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Iveonte - 8



8-MASSICCIO ESODO DELLE DIVINITÀ BENEFICHE CON META KOSMOS



Terminata la creazione di Kosmos, l'universo materiale che gli era stato richiesto dalle divinità a lui fedeli, Splendor non aveva perso tempo a convocare presso di sé le due divinità eccelse di Luxan che erano Kron, il dio del tempo, e Locus, il dio dello spazio. Ad entrambi gli dèi egli aveva parlato in questo modo:



"Essendo stata completata anche la sua fase finale, il regno della materia e del tempo ora esiste. Esso è come mi era stato richiesto da tutte le divinità positive. Da questo momento, quindi, vi si potranno trasferire tutte le divinità benefiche, eccetto voi due. Ciò non toglie che anche le divinità negative, ad esclusione di Buziur e della sua consorte Clostia, possano accedervi e fruirne come meglio credono. Vedrete che esse saranno le prime a farvi ingresso e vi si organizzeranno alla grande per contendervi il predominio su di esso e sugli esseri intelligenti che tra non molto l'abiteranno. Nessuno potrà mai avere in Kosmos un potere maggiore del vostro, pur restando in Luxan, essendo le sue principali caratteristiche lo spazio e il tempo. Il primo lo farà espandere all'infinito; il secondo, invece, ne registrerà i continui cambiamenti. La materia, da parte sua, essendo una loro ospite, avrà sempre una natura incostante, volubile ed inaffidabile. Come vi stavo dicendo, voi ne sarete i dominatori assoluti. Ho deciso di offrire a voi due soltanto, equamente distribuito, il potere incontrastato di Kosmos. Perciò, Locus, pongo sotto il tuo dominio l'incessante espandersi dello spazio. Mentre sarà tuo, Kron, il dominio del tempo e del suo fluire, per cui tu e i tuoi discendenti sarete gli unici a poterlo ripercorrere pure a ritroso. Adesso andate pure dalle altre divinità di Luxan e mettetele al corrente dell'avvenuta creazione di Kosmos e del ruolo che voi due vi avrete, pur senza abbandonare mai il Regno della Luce. Prima, però, ho da chiedervi un favore. Come già avete arguito, io non posso vietare a Buziur e alla moglie Clostia di trasferirsi in Kosmos, non essendo essi diversi dagli altri dèi. Per farlo, dovrei ordinare a tutta la realtà cosmica di non esistere più. Allora sarete voi, con i vostri iperpoteri primari, a vigilare che ciò non avvenga mai!"



Congedati dall'onnipotente Splendor, i due divini gemelli avevano radunato insieme le divinità dei due Semiempirei per riferire a tutte loro quanto appreso dal loro Creatore. Com’era prevedibile, era toccato al dio Kron fare da referente, essendo lui il più facondo e il più spigliato delle due eccelse divinità. Così egli aveva iniziato a dire all'assemblea plenaria delle divinità:



