinse la mano: era fredda come quella di un serpente." (Ponson Du Terrail) |
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Curunir
Sentinella
Registrato: 02/07/11 21:30
Messaggi: 125
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Inviato:
Ven Set 09, 2011 10:58 pm |
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Trovare il migliore è impossibile nè sono mai riuscito a redigere una top ten, ma semplicemente suddivido i duelli in indegni, dignitosi e leggendari.
Se devo pescarne uno dai leggendari però non lo faccio a cuor leggero, ma indico uno di quelli che mi hanno plasmato sul fronte dell'immaginario e alimentato la passione per il genere che questo forum porta come uno stendardo. Il mio avatar, tra l'altro, ritrae proprio tale duello.
Misurato e saggio, paziente anche nella sofferenza anche se caparbio era stato fino alla Dagor Bragollach, Fingolfin.
La battaglia fu un disastro, l'assedio che cingeva l'Oscuro Signore venne spezzato, i figli di Fëanor dispersi o uccisi e i loro regni distrutti, e le forze del Male libere di aggirarsi per tutto il nord.
Il signore dei Noldor che in passato ebbe a regger la tracotanza di suo fratello, mai s'era abbandonato ad eccessi.
Ma quando s'avvide nella sua lungimiranza che tutto era finito, e che Morgoth, l'Avversario ebbe ottenuto l'ennesimo e inguaribile trionfo, montò in collera. Si lanciò da solo, a cavallo, attraverso le ceneri dell'Anfauglith, mentre orchi e persino balrog fuggirono di fronte alla sua ira lucente, convinti che si trattasse non già di un elfo qual era, ma di Oromë, il vala, dio cacciatore.
Giunto a Thangorodrim dimora dell'Avversario, Fingolfin urlò a Morgoth la sua sfida a singolar tenzone, e si disse anche che Morgoth raccolse la sfida controvoglia, e solo per non perdere la faccia di fronte ai suoi generali. I due duellarono davanti ai cancelli di Angband. La spada di Fingolfin, Ringil, ferì Morgoth sette volte e gli tagliò il piede. La stanchezza ebbe presto il sopravvento sul re elfico, e morì sotto i colpi di Grond, il Martello degli Inferi, l'arma di Morgoth. Morgoth in seguito non guarì mai da queste ferite, e da allora andò in giro zoppicando...
Per chi non ha letto Il Silmarillion troverà difficile anche solo intendere ciò che ho riportato a causa dei nomi e riferimenti non descritti, ma sappiate che è decisamente voluto. Ho troppa stima per l'aulicità dei contenuti da non defreudarne più di quanto ho fatto la prosa.
Bisogna immergersi in Tolkien, comprendere il passato e il futuro di quell'evento per trarre quel senso tragico che permea nella fine di Fingolfin, ma il compito spetta solo agli audaci lettori non a me.
Io non posso dire, niente di più, su questo duello del cuore. |
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Grifis
Gladiatore
Registrato: 09/11/07 20:09
Messaggi: 1689
Località: La terra del Sole... Siracusa
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Inviato:
Sab Set 10, 2011 3:48 pm |
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Uno dei pochi duelli che ricordo (e che ammetto di aver rinfrescato appositamente per questo topic) è quello tra Orpheus e Skorpion descritto nella fase conclusiva de "il grande gladiatore" di Gordon Russell.
Skorpion, campione di Vitellio, e Orpheus, Valerio, ex medico delle gallie, fratello di Antonio Primo (generale di Vespasiano astante ormai alle porte di Roma). Un duello nell'arena che preannuncia la notte in cui i flaviani riporteranno ordine nell'impero concludendo l'anno dei 4 imperatori. Un duello senza esclusione di colpi ma assolutamente regolare tra due campioni dell'arena spinti da motivazioni estremamente diverse: fama, gloria e ludica crudeltà per il primo, desiderio di vendetta per Orpheus; vendetta degli amici e della donna che ha amato. Un duello forse dal finale un po' scontato perchè in linea con i personaggi ma che mi ha lasciato assolutamente soddisfatto
Ps. Questo è l'unico romanzo che ho letto 2 volte in vita mia |
_________________ #nofriendzone
#cinquantasfumaturediGaldor
#dovèildistributoredidurexquandoserve
Fiero membro degli Orsetti Pisoloni
Lupacchiotto di Fantasy Italia |
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yanez73
Esploratore
Registrato: 20/04/11 11:39
Messaggi: 438
Località: Roma
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Inviato:
Lun Set 12, 2011 9:45 am |
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Purtroppo non ho letto nè l'uno nè l'altro; dovrò provvedere - anche se il Silmarillion mi spaventa un po'.
Però, visto che la classificazione dei duelli in "indegni, dignitosi e leggendari" mi piace assai ne propongo un altro che direi leggendario.
George RR Martin di duelli ce ne regala parecchi: ma chi tra quanti lo hanno letto non si è entusiasmato di fronte al brutalissimo duello tra il principe Oberyn Martell e Ser Gregor Clegane, detto "la montagna che cavalca" per la sua mole spaventosa? E chi non è rimasto senza parole per il suo epilogo assolutamente inaspettato? |
_________________ "Gli strinse la mano: era fredda come quella di un serpente." (Ponson Du Terrail) |
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Magistra Ro
Cavaliere
Registrato: 18/09/05 09:02
Messaggi: 3024
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Inviato:
Mar Gen 03, 2012 6:47 pm |
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ooooh... i duelli...
essendo cresciuta a film d'avventura, di quelli con Errol Flynn per intenderci, con salite e discese da scalinate senza corrimano, candele che volavano via, lampadari che fungevano da "discensori", e così via, beh - che bellezza!- il vecchio Errol e Basil Rathbone erano imbattibili http://www.youtube.com/watch?v=McDfLkLqJAE
Duelli divertenti, invece, quelli dei Tre Moschettieri di Gene Kelly.
Il più tragico, quello tra Artù e Mordred in Excalibur, impalati a vicenda.
Che bello il cinema d'avventura (o fantasy) prima della contaminazione della Tigre e il Dragone!
Nella letteratura, quello che mi viene in mente ora (dato che ho letto il romanzo da poco) in Il Giocatore Occulto di Perez Reverte, le "sfide a distanza" tra il commissario e il serial killer e tra il capitano francese (e il suo cannone) e l'intera città di Cadice.
E poi i vari duelli descritti nella saga dei Drenai dal rimpiantissimo David Gemmell. |
_________________ http://www.siouxsiemantaray.com/siouxsie.htm
Più che orgogliosa membra A.F.A. e Cavaliera del Tiè, nonché Tutor dei Sith dell'Emilia-Romagna - Maggistra Maxima e Regina delle Meduse - Club OVER |
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Akhayla
Guardiano
Registrato: 09/11/07 02:29
Messaggi: 5701
Località: Asgard
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Inviato:
Mar Gen 03, 2012 7:36 pm |
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Magistra Ro ha scritto: |
Duelli divertenti, invece, quelli dei Tre Moschettieri di Gene Kelly.
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LOL! Me lo ricordo benissimo, e a distanza di anni me lo rivedo ogni tanto perché è spettacolare |
_________________ Piccolo angelo bellerrimo crudele sanguinario...
Io sono una creatura del Caos. Ma dal Caos nasce la saggezza, e dalla saggezza il potere.
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