LIBRI: DIAMOND DI NGAGLIA, FANTASY A DIMENSIONE UMANA
(ANSA) - ROMA, 17 DIC - ALBERTO CALIGARI: ' DIAMOND DI NGAGLIA (Editore Montag, pp. 312, 18.00 euro)
- Le definizioni di cosa sia il Fantasy sono molteplici e discordanti, come diverso e complesso è il modo in cui questo genere viene percepito, specialmente nell'attuale panorama letterario in cui si assiste ad una notevole contaminazione tra le varie classificazioni.
Nell'ambito della letteratura moderna e contemporanea a prevalere è l'influenza "nordica" più che quella "celtica" e gli autori rielaborano gli elementi presenti nei due campi.. Cosi si ritrovano mescolati elementi "celtici" e quelli della mitologia classica perchè nella creazione fantasy tutto è possibile purchè ci sia una coerenza nel risultato finale. .
Il romanzo di Caligari pone le premesse per un filone che può essere definito della "fantasy a dimensione umana".
Non c'è niente che abbia un potere di contaminazione così vasto come l'immaginario umano: quando la ragione mostra il suo limite, essa tende a rifugiarsi in archetipi diversi da quelli reali, aldilà dei dati puramente storici e documentati. E lo fa costruendo una visione ciclica in cui tutto si alterna e nulla scompare per sempre: il buio e la luce, l'inverno e l'estate, la vita e la morte.
In questa visione l'uomo è il mondo che lo circonda e il mondo è l'uomo che lo abita, in una profonda comunione con la natura e le sue forze benigne o maligne.
La razionalità non è mai stata sufficiente a soddisfare l'animo umano, che richiede l'andare oltre, in una dimensione in cui le regole del reale possono cambiare e tutto accade e può accadere: il senso del mistero che ai miti e alle leggende si accompagna e dove trovano "felice connivenza" i temi legati all'eroismo alla malinconia dei sentimenti, all'incantesimo alla conoscenza arcana, alla magia, al sacrifico. Sono "elementi" che Tolkien definisce "il mondo secondario".
Con "Lo Hobbit" e il "Signore degli Anelli", Tolkien porta sino all'apice la visione contemporanea della letteratura medioevale contemperandola con la sua visione etica di ispirazione agostiniana e dipingendo così un grande affresco sulla vita e sull'uomo, sulla libertà di scelta, sull'eroismo non già dei "grandi", ma degli umili, dei "piccoli". E tutto ciò è ascrivibile nel fantasy classico che viene diviso in due filoni: il fantasy eroico e quello dell'high fantasy o epic fantasy. Il maggior esponente di quest'ultimo filone è Tolkien.
Il romanzo di Caligari, dunque, pur non trascurando gli "elementi essenziali" del fantasy classico, in particolare quelli che caratterizzano la letteratura di Tolkien, associa la "dimensione umana" al fantasy. E' dal protagonista del suo romanzo, Matteo che emerge "Diamond", l'altra metà della mente di Matteo che gli permette di vivere un "altro mondo" e attraverso tale "esperienza" realizzare una vera e propria dimensione catartica della propria esistenza.(ANSA)