Quella mattina Azatlan Merrimoyl si svegliò di soprassalto, sudando freddo mentre brividi lo scuotevano percorrendogli la colonna vertebrale. Era stato solo un sogna ma, ancora adesso che era ben sveglio, poteva avvertire una palpabile sensazione di pericolo.
Aveva vissuto a lungo e l'esperienza gli aveva insegnato che a volte conveniva abbandonare la pura razionalità, per fare affidamento su quei pochi istinti primordiali che ogni uomo ancora possiede, lontana eredità dei tempi antichi. Questo sembrava proprio uno di quei casi in cui l'analisi razionale andava accantonata. Aveva sognato un vecchio amico, e sebbene non gli riuscisse proprio di ricordare il dialogo avuto con lui, ricordava benissimo l'angosciante sensazione di terrore irradiata dal suo sguardo.
'Oh basta! Per gli antichi Dei! Non posso pensare tutto il giorno ad un sogno!' detto questo, come se la cosa non lo turbasse più di tanto, si alzò dal letto, indossò la tuta da lavoro e si preparò a scendere per la colazione. Suo figlio Avon sarebbe tornato entro qualche ora: lavorare tra i guardiani della Cortina di Ferro lo teneva occupato tutta la notte e gran parte della mattinata. Il vecchio fabbro armaiolo andava oltremodo orgoglioso del figlio poichè, nelle Heaven Lands, grande onore veniva riservato ai guardiani dei confini. Solamente i più forti e valorosi, sostenendo impervie ed a volte letali prove, potevano accedere all'ordine.
Al piano inferiore Isabel, la giovane moglie di Avon, stava preparando la colazione. Nonostante i cupi pensieri del mattino, Azatlan non potè fare a meno di sorridere. Presto, molto presto, sarebbe diventato nonno. Diventare nonno! D'un tratto ebbe l'impressione che, in un certo modo, il sogno riguardasse proprio questo. Questa consapevolezza fu ben presto accompagnata da una nuova e più profonda sensazione di pericolo. Quel sogno... Così reale ed allo stesso tempo strano. Inoltre erano passati così tanti anni, trentatrè per l'esattezza, dall'ultima volta che aveva visto il suo amico, Ander Kharsabad, maestro di saggezza e Primo Mago di Find Horn. Quella notte lo aveva sognato...
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Lo strato di nebbia si squarciò con un boato assordante, crepe e fenditure si aprirono nelle verdi terre delle Heaven Lands, il vento ululava senza posa mentre il cielo stesso sembrò spaccarsi in due. Le grida di guerra di cinquantamila guerrieri chetumiani infransero l'innaturale silenzio, bramose di raggiungere l'obbiettivo che per tanto tempo avevano agognato ma che, a causa dell'impenetrabile magia heaveniana, sempre era stato loro negato. Solamente la placida foresta di Bosco Speranza si frapponeva tra loro e la leggendaria città di Find Horn.
