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Madorok
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Ven Dic 05, 2003 6:29 pm |
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Mi serve un consiglio
Quando giocavo a Girsa c'era una cosa molto simpatica.
Un PG che poteva lanciare incantesimi aveva due possibilità:
O lanciare un dado e superare con il valore ottenuto una certa difficolta stabilita dal DM
Altrimenti:
Il PG dava dei nomi a tutti i suoi incantesimi, il nome non era del tutto inventato ma basato sul significato delle rune.
Esempio la palla di fuoco potrebbe essere l'insieme delle rune
Flam(fuoco) e dorn(fulmine o raggio), quindi Flamdorn.
In questo caso il PG aveva il suo grimorio e il DM una copia becera.
Quando il PG voleva scagliare una palla di fuoco doveva dire
Flamdorn e aveva successo pieno.
Qual'è la difficolatà?Che dovevi sapere tutto a memoria perchè se sbagliavi a pronunciare qualcosa l'incantesimo falliva
(Infatti il master controlla sul suo foglio becero l'esatezza dell'incantesimo).
Ora, a parte che è una cosa che ritengo una cifra fica,il problema è che a D&D, almeno da quanto ho letto, gli incantesimi riescono sempre
(a parte distrazioni o altro), cmq il PG non tira un dado per vedere se l'incantesimo riesce. Come lo posso adattare? |
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Ruodhlandus
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Inviato:
Sab Dic 06, 2003 6:10 pm |
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Potresti adattarlo per ogni magia che richiede componente verbale, ma bisognerebbe inventare le parole per ogni incantesimo. Il problema logistico è che si presuppone che il mago memorizzi i propri incantesimi giorno dopo giorno eliminando questo problema.
In D&D il sistema di fallimento degli incantesimi cmq prende in considerazione un bel pò di cose. C'e' componente Verbale, Materiale, Somatica, esiste il Focus e il problema di Concentrazione al lancio di ogni magia. Questo rende molto imprevedibile la riuscita o meno degli incantesimi. |
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Madorok
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Dom Dic 07, 2003 2:23 pm |
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Ok ma un mago,(o PG che posso effettuare magie), non tirano il dado per vedere se il loro incantesimo è riuscito. Quindi così ho aggiunto una difficoltà,invece io volevo sostituirla.
Tutte le componenti da te elencate le volevo sostituire facendo pronunciando correttamente il nome dell'incantesimo.
Ma ripeto così ho messo una difficoltà. Come posso fare????????????? |
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PaNoRaMiX
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Inviato:
Dom Dic 07, 2003 4:05 pm |
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Vediamo se ho capito bene:
Tu dici che visto che tanto non si lancia un dato per vedere le la magia riesce, si potrebbe rendere la cosa più interessante cercando di introdurre degli pseudonii per ogni magia, eliminando le varie componenti e mettendo al loro posto una parola, che se ricordata bene e detta ancora meglio permette di realizzare al meglio la magia.
Se fosse questa la tua idea, si poterbbe certamente adottarem chiaramente si dovrebbe inventare una parola per ogni magia. Rimane il fatto che il mago deve memorizare la parola ogni giorno, e l'unica difficoltà nel lenciare un incantesimo sarebbe quella di pronunciare bene la parola. In questo modo un mago se ne frega delle varie componenti e della situazione intorno a lui e della concentrazione e lancia comunque l'incantesimo...
Si Potrebbe anche fare in questo modo certo, basterebbe modificare una regola di D&D. Pensi sia una miglioria??
Basta metterci d'accordo, a me come mago potrebbe andare anche bene. Certo è che però verrebbero a mancare tutte le varie sfaccettature che accompagniano il lancio di una magia, come le varie componenti e la considerazione della situazione in cui si trova ad operare l'esperto di magia.
Spero di aver risposto correttamente alla tua domanda. Se nonci sono riuscito chiarisci meglio la cosa... chissà che un giorno non riesca a capire bene! |
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Ruodhlandus
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Inviato:
Dom Dic 07, 2003 4:52 pm |
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Non ho capito bene... tiri il dado per cosa? Per vedere se il mago si è ricordato la parola? Oppure dici di farglierla dire nella realtà e se non se la ricorda fallisce? (ripeto in ogni caso va contro la logica di far memorizzare ogni giorno gli incantesimi al mago)
Comunque, il fattore Concentrazione è ben documentato, e francamente sarebbe un delitto eliminarlo.
L'unica cosa che puoi fare imho è far lanciare un dado per vedere se si ricorda la parola, ma a me personalmente non piace soprattutto perchè illogico in d&d. Una cosa del genere si potrebbe al massimo adottare per uno Stregone, che non necessita di memorizzazione degli incantesimi.