"Dee e dèi di Luxan, vi abbiamo radunati tutti qui per annunciarvi che l'onnisciente Splendor ha ultimato la nuova realtà di cui gli avevate fatto richiesta tempo fa. Il suo nome è Kosmos e si tratta di una realtà materiale e temporale che ha i suoi pregi e i suoi difetti. Anche se si trova in Tenebrun, essa ne è completamente avulsa. Vi anticipiamo che la nuova realtà contingente rappresenta tutto un altro mondo, è un universo infinito dotato di mirabili bellezze. Per raggiungerlo, voi non dovrete transitare alcuna parte del Regno delle Tenebre. Invece vi perverrete attraverso un tunnel energetico che mio fratello ed io, ricorrendo alla somma dei nostri iperpoteri primari, abbiamo creato per voi. Esso, facilitandovi il cammino, vi condurrà direttamente in Kosmos. Non vi abbiamo convocati soltanto per riferirvi sull'avvenuta creazione di Kosmos da parte dell'onnipresente Splendor e sulla via di accesso al medesimo. Soprattutto, vogliamo darvi degli utili consigli, prima d'intraprendere il lunghissimo viaggio verso la nuova destinazione. Essi, principalmente, hanno lo scopo di mettervi in guardia dalle insidie delle divinità negative che già si stanno affrettando a raggiungere Kosmos per insediarsi in esso. Premettendo che ognuno di voi è libero di decidere come meglio crede, noi vi sconsigliamo dal recarvi in Kosmos privi dei vostri dati identificativi. Perciò riterremmo la sua decisione del tutto avventata, se qualcuno di voi osasse attraversare la Nube Nera, prima di affrontare la realtà cosmica. Se lo facesse e venisse per caso intercettato da una divinità negativa di grado superiore, allora per lui, o per lei, potrebbero esserci guai molto seri. Nessuna divinità positiva potrebbe accorrere in suo soccorso e dargli manforte, essendo impossibilitata ad avvertire la sua presenza in Kosmos e il suo stato di disagio. Vogliamo poi invitarvi ad essere molto prudenti, se per caso verrete ad attraversare lo spazio all'interno dell'Ottaedro, siccome esso vi si potrebbe rivelare molto pernicioso. Infatti, è lì che opera lo Stato Maggiore delle divinità negative, dove si è stabilita anche la quasi totalità di loro. In quelle zone, esse dispongono di mostri che, essendo frutti di Buziur, sono il risultato dei suoi iperpoteri secondari. Perciò nessuna delle divinità minori o maggiori di Luxan è all'altezza di competere vittoriosamente con essi. Il loro potere è limitato al solo Ottaedro, non potendo essi essere manovrati in altra parte di Kosmos senza un pilota che li guidi. Per cui, se qualcuno di voi malauguratamente vi dovesse capitare, eviti di affrontare tali mostri e di lottare contro di essi; ma pensi solo a sottrarsi al loro raggio d'azione, cercando di raggiungere lo spazio esterno dell'Ottaedro nel più breve tempo possibile. Ci preme anche dare un consiglio a quelle divinità che in Kosmos avranno bisogno della venerazione di esseri intelligenti per vedere accrescere il loro potere divino. Più saranno i fedeli devoti a venerarle, maggiormente s'incrementerà il loro prestigio in termini di prodigi. Intanto anticipiamo a tali divinità che i materiadi non tarderanno a nascere dalla materia vivente di Kosmos e a popolarlo e raccomandiamo ancora di tenere una condotta corretta ed ineccepibile nei confronti dei loro adoratori. In questo modo, riscuoteranno la loro fiducia, faranno sì che il numero dei loro proseliti lieviti a vista d'occhio. La qual cosa farà aumentare il loro potere divino nella nuova realtà spazio-temporale di Kosmos. Inoltre, intendiamo farvi presente che partiranno con voi pure le divinità maggiori Neop, Kavor, Ponkar e Vaulk, tutti figli della dea Lux. Essi costituiranno il vostro Stato Maggiore in Kosmos ed assumeranno il titolo di gerark. Tali dèi saranno i vostri punti di riferimento per ogni parere e per ogni richiesta di aiuto. Gli stessi poi, una volta nella realtà cosmica, baderanno a trovarsi, come loro dimore, i pianeti più adatti. Sceglieranno quelli che risulteranno più strategicamente idonei a sostenere un confronto con le divinità tenebrunesi. Così pure competerà anche a loro decidere sulla distanza che dovrà esserci tra i quattro pianeti sui quali saranno costruite le loro abitazioni. Essa, oltre a coprire il massimo spazio consentito, dovrà risultare quanto più possibile agevole nei loro interscambi di vedute e di approcci. Per ultimo, vi esortiamo ad adoperarvi perché i materiadi vengano resi coscienti della vera luce, la quale non può provenire che da Splendor, e vengano avviati a quei valori positivi che gli stanno così a cuore! Con questa esortazione finale, mio fratello ed io pensiamo di avervi detto ogni cosa che, a nostro parere, avevate bisogno di sapere. Ci resta soltanto da augurarvi un agevole viaggio e una permanenza serena nel regno del tempo e dello spazio, dove presto vi condurrete!"



