Draghi & Spade
Data: Martedì, 15 gennaio 2008 - Ore 12:00:00
Argomento: Fantasy generale


Fuori dalla normalità - Il filone "Spada e Magia", traduzione ben aggiustata di sword and sorcery, conta molti titoli formidabili; del resto le storie dove compaiono draghi e principesse, cavalieri erranti e maghi, castelli incantati e terribili incantesimi hanno sempre affascinato la Settima Arte.
Oltre che al cinema, il genere in questione piace molto al pubblico, come dimostra il successo planetario de Il signore degli anelli o di altre saghe assimilabili: La cronache di Narnia, Eragon e tutto sommato anche Harry Potter.
Sicuramente non rientra nella categoria sword and sorcery come Dragonheart e Willow, comunque sia ci piace iniziare la nostra carrellata con un capolavoro intoccabile come I nibelunghi (1924) di Fritz Lang.
Nell'immortale affresco langhiano, infatti, Sigfrido uccide il drago per poi immergersi nel suo sangue e diventare immortale…se non è un sword and sorcery questo! [...]

Conan - E' la stessa definizione di sword and sorcery a darci la possibilità di orientarci in un territorio vasto e pieno di insidie (le moltissime dimenticanze che commetteremo ad esempio…) com'è quello di questo tipo di fantasy.
Proprio con il termine sword and sorcery lo scrittore Michael Moorcock definì le storie scritte da Robert E.
Howard e pubblicate sulla rivista Weird Tales: Conan il barbaro (1982) di John Milius, tratto dalla letteratura di Howard, si staglia come uno dei fondamentali della materia.
Due anni dopo il film di Milius è il veterano Richard Fleischer a rivestire di nuovo Schwarzenegger dei panni dell'eroe cimmerio per lo scanzonato, e divertente, Conan Il distruttore.
Lo stesso regista ci riprova con Yado, dove più che Schwarzenegger la fa da padrona Brigitte Nielsen: il titolo originale è, infatti, Red Sonja, quello del suo personaggio. Non allo stesso livello di Yado, ma sempre al femminile è La regina dei barbari di Hector Olivera.
…e figli - Dalla tipizzazione di Conan nasce un mondo di eroi pettoruti e più o meno senza macchia: Kaan Principe guerriero di Don Coscarelli, girato nello stesso anno di Conan, Kain il mercenario con David Carradine, Ator l'invincibile del poliedrico Joe D'Amato.
Più divertiti erano invece i gemelli Peter e David Paul, protagonisti del film The Barabarians & Co. di Ruggero "Cannibal" Deodato.
Il "medioevo fantasy" di questi film non di rado è contaminato con la fantascienza apocalittica, ma più che i classici come Mad Max citeremo Il mondo di Yor del geniale Antonio Margheriti.
Verso il passato - Di paradossi temporali che vanno a connettere il passato remoto con il presente invece la nostra infanzia ne è piena: se per molti il più affascinante rimane Labyrinth, c'è chi difende strenuamente il bistrattato La storia fantastica di Rob Reiner.
Un cavaliere bizzarro, ma a suo modo affascinante, sempre per rimanere in tema di "storie" è sicuramente Atreju, giovane protagonista de La storia infinita di Petersen.
Probabilmente non c'entra nulla col tema portante, ma in materia di presente e medioevo che si mescolano come dimenticare L'armata delle tenebre del geniale Sam Raimi?
I dimenticati - Tra i film che continuano ad essere passati con successo in televisione come i deliziosi Willow e Ladyhawke e quello che rimane un cult da cineteca come Excalibur di Boorman ci piace citare un paio di titoli spesso dimenticati.
Il drago del lago di fuoco (nella foto) di Matthew Robbins per esempio, perfetta avventura fantasy con uno dei più bei draghi predigitale di sempre e La spada e la magia di Brian Stuart, prodotto dall'infaticabile Roger Corman che aveva già diretto La leggenda vichinga.
La perla dimenticata a nostro avviso rimane Krull di Peter Yates, autore poliedrico che ha al suo attivo più di qualche bel film.

Fonte: skylife.it





Questo Articolo proviene da Fantasy Italia
http://www.fantasyitalia.it

L'URL per questa storia è:
http://www.fantasyitalia.it/modules.php?name=News&file=article&sid=1814