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 [Sfide fra personaggi-Beta] Sfida 1: Medb VS Alandra Successivo
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Poll :: Chi è il vincitore di questa sfida?

Medb
50%
 50%  [ 3 ]
Alandra
50%
 50%  [ 3 ]
Voti Totali : 6


Autore Messaggio
Honoo
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MessaggioInviato: Mar Mar 09, 2010 2:29 pm Rispondi citandoTorna in cima

Regolamento: leggete e votate il vostro personaggio preferito, il sondaggio si chiuderà fra 7 giorni. In bocca al lupo ai contendenti!

[Medb]

Personaggio:

Medb è giovane, parecchio giovane; o almeno, dimostra un età non inferiore ai diciotto né superiore ai venti, ventitré anni. Ha una carnagione un poco ambrata, stranamente scura : è l’unico caso registrato come tale in famiglia, non a caso la chiamano Di’Zt: ‘Bastarda’. Ha i capelli scuri, di una lunghezza media, e non è solita acconciarli in maniera particolare eccezion fatta per il copricapo tipico della sua gente e qualche piuma, qualche fettuccia di cuoio bollita e successivamente colorata; ha una corporatura prettamente nella norma, a vederla il ventre è morbido e sicuramente adatto a contenere un cucciolo; peserà una sessantina di chili, e la forma delle spalle, del collo, dei seni e del viso è complessivamente addolcita da una sorta di rotondità diffusa. E’ solo la carnagione scura a farla sembrare più magra, non è nemmeno troppo alta: raggiunge a malapena il metro e settanta. Gli occhi sono scuri come la pece.

Storia:

il villaggio da cui proviene Medb è situato sulle montagne taglienti della Fortezza. Di preciso non si può dire altro, perché a quanto pare questo posto non ha mai avuto un nome; la gente del posto lo chiama semplicemente ‘casa’. E quanto le mancano quelle lande bianche, da sempre coperte di neve e ghiacci perenni; le ha dovute abbandonare per cercare migliori prospettive, per rifarsi una vita: al raggiungimento della maggiore età, dopo aver intrecciato i capelli con i nastri rossi cuciti dalla madre Faeria, Medb ha tenuto il mento sollevato e s’è lasciata alle spalle le viuzze innevate del suo villaggio, senza tuttavia voltarsi indietro. Peccato. Peccato, un gran peccato: la dote di Medb era assai famosa, più d’un uomo aveva espressamente chiesto la mano di lei a Bòga, il nerboruto e baffuto padre della ragazza; e lui non aveva mai regalato la sua benedizione a nessuno, preferendo assecondare le inclinazioni della figlia che tutto voleva fare, men che mai sposarsi subito e rimanere in casa a badare ai pargoletti. No: Medb passava le giornate nella foresta; s’era intagliata da sola i Katars, le due lame corte – fatte in osso bianco e ben lavorato - : con quelle andava a caccia e portava da mangiare alla sua famiglia, meditando – frattanto – di affinare le sue tecniche di caccia per tramutarla in qualcosa di migliore, più preciso, più accurato. Per difendere il Villaggio e portare molto Onore a suo fratello, a sua madre , nonché suo padre. […]Purtroppo però, la vita non va sempre come uno se l’aspetta: Medb dovette abbandonare presto i suoi sogni di gloria, perché a vent’anni fu promessa finalmente in sposa a qualcuno; il fortunato era un giovane scaltro, ricco e bello, Medb era contenta e felice; se non che… Una pugnalata stava per infilarsi nel suo ventre caldo, e nella sua schiena: la fiducia della giovane fu ampiamente tradita dal neomarito, dopo pochissimi mesi dalle nozze; il pimpante Urur aveva giaciuto non con una, bensì con due donne differenti, nemmeno fece nulla per nascondere tali nefandezze commesse. E il tradimento, non è mai stata una cosa contemplata in quella Tribù...né cosa approvata da Medb! Profondamente umiliata dalla faccenda, la giovane ripudiò Urur in pubblica piazza; accusò il padre d’aver riposto la sua fiducia nella persona sbagliata, ne ripudiò la parentela e abbandonò il Villaggio, recandosi alle porte più vicine della Fortezza. Sono tre anni che vaga raminga in cerca di fortuna; ha però affinato la tecnica dei Katars, e c’è gente che sostiene abbia imparato a usare l’arco tanto bene da poter colpire una mela a distanza di parecchi metri ...