A raduno ultimato, a cui aveva partecipato l'intera popolazione divina di Luxan, le divinità intenzionate a trasferirsi in Kosmos sollecitamente erano andate a prepararsi per la partenza. Essa era avvenuta, da parte di ognuna, non senza aver prima abbracciato e salutato amici e parenti. I divini Kron e Locus in precedenza avevano insignito Kavor, il dio dell'astuzia, dell'autorevole titolo di “Primo Gerark”. Dopo di che lo avevano investito anche della carica di comandante supremo sia delle divinità positive che si sarebbero trasferite in Kosmos che di tutti i loro discendenti. Il viaggio intrapreso attraverso l'infinito spazio cosmico, non era durato lo stesso tempo per le divinità positive, siccome gli obiettivi provvisori dei quattro gruppi erano situati a distanze differenti. Di lì, esse avevano ripreso il cammino per pervenire alla loro meta definitiva.



Anche per le divinità di Luxan, a questo punto, c'è da chiedersi come facevano esse a raggiungere Kosmos. Per ora sappiamo solo qualcosa in merito all'argomento, cioè che le divinità gemelle Kron e Locus avevano creato a questo scopo uno speciale tunnel. Così pure s'impone, anche per le stesse, la domanda riguardante il loro rapporto con Kosmos. Più precisamente, ci si chiede se esse riuscivano a scorgerlo in qualche modo dall'Empireo. La risposta alla seconda domanda è molto semplice e può essere data immediatamente. Noi sappiamo che le divinità di Luxan non avevano alcun sentore di Tenebrun, come se esso non esistesse. Ebbene, le medesime, mentre trascorrevano la loro esistenza nella realtà luxaniana, nemmeno di Kosmos avevano la più vaga percezione; né riuscivano ad avvistarlo in un modo qualsiasi. Quanto al tunnel che permetteva loro di accedere al mondo fisico di Kosmos, la risposta invece si presenta più problematica. Per intanto si ribadisce che anche per le divinità positive, oltre al tunnel di accesso, si era dovuto produrre qualcosa che le riprogrammasse, prima di lasciarle trasferire nella realtà cosmica. A tale scopo, Kron e Locus avevano creato la Nube Bianca e la Nube Nera, entrambe costituite di una energia capace di adattare la parte psichica delle divinità alla realtà di Kosmos. La Nube Nera, inoltre, riusciva a privare la divinità, che l'attraversava, dei suoi dati identificativi. Ossia, non appena essa metteva piede in Kosmos, la rendeva non individuabile dalle altre divinità situata ad una certa distanza. Ciò voleva dire che essa, pur esistendo nell'universo, le altre divinità non ne captavano l'esistenza, la registravano come assente, a meno che la stessa non venisse a trovarsi ad una distanza da loro inferiore ai cento chilometri. Nel qual caso, la divinità in questione cessava di essere latente e poteva essere scorta regolarmente da un'altra divinità sia positiva che negativa.



Ritornando al tunnel di transito che congiungeva la realtà metafisica a quella fisica, prima di tutto c'è da far presente che le due auguste divinità gemelle giustamente avevano preferito collegarlo alle due nubi, per cui risultava biforcuto nella sua parte iniziale. In questo modo, l'attraversamento di una nube, da parte di una divinità di Luxan, la faceva trovare direttamente nella breve galleria che conduceva a Kosmos. Il dio Kron e il dio Locus avevano voluto creare qualcosa di molto speciale per le divinità positive. Al cui confronto, il tunnel di Buziur risultava elementare al massimo e molto meno efficiente. L'opera, che era stata messa a punto dalle due illustri divinità gemelle, non era neppure da indicarsi con tale termine perché non esisteva alcun collegamento cunicolare congiungente Luxan a Kosmos. Una volta terminata la biforcazione che si dipartiva dalle due nubi, la divinità si ritrovava in una zona, detta vestibolo. Da dove all'istante essa veniva catapultata nella realtà cosmica, come se vi venisse teletrasportata. Il catapultamento faceva trovare la divinità benefica in un posto di Kosmos, chiamato pure vestibolo che risultava invisibile alle sole divinità malefiche. Il vestibolo cosmico rappresentava per le divinità positive, il luogo di arrivo e di partenza da e per Luxan. Per cui, quando una divinità voleva far ritorno nel Regno della Luce, bastava raggiungerlo ed introdurvisi. Una volta al suo interno, in un attimo essa veniva risucchiata dalla realtà metafisica di Luxan, senza neanche accorgersene. Ma il reingresso nel Regno della Luce avveniva sempre passando per una delle due nubi, precisamente la stessa che si era attraversata nell'andata. Tale attraversamento era obbligatorio per la divinità di ritorno, appunto per riprogrammarsi e riadattarsi alla realtà luxaniana; altrimenti vi sarebbe esistita con gravi disturbi.



