Category: Libri
Review Title: La Maledizione di Lord Soth - Il Cavaliere della Rosa Nera


Scheda del libro
Scritto da: James Lowder
pagine287
GenereFantasy
EditoreArmenia
Prezzo€ 13.50

Recensione

Terminata la Saga di Dragonlance e i due libri sui Fratelli Megere, un altro personaggio incontrato lungo il cammino ha suscitato in me un certo interesse: Lord Soth , lo spettro, il cavaliere della Morte con un passato oscuro e una parte fondamentale nelle vicende dei protagonisti di Dragonlance. Scovando in libreria due volumi interamente dedicati a questo personaggio mi è parsa una buona occasione per saperene di più benché gli autori non fossero le solite Weis e Hickman e cambiassero ancora da un volume all’altro, dettaglio che farebbe arricciare il naso a molti lettori. Ad un autore ci si affezione e si impara ad amarne lo stile…leggere di un personaggio inventato da un autore ma raccontato da un altro non è mai il massimo. Quello che viene concepito da uno non può essere reso allo stesso modo da un altro…ma comunque non si può mai dire se lo scrittore che subentra in seguito non sia capace di qualcosa di meglio, o di peggio, fino a quando non lo si ha letto. Questo primo libro si apre con un breve riassunto di quella che è la Maledizione di Lord Soth, la Maledizione che lo lega alla sua frustrante immortalità e alle tenebre perenni. Inizialmente avevo sperato che tutto la storia si trattasse di un dettagliato racconto di come Soth sia giunto a compiere quel Destino che l’ha poi condannato poiché nella saga di Dragonlance ve ne è solo un accenno, esauriente certo, ma pur sempre un accenno. Purtroppo la mia speranza si è spenta dopo il primo capitolo poiché a questo argomento non viene dedicato molto di più. Un peccato davvero poiché ritengo che il suo passato si sarebbe potuto raccontare in maniera più ampia ed interessante fino a creare un unico volume interamente dedicato tanto più che Lord Soth è uno dei personaggi chiave di Dragonlance in quanto fu a seguito delle sue gesta che il cataclisma si abbatté su Krynn. In ogni caso dopo questo breve escursus, utile a chi non conosce il personaggio, l’autore ci catapulta alla fine della guerra delle Lance quando il Cavaliere della Rosa Nera reclama per se il corpo di Kitiara, morta nella torre di Palanthas a seguito del duello con Dalamar, discepolo di Raistlin. Lord Soth riesce ad avere per se la Signora dei Draghi, cosi risoluta e tenace, cosi affascinante e forte pur nella sua femminilità, il decaduto Cavaliere di Solamnia intende farne la sua sposa nelle tenebre. Ma mentre il corpo della donna giace nel suo castello l’anima di Kitiara deve essere recuperata dagli Inferi e Caradoc, Siniscalco di Soth e uno degli Spettri al suo servizio, viene incaricato della delicata missione. In cambio lo Spettro desidera riavere un corpo. Ma Caradoc non si fida del suo Signore e , benché riesca nell’incarico affidatogli, ritorna da Lord Soth pretendendo il mantenimento della promessa in cambio dell’anima di Kitiara. Incollerito e furibondo non intende in nessun modo accettare un simile ricatto e si mette in viaggio di persona costringendo il Siniscalco a mostrargli il luogo in cui ha lasciato l’anima della sua futura Sposa. Durante il viaggio i due si imbattono in un’insolita Nebbia che li trasporta nel reame di Baronia. La Nebbia, scopriranno presto, pare essere una sorta di portale capace di condurre, chi incautamente vi finisce in mezzo, in un mondo da cui non è possibile fare ritorno. Qui inizia una nuova avventura per Lord Soth durante la quale incontrerà un potente vampiro sovrano di Baronia e con il quale stringerà un insolito patto nella speranza di poter raggiungere l’unico portale del regno che possa, forse, ricondurlo a Krynn. Deludente la Storia che non presenta momenti emozionanti ne variazioni di rilievo durante tutto il racconto. Qualche buono spunto, a mio avviso mal gestito, lo troviamo con l’entrata in scena dei Vistani, un popolo di zingari con predisposizione alla Magia e una cultura tutta loro che, sviluppata in maniera opportuna, sarebbe potuta risultare piuttosto interessante. A mio parere perfino la figura di lord Soth, cosi mistica e tenebrosa in Dragonlance, finisce per perdere qualcosa durante il racconto. L’Autore lo trasforma semplicemente in un “Fantasma Cattivo” potente e senza scrupoli che viaggia su e giù per Baronia sballottato tra le menzogne del Vampiro e del suo rivale che tentano di utilizzarlo per portare a termine i loro piani. Decisamente diverso dal temibile Spettro che diventa l’arma vincente nell’Esercito di Kitiara nella Guerra delle Lance. Piatta la caratterizzazione dei luoghi. Tenebre, nebbia e oscurità, nessun dettaglio particolare, nessuna descrizione degna di nota. Mi dispiace dover dire che questo libro è stata una delusione per la sottoscritta che sperava di poter apprendere di più su un personaggio degno di attenzione come Soth e invece si è trovata a dover leggere una sotoriella su misura che ha sminuito il Personaggio e contribuito ad assegnare un voto decisamente negativo all’autore. Ravenloft – La Maledizione di Lord Soth - Il cavaliere della Rosa Nera - Lo Spettro della Rosa Nera
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