Immagine di supporto ( rappresenta Medb ):

http://i47.tinypic.com/2ia4cck.jpg

[Alandra]


Alandra è una guerriera di razza umana dalla bellezza sconvolgente,alta sul metro e novanta circa,
dal corpo statuario, con la muscolatura pronunciata in modo tale da rendere
ancora più marcata la sua bellezza.Dai capelli biondi, raccolti in una coda,
si librano due ciocche color paglia che fanno da cornice ad un viso angelico e fiero allo stesso tempo.
Gli occhi color del mare lasciano trasparire la sua natura di femme fatal anche se lei stessa non fà nulla per apparire come tale.

Ma veniamo alla sua vicenda, era un giorno
come tanti nella vallata di hern,una terra al confine tra il regno dei nani e quello elfico.
Il sole irradiava con i suoi caldi raggi il bosco delle fate( nome insolito visto che di fate non vi era più traccia
ormai da tempo),gli alberi ,fieri baluardi della natura,sembravano assistere del tutto impassibili allo scempio che si
stava consumando nella poco frequentata valle.
Una piccola casetta, realizzata in saldo legno di noce, veniva consumata pezzo per pezzo da una vorace fiamma sprigionata da un incendio scoppiato
pochi istanti prima .
Un abbraccio mortale che non lasciava scampo alla benchè minima idea che gli occupanti di quella che un tempo doveva essere un umile ma solida dimora potevano
in qualche modo essere scampati alla tragedia.
Il dramma sembrava consumarsi inesorabilmente, sino a quando dalla porta ormai ridotta ad un cumulo di cenere
ecco emergere la figura di una donna, più simile in realtà ad uno spettro più che ad un essere umano a causa della fuligine e lo sgomento dipinto sul volto,
sulle spalle un uomo,trasportato di peso non dava alcun segno di coscienza.
Alandra era confusa, persa in quel vortice di domande che le affollavano la mente,non si spiegava perchè pochi istanti prima si trovasse
in quella casa in fiamme, distesa sul pavimento con in mano una torcia semi consumata ed una dolorante e sanguinante ferita dietro la nuca
.Chi erà quell'uomo che invano aveva salvato visto che ormai si trovava disteso sull'erba privo di vita,
perchè aveva un volto stranamente familiare,rappresentava qualcosa per lei o era solo un nemico da lei ucciso,era vittima o carnefice di
quello scempio,ma soprattutto perchè non riusciva a ricordare niente,le domande si susseguivano come un fiume in piena nella sua mente e lo
scoramento per il fatto di non ricordare nulla si faceva sempre più pressante.
Cercando qualche disperata risposta negli umili abiti semi consumati che aveva indosso non trovò nulla che in qualche modo le potesse suggerire qualcosa sulla
sua identità ,ma esaminando meglio l'unico oggetto portava con sè ebbe una parziale illuminazione.
L'oggetto in questione era una splendida lama più lunga di una comune spada ma allo stesso più leggera e maneggevole di un ingombrante
spadone,tirando fendenti all aria,ora utilizzando una mano,ora manovrando la lama con entrambe le mani di colpo fu arrestata
nei suoi vigorosi movimenti come colta da una paralisi,un nome si fece strada nella sua mente,Alandra,quello era il suo nome,
la spada che pochi istanti prima vibrava nell aria era l'estensione del suo braccio,perchè per ogni guerriero, la propria arma
è di fatto un estensione del corpo, e lei era un guerriero,ora lo ricordava.
Fù a quel punto che,provata nel corpo stramazzò al suolo sulle ginocchia e rivolgendo lo sguardo al cielo lancio
un ultima disperata richiesta d'aiuto,"perche!",poi cadde svenuta sopraffatta dalla fatica.
Da quel momento i fatti si sono susseguiti senza ulteriori novità.
Ad oggi Alandra è una cacciatrice di taglie,cinica ed implacabile
verso un mondo e persone che hanno forse per sempre cancellato i suoi ricordi,i suoi sogni,la sua vita.
A causa dei suoi modi irruenti e spesso brutali è finita spesso in cella con la feccia da lei stessa catturata.

