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Loxurom
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Dom Mar 01, 2009 2:06 pm |
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Oh la poesia. Io adoro la poesia!
Se volete pubblicherò qualche mia poesia in futuro, oggi vorrei dedicarvi una poesia di Eugenio Montale:
Cigola la carrucola nel pozzo
[i]Cigola la carrucola del pozzo
l'acqua sale alla luce e vi si fonde.
Trema un ricordo nel ricolmo secchio,
nel puro cerchio un'immagine ride.
Accosto il volto a evanescenti labbri:
si deforma il passato, si fa vecchio,
appartiene ad un altro...
Ah che già stride
la ruota, ti ridona all'atro fondo,
visione, una distanza ci divide.
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_________________ "Vivere in previsione dell'eternità" |
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Loxurom
Scudiero
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Inviato:
Dom Mar 01, 2009 2:08 pm |
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E' incredibile come Montale paragoni i ricordi del suo passato al secchio che sale dal profondo pozzo ed al suo tremolante riflesso nell'Acqua. E' stupefaciente, senzazionale, mi viene da piangere... |
_________________ "Vivere in previsione dell'eternità" |
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Lao Tsung
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Inviato:
Gio Mar 05, 2009 12:37 pm |
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Trionfo di Bacco e Arianna - Lorenzo dè Medici
Quant’è bella giovinezza,
che si fugge tuttavia!
chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Quest’è Bacco ed Arïanna,
belli, e l’un de l’altro ardenti:
perché ’l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Questi lieti satiretti,
delle ninfe innamorati,
per caverne e per boschetti
han lor posto cento agguati;
or da Bacco riscaldati
ballon, salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia
di doman non c’è certezza.
Queste ninfe hanno anco caro
da lor essere ingannate:
non può fare a Amor riparo,
se non gente rozze e ingrate:
ora insieme mescolate
suonon salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Questa soma, che vien drieto
sopra l’asino, è Sileno:
così vecchio è ebbro e lieto,
già di carne e d’anni pieno;
se non può star ritto, almeno
ride e gode tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Mida vien dopo a costoro:
ciò che tocca, oro diventa.
E che giova aver tesoro,
s’altro poi non si contenta?
Che dolcezza vuoi che senta
chi ha sete tuttavia?
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Ciascun apra ben gli orecchi,
di doman nessun si paschi;
oggi siàn, giovani e vecchi,
lieti ognun, femmine e maschi;
ogni tristo pensier caschi:
facciam festa tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza.
Donne e giovinetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
Ciascun suoni, balli e canti!
Arda di dolcezza il core!
Non fatica, non dolore!
Ciò ch’a esser convien sia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c’è certezza |
_________________ Maestro Assoluto di Cazzatologia
Maestro della Menata alla Paesana
In Mod we trust
Basta una giornata storta per trasformare il migliore degli uomini in un folle. Ecco quanto dista il mondo da me. Una giornata storta. |
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Lao Tsung
Moderatore
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Inviato:
Gio Mar 26, 2009 11:49 am |
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Canto il sé - Walt Whitman
Canto il sé, la semplice singola persona,
Ma aggiungo anche la parola Democratico, la parola
In-Massa.
La fisiologia da capo a piedi, canto.
Né la fisionomia né il cervello sono degni da soli della
Musa, la Forma completa è di gran lunga più degna.
Canto imparzialmente la Femmina insieme col Maschio.
La vita immensa nella sua passione, impulso, e forza,
Gioiosamente, per un più libero agire sotto le leggi divine.
L'Uomo Moderno, io canto. |
_________________ Maestro Assoluto di Cazzatologia
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Basta una giornata storta per trasformare il migliore degli uomini in un folle. Ecco quanto dista il mondo da me. Una giornata storta. |
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Dis
Apprendista
Registrato: 15/03/09 17:12
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Inviato:
Sab Mar 28, 2009 4:51 pm |
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strano forse non ho guardato attentamente ma non trovo D'Annunzio beh lascio qui la più singificativa per me del vero estetismo... quando le parole sono solo musica e bellezza e niente di più
D'Annunzio "La pioggia nel pineto"
Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove sui pini
scagliosi ed irti,
piove sui mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
sui ginestri folti
di coccole aulenti,
piove sui nostri volti
silvani,
piove sulle nostre mani
ignude,
sui nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
l'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione
Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitio che dura
e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancora, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come un foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.
