Terkel in trouble
Postato il Venerdì, 03 febbraio 2006 - Ore 08:00:00 di perladelgolfo |
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Presentato al Future Film Festival di Bologna, il cartone animato danese in 3D "Terkel in trouble" (tilolo originale "Terkel i knibe"), primo lungometraggio d'animazione computerizzata realizzato in Danimarca, sarà nelle sale italiane il prossimo fine mese di febbraio.
Doppiatori d'eccezione il simpatico gruppo italiano di "Elio e le storie tese", i quali hanno curato anche le musiche e i dialoghi della versione italiana del film.
Regia di Kresten Vestbjerg Andersen,Thorbjorn Christoffersen e Stefan Fjeldmark, distribuito in Italia dalla Moviemax.
Le voci sono di Elio e le Storie Tese, Lella Costa, Claudio Bisio, Simone D'Andrea, Antonello Governale, Lorenzo Scattorin...
Il film, grande successo in Danimarca, è stato definito "più di un thriller, più di un dramma
scolastico, più di un'avventura tra i boschi, più di un ridente spaccato sulla famiglia medio borghese dei giorni nostri, più di una corretta analisi del fenomeno del bullismo scolastico".
Si tratta di una specie di giallo ambientato tra i banchi ed i bagni dei maschi di una qualunque
scuola pubblica di estrema periferia.
Il film racconta la storia di Terkel...
Terkel frequenta la prima media, ma non ha una vita facile.
Suo zio Stewart è un uomo con qualche problema d’alcol e di nervi: ha appena menato i due bulletti della classe, Stan e Saki e nessuno può sapere cosa succederà a Terkel.
Come poter distogliere la loro attenzione dal desiderio di vendetta? Cominciare prendendo in giro Doris, la
cicciona della classe, potrebbe essere un buon inizio. Chi poteva immaginare che si buttasse
dalla finestra? Che Terkel iniziasse a ricevere delle minacce di morte? Che Gunnar, il nuovo
insegnante, e il suo amato animaletto non hanno la coscienza così pulita come ci si potrebbe aspettare?...
Tra citazioni di cult come Shining e Il padrino, Terkel mette in campo quanto di più politically scorrect si possa lontamente immaginare.
Il film è privo della morale finale, ma è ben farcita di canzoncine sconce e linguaggio triviale,
elementi che cozzando con lo stile tondeggiante dei personaggi, solo apparentemente rassicurante,
danno vita a un'atmosfera sempre in bilico tra satira, sarcasmo e cattivo gusto.
Una pellicola quindi per una platea ristretta, meglio se smaliziata e avvezza a toni poco pacati.
Terkel in trouble è stato prontamente definito un cartoon per adulti in quanto farcito di toni e tematiche decisamente poco adatti a solleticare la fantasia dei bambini. Oltre a situazioni “fantozziane”, ci sono anche minacce, pestaggi, omicidi e suicidi che lasciano poco spazio alla spensieratezza, ingredienti tipici ed immancabili nei cartoni vecchio stile.
Terkel fa divertire, è vero; usa l’ironia e le situazioni comico-grottesche,anche questo è
sicuro; ma l’obiettivo di fondo resta quello di far pensare, riflettere su situazioni spesso
sottovalutate, come appunto certe piccole sofferenze quotidiane che a quella età la scuola può riservare.
La critica non è stata quindi molto soft nei confronti di questo film, chissà se a ragion di merito o meno. Possiamo solo carpire i toni generali di questo lungometraggio e per la nostra critica personale, non ci resta che aspettare la fine del prossimo mese per poter valutare di persona!
Fonti: http://news.cinecitta.com - www.mymovies.it - www.radiowebitalia.it
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