Ricordo ancora un aneddoto che la gente ricorda tutt'ora.
Alandra era stata appositamente chiamata dal capo della guardia cittadina,
doveva portare a termine una missione speciale e la guerriera sapeva già che con il termine 'speciale'
la guardia intendesse una missione talmente pericolosa da far impaurire pure i cacciatori di taglie più
esperti, ma questo significava anche un altra cosa,sè nessun altro era disponibile a portare
a termine quel compito Alandra poteva chiedere una ricompensa maggiore,cosa che naturalmente ottenne
senza problemi, ma con una piccola clausola,il ricercato doveva essere riportato vivo,solo in tal caso lei avrebbe ottenuto
il triplo della ricompensa.
Doveva scovare un contadino, che in seguito allo sterminio della sua famiglia ad opera di 4 briganti si era tramutato in un berseker
ed aveva consumato la sua vendetta in maniera atroce,soltanto uno di quei furfanti era riuscito a salvarsi ma nessuno sapeva dove fosse sparito.
Ritenuto un elemento instabile e pericoloso, il contadino era stato condannato a morte senza previo giudizio da parte di un
tribunale.
Acquattata nella vegetazione di un boschetto, nei pressi dell ex abitazione del ricercato, scovò
da subito il suo obiettivo,seduto su un pezzo di tronco d'albero un uomo dalla folta capigliatura riccia si reggeva
la testa con entambe le mani e con il viso rivolto verso il terreno sembrava pronunciare una sorta di litania,
la guerriera era troppo distante per udire cosa l'uomo farneticasse,doveva avvicinarsi di più,
non tanto per sentire l'entità di quelle parole quanto per tagliare tempestivamente ogni via di fuga alla sua preda.
Quando fù più vicina Alandra notò la figura dell'uomo dondolare nervosamente avanti e indietro,adesso riusciva anche
a sentire chiaramente le parole di quello che sembrava essere un monotono monologo alternato dalle frasi
"non pensare" e "stai calmo", alla cacciatrice fù chiaro che ormai l'uomo aveva perso il senno.
Con la grazia di un felino sbucò fuori dal suo nascondiglio per pararsi di fronte al ricercato.
Questi,però,si accorse di quella presenza soltanto quando lei sguainò la sua spada.
Di colpo la cantilena cessò ed il contadino alzò lo sguardo in direzione della sua visitatrice,
l'uomo era chiaramente stravolto,la barba incolta lasciava intendere che doveva trovarsi in quel
bosco da diversi giorni.
"ti prego...uccidimi"
proferì l'uomo, riferendosi ad Alandra in una sorta di disperata richiesta d'aiuto.
Guardandolo dritto negli occhi,fredda ed impassibile come sempre,rispose a quella richiesta:
"alzati e seguimi senza fare scherzi,penserà qualcun altro a toglierti la vita".
Di scatto il ricercato balzò in piedi e la cacciatrice fù costretta ad indietreggiare
per non farsi cogliere impreparata da un possibile attacco.
Il contadino,ora di fronte a lei a distanza di pochi metri,allargando le braccia come per dare più
forza al suo discorso dissè:
"tu non capisci,non puoi capire"
l' uomo sembrava agitarsi ed Alandra studiò il suo avversario in un attimo,
il ricercato era alto all'incirca sul metro e ottanta,una corporatura minuta faceva da contrasto
a due grandi mani ruvide,solcate da evidenti calli,tipiche di chì per un intera vita ha lavorato nei campi.
L'esile figura continuò il dialogo intrapreso pochi istanti prima,
"dopo avermi picchiato,due di loro mi bloccavano,mentre"
la voce dell uomo cominciava a farsi più affannosa ed Alandra si accorse che le pupille
del suo interlocutore ora erano stranamente più dilatate.
"gli altri due stupravano sotto i miei occhi mia moglie e mia figlia,tu non puoi capire".
L'agitazione del contadino sembrava in crescita continua, mentre copiose lacrime gli rigavano il volto affranto dal dolore.
"io...io volevo fare qualcosa...ma loro...loro ridevano".
Le vene sul collo dell'uomo cominciarono a gonfiarsi in maniera del tutto evidente ed innaturale.
"Non avevano fatto nulla di male...non riuscivo a liberarmi...tu non puoi capire".
adesso anche le braccia sembravano aumentate di volume,la dimensione dei bicipiti sembrava quasi raddoppiata.
"E poi....poi le hanno uccise!,senza pietà,ridendo di me che non potevo aiutarle"
la disperazione era evidente ed Alandra non potè fare a meno di notare che i suoi gli occhi, ormai iniettati di sangue
non avevano più nulla di umano.
Le parole del ricercato di colpo cessarono,
con il volto ora rivorso verso terra ed il respiro sempre più affannoso sembrava prendersi una pausa,
ad Alandra quegli attimi sembravano durare un eternità,troppa calma,la quiete prima della tempesta pensò
