Category: Racconti FantasyItalia
Review Title: Coriolis, come nasce un mago


C'era una volta.... cominciavano così i primi libri che lessi, ero solo un bambino e gia sognavo di uccidere orchi, e draghi con la mia lucente spada, che poi splendeva l sole, una volta levata al cielo in segno di vittoria. Belle letture davvero. Come potrei dimenticarle. Corsi in giro per la casa del mio tutore per mesi con una scopa tra le gambe a gridare "io sono il cavaliere sir Demetrius!!" agitando una spada in legno ricavata da un vecchio ramo raccolto di fuori. Ricordo anche le amare risposte del mio tutore che mi diceva "pulisci piuttosto che cavalcarla quella scopa, scansafatiche!!" ma lo diceva sempre in tono scherzoso; lungi da lui il togliere un sogno al pargolo che tanto aveva desiderato, ma mai aveva avuto dalla ormai trapassata moglie. Mi trovò quando ero in fasce. fui lasciato fuori casa suasenza neanche una coperta nella cesta di vimini. Di certo il parto indesiderato di una qualche servetta, al servizio del suo porco padrone. "di certo" forse pensarono "faremo dono gradito al vecchio mago, se diamo lui il figlio che tanto desiderò!" e non ebbero torto. infatti mai, il vecchio mago mi trattò come un intralcio, o piaga. Mi trattò più come un figlio.
un giorno, mi sedette sulle sue ginocchia e mi mostrò un vecchio e impolverato libro per infanti, e mi disse "quando eri un incosciente fanciullo, io ti lessi questo libro ogni sera, e solo con la lettura tu t'acquietavi!" io lo guardai senza capire dove volesse arrivare, poi mi mostrò il complicato significato di quei simboli che ora chiamo con semplicità lettere. Presto imparai a leggere, e finalmente detti un senso alla parola "sognare".
"I libri hanno un potere intrinseco immenso, giovanotto. Il sapere è ciò che trascende la natura, e ci distingue dalle bestie. Lo spiegare la natura, e le cose che vediamo, è un potere che NESSUNO mai ti potrà dare, se non un libro, unito al tuo intelletto. Pensa Coriolis, ci sono persone che non avevano questi libri, eppure sono riuciti loro stessi a scriverli, per noi."
Ogni volta che mi raccontava simili parabole io restavo esterrefatto da quanto grandi potessero essere quelle persone, da quanto potenti erano le loro menti, e se in gioventù volevo essere un nobile cavaliere senza macchia ne timore, ora ero sicuro di quale dovesse essere la mia strada.
"Ma padre, " gli dissi "esiste davvero???"
"Cosa coriolis??"
"La magia... ho letto in una fiaba di un eroe che non era affatto un cavaliere, bensì un mago... e... riusciva a controllare la natura.... esiste davvero?"
Lui sorrise alla mia curiosità. "Sei pronto a passare ad un nuovo tipo di letture figliuolo."
Cominciai a studiare le scienze, cosmologia, fisica, chimica. cominciai avidamente a trangugiare libri con il mio caratteristico modo di leggerli:

"Coriolis... ma ancora non hai cominciato, perchè leggi l'argomento finale??"
"Perchè se riesco a spiegarlo, quando sarò arrivato almeno a metà libro, forse valgo qualcosa!"
Mi lasciò fare, mi scoraggiai nei primi anni, in cui non riuscivo, ma il mio tutore mi rassicurava "Coriolis, la realtà è complicata. non puoi pretendere di comprenderla al volo. Abbi pazienza!"
Dopo molti anni di studio sfrenato e avido, finalmente arrivai a prendere tra le mie mani il primo libro di magia. "il tutto, in una mano" che titolo intrigante. :D le basi della magia erano scritte li, dovevo solo apprenderle, nella mia solita maniera, e fu così, che finalmente aprì l'ultima pagina di quel libro, per poi poter ricominciare dalla prima.

altri anni trascorsero sotto la saggia guida del mio maestro e tutore... e padre. Ero ansioso di lanciare il mio primo incantesimo! in città tutti ci rispettavano in quanto studiosi e custodi del sapere, ci guardavano con invidia, e ipocrisia nel dire per autoconvinzione "e chi ha bisogno di spiegare. Basta che sia così!". Folle pensiero comune negli umani, che nel non riuscire a comprendere qualcosa, decidono inesorabilmente di accettarla e prenderla com'è, ciecamente! come un mulo da soma costretto coi paraocchi a tirare un carro! Si, anche io tiro il mio carro, ma ne deciderò io la direzione. Non sarò un burattino, tra le mani del cocchiere.
"La magia è pericolosa Figliuolo. Soprattutto se di alto livello. prima di lanciare un incantesimo, devi essere immensamente CERTO di averlo ben compreso. Tua madre ha imparato a sue spese questo fatto. Invocò una creatura degli abissi, per poi perderne il controllo e soccombere." disse queste amare frasi, evocando ancor più amari ricordi, con una serenità assoluta. Ecco un uomo che padroneggia il tutto, pensai.
Non misi in dubbio le sue parole. dopotutto, ogni libro che parlasse di magia, ne parlava con una nota di incertezza, di un avvenimento approssimativo di un dato incantesimo. tante variabili, dovute alla bravura dell'incantatore, troppe variabili per poter calcolare il tutto con certezza. Troppe variabili perchè tutto possa andare come dovrebbe. Vissi e vivo la magia come un enorme mistero, che merita di essere svelato. Mio padre, lanciò in tutta la sua vita non più di un centinaio di incantesimi. Seguirò il suo insegnamento, ma al suo contrario, dedicherò tutta la mia intera essenza vitale, nel comprendere al meglio ogni incantesimo che verrà scritto sul mio libro, affinchè io possa un giorno lanciarlo, senza dubbio nelle mie mani.

Ieri ho uciso un coboldo con una mia freccia. Ma non fu come nei libri, che l'ignobile bestia, senza proteste cadde in terra esanime... Il coboldo agonizzò molto, prima di spirare. Quella è stata la prima creatura che ho ucciso. in un primo momento, mi sentì come Sir Demetrius, delle favole. forte come un leone, e dominatore su quella creatura debole. Quanto vile fui, nel goder della morte d'un altro essere vivente. la mia ragione mi spinge a pensare che la sua morte era indispensabile alla mia vita... è vero, ma non erano necessari alla mia vita, gli esulti che subito seguitarono il nefasto evento.
Migliorerò nell'animo, al fine di migliorarmi nell'intelletto. Non posso abbandonarmi a simili crudeltà. soprattutto se voglio apprendere al meglio gli incantesimi della tanto temuta necromanzia, pur restando umano nel cuore.
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