Il Romanzo delle Crociate - L'erede del templare
Data: Giovedì, 17 novembre 2005 - Ore 08:00:00
Argomento: Libri, fumetti e riviste


L’erede del Templare, in edicola dal 3 novembre, a cura della casa editrice Corbaccio, costituisce l’epilogo del «Romanzo delle Crociate» composto da Il Templare, Il Saladino e La Badessa, tutti pubblicati in Italia da Corbaccio e ora anche in edizione TEA.
Un commento del quotidiano "La Stampa" recita: "Affascinante dipinto di un’epoca, dove realtà e finzione si mescolano con eleganza.
Notizie dalla recensione:
"Nell’anno del Signore 1275, il monaco Thibaud del convento di Varnhem scrisse della serie di avvenimenti che ci accingiamo a raccontare, suddividendoli in quattro periodi.
Il primo fu il tempo delle vedove, quando il regno era governato da un manipolo di anziane donne. In seguito venne il tempo dei vecchi.
Poi quello dei vandali, con saccheggi, pianti e digrignar di denti.
Infine venne il tempo dello jarl.
Per il popolo, il migliore e il più felice fu il tempo delle vedove. Per il regno fu decisivo quello dello jarl...

Il signore, lo jarl, Birger Jarl altri non è che il nipote del mitico Arn Magnusson, il Templare che dopo aver trascorso vent’anni in Terrasanta era tornato in patria portando con sé nuove conoscenze e che aveva gettato le fondamenta di un nuovo regno.
Birger Magnusson impara fin da ragazzo a maneggiare la spada. Diventa poi un abile commerciante e, ancor più uno stimato uomo di legge. Ma è allo scoppio della guerra, prima contro Knut Holmgeirsson, poi contro i sostenitori del suo stesso figlio Valdemar, che Birger sfodera tutta la sua forza e capacità...
Il racconto dell’amore perduto come prezzo del potere. La descrizione della nascita della Svezia moderna, della sua capitale e delle leggi istituite da Birger Magnusson che resteranno in vigore per più di seicento anni...


Per dare un'idea a chi non avesse già letto i precedenti episodi della "saga", riportiamo qui di seguito uno stralcio dalle pagine di questo testo:
"...Era la morte che scintillava sotto il sole pomeridiano sull’altra sponda del fiume Säve. Il vescovo Kol lo vide con la chiarezza di uno dei molti sogni che gli ispirava lo Spirito Santo, mentre saliva ansimando la scala di legno traballante che portava agli spalti superiori. Sull’altra riva erano accampate le schiere nemiche, intente a battere le armi e a gridare le empietà più spaventose. Lo jarl sembrava non avere la minima intenzione di lanciare un attacco a sorpresa, e sarebbe stato avventato da parte di un vescovo immischiarsi nelle sue decisioni. Al sorgere dell’alba lo jarl sarebbe stato sconfitto da uomini della sua stessa stirpe, o li avrebbe sconfitti lui, il che era altrettanto terribile. Quella tra consanguinei era la peggiore di tutte le guerre..."

Jan Guillou è nato nel 1944. Vive a Stoccolma. È autore di una serie di grande successo che ha come protagonista l’agente Coq Rouge.
La casa editrice Corbaccio ha pubblicato, dello stesso autore, anche La fabbrica del male, un romanzo a sfondo autobiografico.



Fonte: www.corbaccio.it





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