ed in un istante strinse l'elsa della sua fidata arma,per tutto il tempo in cui l'uomo
aveva parlato lei era rimasta sempre concentrata ,pronta all' azione,nessun sentimento sembrava trasparire da quegl'
occhi color del mare.
Ad un tratto l'uomo alzò di scatto la testa e con un furore mai visto prima urlò:
"DOVEVANO MORIRE!"
quell' ultima affermazione, uscita fuori con foga, sembrò strana e terribile allo stesso tempo
,il suono di quelle parole era rauco e metallico ed ormai fù chiaro ad Alandra che lo scontro
con quello che pochi istanti prima doveva essere un umile contadino ed ora era più simile ad un demone,
era inevitabile.
Pochi secondi passarono è l'essere aggiunsè urlando:
"DOVEVANO MORIRE! ED ANCHE TU DEVI MORIRE!"
il viso di quel demone era rivolto verso la cacciatrice,la bava che dalla bocca scendeva copiosa
erà sinonimo di pura follia ed i suoi occhi assetati di vendetta reclamavano la sua vita.
Il berserk caricò con una violenza inaudita ma Alandra non si fece cogliere impreparata e con un agile manovra
laterale scartò l'attacco ed assestò una ginocchiata ben piazzata all addome di
quel essere,aveva ancora l'intenzione di volerlo catturare vivo,anche sè non era più interessata alla
ricompensa,
la guerriera aveva però sottovalutato la resistenza al dolore del suo avversario e un attimo dopo ne pagò le conseguenze.
l'essere,fece come per dare un violento schiaffo alla cacciatrice,non riuscì nell intento ,anche sè
comunque raggiunse con le unghie il braccio destro di Alandra causandogli una semplice ferita di striscio
che la guerriera neanche considerò.
Ora era il suo momento doveva uccidere a tutti i costi quella cosa,aveva dimenticato anche il perchè si
trovasse lì,ora voleva soltanto porre fine a quella situazione.
Ma prima che potesse reaggire la guerriera si ritrovò al collo le mani del mostro,
non sentiva più la terra sotto i suoi piedi,
sospesa a mezz'aria da quella presa micidiale,cominciò a vedere la vegetazione
circostante in maniera differente,la sua vista si stava offuscando,
l'aria faceva fatica a raggiungere i polmoni ed ogni energia le venne meno,
doveva fare qualcosa o sarebbe morta in quel bosco,
facendo appello a tutta la forza che ancora le restava in corpo,afferrò con entrambe le mani
le braccia del suo aguzzino, e cacciando un tremendo urlò per dare più forza alla sua azione
cominciò a liberare il suo collo da quella stretta mortale, quandò fù completamente libera ed i suoi piedi
toccarono finalmente terra assestò una testata al naso del suo avversario,nonostante quel colpo riuscì a rompere
il setto nasale del mostro questi non sembrava aver neanche subbito il colpo tantè che di tutta risposta
diede ad Alandra un sonoro pugno con il dorso della mano.
La cacciatrice ora si ritrovava per terra intontita dalla potenza di quell'attacco,
si sentì come colpita da un maglio piuttosto che da un semplice pugno,il sopracciglio destro grondava di sangue ma lei non
ebbe neanche il tempo di curarsene che
quella cosa era già su di lei,fù un attimo,
scorse con la coda dell occhio la spada ed aggì.
La furia del mostro unita alla rapidità della sua stoccata fecerò sì
che la lama trapassasse il costato dell' essere sino all elsa.
Sembrava finita.La guerriera era distesa a terra ,con la sua spada
quasi interamente conficcata nel corpo del demone.
Il viso di quella cosa a pochi centimetri dalla sua faccia cominciò a mutare,
i tratti somatici stavano tornando allo stato originale ed in breve tempo
dell essere mostruoso non rimase più nulla.
Il viso dell'uomo ora la guardava come sollevato,sembrava finalmente aver trovato pace,
una lacrima scese giù sino ad arrivare sulla guancia della guerriera,
e con l'ultimo filo di voce l'uomo sospirò lasciando ad Alandra un ultima
parola:"grazie".
La guerriera scostò il corpo dell'uomo e si rialzò recuperando la spada.
si fermò a guardare quel corpo inerme per diversi istanti,
poi si accorse di una cosa,nella tasca della casacca consunta dell l'uomo fuorisciva qualcosa,
Alandra si chinò per guardare meglio quell'oggetto,lo prese in mano e passò diversi secondi ad
esaminarlo,si trattava di una bambola di pezza.
Sepolto l'uomo resto nei pressi di quella tomba e
guardando verso quel cumulo di terra e sassi disse come per parlare con quelle pietre:
"oggi,ti ho liberato dal tuo demone,ma un giorno anchio troverò qualcuno che sia in grado di liberarmi dal mio"
dette quelle ultime parole voltò le spalle e si incamminò verso il suo sentiero con stretta nella
mano quella bambola di pezza.

