La Gazzetta del Drago #22
Postato il Sabato, 25 aprile 2009 - Ore 12:00:00 di banditore |
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Ben ritrovati cari lettori con una nuova edizione della Gazzetta dedicata al nostro LotGD!
Prima di procedere con le consuete notizie, ci teniamo a farvi presente che il Regolamento è stato cambiato ed aggiornato in diverse sue parti. Invitiamo la cittadinanza tutta a rileggerlo (e coloro che ancora non lo avessero fatto a leggerlo per la prima volta), per prender atto delle modifiche apportate ed evitare di infrangere le leggi di queste lande. - Lo Staff -
Il Torneo dei Clan giunge al
termine con un risultato sorprendente: gli spalti gremiti e una folla
in tumulto han seguito con acceso fervore l'ultimo duello in programma
fra Vendetta, membro del Nemesi, e Keyla, la capoclan degli Elfi. Nonostante una fastidiosissima pioggia abbia colpito l'Arena
durante lo scontro, le due amiche si son battute con fermezza senza
risparmiare colpi: è Keyla a vincere meritatamente questo evento
scatenando la gioia del pubblico (e il disappunto di chi sperava di veder una lotta nel fango a fine duello). Faria,
estremamente compiaciuto per l'esito del torneo e per aver concluso il
suo compito, consegna ad entrambe un'onorificenza pubblica: all'elfa va
il titolo di Campionessa, mentre alla donna quello di Monna. La premiazione prosegue con la coppa Scordia data ai Nemesi
per aver piazzato due guerrieri sul podio, e con una fornitura
vitalizia ai due semifinalisti: conchiglie pubiche a Darkling e
paradenti a Sdruso. Non mancano però i punti interrogativi su questa
manifestazione: frammenti di un discorso ambiguo tra Faria e Suspance Lecler son stati raccolti da un giovane troll mentre aiutava i compari a sigillare l'arena. Parole come "questa messa in scena" e "la metà dei guerrieri da osservare"
han lasciato perplesso il già poco sveglio informatore, e han sollevato
in noi non pochi quesiti: che qualcosa ci sia sfuggito sulle vere
intenzioni dell'Alleanza?
[continua a pagina 2]
Questa volta Everron sembra aver preferito le maniere spicce per impartir l'ennesima lezione in Foresta.
Dopo la figuraccia della scorsa settimana che ha visto i suoi pupilli
come protagonisti, il Plaenar ha intimato loro un ultimatum: solo uno
dei due - Sdruso di Gaia o Criral
- continuerà l'addestramento insieme a lui. Per decidere chi fosse
meritevole del ruolo, li ha invitati a battersi fra loro, a mani nude:
il vincitore dello scontro è stato il mezzelfo, il quale, tuttavia, si
è rivelato disposto a cedere la propria vittoria all'amico. A duello
concluso, il maestro ha comunque stupito entrambi dichiarando che non
avrebbe allontanato nessuno; lo scopo dello scontro era capire quanto
fossero affiatati e soprattutto quanto importante fosse per loro
ricevere l'addestramento. Accipicchia, Everron, quale sottile
stratagemma inventerai la prossima volta per motivare i tuoi allievi?
La prode Alera sfoggia l'artiglieria su ogni centimetro del suo corpo mentre attraversa la piazza di Glorfindal ove Alymia,
sua consorella, è assorta in una placida passeggiata. Sarà pure armata
fino alle gengive l'ibrida, ma probabilmente non sa far buon uso delle
armi visto che fa ritorno dalla foresta piena di acciacchi e ferite che
destano l'interesse anche del vampiro di turno in agguato nell'elfica
città, Druss. Appare sospetto
agli occhi della donna, il livello di confidenza che v'è tra gli altri
due, ma non ha il tempo di rimuginare su quel pensiero poiché la mezza
s'indebolisce progressivamente, a causa dei profondi tagli
probabilmente infetti che ha su un braccio. Il cainita lascia le due Nem
non senza aver assaggiato il sangue della malata e aver scongiurato il
probabile avvelenamento, diagnosi non condivisa dalla guaritrice che
invece prepara una pasta per medicare la compagna. Ma Alera, da
inguaribile maleducata qual'è, la lascia lì impalata non appena la
medicazione inizia a far effetto per mettersi sulla strada che porta
alla città dei vampiri. Qualcuno giurerebbe di averla vista
scodinzolare....
