Continua con “L’ultima Magia” il viaggio della Jerle Shannara e del suo equipaggio che, raggiunta l’Isola maledetta dove li ha condotti la mappa, si trovano a dover fronteggiare la misteriosa entità che popola e protegge il labirinto. Nel tentativo di combatterla, e di tenere a bada la strega di Ilse, Walker Bho esaurisce tutti i suoi poteri lasciando il resto dell’impresa in mano ai compagni.
Perso l’aiuto del Druido, Bek e i suoi amici si trovano a dover fronteggiare il Morgwar che è intenzionato a ritrovare la Strega , sua discepola, e a mettere le mani sui preziosi libri nascosti nei meandri di Casteldown…pare che essi rivelino il potere di un’antica magia.
Grienne intanto ,dopo il combattimento con Walker, è caduta in uno stato di trance, completamente incosciente si lascia guidare dal fratello Bek che, dopo averla ritrovata, se ne prende cura con amore ben deciso a non lasciarla nelle mani dello stregone.
La storia continua senza particolari colpi di scena benché la figura del Mutaforma , amico di Bek, sia particolarmente affascinante e l’escursus interiore che l’autore fa del personaggio è dettagliato ed intrigante. Truls rimane vicino a Bek consigliandolo e confortandolo nei momenti difficili. Lo strano essere ha alle spalle un oscuro passato e spesso oscure risultano le sue parole. In più di un momento pare sapere più di quanto in realtà non dice.
Il Mutaforma aiuta Bek a fuggire dall’inseguimento dell’orrenda bestia che il nemico gli ha sguinzagliato contro. All’inizio pare restio a voler condurre con se nella fuga anche Grienne…ella è pur sempre la strega di Ilse,è pur sempre la donna perfida e senza scrupoli contro cui hanno dovuto lottare fino a poco prima…ma Bek è più risoluto che mai. Ora sente la Magia con chiarezza e ha imparato a dominarla, benché in più di un momento il ragazzo non capisca se sia lui a comandare la magia o viceversa.
Il racconto scorre piacevolmente, lo stile di Brooks non è mai stato pesante e prolisso e in effetti, in questa ultima trilogia, è uno dei pochi pregi che possiamo riconoscergli.
La Storia, cosi come per gli altri due libri, procede senza novita’. I personaggi paiono essere sempre gli stessi ,ma mentre nei precedenti e più vecchi libri di Shannara erano stati apprezzatissimi poiché parte di una grandiosa Saga e comunque sconosciuti al lettore . ora invece appaiono eccessivamente sfruttati.
I protagonisti si somigliano tutti, le magie da loro possedute le abbiamo gia’ incontrate nelle altre storie e nessuno pare avere caratteristiche innovative. Da notare ad esempio la trasformazione del capitano elfico ridotto ad una creatura in parte umana in parte macchina che ricorda terribilmente Terminator.
Mi trovo a ripetermi nel dire che quest’opera poteva essere qualcosa di gradevole e ben fatto se fosse stata limitata ad un unico volume. sicuramente si sarebbe trattato di un lavoro che superava le300 pagine, ma almeno Brooks avrebbe potuto cosi evitare di tirar per le lunghe aggiungendo elementi inutili o banalizzando parte della storia.
Il Viaggio della Jerle Shannara
- La Strega di Ilse
- Il Labirinto
- L'Ultima Magia
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