Il giorno successivo nella radura di quel boschetto,
accanto ad una tomba fatta di terra e sassi fù rinvenuto il cadavere di un uomo
terribilmente martoriato,a detta degli esperti,stroncato da una morte lenta e dolorosa,
in seguito ad indaggini, quel cadavere
verrà riconosciuto ed attribuito all'unico malvivente che era riuscito a sfuggire alle ire
del berserk.nessuno seppe mai chi fù l'autore di quel efferato delitto ne tantomeno
il perchè in bocca alla salma vi fosse una bambola di pezza.

Oggi sembrà un giorno come un altro,armi in mano a fronteggiare l'ennesimo avversario ,l'ennesima sfida.
Alandra gira intorno al suo nemico del giorno, studiandolo pronta a colpire con la sua lama.
Il suo nuovo avversario sembra diverso dagli altri,un essere risoluto e consapevole del fatto suo.
Ad Alandra non importa il suo nome o cosa fà per vivere,vuole solo entragli sin nel profondo dell'
anima per trovare li' il suo punto debole e porre quindi fine a quell' ennesima seccatura.

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DarkShrakan
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MessaggioInviato: Mar Mar 09, 2010 8:29 pm Rispondi citandoTorna in cima

spero che l'autore dell'altro pg, chiunque esso sia, non me ne voglia, ma voto medb per diversi motivi:

1) penso che il carattere del pg sia più caratterizzato rispetto all'altro, e personalmente ritengo che il background caratteriale di un personaggio sia la chiave per renderlo il migliore.

2)L'autore del pg ha sintentizzato in pochi righi tutta la storia, rendendola lineare, mentre l'altro, nonostante abbia scritto un monologo di centoventicinque pagina, non ha raggiunto lo stesso risultato di medb.