Ascolta, ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancora trema, si spegne,
risorge, treme, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta; ma la figlia
del limo lontane,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sì che par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le palpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alveoli
son come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i malleoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri volti
silvani,
piove sulle nostre mani
ignude,
sui nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione. |
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Lao Tsung
Moderatore
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Inviato:
Ven Apr 24, 2009 1:32 pm |
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Lapide ad Ignominia - Pietro Calamandrei
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
Più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA |
_________________ Maestro Assoluto di Cazzatologia
Maestro della Menata alla Paesana
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Priscilla
Esploratore
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Inviato:
Dom Apr 26, 2009 5:25 pm |
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.oO°Un sorriso°Oo.
Un sorriso non costa niente e produce molto arricchisce chi lo riceve,
senza impoverire chi lo da.
Dura un solo istante,
ma talvolta il suo ricordo è eterno.
Nessuno è così ricco da poter farne a meno,
nessuno è abbastanza povero da non meritarlo.
Crea la felicità in casa,
è il segno tangibile dell'amicizia,
un sorriso da riposo a chi è stanco,
rende coraggio ai più scoraggiati,
non può essere comprato, ne prestato, ne rubato,
perché è qualcosa di valore solo nel momento in cui viene dato.
E se qualche volta incontrate qualcuno
che non sa più sorridere,
siate generoso,dategli il vostro,
perché nessuno ha mai bisogno di un sorriso
quanto colui che non può regalarne ad altri.
Gino Mazzella |
_________________ Where's my old tree
Where is the meadow where my little funny dog rolled
The ants in my socks
Where is my secret hidden place
I really don't know ~ Lello&C. |
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Lao Tsung
Moderatore
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Località: Formia (IT)
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Inviato:
Sab Mag 02, 2009 8:57 am |
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Alla mia nazione Pier Paolo Pasolini
Non popolo arabo, non popolo balcanico, non popolo antico
ma nazione vivente, ma nazione europea:
e cosa sei? Terra di infanti, affamati, corrotti,
governanti impiegati di agrari, prefetti codini,
avvocatucci unti di brillantina e i piedi sporchi,
funzionari liberali carogne come gli zii bigotti,
una caserma, un seminario, una spiaggia libera, un casino!
Milioni di piccoli borghesi come milioni di porci
pascolano sospingendosi sotto gli illesi palazzotti,
tra case coloniali scrostate ormai come chiese.
Proprio perché tu sei esistita, ora non esisti,
proprio perché fosti cosciente, sei incosciente.
E solo perché sei cattolica, non puoi pensare
che il tuo male è tutto male: colpa di ogni male.
Sprofonda in questo tuo bel mare, libera il mondo.
Il fatto che sia ancora così attuale non sconvolge anche voi? |
_________________ Maestro Assoluto di Cazzatologia
Maestro della Menata alla Paesana
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Priscilla
Esploratore
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Inviato:
Mer Giu 17, 2009 1:59 am |
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Trova tempo per lavorare, è il prezzo del successo.
Trova tempo per pensare, è la fonte del potere.
Trova tempo per giocare, è il segreto dell'eterna giovinezza.
Trova tempo per leggere, è il fondamento della saggezza.
Trova tempo per l'amicizia, è la strada della felicità.
Trova tempo per sognare, è attaccare il tuo carro ad una stella.
Trova tempo per amare ed essere amato, è il privilegio degli dèi.
Trova tempo per aiutare gli altri, la giornata è troppo breve per essere egoista.
Trova tempo per ridere, è la musica dell'anima.
~antica ballata irlandese~
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Where is the meadow where my little funny dog rolled
The ants in my socks
Where is my secret hidden place
I really don't know ~ Lello&C. |
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Shana
Gladiatore
Registrato: 09/11/07 16:02
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Località: ° Luna Che Mai Tramonta °
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Inviato:
Ven Ago 28, 2009 1:34 am |
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Eterna Presenza
(Pedro Salinas)
Non importa che non ti abbia,
non importa che non ti veda.
Prima ti abbracciavo,
prima ti guardavo,
ti cercavo tutta,
ti desideravo intera.
Oggi non chiedo più
né alle mani, né agli occhi,
le ultime prove.
Di starmi accanto
ti chiedevo prima,
sì, vicino a me, sì,
sì, però lì fuori.
E mi accontentavo
di sentire che le tue mani
mi davano le tue mani,
che ai miei occhi
assicuravano presenza.