La cittadina degli umani, Romar, assiste all'ennesimo crudele rituale che accompagna l'interminabile lotta tra vivi e non-morti. Sayrus
ammazza il tempo cavando gli occhi della sua vittima, Vendetta, morta
per mano dello stesso e crocifissa alle porte della città, fungendo da
cupo stendardo di sfida. Inorriditi da simile azione, il fabbro Perrin e il Claw Criral
intimano al vampiro di lasciare la città senza perpetrare ulteriori
carneficine; ma l'orgoglio maschile, si sa, non conosce limite e
nessuno sembra intenzionato a voler scendere a compromessi. E' nella
foresta poco lontano dalla città che avviene il triplice scontro, se
così può esser definito, visto che agli audaci guerrieri vien il
fiatone corto a pochi minuti dallo sfodero delle armi. Così, dopo aver
sventolato le lame al vento procurandosi qualche graffietto, i
gentiluomini prendono docilmente congedo e rimandano i convenevoli al
prossimo incontro... sperando non portino tè e pasticcini al posto
delle armi!
Doveva esser molto annoiata Astrea, la sera in cui ha ideato il diabolico piano di saccheggiare la Fucina.
Abilmente, è sgattaiolata dentro il locale per rubare alcuni pugnali
dopo aver smarrito i suoi chissà dove, ma non contenta di aver gabbato
il Fire nella notte in cui era di ronda, l'indomani torna sulla scena del crimine e come nulla fosse si presenta a Perrin
per far incastonare delle gemme nelle else delle armi trafugate. Ma sul
serio pensa che il fabbro non riconoscerà le lame di sua forgiatura?
Siamo curiosi di scoprire come si concluderà questa malefatta: riuscirà
la ladra a farla franca?
Sussurri dal Popolo:
Inauguriamo da questa edizione una mini rubrica dedicata alle
notizie brevi che ci giungono di tanto in tanto da volenterosi
cittadini.
Moravia: si vocifera che si sia sfiorata l'ennesima rissa nel cimitero, protagonista il tenebroso Lordi che par non andare troppo d'accordo con alcune neo-consorelle, e l'elfa Sheireen il cui solo errore è stato quello di trovarsi nel luogo sbagliato al momento sbagliato.
Athkatla: grasse risate si son fatti due ubriaconi riversi sul selciato fuori dell'Osteria, che hanno intravisto i bei mutandoni di Alymia mentre la donna si accucciava dietro un albero per un impellente bisogno di evacuare la vescica. Ma avran visto solo quelli?
Osteria Mano di Ferro: nuovi pettegolezzi animano i tavoli della locanda, ove Silen ha ceduto alle lusinghe dei Nemesi ed è entrato ad ingrassar le loro fila dopo aver colloquiato con Nihal. Saran state le parole della mezza o gli occhi dolci della guaritrice ad indurlo a tale scelta?
La Fortezza: il vento trasporta l'odore di sangue dai campi fin dentro la roccaforte, sangue versato da Darkling per regolare dei conti, o sol per passatempo? Uno dei fanciulli ci ha sussurrato che anche Alymia
ha commesso delitti all'interno della città e che poi un elfo ha
nascosto il corpo del malcapitato: ma come è possibile profanare in tal
maniera quel suolo sacro?
Athkatla: un commerciante ha faticato non poco a riconoscere Olean nella sua nuova forma umana, ricordandolo ancora quand'era un piccolo nano. L'uomo è stato visto parlare con Nihal
prima che uno scaltro ragazzino le staccasse dalla cintola il sacchetto
con le gemme. Le urla della mezza si son sentite per tutta la capitale,
ma il piccolo ladruncolo le è sfuggito assieme al bottino.
Prigioni: le guardie si vantano di acciuffare sempre più spesso assassini e lestofanti (ma i ladri a quanto pare continuano a sfuggire alla loro acuta vista). Amlach, strano individuo che passa la sua esistenza nella città fantasma, e Alera,
ibrida irrascibile e di lingualesta, han diviso una scomoda cella di
recente: chissà che da questa esperienza non nasca qualcosa di nuovo (no, non in quel senso...).
Non ci resta che salutarvi e darvi appuntamento alla prossima settimana con le nuove notizie dal mondo del Drago Verde!
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Punteggio Medio: 5 Voti: 2
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