Ultima cosa: in alcuni frangenti lo tiri il dado per vedere se fallisce o meno... certo, se le condizioni sono ottimali (ovvero se le circostanze, le componenti e i requisiti dell'incantesimo ci sono tutte) allora non si necessita di un lancio di dado. |
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Madorok
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Inviato:
Dom Dic 07, 2003 5:43 pm |
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La concentrazione è una componente troppo importante e non la eliminerei mai.
Cerco di spiegarmi con un esempio:
Un guerriero che attacca lancai un dado per vedere se ci riesce.
Un mago apparte la concentrazione, non lancia quel dado.
A Girsa invece il mago lanciava il dado come il guerriero.
E c'era questa possibilità, dare un nome a ogni incantesimo,la complessità del nome era pari alla difficoltà per lanciarlo o a livello della magia,
Quindi invece che andare a fortuna(lanciando il dado), il mago(o PG magico) che voleva lanciare un incantesimo, doveva pronunciare correttemente le parole(da lui date a quella magia).
Un incantesimo di 10 livello era composto da 7-8 parole tutte prese dalle rune.
Visto la difficoltà che c'era per imparare così le magie gli si evitava di lanciare il dado.Nel giocarlo è molto più realistico.
Per gli altri fattori come la concentrazione il tiro di dadi è dovuto, non si può eliminare.
Il problema è che per lanciare un incantesimo a d&d, in condizioni ottimali non si lancia il dado, ma l'incantesimo riesce. Quindi in questo caso la mia proposta aggiunge una difficoltà. Io vorrei trovare una soluzione per non avere questa disparità. |
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Ruodhlandus
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Inviato:
Dom Dic 07, 2003 6:00 pm |
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Se è perchè vuoi dare "pari opportunità" al guerriero rispetto ad un mago la cosa non mi convince molto. Il Mago ha altri svantaggi dalla sua, prima fra tutte la debolezza e la poca resistenza. Già questo "livellerebbe" la presunta disparità tra le due classi. Poi non hai menzionato il fatto che un nemico può essere o meno resistente ad una determinata magia, o che per alcune magie (attacchi magici a distanza ad es.) il mago necessita comunque di un tiro per colpire. Inoltre è riduttivo dire che il guerriero "va a fortuna", visto che i bonus fanno la diff nella maggior parte dei casi (cosa appunto di cui, pernatura, è sprovvisto il mago).
Se invece vuoi inserire questa cosa perchè è ti piace di più, allora puoi fare che, per le sole magie con componente Verbale, si necessita il tiro di dado per vedere se ricorda la parola.
Ovviamente è una mia opinione personale. |
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PaNoRaMiX
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Inviato:
Dom Dic 07, 2003 6:02 pm |
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Ma la tua idea è quella di voler colmare una disparità tra Girsa e D&D??? |
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Paschop
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Inviato:
Dom Dic 07, 2003 6:24 pm |
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sECONDO ME POTREBE AVERE RAGIONE IN QUANTO LEGGENDO IL MANUALE DI D&D IL MAGO PER LANCIARE MAGIE NN DEVE NECESSARIAMENTE TIRARE IL DADO PER CUI SE IL GIOCATORE MAGO DICESSE DELLE PAROLE CHE CORRISPONDEREBBERO ALLA RELATIVA MAGIA SAREBBE IN PRIMIS PIù REALE COME "GIOCO" E POI DAREBBE UN MINIMO DI DIFFFICOLTà A UN GIOCATORE CHE ALTRIMENTI NE AVREBBE MENO DI TUTTI PER POTER COLPIRE
PIù O MENO è QUESTA LA MIA OPINIONE |
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Ruodhlandus
Amministratore
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Inviato:
Dom Dic 07, 2003 6:33 pm |
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Quindi dovreste eliminare il fatto che un Mago memorizzi gli incantesimi ogni giorno? perchè altrimenti sarebbe una prova di qualcosa che si presuppone scontato.
PS: Potresti evitare di scrivere in Caps Lock? Nei Forum/Chat equivale a gridare. Grazie |
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Ruodhlandus
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Inviato:
Dom Dic 07, 2003 10:19 pm |
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Paschop ha scritto: |
cut/ E POI DAREBBE UN MINIMO DI DIFFFICOLTà A UN GIOCATORE CHE ALTRIMENTI NE AVREBBE MENO DI TUTTI PER POTER COLPIRE
PIù O MENO è QUESTA LA MIA OPINIONE |
Ti rispondo facendoti un'altra domanda: perchè allora non trovate anche un sistema per eliminare la disparità di TxC che un nemico ha verso i guerrieri rispetto un mago (che per sua natura non ha armatura e protezioni)? Ogni classe è bella a mammà suia |
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