Cominciamo da qui...

Inviato: Mar Giu 03, 2008 12:47 pm

Il carro che trasporta il gruppetto verso la locanda del Ghiottone, sobbalza ad ogni buca e all'interno di esso le due sorelle Putiferio più giovani lasciano la parola alla più anziana che cerca di capirci qualcosa di più domandando...
- Allora, se ho capito bene...non dobbiamo derubare una regina ma dobbiamo "rubare" la Regina! - escalma quasi divertita all'indirizzo dello Stregone, per poi proseguire... - Messere!...parlo a nome di tutte e tre le sorelle Putiferio...siamo bensì delle ladre ma siamo anche donne d'onore e quindi, siccome ci avete salvato da un processo che probabilmente sarabbe finito con una condanne alla forca...vi diamo la nostra parola che vi aiuteremo in quest'impresa, giusto per sdebitarci e..... - Lina fa una pausa girando la testa verso le sorelle facendogli l'occhiolino, per poi tornare sul bersaglio principale, continua - e se poi dovesse esserci qualcosa di più, tanto meglio per tutti!.
A questo punto fissano tutte e tre lo Stregone per vedere la sua reazione.

Inviato: Mer Giu 04, 2008 9:18 pm

" ..Grazie.." Risponde, tornando a sedere composto di fianco all'apprendista.
"Non manca molto, maestro.. Vedo già l'entrata della città"
Al calar del sole la compagnia giunge ai cancelli di Athkatla. Riescono a convincere le guardie di esser di ritorno da un matrimonio tenutosi pochi giorni fa a Romar, e a farsi scortare come sprovveduti viaggiatori privi di informazioni stradali fino alla locanda.
Ryan scende dalla carrozza e accompagna le sorelle all'interno del Ghiottone. E' una modesta palazzina di due piani, frequentata prevalentemente da lavoratori che, stanchi e senza una famiglia, cercano ristoro in un boccone ben cucinato e un letto morbido su cui sprofondare.
E' un luogo perfetto per chi vuole mischiarsi con la popolazione locale senza dare nell'occhio, non essendo una locanda frequentata da persone altolocate ed evitata dalla feccia e dai ladri che preferiscono rifugiarsi in bettole ed accompagnarsi, la notte, ad una bella donna. Gente modesta, gente a cui non interessa sapere chi siano i forestieri perchè sanno che domani, all'alba, dovranno di nuovo alzarsi per lavorare e guadagnarsi da vivere.
Magda, che è la cuoca, la cameriera, e la proprietaria del Ghiottone, riconosce Ryan e gli va incontro sorridendo "Erano mesi che non vedevo quel tuo bel visino, figlio mio! Ma fatti un po' vedere, per tutti i numi, sei cresciuto!" Ryan non tenta nemmeno di sottrarsi all'abbraccio materno della donna, sa che Magda non ha figli e l'averlo cresciuto da bambino ha sviluppato in lei un forte senso materno estraneo perfino alla donna che lo ha messo al mondo e abbandonato.
"Queste sono tre mie amiche, trattamele bene Magda!" S'affretta a dire prima di diventare rosso dalla vergogna.
"Ma certo, ma certo!" Lo rassicura, lasciandolo andare, e avvicinandosi alla più piccola delle sorelle putiferio le accarezza la guancia e la prende per mano trascinandola verso le cucine dove si prodiga a riempire una zuppa di farro, taglia del pane e serve il vassoio aggiungendo una porzione di arrosto farcito con verdure e patate.
"Tieni tesorino, mangia tutto! Sembri sciupata dopo il viaggio, vai pure a sedere al bancone.."
Senza perdere tempo prepara altri due vassoi per Lella e Marisa "Accomodatevi dove volete, io salgo a prepararvi un bagno caldo e dei letti comodi per dormire" Le informa, e tirandosi su gli strati della gonna si poggia alla ringhiera per salire le scale e preparare le camere per gli ospiti inattesi.
Eris ha nascosto la carrozza nel cortile dietro la locanda, ha lasciato Ryan a dar da mangiare ai cavalli ed entra nella locanda poggiando bastone e cappello all'appendi abiti. Raggiunge la sedia a dondolo più vicina al fuoco e prendendo posto rimane a contemplare le fiamme mormorando una litania dalle parole incomprensibili.

