Fantasy Village

Cavaliere Registrato: 18/09/05 09:02 Messaggi: 3024

Si riapre la porta. Entra un donnone di mezz'età con un grosso attrezzo lucente, in metallo. Il cappello con i fiori, tutto bagnato, comincia a fare pozze d'acqua dovunque.
"Ah... buona sera a tutti! Bella serata davvero!" appoggia l'attrezzo alla parete in fondo. Crick e gli altri la guardano allibiti. Forse è un po' tocca.
"Cara ostessa, potreste cortesemente portarmi un punch al mandarino o, a vostra scelta, un grog bello caldo? Grazie, cara. E voi, dicevate, giovanotto, di essere un inventore... Cosa ne direste di inventarmi un bel lucchetto per la mia bici nuova? in questo paese, con tutta questa strana gente che gira, non ci si può assolutamente fidare a lasciarla aperta!"
Crolla su una panca con un sorrisone, si toglie la sacca di camoscio dalle spalle, estrae i suoi attrezzi e comincia a sferruzzare.

Inviato: Dom Set 06, 2009 12:01 pm

si volta verso la donnona seduta al tavolo, si rimette in piedi, arrivandole piu o meno a metà coscia, e poi parla con voce leggermente inacidita.

<<Cosa c'è da inventare in un lucchetto?! E' un lucchetto! Ha voglia di prendermi in giro? Se volete un lucchetto andate da un fabbro a comprarvelo!>>

Si volta dandole le spalle e incrociando le braccia al petto. <<TSK!>> Poi ci pensa un po' su e si fionda sulla sua sacca.
In pochi secondi, dopo farfugliamenti vari del tipo "dove l'avrò messo" ne esce fuori con aria trinfante.

<<Ma se volete il rivoluzionario sistema di sicurezza per i vostri affetti Secur Pro Evolution VII con esclusivo sistema di riconoscimento per rendere la vostra bicicletta più sicura della carrozza reale state parlando con la persona giusta!>>

Con grande sorpresa di tutti regge in mano un... lucchetto a combinazione.

<<Per voi potrei farvi un prezzo di tutto rispetto!>>

Cavaliere Registrato: 18/09/05 09:02 Messaggi: 3024

HAHAHAHAHAHA!
La donnona sobbalza ad ondate di risa.
Si stropiccia gli occhi, estrae da un taschino colorato un paio di occhiali da vista, li inforca ed osserva il lucchetto a combinazione.
"mmmm. Dove sarebbe il riconoscimento? Di che tipo? Vocale? Della retina? Dell'impronta digitale? oppure riconosce semplicemente che ho composto la giusta combinazione?"
Ride anora a crepapelle, si toglie gli occhiali, estrae un minuscolo fazzoletto ricamato da un altro taschino, si asciuga gli occhi, si rimette gli occhiali, ripiega il fazzoletto, lo rimette nel taschino. Si tocca le guance con le palme aperte, è rossa e bollente.
"Coff coff. Su, giovanotto, proponete il vostro prezzo. Sono una persona ragionevole"

Arciere Registrato: 21/11/07 00:58 Messaggi: 870

Crick viene distratta dall'ingresso del bizzarro individuo dal nome impronunciabile. Si porta una mano alla fronte. "Ma c'è un cartello -Fenomeni da baraccone- qui fuori??" Chiede a Stormbringer. Infelice scelta di interlocutore, in effetti..
Adocchia Shana e schiocca la lingua seccata, dopodiché saluta la tocca, vecchia conoscenza e fedele cliente, non saprebbe dire ormai da quanti anni.
Ha sempre ordinato il punch al mandarino. I primi tempi le rispondeva imbarazzata che non ce n'era e che non sapeva come procurarselo. Ma col passare degli anni ha imparato a raggirarla con uno strano miscuglio di grog caldo e spremuta d'arancia. Non se n'è mai lamentata.
Lascia perdere la sciapita meretr..danzatrice, ripromettendosi di riprendere il discorso in un secondo momento, e va a preparare la bevanda per Magistra. Dopo averla servita, si posiziona presso la parete più prossima all'inventore e resta in ascolto, col cencio su una spalla e le braccia incrociate.

Inviato: Dom Set 06, 2009 4:14 pm

"Hmpf.. Non credevo non sapeste nemmeno distinguere una meretrice da una danzatrice.." mormora indifferente, mentre Crick vien distratta dai nuovi arrivi,
piuttosto bizzarri e chiassosi, e si allontana per servir una donnetta dall'aria vissuta, con in testa un capello che sembra ospitare la foresta amazzonica.
Ne approfitta per guardarsi attorno e non può far a meno di storcere il naso con disappunto: non solo il tavolo ove è seduta ha bisogno di una ripulita,
ma anche il soffito da cui penzolano ragnatele grandi come quadri. *Che schifo!*

Inviato: Dom Set 06, 2009 4:18 pm

"Ma quanto baccano..." Akhayla è seccata. Non che si fosse aspettata diversamente da una taverna, ma di solito va lì per avere un attimo di tregua. Scorge Crick servir un altra donna che si era seduta dopo di lei e, mirando stavolta la sua pazienza trabocca.
"Ehi!" grida alla volta della donna. "Non ci stiamo dimenticando di qualcuno?"

