Stormbringer
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Località: Il salotto di Antares
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Mar Apr 14, 2009 9:30 pm |
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Questo tour è decisamente più impegnativo di quello della Romantische Strasse, anche perchè qui le colline si sprecano, e non sono basse come quelle bavaresi; ma soprattutto, qui ogni dannato paese è arroccato in cima a qualche rilievo, più o meno alto.
Consta di 8 tappe anch'esso, disseminate in un percorso che abbraccia sostanzialmente la provincia di Siena dal nord al sude e ritorno.
Giorno 1: Pistoia - Castelfiorentino, 50 Km
Tappa che impegna lo spirito e il corpo, con l'attraversamento della valle dove sorge Pistoia sino alle pendici del Monte Albano, e suo conseguente valicamento, sotto una delle poche salite che, seppur cominciando sotto il sole, finisce sotto una folta vegetazione. Da lì si scende in picchiata sino a Vinci per visitare la casa di Leonardo, un tributo dovuto al suo genio e alla sua meravigliosa mente, per poi percorrere la piana che porta a Castelfiorentino, arrivo che serve a mediare la lunghezza di una tappa sino a San Gimignano. Paesino scialbo con le finestre disegnate sulle pareti e una via intitolata a Berlinguer (primo incontro con la rossezza dei toscani ).
Giorno 2: Castelfiorentino - San Gimignano, 22 Km
La strada pianeggia e aggira il borgo fortificato di Certaldo, arroccato sulla collina, che merita una visita, sebbene l'impervia salita con una pendenza di qualcosa come il 20% che porta al centro, foss'anche solo perchè ha dato i natali a quel maniaco di Boccaccio. Il borgo, costruito in mattoni rossi, è caratteristico, raccolto e davvero, molto, molto bello, con la sua posizione dominante e che guarda verso le torri svettanti dalle colline di San Gimignano.
Riprendendo la strada, si attraversa la piana fino ai colli, che si sale e scende per qualche chilometro, sino a giungere alle mura dell'obiettivo finale, la bellissima San Gimignano, gremita di turisti, ma con un fascino tutto suo: le torri, le mura, le case e le vie strette e le rovine della rocca... e giungerci in bicicletta, posso assicurare che dà una sensazione di meraviglia doppiua, e di soddisfazione esagerata.
Giorno 3: San Gimignano - Siena, 40 Km
Si scende in picchiata da San Gimignano, lasciandosela alle spalle e valicando le colline che si trovano a est, sino al tracciato autostradale, che si segue per qualche centinaio di metri, abbandonandolo subito dopo per le brulle colline coltivate a grano, su cui svetta la sagoma minacciosa e tetra di Monteriggioni, un piccolo gioiello. Un borgo medievale minuscolo, cinto da mura, con tre vie e una piazza, una fiontanella, due negozi di alimentari e un paio di B&B e ristoranti, ma dove si respira l'aria di un'altra vita, un'altro tempo. Forse era la stanchezza, ma è comunque una sensazione favolosa...
Da Monteriggioni giungere a Siena è semplice e poco faticoso, con un'ultima salita e poi una discesa, che premia con il gioiello d'Italia e, forse d'Europa, con le sue contrade che si dilatano fra le colline e il Duomo che svetta sulla città, con la sua mole massiccia. Descrivere la città mi costerebbe uno sforzo notevole, ma soprattutto si noterebbe che la adoro... non era chiaro?
Giorno 4: Siena - Montalcino, 45 Km
La strada scende in una vallata, che percorre sino alle pendici della collina (alta, direi) dove sorge Montalcino, coi suoi oltre 500 metri di altezza. La salita completamente assolata è chiamata L'Eroica, e vi assicuro che è un nome più che meritato, ma alla fine si viene premiati da un piccolo borgo raccolto, con strette viuzze e una rocca ben conservata che dà sugli appennini digradanti verso il mare a occidente (al tramonto è a dir poco stupendo) e sugli appennini verso l'Umbria a est.
prendere l'autobus per farsi portare all'Abbazia di Sant'antimo merita decisamente, perchè farla in bicicletta equivarrebbe a un suicidio, a meno che non si sia professionisti, e in questo modo si ammirano anche i vitigni del famoso brunello, i cui costi probitivi mi hanno impedito di assaggiarlo.
Lìabbazia, oltre a essere intitolata al Santo Nominatore dell'Oscuro, è collocata in una posizione favolosa fra le colline e le vigne, e pare costruita ieri, s enon fosse che l'austerità della struttura e degli interni suggerisce di una vita dura (anche se, magari, non proprio di privazioni, se si facevano il Brunello anche all'epoca...).
Giorno 5: Montalcino - Pienza - Montepulciano, 40 Km
Si scende in picchiata (nel verso senso della parola) da Montalcino, quindi si attraversa la vallata in cui scorre la Via Claudia (o era la Appia...?) e si incontra il piccolo borgo fortificato di San Quirico d'Orcia, con una piccola chiesetta carina. Da lì si sale gradatamente sino a Pienza, gioiellino nelle colline toscane, costruita per volere di qualche Papa da qualche parte nel '500, in perfetto stile rinascimentale. Molto suggestiva e molto bella.
Da lì, si prosegue verso Montepulciano, superando un range di colline (leggasi, sali e scendi), fino ad avvistare l'obiettivo, come un'aquila sulla cima di un'alta collina, e coi suoi oltre 600 metri sul livello del mare: una promessa di morte. La salita ha una pendenza del 15% verso il centro, e qui la piazza è molto bella, e vi si gode un panorama che spazia sino alla vicina Umbria e al Lago Trasimeno (a est) e al monte Amiata (a sud).
Giorno 6: Montepulciano - Castelnuovo Berardenga, 75 Km
Ritornando indietro per la strada, si ritrova Pienza, e da lì si piega a nord verso il cuore del Chianti Senese, guadagnando paesini raccolti e caratteristici sulle vette delle colline, per poi perderli e guadagnarne altri, fra castelli diroccati, pievi e case contadine. La via è lunga, in un paesaggio stupendo, fino al cuore del Chianti Senese, da cui si gode una vista sul capoluogo.
Giorno 7: Castelnuovo Berardenga - Greve in Chianti, 40 Km
La strada sale verso Radda in Chianti, da cui poi si affronta la salita per il valico che porta nel Chianti Fiorentino. I luoghi di interesse storico lungo la strada, languono, ma quelli di interesse naturalistico ed enogastronomico abbondano, con i vigneti che fanno compagnia lungo la salita e lungo la discesa.
Giorno 8: Greve in Chianti - Firenze, 30 Km
Degna conclusione della vacanza è data dall'affrontare l'ultima erta salita al Passo dei Caprai, da cui si domina la Valle dell'Arno, per poi scendere in picchiata verso Firenze e degnarla di una visita, lei che ha dato i natali a Dante.
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_________________ Quando lo Stato si prepara a uccidere, si fa chiamare Patria.
Il potere è l'immondizia della storia degli umani, e anche se siamo soltanto due romantici rottami, sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte. |
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