Inviato: Sab Giu 14, 2008 4:29 pm

Le sorelle Putiferio sono talmente stanche che seguono gli ordini di Magda senza battere ciglio e si gettano sui vassoi colmi di cibo come se non mangiassero da una settimana. Non vedono l'ora di potersi fare un bel bagno caldo per togliersi di dosso quell'odore stantio di muffa e chiuso che le si è appiccicato addosso durante la permanezza nelle celle della prigione.
Si attaccano al cibo senza degnarsi neanche di parlare o ringraziere la cuoca per il generoso pasto e i pochi avventori le guardano incuriositi perchè messe in fila sugli sbabelli del bancone, viste da dietro, offrono uno spettaccolo a dir poco pittoresco dato che sono una il doppio dell'altra partendo da Lina seduta sulla sinistra, con in mezzo Lella, per poi finire con la mastodontica donna chiamata in intimità dalle altre due sorelle "Mucca", che tanto per non porre dubbi sulla validità del suo soprannome, si divora la cena in un baleno per poi, con ancora con la bocca piena, indicare il piatto vuoto con uno sguardo di commiserazione invitando la cuoca a riempirglielo di nuovo.
Il pasto viene consumato voracemente, condito con ruttini e breve pause nelle quali le sorelle tracannano avidamente boccaloni di birra.
Al secondo giro di portate e di boccali solo una frase da parte di lina viene pronunciata in direzione dello stregone impegnato a mormorare qualcosa...
- Tanto amico mio, pagate tutto voi!...nevvero? -

Inviato: Mar Giu 17, 2008 10:36 pm

Eris è assorto nei suoi pensieri, il ricordo di esser venuto meno ad un giuramento lo tormenta. Guarda il fuoco come ipnotizzato, un fuoco che divampa più vivo e scoppiettante ogni volta che la vena sulla fronte dell'uomo si ingrossa. Sembra non badare alle tre sorelle.
"Per quel che mi riguarda, siete mie ospiti. Potete restare quanto volete e tornare ogni volta che lo desiderate.. Sono sola per la maggior parte del tempo e un po' di compagnia è sempre gradita, specie se portata da tre giovani così allegre.." La locandiera s'affretta a rispondere al posto dello stregone; quell'uomo la spaventa, quando era bambina ha visto di cosa fosse capace di fare con la magia e, se da una parte è lieta di ricevere le visite di Ryan, dall'altra è preoccupata per il ragazzo che un giorno diventerà come il vecchio Eris.
"Ho finito" informa l'apprendista entrando nella osteria. Poggia un cappello di feltro, rammendato in più parti, sull'appendi abiti, facendo attenzione a non fare cadere il bastone del maestro a terra. Si lascia abbracciare ancora da Magda. Afferra una fetta di lardo che corica dolcemente su un tozzo di pane e, sedendo accanto a Lella, comincia a cenare. La premurosa donna gli versa della birra e poggiando i gomiti sul tavolo guarda incantata la comitiva sognando ad occhi aperti delle avventure che ancora dovevano intraprendere.
"Di sopra vi aspetta un bagno caldo, ragazzi" Ricorda, per poi iniziare a sparecchiare i piatti e i bicchieri sporchi che ha lasciato Mucca.
"Buonanotte Magda" "Buonanotte Magda!" La salutano gli ultimi avventori della locanda. Il Ghiottone si svuota dei suoi clienti abituali, lasciando la proprietaria sola con il figlio adottivo e i suoi amici.