Prima di avventurarsi nell'infinito Kosmos, anche le divinità positive vi avevano inviato dei pionieri. Ai quali esse avevano affidato il compito di perlustrarlo in tutta la sua vastità e di ricavarne una mappa con fedeltà di dati e di notizie che risultassero attendibili con un'alta percentuale. Gli dèi, che si erano proposti per tale incarico, erano stati i seguenti: Xur, dio delle novità; Obiun, dio della fantasia; Eliton, dio della curiosità. Anch'essi, attingendo dappertutto notizie utili, ne avevano ricavato una mappa molto particolareggiata. Essa avrebbe dovuta permettere alle schiere di divinità che sarebbero immigrate in Kosmos di muoversi in esso con un orientamento sicuro e con una discreta consapevolezza delle zone da loro percorse. Tali divinità esploratrici, insomma, se n'erano ritornate con un rifornimento d'informazioni identico a quello di cui già abbiamo sentito parlare, in riferimento alle divinità malefiche.



Venute in possesso della mappa cosmica, anche lo Stato Maggiore delle divinità positive si era riunito per esaminarla ed approfondirla, allo scopo d'individuarvi i quattro punti strategici che avrebbero dovuto ospitare le loro fisse dimore. Così, in seguito, ognuna delle quattro insigni autorità, pur risiedendo in essa, avrebbe fatto sentire il proprio potere sulla miriade di divinità che si sarebbero trovate ad abitare nella propria giurisdizione. Alla fine, i quattro gerark avevano stabilito che tali punti sarebbero coincisi con quattro pianeti che erano situati in galassie diverse e si trovavano ai vertici di un immaginario tetraedro regolare. Pure per loro, il centro di tale solido geometrico avrebbe costituito il luogo dei loro incontri periodici. Nel medesimo incontro, gli dèi dello Stato Maggiore avevano anche deciso quale pianeta sarebbe andato ad occupare ciascuno di loro. Anche i corpi planetari, scelti come loro dimore in Kosmos dallo staff dello Stato Maggiore delle divinità positive, risultavano gli unici compatibili con l'essenza vitale nei rispettivi sistemi stellari; mentre gli altri si presentavano con una superficie non abitabile. Inoltre, si era deciso che essi si sarebbero stanziati nelle seguenti località:



- Kavor sul pianeta Antrus che orbitava intorno alla stella Eriam, nella galassia di Trasev;



- Neop sul pianeta Osken che orbitava intorno alla stella Krual, nella galassia di Elpac;



- Ponkar sul pianeta Pelen che orbitava intorno alla stella Lakoz, nella galassia di Varuz;



- Vaulk sul pianeta Zupes che orbitava intorno alla stella Purias, nella galassia di Astap.