Quello che ti chiedo adesso
è di più, molto di più,
che bacio o sguardo:
è che tu stia più vicina
a me, dentro.
Come il vento è invisibile, pur dando
la sua vita alla candela.
Come la luce è
quieta, fissa, immobile,
fungendo da centro
che non vacilla mai
al tremulo corpo
di fiamma che trema.
Come è la stella,
presente e sicura,
senza voce e senza tatto,
nel cuore aperto,
sereno, del lago.
Quello che ti chiedo
è solo che tu sia
anima della mia anima,
sangue del mio sangue
dentro le vene.
Che tu stia in me
come il cuore
mio che mai
vedrò, toccherò
e i cui battiti
non si stancano mai
di darmi la mia vita
fino a quando morirò.
Come lo scheletro,
il segreto profondo
del mio essere, che solo
mi vedrà la terra,
però che in vita
è quello che si incarica
di sostenere il mio peso,
di carne e di sogno,
di gioia e di dolore
misteriosamente
senza che ci siano occhi
che mai lo vedano.
Quello che ti chiedo
è che la corporea
passeggera assenza,
non sia per noi dimenticanza,
né fuga, né mancanza:
ma che sia per me
possessione totale
dell'anima lontana,
eterna presenza. |
_________________ Anche la più piccola disattenzione presenta il suo conto, sempre.
Moderatrice LotGD
Shana, l'indomita Eldar dalla furiosa lama. [Cit.Lordi] |
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Alymia
Sentinella
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Località: Il Giardino Segreto
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Inviato:
Ven Ago 28, 2009 9:18 am |
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Les enfants qui s'aiment
"Les enfants qui s'aiment s'embrassent debout
Contre les portes de la nuit
Et les passants qui passent les désignent du doigt
Mais les enfants qui s'aiment
Ne sont là pour personne
Et c'est seulement leur ombre
Qui tremble dans la nuit
Excitant la rage des passants
Leur rage, leur mépris, leurs rires et leur envie
Les enfants qui s'aiment ne sont là pour personne
Ils sont ailleurs bien plus loin que la nuit
Bien plus haut que le jour
Dans l'éblouissante clarté de leur premier amour"
-Jacques Prévert -
[trad.] - I ragazzi che si amano
"I ragazzi che si amano si baciano
In piedi contro le porte della notte
I passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
E se qualcosa trema nella notte
Non sono loro ma la loro ombra
Per far rabbia ai passanti
Per far rabbia disprezzo invidia riso
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Sono altro lontano più lontano della notte
Più in alto del giorno
Nella luce accecante del loro primo amore" |
_________________ Solo il passato si può copiare, il futuro ce lo dobbiamo inventare.
Un segreto star bene |
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Akhayla
Guardiano
Registrato: 09/11/07 02:29
Messaggi: 5701
Località: Asgard
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Inviato:
Dom Set 06, 2009 4:38 pm |
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DREAMS - Hughes Langston
Hold fast to dreams
For if dreams die
Life is a broken-winged bird
That cannot fly.
Hold fast to dreams
For when dreams go
Life is a barren field
Frozen with snow.
Tieni stretti i tuoi sogni
perché se i sogni muoiono
la vita è come un uccello con le ali spezzate
che non può volare.
Tieni stretti i tuoi sogni
perché se i sogni se ne vanno
la vita è un campo sterile
congelato dalla neve. |
_________________ Piccolo angelo bellerrimo crudele sanguinario...
Io sono una creatura del Caos. Ma dal Caos nasce la saggezza, e dalla saggezza il potere.
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Shana
Gladiatore
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Messaggi: 1660
Località: ° Luna Che Mai Tramonta °
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Inviato:
Dom Set 06, 2009 11:55 pm |
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(Pedro Salinas)
Tu non le puoi vedere; io, sì.
Terse, rotonde, tiepide.
Lentamente vanno al loro destino;
lentamente, per indugiare più a lungo sulla tua carne.
Vanno verso il nulla; non sono che questo, il loro scorrere.
E una traccia, verticale, che si cancella subito.
Astri?
Tu non le puoi baciare.
Le bacio io per te.
Hanno un sapore; sanno dei succhi del mondo.
Che gusto nero e denso di terra, di sole, di mare!
Restano un istante nel bacio,
indecise fra la tua carne fredda e le mie labbra;
infine io le prendo.
E non so se erano davvero per me.
