Category: Libri
Review Title: L'Eretico


Scheda del libro
Scritto da: Alan D. Altieri
pagine398
GenereUcronia
EditoreCorbaccio
Prezzo18,60 €






Recensione


Trama:
Anno Domini 1630: l'Europa è un grosso crogiolo dominato dalla Guerra, dalla Peste e dalla Cupidigia. In particolare, la nazione germanica vessa in condizioni pietose, prostrata da 12 anni di guerra, una guerra che sembra eterna. Dal giorno della Defenestrazione di Praga, la terra tedesca è usata come campo di battaglia dagli innumerevoli signori della guerra, dal Grazioso Imperatore d'Asburgo, all'eretico re Cristiano IV di Danimarca. Eserciti mercenari, principalmente, la cui ricompensa migliore è il saccheggio e lo stupro.
Nel cuore di questa devastazione totale, simile all'Armageddon, si svolgono le vicende di un giovane uomo, Caleb Stark, ufficiale dell'esercito mercenario che ha cancellato il suo villaggio dalle mappe, e che ha ucciso tutta la sua famiglia. Arruolato a forza. Nella città di Wolfengrad, Turingia, Germania, egli è trascinato nel vortice degli eventi da un uomo in nero, un eretico, che salva una strega (Mikla) dal rogo che l'inquisitore della città ha predisposto per lei. Un frate domenicano spagnolo.
Fra deliri di sangue e viscere, violenza insensata e mirata; fra uomini di una fede distorta e di una fede corrotta; fra potenti e pestilenze si snodano le vicende dei protagonisti. Ma tutto quanto sembra ruotare intorno a una sola figura: Reinhardt Heinrich, Principe von Dekken.

Recensione:
Un libro dai toni apocalittici e cinematografici, tanto che a tratti pare proprio di trovarsi di fronte a uno schermo a guardare un film, con tanto di interruzioni nella narrazione sui momenti focali e suspence.
Eppure si tratta di un romanzo che riesce a prendere molto, a catturare la fantasia del lettore e a incatenare l'attenzione: si legge in maniera scorrevole, le descrizioni permettono di visualizzare sia i personaggi che i luoghi, e i toni cupi e tetri danno quel tocco di "dark" che costituisce un miscuglio perfetto. I personaggi crescono, nel corso della storia, e diventano qualcosa di più complicato di quello che sono all'inizio, e i colpi di scena non mancano, così come non manca quel tocco di misticismo e il disprezzo totale per la guerra e per il clero. L'autore non nasconde questi suoi pensieri dietro eufemismi: li esprimi a parole dure e a immagini agghiaccianti.
Il tema della guerra dei Trent’anni, uno degli eventi chiave del mondo moderno, è ripreso e sviluppato con notevoli capacità dall’autore, che riesce a rendere particolarmente bene l’idea della vita e della guerra in quell’epoca; la fedeltà ai fatti storici è inoltre ineccepibile.
Mi è stato molto facile perdermi fra le righe del libro e lasciare che il tempo mi passasse sopra come acqua su un impermeabile, e non mi succede con tutti i libri; lo stile di scrittura, così naturale, è qualcosa di difficile da rintracciare in molti autori di romanzi.
Buona lettura.
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