Hayao Miyazaki leone d'oro a Venezia
Data: Lunedì, 12 settembre 2005 - Ore 15:00:00
Argomento: Cinema & film


Il 'Disney giapponese' ha ricevuto il Leone alla carriera. Hayao Miyazaki, è arrivato a Venezia, dove ha infatti ricevuto il Leone d'oro alla carriera. Nato a Tokyo nel 1941, debutta alla regia nel 1979 con le serie di cartoni "Conan, ragazzo del futuro" e "Lupin III".
Fra i suoi film: "Il mio vicino Totoro" (1988), "La città incantata" (2001) premiato con l'Oscar per il miglior film d'animazione e ultimo, ma solo in ordine di uscita, "Il castello errante di Howl", in concorso alla scorsa Mostra e uscito in questi giorni nelle sale italiane.
Si tratta del primo Leone alla carriera attribuito a un regista di film d'animazione...

La filosofia di Miyazaki unisce romanticismo e umanesimo a un piglio epico, una cifra di fantastico visionario che lascia sbalorditi. Il senso di meraviglia che i suoi film trasmettono risveglia il fanciullo addormentato che è in noi.
Tutto iniziò, come nelle storie migliori, con l'incontro quasi casuale tra Isao Takahata e Hayao Miyazaki presso la sede della Toei-Doga, a tutt'oggi una delle più grandi case di produzione giapponese.
Una delle tante serie su cui Miyazaki e Takahata lavorarono assieme, il primo nei panni di disegnatore e il secondo in quelli di sceneggiatore, fu Heidi (Alps no Shoujo Heidi, Heidi: la Bambina delle Alpi, 1974) tratta dall'omonimo racconto di Johanna Spyri, che enormi consensi raccolse anche in Europa. L'epopea iniziò grazie al leggendario Ghibli, lo studio d'animazione fondato nel 1985 da Hayao Miyazaki e Isao Takahata, attraverso il quale si stipularono diverse collaborazione con le maggiori case di produzione americane come 20th Century Fox per gli adattamenti occidentali delle opere realizzate.
Tutto il mondo continua ad aprire gli occhi sui capolavori realizzati dal leggendario studio di animazione nella speranza che sempre più gente abbandoni il luogo comune del film animato visto come un prodotto per bambini: la stessa Disney e tutte le altre case di produzione che l'hanno affiancata nell'ultimo decennio hanno dimostrato da tempo che un cartone animato può avere diversi livelli di lettura a seconda dell'età di chi ne prende visione!


Fonti: ihmagazine.it - ansa.it





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