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Il New York Times difende Resident Evil 5
Postato il Venerdì, 20 marzo 2009 - Ore 08:00:00 di Lao |
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  Resident Evil 5 è uscito da poco nei negozi. Così poco che le accuse di razzismo, sollevate da una buona fetta della comunità di colore americana all'annuncio che RE5 avrebbe avuto come ambientazione il continente africano, non possono ancora dirsi archiviate, purtroppo per noi
videogiocatori.
A rispolverare l'argomento in favore di Capcom. è il quotidiano che per primo ha dato il suo appoggio a Barack Obama: il New York Times, il più autorevole dei quotidiani americani ,dall'alto dei suoi 98 premi pulitzer vinti e il suo taglio liberale e progressista.
Vi allego un pezzo
dell'articolo, appositamente tradotto: "Per almeno un anno alcuni
giornalisti neri hanno fatto la voce grossa contro questo nuovo
capitolo della saga survival-horror Capcom, accusandolo di contenuti
razzisti solo perchè ambientato in Africa. Bene, la risposta è no.
Resident Evil 5 non fa altro che confermare come, in una storia di
fantasia, anche l'Africa possa diventare un luogo infestato da zombie,
come qualunque altro. Questo vuol dire che gli Africani siano un popolo
di zombie assassini? Assolutamente, altrimenti lo sarebbero anche tutti
gli Arabi, Spagnoli e bianchi in generali che, prima degli africani,
sono stati tramutati in zombie da registi o creatori di videogiochi."
Nel bene o nel male, sono le stesse parole dette e ridette su RE5. Speriamo però che siano le ultime parole sull'argomento.
Và bene parlare di Africa, un continente controverso e di contrasti. Ma bisognerebbe parlare di Africa vera, non quella fatta di pixel
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