(EDIT: ho confuso Crick con Shana Razz

)

Ospite

In un angolo buio siede ad un piccolo tavolo un uomo alto e dal fisico molto robusto. Egli veste di grigio e nero ed alla cintura sono legati i foderi di semplice fattura contenenti rispettivamente una spada ed un pugnale.
Il cappuccio del logoro mantello, che un tempo era nero nasconde il suo volto del quale si riconosce solo una lunga barba rossa
Nessuno gli si avvicina e d'altra parte lui non cerca la compagnia di nessuno anche quella delle baldracche che girano per il locale, almeno questa sera.
Infatti questa notte ha altro da fare che spendere i suoi soldi con una semplice sgualdrina. Questa notte ha in programma l'omicidio di un nobile uomo e sta aspettando il suo fedele compare, scolando la sua terza birra, che riesce a reggere bene.

Inviato: Mar Set 08, 2009 1:39 pm

Lo gnometto si porta una mano alla bocca e con fare da saccente afferma.

"Guardi signora che potrei essere suo padre secondo il vostro modo di contare gli anni... in ogni caso il mio esclusivo articolo, creato e sponsorizzato dal sottoscritto contiene, oltre alla combinazione, un sensore di riconoscimento delle vibrazioni emanate dalla sua persona... ovviamente dopo averlo programmato in proposito.
La tecnologia dalle mie parti è a dir poco... magica" sorride per lo stupido gioco di parole. "in ogni caso per 15 denarii potrà essere suo già configurato. se poi vuole essere sicura che nessuno si azzardi a prendere la sua biciletta potrebbe acquistare anche questo, in abbinamento al Secur Pro Evo VII, il Circolo Elektron che crea una barriera fulminante intorno alla vostra proprietà, disattivabile con il Secur."

Mostra una piccola ambra posta dentro un reticolato strano con alcune antennine che ne scono fuori e qualceh lucetta alle estremità.

"vede, va applicato sul retro per un corretto funzionamento..."

Lo aggancia al lucchettino.

"Con questo però... il prezzo sale..."

Si fa prezioso

Inviato: Sab Set 19, 2009 7:44 pm

Uno,due,tre... Sei uomini armati fanno il loro ingresso in locanda spartendosi in due file ordinate davanti la porta dell'osteria. I più vicini aprono le due ante in legno permettendo di entrare all'ultima ma non meno importante figura che chiude la fila. La giovane donna con passo spavaldo volge il capo da destra a sinistra ed aspettandosi di passar inosservata porge il gran cappello grigio dal piumaggio esotico ed il mantello cremisi all'uomo che le offre il braccio come appoggio per la sua roba. Indica un tavolo stranamente rovesciato e messo in disparte al muro con le gambe rivolte alla sala, e tre degl'uomini si appropinquano a rialzarlo e cacciando il grosso della polvere e delle ragnatele con l'avambraccio, si procurano anche delle sedie. Trovato il suo seggio, la dama siede al centro tra i sei. Scrutando gli astanti porta la mancina nei recessi del suo corpetto in cuoio ed estrae una sacchetta di velluto color indaco. Il tintinnare che s'avverte è inconfondibile, e ponendo pollice ed indice della man dritta nel piccolo contenitore estrae, con la grazia unica di chi è abituato a maneggiar denari, due monete d'oro. Le offre al primo alla sua destra. Ripete l'operazione con tutti gli uomini, e poi, inumidendo le labbra carnose, proferisce con la voce di un'amorevole madre ai suoi figli: "Fatevele bastare, e ricordate che domattina vi voglio scattanti come sempre!" Schiocca le dita per comandare il congedo degli uomini ed accavallando le gambe aspetta di esser servita dalla locandiera, tamburellando a ritmo le affusolate dita, curatissime, dalla pulizia impeccabile al color perlaceo che ne rivestiva le unghie, lunghe e taglienti.

Arciere Registrato: 21/11/07 00:58 Messaggi: 870

"Ossantinumi.." è il commento della locandiera a conclusione della suggestiva entrata in scena della squadriglia. Sgomita intenzionalmente Stormbringer per borbottargli ad un orecchio "Sei uomini, tutti per questa qua e tu ti lagni che non lavori abbastanza."
Sta per dirigersi, controvoglia e un po' diffidente, verso l'appariscente donna ma scorge Akhayla sulla sua traiettoria. Afferra una sedia e, sedendosi dal lato dello schienale, per dar le spalle alla nuova venuta, si accomoda al suo tavolo. "Ciao signora fabbro, ho due domande: Che ti porto? E chi è quella?"