Una volta localizzato lo spazio cosmico che avevano ritenuto più adatto ad accogliere la loro immigrazione, i quattro gerark lo avevano diviso in cinque zone e poi se n'erano spartite quattro, lasciando libera quella centrale. Di lì a poco, essi avevano convocato tutte le divinità che erano intenzionate a trasferirsi in Kosmos. Dopo averne eseguito la conta per conoscerne il numero, esse erano risultate milleduecento. Perciò le avevano divise in quattro gruppi, ognuno dei quali, composto da trecento unità, era passato alla diretta dipendenza di uno di loro. Dopo l’espletamento delle suddette operazioni, le divinità interessate, con il beneplacito e la benedizione delle due eccelse divinità, avevano abbandonato il Regno della Luce ed avevano intrapreso la loro avventura cosmica. Ma, se istantaneo era stato il passaggio delle divinità positive da Luxan a Kosmos, il raggiungimento da parte loro delle rispettive destinazioni aveva avuto una certa durata. In verità per il gruppo guidato da Kavor, esso era durato circa la metà tempo; mentre gli altri tre gruppi, essendo le loro mete alla medesima distanza dal pianeta Antrus, avevano impiegato lo stesso tempo per raggiungerle. Era innegabile che la loro traversata cosmica era stata molto interessante e piacevole. Essa aveva consentito alle divinità positive di ammirare le stupefacenti bellezze che le comete, le stelle, i pianeti e i satelliti avevano offerto in continuazione a tutte loro. Per cui i loro spiriti si erano aperti ad emozioni forti ed incontrollabili, nonché avevano provato sensazioni psichicamente impressionanti.



Il vestibolo d'ingresso a Kosmos era situato frontalmente al più vicino dei pianeti, che era Antrus, per cui i comandanti dei quattro gruppi di divinità benefiche lo avevano scelto come loro punto di riferimento. Inoltre, siccome tutti e quattro i corpi planetari risultavano posizionati sui vertici di un immaginario tetraedro regolare, esso finiva per trovarsi alla stessa distanza dagli altri tre pianeti. I quali, a loro volta, venivano a situarsi ai vertici di un triangolo equilatero e, quindi, tutti sullo stesso piano. La terna di pianeti complanari, rispetto a quello di riferimento, erano definiti: pianeta complanare centrale, pianeta complanare destro e pianeta complanare sinistro. I quattro accorpamenti galattici erano detti circoscrizioni spaziali, le quali formavano l'Impero del Tetraedro. Ad esso, oltre alle suddette circoscrizioni, faceva parte anche una galassia centrale autonoma, il cui nome era Maser. Al centro di essa si trovava la stella Bespar, il cui unico pianeta compatibile con la vita era Pestuk. Esso, a causa della sua centralità, era da considerarsi molto importante per un motivo abbastanza semplice. Sopra di esso, i quattro gerark si riunivano per prendere decisioni di una certa rilevanza e deliberare sui vari argomenti che via via sarebbero andati sorgendo durante le riunioni stesse.



Al pianeta di riferimento, su cui si era insediato il dio Kavor, era stato dato il nome di Antrus. Esso orbitava, insieme con altri cinque, intorno alla stella Eriam. Il Primo Gerark, oltre che sulla propria galassia di Trasev, aveva giurisdizione anche su altre tre galassie viciniori: una all’interno del Tetraedro (Bevis) e due all’esterno di esso (Farl e Gestuk).



Al pianeta complanare centrale, su cui si era insediato il dio Ponkar, era stato dato il nome di Pelen. Esso orbitava, insieme con altri sei pianeti, intorno alla stella Lakoz. Il gerark, oltre che sulla propria galassia di Varuz, aveva giurisdizione anche su altre tre galassie vicine: una all’interno del Tetraedro (Vaces) e due all’esterno di esso (Sorken e Ludar).



Al pianeta complanare destro, su cui si era insediato il dio Vaulk, era stato dato il nome di Zupes. Esso orbitava, insieme con altri otto, intorno alla stella Purias. Il gerark, oltre che sulla propria galassia di Astap, aveva giurisdizione anche su altre tre galassie limitrofe: una all’interno del Tetraedro (Puver) e due all’esterno di esso (Lasef e Paren).



Al pianeta complanare sinistro, su cui si era insediato il dio Neop, era stato dato il nome di Oskup. Esso orbitava, insieme con altri due, intorno alla stella Krual. Il gerark, oltre che sulla propria galassia di Elpac, aveva giurisdizione anche su altre tre galassie finitime: una all’interno del Tetraedro (Kaset) e due all’esterno di esso (Lepan e Zalop).




Titolo: Iveonte - 8
Categoria: Racconti FantasyItalia
Autore: Luigi Orabona
Link correlati: Le mie Opere
Aggiunto: February 20th 2009
Viste: 493 Times
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