Category: Libri
Review Title: Q


Scheda del libro
Scritto da: Luther Blisset
pagine677
GenereGiallo storico
EditoreEinaudi
Prezzo17,00 €

Recensione
Trama:
Thomas Muntzer. Eretico. Attivista. Sobillatore. Siamo a Frankenhausen, nel 1525, quando la guerra contadina sta rivoltando la Germania, abbattendo principi, nobili e vescovi, nel nome delle parole di un uomo che si è fatto comprare poi dai principi: Martin Lutero. Dalla sua eresia sono venuti uomini più degni di lui, più uniti al popolo, ed è fra questi che si colloca il protagonista, la voce narrante del libro, che prende parte a questi eventi e conserva, dopo la morte del suo Maestro, due lettere che lo hanno portato alla rovina: sono firmate da Qoélet.
Q, un osservatore del Cardinale Ganpietro Carafa in terra di Germania, un uomo il cui solo scopo è quello di fare gli interessi del suo signore, abbattendo le eresie più pericolose una dopo l'altra, contribuendo alle lotte per portare più potere nella mani dell'uomo che siede a Roma e che ambisce al soglio di Pietro.
Questi due uomini, la spia e l'uomo del popolo, si incontreranno spesso, incrociando i loro destini, una disfatta dopo l'altra, una lotta dopo l'altra, fra i principali avvenimenti che la storia della Germania in guerra ci ha consegnato, da Frankenhausen a Munster; da Anversa a Basilea, per finire fra le verdi colline del Veneto e fra le strette calli di Venezia, quando due vecchi, appartenenti a un'altra era, tramontata di recente, si affronteranno e porranno sul piatto quello che è stato e quello che sarà.
Un crescendo di tensione e colpi di scena, sebbene la storia ci abbia consegnato dei fatti che non possono essere modificati, e cui la trama si attiene strettamente.

Recensione:
Un uomo. Un uomo per rappresentare una moltitudine, una infinità di uomini, cresciuti o convertiti per esperienza personale a un ideale, cui si votano per tutta la vita. Un uomo che non ha un nome nel libro, ne ha molti, perchè egli è molti, che sono morti, che devono venire ancora al mondo, e che vivono adesso: egli è tutti coloro che hanno creduto e lottato per la libertà e per l'eguaglianza. Uno di quelli che non si è arreso mai, che è stato sconfitto, ma che è sopravvissuto, forse egli rappresenta più l'ideale che l'uomo in se. Lui è il senso. Perchè tutto ha un senso.
La storia insegna, è questo che traspare dalle pagine del libro, la cui trama altro non è che una schietta denuncia al potere, tutto il potere, che altro non fa che soggiogare i popoli e renderli schiavi, che altro non fa che metterli gli uni contro gli altri con scuse quanto meno banali. Una denuncia alla guerra in ogni sua forma; ma è anche un'analisi spietata di quello che è una rivoluzione quando viene gerarchizzata, quando si ha qualcuno che possiede il potere. Il potere corrompe, tutti, e come a Munster fu poi a Washington, a Parigi, a Londra e in ogni angolo della terra. Probabilmente può essere definito un libro anarchico.
La scrittura è briosa, veloce, con descrizioni incisive, quasi spartane, eppure dà perfettamente l'idea di come sia la fisionomia di un volto o il paesaggio che si estende intorno ai protagonisti. I temi importanti del libro emergono da soli dalle righe scritte, balzando agli occhi come bassorilievi fra la trama che si intreccia tra di essi, e intorno ad essi. E l'uomo e l'ideale si fondono in un continuo che si svolge con la narrazione, sino all'epilogo finale, dove si coglie la vera riflessione dell'autore, che resta nell'anonimato, in quanto Luther Blisset è solo uno pseudonimo.
Un libro che merita certamente una lettura, che è fatto sia per leggerlo con mente impegnata, così come per apprezzarne la sola trama e ammirarne l'intreccio, così come per passare semplicemente il tempo.
Buona lettura.
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