Category: Racconti FantasyItalia
Review Title: Cedric cap.2


Accadde un paio di settimane dopo,precisamente una sera mentre mi preparavo la cena.
Stavamo chiacchierando tranquillamente e lui era vicino a me,mi aiutava.
Era diventato stranamente piu' presente in quegli ultimi giorni e la cosa mi rendeva estremamente felice ma un attimo di distrazione e...mi tagliai.
Un taglio da niente,in effetti,ma per un attimo mi sembrò, che Cedric,alla vista del sangue, fosse diventato ancora piu’ pallido e,balbettando che il sangue lo impressionava,corse via senza lasciarmi il tempo di dire nulla.
Non torno’ a casa quella sera e neanche il giorno dopo e quello dopo ancora.
Passarono otto giorni da allora,la piccola ferita sul mio dito si era ormai rimarginata,non si vedeva più neanche il segno,ma di Cedric nessuna traccia,nessuna notizia,non una telefonata.
La mattina del nono giorno decisi di non aspettarlo piu’ e di andare all’universita’ da sola.Quando arrivai il mio cuore sussultò.
Eccolo,bello come il sole,davanti all’ingresso e mi stava chiaramente aspettando.
Mi avvicinai a lui molto pigramente,disorientata dal suo atteggiamento pacato e tranquillo.Insieme a lui c’erano anche un ragazzo ed una ragazza e tanto per cambiare non mi diede alcuna spiegazione circa la sua prolungata assenza da casa,si limito’ a presentami i suoi amici:Eddy e Sophia.Uso' quei suoi modi impeccabili e gentili per farlo e la cosa,inizialmente,suscitò in me un’ira furente dato che si stava comportando come se tra di noi non fosse successo niente.Incredibile!
Ma,dopo pochi minuti quella rabbia,si affievolii lasciando il posto alla solita sensazione di benessere che provavo quando lui mi era vicino.
Ma come faceva?Ero già così totalmente assorbita da quel suo strano fascino da essere ormai succube di lui e così dannatamente arrendevole nei suoi confronti?Si!Sospirai sconfitta e mi concentrai sui due ragazzi.
Venivano dallo stesso posto da cui veniva Cedric,al di la' del bosco,ed avevano da poco deciso di iscriversi alla nostra università.Anche loro,come Cedric,erano molto pallidi e,come lui,bellissimi.Che fossero in qualche modo parenti?
Nei giorni a seguire notai che in comune avevano anche le stesse strane abitudini come quella di sparire se c’era il sole o quella di non mangiare nulla durante la pausa pranzo...ma,sapendo che chiedere spiegazioni al riguardo non sarebbe servito a niente,decisi di non dar loro molto peso,e di lasciar correre.Almeno per il momento.In compenso quei due erano davvero simpatici ,piu’ loquaci di Cedric e questo di loro mi piaceva molto,mi piaceva un po’ meno il fatto che ci stavano sempre tra i piedi.
Da quando erano arrivati,infatti,non avevo piu’ avuto tante occasioni di restare sola a chiacchierare con il mio splendido e misterioso coinquilino anzi ogni volta che si presentava una buona occasione per farlo eccoli che arrivavano anche loro,sembrava quasi che volessero controllarlo,come se lo tenessero continuamente d’occhio e,una volta a casa,lui spariva,inventando,quando ci riusciva,qualche scusa,per evitare di rimanere solo con me.
Ma perche’si comportava dinuovo cosi?
Mia madre aveva ragione,in seguito avrei capito tutto:i suoi strani comportamenti,le sue mezze spiegazioni...
Ma intanto il tempo passava e quel ragazzo che,con aria imbarazzata,era entrato nella mia vita qualche mese prima adesso ne faceva parte a tutti gli effetti con i suoi luminosi sorrisi,i suoi ingarbugliati segreti,i suoi amici sempre presenti e le sue divertenti folli corse in moto.Dolce,misterioso,distaccato e tanto tanto affascinante,non potevo piu’ fare a meno di lui e lui,finalmente,sembrava non volersi piu’ allontanare da me.
Col passare del tempo avevamo raggiunto una specie di tacito equilibrio:niente domande,niente risposte,evitavamo qualsiasi tipo di contatto diretto,volontario o involontario,e cercavo di non tagliarmi per non farlo scappare dinuovo.
Tutto filava liscio,almeno così mi sembrava,e di certo non immaginavo che presto,molto presto,sarei stata proprio io a scappare da lui.
Quel giorno il tempo era grigio,come al solito,ma almeno non stava piovendo così dissi alla mia nuova compagnia che sarei andata fuori nellìatrio a mangiare,mi trovai un muretto su cui sedermi e mi misi a guardare il cielo.I grandi nuvoloni neri sulla mia testa annunciavano pioggia.Sbuffai e addentai il mio panino.
”Corri Jenny va in mensa a chiamare Eddy e Sophia, non chiamare nessun altro e resta li,hai capito,aspettami li!”Cedric aveva una strana espressione sulla faccia mentre mi urlava,sembrava allarmato,preoccupato doveva essere successo qualcosa di grave visto com'era sconvolto e inizialmente ne fui scioccata,non mi era mai capitato di vederlo in quello stato ma,dopo qualche esitazione,feci quello che mi aveva chiesto.
Bhè...piu o meno...Corsi dentro e chiamai Eddy e Sophia,che subito scattarono e si precipitarono fuori e,invece di aspettare Cedric in mensa,come mi aveva detto,li seguii fuori.
Quello che vidi fu a dir poco sconvolgente.
