Category: Le biografie degli utenti
Review Title: Nihal Background


Ebbene… Non è la prima volta che ci incontriamo, piuttosto... Spero sia l'ultima, perchè non riesco a sopportare più questo dolore.
Tu lo sai cosa si prova… Ho avuto paura di uccidere perché non sapevo fino a che punto stessi sbagliando. Ho avuto paura della morte. C’è stato un periodo della mia vita in cui mi ponevo tante domande su cosa era giusto che facessi e cosa no. E adesso, dopo quasi cinquant’ anni di esperienza, dopo cinquant’anni passati a calcare i campi di battaglia, a sterminare, massacrare, non ho ancora ricevuto risposta ai miei interrogativi. Non dimenticherò mai le parole di Megisto. Taglienti, è vero, ma mai più veritiere. “Tu sei una macchina da guerra, Nihal. La rabbia ti impregna nella tua totalità, e dentro di te c’è una bestia appena sopita il cui sonno è leggero… Quando ti troverai di fronte ad un altro, la bestia si desterà e ti mangerà il cuore…” Tu guardami negli occhi, o quel che ne rimane, e dimmi , che cosa vedi? Il baratro profondo della disperazione, o l’oblio che mi attanaglia? Ti dirò: ho smesso di uccidere per il bene e per la pace, ora si combatte solo per la sopravvivenza. E per il puro gusto di farlo. Dimmelo dove sbaglio nel voler passare a fil di spada le calde membra altrui, dimmelo dove sbaglio nel voler vedere il sangue che mi imbratta viso, anima e corpo… Dimmelo dove sbaglio nel voler semplicemente uccidere, mietere vite così come fai tu, per sentirmi Dio ancora un’altra volta?... Ma ormai tutto questo non ha più senso… Niente ha più senso… L’ho cercato per tanto tempo, l’ho trovato, e ora l’uomo che amo è morto per sempre. Lo shoringan gli punteggia l’occhio - brilla di luce propria indicando che continua a uccidere – e su morte e disperazione egli sta costruendo il suo cammino. L’ho conosciuto come un elfo dal cuore puro e dall’animo nobile, ha guidato il mio clan nei giorni più bui affiancando toròn (fratello ) Antares e poi ci ha traditi come la più infima delle serpi! Nessuno può sapere cosa ha e cosa ancora sta covando nel cuore, l’unica cosa che so è che insieme ad Antares siamo morti un po’ tutti; gli alberi hanno pianto insieme al mio popolo e gli uccelli cantavano di tradimenti e morti lugubri… Uquètima rucin ( orrore impronunciabile ) … Quel giorno, tutto ciò che di buono c‘era in lui è andato perduto. E ancora si aggira per le strade della mia città, ancora posso scorgere i suoi occhi liquidi non più umani… Lo vedo vagare come un anima in pena dagli abiti consunti, la spada insanguinata, l’espressione folle e lo spirito segnato dagli innumerevoli cadaveri che si lascia alle spalle… Ed io vorrei sentirmi dire che ero troppo accecata dal dolore per non vedere che mentre mi uccideva una lacrima rotolava sulle sue guance… Che è stato corroso dal dubbio, dall’indecisione e dal dolore stesso anche lui prima di strapparmi il cuore senza pietà… Vorrei che mi mentissero una, due, dieci, cento volte, sempre sulla stessa cosa,vorrei che mi dicessero che non tutto è perduto e che egli ritornerà da me… Infine… L’illusione che ha sempre fatto parte della mia vita… Due sono stati gli attimi in cui ho creduto di potere essere felice con qualcun altro accanto: Cuorenero Pugnogladio dalle paludi di Glukmoore e Sennar della Terra del Mare. Entrambi mi hanno dato felicità apparente, in realtà effimera come una rosa, ma qualcosa in loro mancava, qualcosa che ho poi capito tempo dopo e che ho trovato in una sola persona. Che cosa ho ricevuto da questo troll, se non promesse di potere, espugnare villaggi, radere al suolo reami, conquistare il mondo intero? E Sennar? A lungo andare, i poteri conferitigli dal Gran Consiglio lo hanno portato alla corruzione. Lui diceva “di essere votato al bene per la sua famiglia e il suo popolo”. Stupidaggini. Bugie. La verità si è presentata evidente: Sennar era diventato un mago di prima categoria riguardo alla potenza, ma di quarta per quanto riguardava la nobiltà d’animo. Corrotto e borioso, è nato così e così è morto nelle fosse scavate dall’Enaar. Ancora oggi non riesco ad avere pietà di entrambi. Cosa accomunava il troll e il consigliere? Ambiziosità, superbia e menzogne. E invece lui, protetto dai Valar, antico discendente di una nobile stirpe ed unico della sua razza, non ha mai ostentato la sua naturale superiorità nella nobile disciplina delle spade e delle arti magiche. L’unica promesse che mi fece fu il suo amore incondizionato. Me lo disse guardandomi negli occhi. Gli stessi occhi che ora portano l’infame simbolo dello shoringan. In quegli stessi occhi che scrutavo, potevo perdermici dentro: il mio mondo cominciava e terminava in essi. …Ora dimmi, che cosa ho io da perdere? L’uomo che amo è caduto nell’ombra, trascinandomi con sé... Non ha più senso avere paura della morte. No. Non ho più paura di te. Fa quel che devi. Colpisci. Colpisci. Dritto al cuore.
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