Category: Racconti FantasyItalia
Review Title: La Leggenda di Kaen - La Profezia (cap. 1)


Sono qui. Il mio nome è conosciuto da tutto il popolo, il solo udirlo riempie i cuori di misteriosa paura che è infranta da un grido assordante di terrore, spento poi dal dolce sapore di una lama, fresca ancora di una precedente battaglia.
Il silenzio giaceva, in quella terra desolata e non più reperibile, dipinta della linfa racchiusa dentro quei fragili corpi terrestri.
Solo ora capisco l’inganno, solo ora capisco il mio errore. Troppa la fiducia riposta, troppa l’ingenuità dimostrata. Il pensiero di una vita normale, di amici sinceri, il pensiero di una famiglia pronta ad accogliermi.
Sogni, solo sogni quelli vissuti in quei giorni, sogni inutili, fasulli. Tentativi disperati di capire come riempire quel vuoto, tentativi disperati di capire da dove provenisse quella sensazione di calore scatenatasi nel mio cuore.
Illusioni, solo illusioni.
Ora, solo ora è venuto il tempo della mia vendetta. Di nuovo tornerà a regnare il caos, di nuovo il sangue sgorgherà copioso dalle lacrime del fanciullo che ora ride e saltella felice, ma presto non avrà più modo di saltare.
La mia vendetta sarà tremenda, il mio ritorno distruttivo, finalmente il mio nome ritornerà a destare le anime dei miei seguaci.
Gridate, gridate o poveri stolti, gridate il mio nome, gridate la vostra condanna a morte.
Finalmente la mia prigionia sarà spezzata e la mia anima liberata. La mia lama sarà risvegliata dal dolce suono delle grida di terrore, e il sapore del sangue degli innocenti le ridarà il suo antico splendore.
La mia amata compagna, ora rinchiusa in un pozzo senza fine. La sua vita distrutta da un semplice e innocente terrestre.
Forse è pazzia quella che ora provo, oppure soltanto timore. Quell’odiato specchio di fronte ai miei occhi non fa altro che riflettere quegli attimi di tragedia, ma niente ancora è perduto. Quella forte mano che cercò di afferrarmi, è segno di rimorso.
Presto cercherà di liberarmi, ma non troverà altro che morte.
Lui, la mia prima vittima, mia la sua anima. Il suo corpo giacerà al mio posto in questa prigione buia e desolata, mai raggiungerà la luce, mai rivedrà i suoi cari, anch’essi cadranno ai miei piedi sfiniti dai miei colpi.
Coloro che hanno partecipato alla mia fine saranno i primi a donarmi la propria vita.
Il prescelto si avvicina, colui che con la sua anima pura mi ridarà i miei arcani poteri.
Suonate, o tamburi di guerra, vendicate l’affronto subito. Scuotete la terra, annunciate il mio ritorno. Gridate il mio nome al vento, che l’intero popolo capisca che è l’ora della morte. Che si preparino alla battaglia.
Riemergete dalle profonde tenebre o miei valorosi cavalieri, svegliatevi e alzatevi dal vostro letto di morte.
La nostra non è leggenda. E’ realtà!
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