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MAKING OF - LE CRONACHE DI NARNIA: IL LEONE, LA STREGA E L'ARMADIO
(THE CHRONICLES OF NARNIA: THE LION, THE WITCH AND THE WARDROBE)


Già dalla fase di progettazione, durata due anni, agli otto mesi di produzione che avranno termina con l'uscita prevista alla fine del 2005, "The Chronicles of Narnia: the Lion, the Witch and the Wardrobe", ( Le Cronache di Narnia: Il Leone, la Strega e L'armadio) promette di essere un film ricco di avventure e personaggi sbalorditivi.

I dati parlano chiaro: 1350 armi create per le scene d'azione più importanti, oltre 2000 bambini selezionati per interpretare i quattro protagonisti del film, più di 1000 immagini digitalizzate necessarie per dare vita a minotauri, centauri, fauni e altri insoliti animale che popolano il mondo di Narnia. Ogni dettaglio del film pare che superi, in termini di grandezza, ambizione e grandezza* tutto ciò che il cinema di Hollywood ha rappresentato finora; non c'è dubbio che il "Il Leone, la Strega e L'Armadio" è alla stregua di Harry Potter e del Signore degli Anelli, e lascerà tutti a bocca aperta.

Tuttavia, come il regista Andrew Adamson ha sottolineato, alla base di questo colossale progetto cinematografico c'è la volontà di portare sugli schermi uno dei libri più amati dai bambini di tutti i tempi, libri che hanno riscosso molto successo in passato e che riescono ad affascinare gli adulti e i bambini di oggi, quanto quelli degli anni '50, quando furono pubblicati per la prima volta. "The Chronicles of Narnia" è composto da racconti indipendenti l'uno dall'altro" afferma il neo-zelandese Adamson, per il quale "Il Leone, La Strega e L'Armadio", ("The Lion, the Witch and the Wardrobe") rappresenta il debutto alla regia di un film live-action, dopo l'enorme successo ottenuto con i due episodi di Shrek. "Si tratta di storie classiche nel vero senso del termine".

Inoltre, il pubblico resta ancora letteralmente affascinato dai libri che compongono la serie "The Chronicles of Narnia" di C. S. Lewis. Fra i sette titoli ricordiamo: "Il principe Caspian", "Il Nipote del Mago" e "Il Leone, La Strega e L'Armadio", che ha venduto più di 85 milioni di copie, tradotte in 29 lingue negli ultimi 50 anni. La sreie è seconda solo alla saga di Harry Potter che resta probabilmente l'opera maggiormente pubblicata di tutti i tempi.

Tuttavia Andrew Adamson non si è lasciato impressionare dalle statistiche. Durante una pausa dopo una lunga giornata di riprese sul set neozelandese di "The Lion, The Witch, The Wardrobe", l'estroverso regista ci ha parlato della sua determinazione e dell'alto senso filosofico che attribuisce alla regia.

"Questo film non si rivolge a qualcuno in particolare per quanto mi riguarda". Dichiara Adamson: " Credo di aver realizzato questo film per me stesso, in quanto sono convinto che è questa l'unica cosa che si riesce a fare davvero. Non puoi fare altro che ricorrere alla tua stessa natura". Inoltre, il regista ha sottolineato che è stato un vero appassionato dei libri di C. S. Lewis per gran parte della sua vita. " Ho letto l'intera serie di Narnia quando avevo tra gli otto e i 10 anni"- spiega il regista. " E' come se per un anno avessi vissuto in quel mondo incantato. E questo ha stimolato la mia fantasia".

Una delle prime incombenze per Adamson e per i produttori del film è stata la scelta per il casting del film. La storia de "Il Leone, la Strega e L'armadio" è incentrata su Jadis, la malvagia Strega Bianca che ha lanciato un gelido incantesimo sul mondo incantato di Narnia sul quale dominerà in eterno a meno che quattro bambini Lucy, Edmund, Susan e Peter non riusciranno a fermarla. La potenza della storia, che rappresenta sostanzialmente l'allegoria dell'eterna lotta tra il bene e il male, è data dalla capacità della strega Biancadi terrorizzare e dall'importanza con cui lo spettatore si preoccupa del destino finale dei quattro fratelli inizialmente indifesi.

Per il ruolo della Strega Bianca, Adamson ha scelto l'attrice Tilda Swinton. Da tempo musa dei filmmaker indipendenti (tra i quali Derek Barman), la Swinton possiede una bellezza aspra non comune all'interno dell' universo hollywoodiano (ad eccezione di "Vanilla Sky e Adaptation"), ma l'attrice ha affermato di essersi subito sentita a suo agio nei panni del suo personaggio di "Narnia". " Sono molto alta, molto bianca e terribilmente cattiva" scherza l'attrice, che si dice preparata alla reazione che sicuramente susciterà nel pubblico. " Sono certa che molti o bambini si allontaneranno per sempre da me" afferma la Swinton.