Inviato: Mer Set 23, 2009 1:28 pm

Akhayla innalza un sopracciglio all'arrivo di Crick. Fa saltellare il boccale da una parte all'altra prima di poggiarlo sul tavolo e squadrarla con occhi sottili. "Sidro" pronuncia semplicemente. "Possibilmente non annacquato come quello di prima... odio sprecare monete per bere acqua di fonte. E non credere che non me ne sia accorta." Alla seconda domanda di Crick, dapprima volge lo sguardo alla nuova arrivata, di sottecchi, come un'assassino che voglia imprimersi i lineamenti della preda per non lasciarsela sfuggire, poi fa spallucce. "Non so dirti chi sia" ammette infine. "Ma di sicuro posso dirti cosa sia. Qualcuno che crede che basti il denaro ad avere obbedienza e rispetto e che, con tutta probabilità, si metterebbe a urlare come un'ossessa se solo vedesse una macchia di terriccio sul dito o sul vestito..." Dopo quell'affermazione, si tira il cappuccio sul viso, senza che la sua espressione fredda muti minimamente.

Arciere Registrato: 21/11/07 00:58 Messaggi: 870

"Bizzarro.. eppure le altre volte era ancora più diluito." La punzecchia nel rialzarsi.
-Una risata manco a pagarti, eh?- le donne che lavorano troppo col ferro l'han sempre lasciata titubante, chissà forse Stormbringer era fabbro un tempo.
"Dammi dieci minuti." Così dicendo, si sistema in vita il grosso cinturone, ormai solanto ornamentale, si riavvia le gonne in velluto bordeaux e s'avvicina al tavolo della donna ignota.
"Sono qui per servirti, signora."

Inviato: Mer Set 23, 2009 1:47 pm

*Una risata? Ma se stavo per scoppiare a ridere non appena è entrata quella tipa...* Akhayla lo pensa ma non lo dice. Tiene quel pensiero per sè soltanto. *Accidenti a me e al mio eccessivo contegno.* Osserva Crick allontanarsi e trattiene la risposta che stava dando d'istinto: *Non mi sembra che tu sia più allegra a dirottarti da un tavolo all'altro...*
Trae dalla tasca una piccola manciata di monete per pagare, ma le tiene in mano. Meglio constatare la qualità del sidro prima di pagarne il prezzo...

Inviato: Mer Set 23, 2009 10:51 pm

Dei tonfi soffocati cominciano a giungere all'interno della locanda. La loro regolarità pare quella di un lento passo, cadenzato. Il rumore si fa via via più nitido.
D'improvviso la porta della taverna s'apre, lasciando scorgere un'ombra alquanto curiosa illuminata per una manciata d'istanti da un lampo. La figura di un uomo molto alto e alquanto esile si staglia sull'uscio. Costui porta dietro alla schiena, per mezzo di alcune stringhe di cuoio legate intorno alle spalle, un'enorme grancassa, il cui pedale si collega al piede desto dell'uomo. Il mancino dello stesso invece muove due piatti. Lo strano figuro tiene tra le mani un violino mezzo scassato e con numerose scrostature. Infreddolito (ed alquanto bagnato) comincia a camminare attraversando tutta la sala. Ad ogni passo il pedale batte e i piatti rimbombano, producendo un rumore assai poco dolce, misto al cic ciac degli stivali bagnati.
Giunge infine al bancone, accomodandosi su uno sgabellaccio dopo aver riposto baracca e burattini a terra.
Con un sorriso da ebete sulla faccia, e probabilmente senza rendersi conto d'aver arrecato fastidio a più di un cliente di quel loco, si guarda intorno con scatti improvvisi della testa, cercando una inserviente o un cameriere.

Inviato: Gio Set 24, 2009 8:50 pm

La ragazza osserva Crick per un solo istante. Un'occhiata intensa. Muove le pupille dall'alto in basso velocemente e torna a mirarsi le unghie con fare mistico.
Tre cose l'hanno colpita della locandiera. L'unto incrostato che si annida ai bordi del cinturone. La scollatura generosa ed una spallina che altalena per non cadere giù, nonostane delle piccole cuciture suggeriscono che è stata già più volte rammendata, inutilmente. Un lembo scoperto della gonna, che lascia intravedere delle calze sfilate, un piccolo squarcio, e delle vene bluastre che, sì scoperte, le risalgono la gamba come un tatuaggio misto a piccoli nei, marroni e neri. Un'immagine incredibilmente umana di donna. Se ne compiace, pur non dandolo a vedere.
"Del vodka martini. Secco. Portamane tre... Per favore" Rotea gli occhi per incrociare ancora quelli della locandiera. Non una parola, solo uno sguardo severo e la mano stretta sulla sacca dei denari. Crede che basti al momento per farle capire che pagherà caro... Per un buon servizio.