Tuttavia trovo che l'altro pg sia molto bello e fatto abbastanza bene. Vi assicuro che scegliere l'altro è stato doloroso.
Comunque è una bella sfida e comincio a pensare che quando proporrò il mio pg dovrò tirare fuori una grinta e una determinazione molto grandi per vincere.

e vi assicuro che quando sono determinato ottengo bei risultati^^

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Dici che ciò che vedi nei sogni accade solo nella tua mente e non è reale, ma per quanto ne sai tu anche la realtà potrebbe essere un sogno.
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Honoo
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MessaggioInviato: Mar Mar 09, 2010 9:40 pm Rispondi citandoTorna in cima

Quale parte di "usate il sondaggio per votare" non era chiara? Niente post se non quelli degli sfidanti, grazie.

Nicchan, Artemis se volete scrivere il pre-duello (prendere le misure all'avversario, qualche scambio di colpi non molto incisivo, fate pure)

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MessaggioInviato: Mar Mar 09, 2010 10:32 pm Rispondi citandoTorna in cima

( Sorry Honoo per le domande, ora si parte Very Happy inizio io )




Medb non sa perché si trovi qui, adesso. Medb non ha riflettuto molto, ad essere sinceri. Medb ha sentito che c’era qualche soldo da guadagnare in città e qui s’è recata; e ha deciso di intrattenersi alla Capitale per due motivi. Il primo: le hanno consigliato la birra di Cedrik; il secondo: qualcuno le ha parlato di una testa calda che aveva intenzione di duellare. E insomma: se si tratta di tirar mazzate ben venga; lei non ha molto da perdere, lei non ha più una famiglia cui rendere conto, ma soprattutto ha bisogno di tenersi in allenamento. E quale modo migliore, se non quello di misurarsi in combattimento con qualcuno?

Ed ecco spiegato il motivo per cui ora si trova in Piazza ,adesso , di fronte alla sua avversaria. Tira un piacevole venticello oggi: la temperatura non supera i ventidue gradi, il sole è alto nel cielo e poche nubi ingombrano l’azzurro sterminato che fa da tetto alla Capitale . Alandra e Medb si fronteggiano; venti metri di distanza separano le due, di terreno e graniglia battuta, erba e sassetti che sono stati spianati per lasciare il campo libero alle due contendenti. E Medb probabilmente non sa nemmeno come si chiama la sua avversaria: ma nel compiere due, tre, quattro passi e avvicinandosi molto lentamente alla donna, può chiaramente notare quanto quella sia bella.

Nulla da obiettare: è diversa, molto diversa da lei. Che a guardarla bene in effetti non diresti mai che ci passeresti volentieri una notte a rigirarti nel talamo, eppure la giovane dalla scura pelle ha un certo non so che ; ha il suo carisma, diciamolo. I due pugnali d’osso –che assomigliano a due rudimentali daghe, della lunghezza di circa trenta centimetri – non li ha nemmeno sguainati;ma cammina molto lentamente, con le mani ai lati dei fianchi come fanno i cowboy prima di sfoderare le pistole prima del duello. La giovane è abbigliata alla maniera della sua gente: una tunica di stoffa scura, chiusa da alcuni lacci sul petto; e calzoni che arrivano all’altezza del ginocchio, i sandali aperti che lasciano intravedere la pelle mulatta di lei e qualche cicatrice. I capelli sono sciolti, ci ha infilato dentro nastri e perline d’osso pitturate.

A giudicare dal modo in cui dimezza le distanze , non pare nemmeno in procinto d’affrontare il duello. Arresta il proprio incedere a otto passi di distanza dalla giovane contendente e resta ferma, immobile, ad aspettare non si sa cosa. Le fanno eco mormorii di gente che la prende per pazza, chi sussurra ‘ è una strategia’ chi dice ‘ secondo me aspetta la mossa di quell’altra’; e forse è effettivamente così. A parte flettersi impercettibilmente sulle gambe , non si muove; e fissa Alandra in faccia, in attesa che quella faccia la prima mossa. Con le dita che ora sfiorano i pugnali nei loro foderi.