" E' divertente, perché Tilda non è stato il primo nome che ci è venuto in mente" commenta Adamson. " Ma quando dico che Tilda Swinton interpreterà la Strega Bianca, la gente annuisce in segno di approvazione. Questo vuol dire Voglio dire, lei è semplicemente perfetta". Allo stesso tempo, Adamson e il direttore del casting del film hanno speso due anni a cercare i quattro ragazzi adatti ai ruoli del film. Hanno viaggiato per tutta l' Europa rivolgendosi presso innumerevoli scuole, gruppi teatrali e associazioni giovanili. Infine, la scelta è caduta su Georgie Henley, di 9 anni, che esordisce sullo schermo nel ruolo di Lucy, la prima dei 4 fratelli ad entrare, attraverso l'armadio magico, nel mondo di Narnia; Skandar Keynes, di 13 anni per il ruolo di Edmund, il penultimo dei quattro fratelli; l'attrice adolescente Anna Popplewell, di 16 anni (apparsa in " La Ragazza con l'Orecchino di Perle") nel ruolo di Susan, la prudente sorella maggiore e William Moseley, 17 anni, nel ruolo di Peter, il più grande dei fratelli, che diventa naturalmente la loro guida.

Per quanto riguarda il passaggio dell'animazione al live action, Adamson ha affermato che è stato un passaggio relativamente semplice. " per me si tratta dello stesso lavoro ma con un procedimento diverso" ha affermato il regista. " E' è come lavorare sulla trama, lavorare con gli attori- voglio dire, per me i personaggi realizzati al computer in Shrek sono dei veri e propri personaggi che interagiscono con gli attori, relazionandosi con i personaggi e che traducono le emozioni del film in qualcosa di unico dal punto di vista visivo e con una accurata interpretazione. Credo che l'unica differenza è che quando faccio animazione riesco a concentrarmi su un personaggio alla volta focalizzando la mia attenzione su una cosa per volta. In un live action, come questo, sai che sono i quattro bambini e adulti e le 150 persone con le maschere di gomma a muoversi sullo sfondo. Quindi la mia attenzione deve essere quantomeno diversificata".

" Questo rappresenta il più imponente progetto per il gran numero di creature fantastiche mai realizzato nella storia del cinema" spiega Berger. " E' molto più grande del Signore degli Anelli.
Ne Il Signore degli Anelli ci sono fondamentalmente due specie distinte di creature - gli orchi e i folletti mentre Narnia vanta ben 23 diverse specie di creature fantastiche"
.

Ad Auckland, in Nuova Zelanda, lo scenografo Roger Ford (Babe) è riuscito a realizzare alcuni dei più spettacolari set della storia recente di Hollywood: la prigione di ghiaccio sotterranea di Jadis, il suo "enorme palazzo di ghiaccio" e il più grandioso fra tutti, il regno della Strega (per la cui realizzazione sono state necessarie otto settimane) popolato da decine di creature di Narnia ghiacciate, che rappresentano le vittime dell'incantesimo della Strega Bianca. Tutte le creature fantastiche,intagliate a mano da formine in schiuma di stirolo, sono state realizzate da un gruppo di dieci artisti neo-zelandesi, che si sono impegnati nel progetto per più di 5 mesi.

I costumi dei personaggi contribuiscono alla sensazione di sgomento nello spettatore. Sono frutto della fantasia di Isisi Mussenden (che come il regista Adamson, proviene da Shrek). Spiega la Swinton che, è più alta di quasi due metri quando veste i panni della Strega Bianca : "Il mio abito è fatto di una sostanza che evoca in qualche modo l'estremità di una strepitosa cascata che ho visto nella Nuova Zelanda centrale. Quindi è come se la Strega Bianca fosse fatta di acqua, o di ghiaccio, o di fumo, o di un altro elemento della natura. E essendo la personificazione del male assoluto, come emerge chiaramente dal libro, è coperta da una pelliccia. Ha capelli che non sembrano tali e che sembrano spuntare dalla terra - come radici o qualcosa del genere. E la sua corona è fatta di ghiaccio, che si scioglie durante il film; quindi non sembrerà un costume tirato fuori da un guardaroba qualsiasi… Voglio dire, in realtà, è sufficiente indossare un costume del genere e non hai bisogno di recitare. Sei già diventato il personaggio".










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Pubblicato il: 2005-12-11 (2898 letture)

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