Premio Nazionale di letteratura “Silmaril”
Postato il Martedì, 18 settembre 2007 - Ore 12:00:00 di Panoramix |
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Con il racconto “La morte dell’ultimo di Fianna” il giovane professore sangiorgese si aggiudica il primo posto al premio Nazionale di letteratura “Silmaril” promosso dalla Società Tolkeniana Italiana. Vittoria dedicata al compianto Antonio Santori.
Cesare Catà è risultato vincitore assoluto al premio Nazionale di letteratura"Silmaril", promosso dalla Società Tolkeniana Italiana, dedicato a racconti fantasy ispirati alla mitologia europea.
Fra più di cento partecipanti, Catà è risultato vincitore con il racconto "La morte dell'ultimo di Fianna", in cui vengono raccontate le vicende del guerriero irlandese Oisìn all'inizio dell'epoca cristiana, le sue lotte la libertà della sua terra, fino all'arrivo di San Patrizio.
La storia si svolge nel monte irlandese Ben Bulben, nell'Irlanda Occidentale. "Una storia fantasy narrata con uno stile classico e violentemente avvincente, che guarda alla mitologia irlandese per trarvi valori immortali", recita la motivazione del premio. [...]
Il racconto sarà presto raccolto, insieme ad altri scritti, in un volume di Catà incentrato sull'Irlanda e le radici cristiane dell'Europa, che sarà edito nel prossimo anno.
"Intendo dedicare questo premio, il primo che ricevo da quando è scomparso, al mio maestro: Antonio Santori. Ne sarebbe stato contento. Spero in futuro di poter onorarlo con altre vittorie. Intanto, mi sto attivando per portare avanti i progetti che lui aveva ancora vivi nel cuore per il nostro territorio: come "Europe" e il "Laboratorio di Poesia della Marca".
Queste straordinarie creature culturali, che hanno illuminato molti abitanti del nostro territorio, ponendo il Fermano al centro del dibattito culturale europeo, non possono assolutamente essere abbandonate.
Sto già iniziando un dialogo con varie amministrazioni pubbliche, per dare vita prossimamente a queste iniziative, con l'aiuto di altri ragazzi che come me hanno amato Antonio e se ne sentiranno per sempre in debito per quello che ci ha donato.
E' un onore e un dovere, per tutti gli abitanti della nostra terra, tenere viva la memoria di questo straordinario uomo, nostro concittadino, proseguendo la via che lui ha indicato."
Fonte: fm.ilquotidiano.it
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