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"Sono Nihal semielfa e fo quel che mi pare!" - cit.
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MessaggioInviato: Mar Mar 09, 2010 11:32 pm Rispondi citandoTorna in cima

Alandra Indossa la sua usuale armatura smanicata di pelle nera borchiata
che termina in un gonnellino ,bracciali anch'essi di cuoio coprono gli avambracci della guerriera quasi sino ai gomiti.
Stivali dalle ginocchiere rinforzate in metallo arrivano sino alle ginocchia lasciando
intravedere le cosce sode e muscolose.
sulla schiena è posizionato il fodero della sua fidata arma.

Era un giorno come qualsiasi altro e la cacciatrice di taglie si stava recando verso
la guardia cittadina, per ottenere un nuovo incarico,un nuovo ricercato da catturare
o più probabilmente uccidere,quando si scontrò quasi per caso con una donna minuta dalla pelle scura.
Alandra pretendeva delle scuse e la giovane donna non era per niente interessata a fornigliele,alla guerriera non serviva altro per attaccare briga
e così adesso le due sono una di fronte all'altra nella piazza cittadina.

Spada alla mano Alandra guarda in tono di sfida gli occhi neri come la notte
della sua rivale,il suo nuovo nemico del giorno non sembra però per nulla interessato
ad iniziare lo scontro,si limita a girarle in tondo con le mani sui fianchi.
La guerriera è immobile,studia la sua avversaria molto attentamente,
deduce che l'attitudine della sua rivale sia sicuramente incentrata sulla rapidità,
ben diversa invece è la sua di strategia,colpi mirati e ben assestati resi ancora più
mortali dalla sua notevole forza.
Ad un tratto il mormorio della gente viene interrotto dalla voce perentoria della cacciatrice.

"Allora ti decidi pulce!.Non ho tutto il giorno"

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per battere me, dovrà riuscire ad uccidermi, per uccidermi dovrà avere il fegato di stare di fronte a me. E per fare questo, dovrà essere pronto a morire anche lui
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MessaggioInviato: Mer Mar 10, 2010 12:19 am Rispondi citandoTorna in cima

Immagine di supporto(rappresenta Alandra):

http://i39.tinypic.com/k1xavn.jpg

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MessaggioInviato: Mer Mar 10, 2010 9:18 pm Rispondi citandoTorna in cima

Medb fissa Alandra dritto negli occhi. E non sembra avere intenzione di
smuoversi di un millimetro, a giudicare dalla posizione statuaria che mantiene.
Le provocazioni dell'altra guerriera sono come sabbia al vento:
non vengono colte dalla nostra giovane bastarda, non ha motivo
di prestarle orecchio.
Nè in realtà ha mai voluto attaccar briga.

Parliamoci chiaro: si tratta di un'arena di sfide oppure no? E quindi,
è solo ed esclusivamente per questo che le due oggi si stanno fronteggiando.
Sotto la tunica di cuoio, Medb indossa un corpetto di cuoio rinforzato in metallo; gli schinieri sono di cuoio borchiato, infilati alla bell'è meglio nei sandali. E non ha altre protezioni indosso, nonostante le numerose cicatrici
che le sfregiano ginocchia, gomiti, parte del collo.

Refoli di vento fresco sollevano per aria ciocche scurissime di capelli.
Trascorrono almeno quindici minuti prima che Medb si decida a dimostrare
che non è una statua: smuove le dita inanellate e sottili sulle impugnature
dei due Katars in osso, e li sguaina.

Intanto che Alandra le gira intorno come un gatto col cane, ruota su sè
stessa facendo perno sul piede sinistro e badando di non darle mai le
spalle. Quando è pronta, attacca la donna: il tentativo è quello di
sfrecciarle una pugnalata all'altezza del collo con un tondo: ovvero un
movimento di lama che descrive un semicerchio orizzontale da sinistra verso destra, rapido e , se non parato o schivato, letale.

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"Sono Nihal semielfa e fo quel che mi pare!" - cit.
- Coniglietto Mannaro Supremo di FI
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MessaggioInviato: Mer Mar 10, 2010 10:26 pm Rispondi citandoTorna in cima

il colpo arriva rapido ed insidioso,
molto simile all'attacco di un cobra velenoso.