Una parte della recinzione metallica sul terrazzo si era staccata e ad essa c’era impigliata una ragazza,probabilmente era svenuta per lo spavento perche’ non la sentivo urlare.Terrorizzata mi guardai attorno cercando Cedric quando lo trovai,lo vidi che correva verso di lei ma la cosa incredibile era la velocità a cui lo stava facendo.Per me,da quel momento,riuscire a seguire i suoi movimenti divenne quasi impossibile.Sophia ad un certo punto mi urlò di andarmene,di tornare dentro ma ero così assorbita da quello spettacolo incredibile che a mala pena riuscì a sentire le sue parole.Completamente paralizzata rimasi al mio posto a guardare.Non riuscivo a staccare gli occhi da loro.In un attimo vidi Cedric ed Eddy arrampicarsi sul muro,senza usare corde o altro,lo fecero a mani nude e Cedric,una volta raggiunto il terrazzo,iniziò a tirare su la pesante recinzione,senza fare il minimo sforzo,mentre Eddy lo aiutava spingenola da sotto.
Rimasi pietrificata.Guardai quella assurda,impossibile scena, senza riuscire a credere a quello che vedevo.Come poteva essere vero?Non sò perchè ma all’improvviso mi torno’ in mente la domanda che,negli ultimi tempi,ero riuscita a rimuovere,solo che questa volta si presentò con una tale forza e una tale prepotenza che non mi fu più possibile ignararla:Chi e’ Cedric?
O meglio:Cos'e' Cedric?
Inizio’ a piovere.
Lui,restò immobile su quel terrazzo lasciando che la pioggia lo inzuppasse e mi guardò.Io Scappai.
Scappai dal ragazzo di cui mi ero innamorata.
Quella sera non volli tornare a casa e neanche il giorno dopo e quello dopo ancora.
Non riuscivo a spigarmi come avesse fatto a salvare quella ragazza,come mai fosse così veloce e forte;era questo che intendeva quando mi aveva detto di essere diverso?
Dopo una settimana di tira e molla mia madre mi convinse a tornare almeno all’università ed a parlare con lui di quanto era accaduto. Cosi ,poco convnta ,mentre camminavo nel parcheggio pensai:”Questa volta deve per forza darmi una spiegazione non puo’ fare finta di niente!”
Azai lo sguardo e lui era difronte a me che attraversava la strada.
Appena mi vide sobbalzò,si bloccò improvvisamente e restò completamente immobile,anche quando i suoi amici gli urlarono di spostarsi o sarebbe stato investito.
Non so come mai,io non sono mai stata particolarmente coraggiosa eppure in quel momento pensai solamente che non volevo perderlo,mi buttai su di lui spingendolo sul prato.
Eravamo salvi!
Lui sdraiato per terra mi fissò senza parlare,sembrava quasi felice di quel mio gesto avventato,ed io sopra di lui urlai:”Perche’ non ti sei spostato? Non hai visto la macchina?Ti sei fatto male?”
Che domande stupide certo che avrebbe potuto evitare la macchina lui era velocissimo,avrebbe anche potuto fermarla con un dito se solo l’avesse voluto era fortissimo,ma in quel momento non ci pensai,mi ero cosi spaventata che le parole mi uscirono da sole.
Lui restò fermo,seduto sull’erba,continuò a fissarmi compiaciuto e incredulo per qualche minuto senza parlare.Poi,finalmente,sorridendomi,disse:”Scusa e’ che sei mancata per una settimana...avevo paura che non volessi piu’ vedermi dopo quello che…bhe’,hai capito...e invece sei qui.Mi hai preso alla sprovvista tutto qui,non me l’aspettavo!”
“Ah!”Esclamai cercando di alzarmi”Che pazienza che ci vuole con te!”
Ma se lui non mi avesse prontamente sostenuta sarei caduta a terra,dolorante.
Sentì una forte fitta provenire dal mio ginocchio,lo guardai sanguinava,di scatto mi girai a cercare il viso di Cedric,c'era del sangue sarebbe scappato di nuovo ero terrorizzata,ma lui mi prese in braccio,come a sollevare un semplice foglio di carta,e con un sorriso dolce quasi abbagliante mi disse”Tranquilla adesso andiamo in infermeria.”
Avevamo appena stravolto il nostro flebile equilibrio:la sua mano fredda stava toccando la mia spalla,io stavo sanguinando ma lui non scappava,anche se,a dir la verità,in alcuni momenti sembrava proprio trattenere il respiro.
Si era forse lasciato andare ad un attimo di spontaneita’ che presto sarebbe sparito?
No!Continuava a restare li,non stava scappando e non sembrava averne l’intezione.Per un attimo Cedric aveva abbassato la guardia,per un attimo aveva accorciato quella distanza che sempre ci aveva separato,ebbi un sussulto di gioia:lui era accanto a me.Mentre questa volta Eddy e Sophia si tenevano un po’ in disparte quasi avessero capito che quell’istante riguardava solo noi due,apparteneva solo a noi due.
Cedric mi bendò delicatamente il ginocchio,poi alzo’ lentamente la testa,si sistemò i capelli che aveva sugli occhi striati d’oro come per guardarmi meglio e con voce soave mi disse”Allora cosa vuoi sapere?Chiedimi pure tutto quello che vuoi!”
E rimase li a guardare la mia espressione totalmente rapita da quella sua irreale bellezza,sorridendomi un po’ imbarazzato come se l’avesse capito.Mi senti avvolgere il viso da un calore incontrollabile abbassai lo sguardo come a voler nascondere la reazione che aveva provocato in me,cercai di darmi un contegno e con voce tremante dalla paura,che forse la mia domanda avrebbe potuto offenderlo o allontanarlo definitivamente da me,gli chiesi ”Cosa sei Cedric?”
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