Alandra riesce appena in tempo a schivare il letale tentativo della sua contendente
semplicemente abbassandosi ed allo stesso tempo compiendo una spazzata al livello del suolo con il piede sinistro,
l'intenzione è chiaramente quella di sbilanciare la sua avversaria.

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MessaggioInviato: Mar Mar 30, 2010 4:29 pm Rispondi citandoTorna in cima

Ed infatti il colpo và a segno, Medb ora a terra, reagisce istintivamente lanciando uno dei 2 katar
verso Alandra, la guerriera è colta di sorpresa e solo all ultimo istante riesce a schivare l'arma
subendo solo una ferita di striscio al braccio.
Pochi istanti passano, e Medb è già in piedi, come una furia si scaglia sulla cacciatrice menando fendenti
rapidi e precisi.Gli attacchi arrivano in rapida successione ed Alandra sembra in seria difficoltà nello schivare
e parare i colpi.
Ad un certo punto la giovane donna entra in contatto con Alandra rifilandole una sonora ginocchiata allo stomaco,la guerriera si piega leggermente
per il colpo subito e si vede arrivare un calcio in faccia portato con il tallone del piede,la cacciatrice ora è a terra senza essere sicura
pienamente di aver capito cosa è realmente successo.
La sua sfidante si allontana leggermente da lei con un sorriso beffardo stampato sul volto.

"Arrenditi,non ho nè la voglia nè il tempo di continuare questa inutile sfida"

Medb si rivolge alla sua rivale in tono irriverente e borioso.

Alandra guarda fisso la sua avversaria negli occhi mentre si sta rialzando e con calma e sicurezza afferma a denti stretti:

"questo duello finirà solo quando vedrò il tuo corpo giacere per terra privo di vita".

Passa solo un istante e la guerriera si scaglia contro Medb cacciando un urlo di rabbia, la spada impugnata ora con la mano sinistra
è diretta in un affondo che mira al petto,il colpo sembra potente ma prevedibile e facile da schivare,
ed infatti la giovane donna non fà fatica ad evitare l'attacco semplicemente spostandosi alla sua sinistra,
solo a questo punto però Medb si accorge del tranello,la sua rivale infatti con la mano libera la afferra per il collo
e con un impeto mai visto la solleva dal terreno per poi ricacciarla a terra con una violanza inaudita.

L'impatto con il suolo è devastante,un gran nugolo di polvere si alza al contatto del corpo con la nuda terra
e Medb sembra disorientata dal dolore che le pervade la schiena tanto da non rendersi conto che la sua avversaria è già
su di lei.

Alandra ora blocca la sua rivale pressandole lo sterno con il ginocchio,con il katar della stesa Medb in mano
puntato sul collo della sua rivale la guarda digrignando i denti ed ansimando di odio ed ira,alla stessa stragua di un animale selvaggio pronto
ad uccidere a sangue freddo la sua preda,passano istanti o forse minuti ma ad un tratto la furia della sua espressione si placa
senza un apparente motivo.

Gli occhi chiarissimi della guerriera ora incontrano pacificamente quelli color pece della Di’Zt

"hai combattuto con coraggio,la sfida finisce qui"

l'affermazione di Alandra sembra pervasa ora da una calma innaturale

la sua espressione non lascia più trasparire quell odio che pochi istanti prima sembrava quasi uscirle dagli occhi.

Dopo aver gettato via con non curanza l'arma della nemica Alandra si rialza prende la sua spada e rinfoderandola
si avvia per la sua strada a passo lento e deciso dando le spalle alla giovane donna ancora distesa a terra che osserva incredula lo strano comportamento
di colei che pochi istanti prima sembrava reclamare a gran voce la sua vita.

La folla si apre al passaggio della cacciatrice formando un corridoio umano in cui Alandra entra per proseguire
verso il suo cammino

_________________
per battere me, dovrà riuscire ad uccidermi, per uccidermi dovrà avere il fegato di stare di fronte a me. E per fare questo, dovrà essere pronto a morire anche lui
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