Perché io non so nulla.
Sono stelle, o segni,
sono condanne o aurore?
Né guardando né coi baci
ho imparato che cos’erano.
Ciò che vogliono resta là indietro, tutto ignoto.
E così pure il loro nome.
(Se le chiamassi lacrime
nessuno capirebbe). |
_________________ Anche la più piccola disattenzione presenta il suo conto, sempre.
Moderatrice LotGD
Shana, l'indomita Eldar dalla furiosa lama. [Cit.Lordi] |
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Crick
Arciere
Registrato: 21/11/07 00:58
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Inviato:
Ven Set 25, 2009 1:03 pm |
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Carme 51 di Catullo.
Premetto che è uno dei miei preferiti. L'ho riletto un anno fa circa quando ho dovuto analizzare le opere di Catullo all'università. Da allora ogni tanto mi piace rileggerlo o leggerlo a qualcuno tentando, con scarsi risultati, di rispettarne la metrica.
Mi è tornato in mente stamane, e l'ho inviato provocatoriamente ad un'amica, che non credo apprezzerà.
Lo conoscerete quasi tutti, si studia anche a scuola. Spesso viene etichettato "il carme della gelosia", è un'autoanalisi del poeta, che ha visto l'amata Lesbia (o Clodia per i ciceroniani ) con il suo compagno.
Ille mi par esse deo videtur,
ille, si fas est, superare divos,
qui sedens adversus identidem te
spectat et audit
dulce ridentem, misero quod omnis
eripit sensus mihi: nam simul te,
Lesbia, aspexi, nihil est super mi
(vocis in ore),
lingua sed torpet, tenuis sub artus
flamma demanat, sonitu suopte
tintinant aures, gemina teguntur
lumina nocte.
Otium, Catulle, tibi molestum est:
otio exsultas nimiumque gestis:
otium et reges prius et beatas
perdidit urbes.
ps. Per gli intenditori, sì è la libera traduzione del poeta dell'ode della gelosia di Saffo già citata qui: http://www.fantasyitalia.it/forum/viewtopic.php?p=206586#206586
incollo la traduzione che mi è sembrata più adatta da (www.latinovivo.com), ma letta in latino fa tutt'altro effetto!
Mi sembra che sia pari ad un dio
se è lecito, (mi sembra) che superi gli dèi,
colui che, sedendoti di fronte, continuamente ti
guarda e (ti) ascolta
mentre sorridi dolcemente, cosa questa che a me misero
strappa tutte le facoltà; infatti non appena,
o Lesbia, ti vedo, non mi rimane più
<un fil di voce (lett.: nulla di voce in bocca)>,
ma la lingua si intorpidisce, un fuoco sottile
si insinua sotto le membra, per un suono interno
le orecchie rimbombano, entrambi
gli occhi si annebbiano
(lett.: gli occhi si ricoprono di una duplice notte).
...
L’ozio, Catullo, ti è dannoso;
per l’ozio ti esalti e troppo smanii.
L’ozio ha mandato in rovina re e città
un tempo felici [oppure: anticamente mandò in rovina re e città] |
_________________ Ti prego, grazioso mortale, canta ancora.
Il mio orecchio si è innamorato delle tue note
come il mio occhio è rapito dal tuo aspetto... |
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HaLi
Arciere
Registrato: 22/11/05 16:43
Messaggi: 1339
Località: MoRaVia
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Inviato:
Mar Ott 06, 2009 3:24 pm |
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Ya que no queréis quererme,
dulces ojuelos de amor,
sòlo os pido este favor,
que os apliquéis a quererme
[dal Cancionero de Juan de Escobedo]
Quella che ho postato è la strofa iniziale di una poesia spagnola del secolo XV, pieno periodo dell'Amor Cortés. Non l'ho postata tanto perchè sia bella (anzi, nonostante sia assolutamente rappresentativa e tecnicamente perfetta per il canone del periodo, secondo me è una schifezza) quanto più per una piccola riflessione che mi andava di condividere.
Ma li avete capiti questi cavalieri?
Praticamente la storia è così (da considerarsi interpretazione non letterale):
Il cavaliere si innamora della dama crudele che non gli si fila, e quindi le scrive
<< Visto che non siete dell'idea di amarmi, vi chiedo solo questo favore, non è che potreste impegnarvi un po? Grazie.>>
O_O
Cioè, ma è fantastico! Ma che faccia da deretano avevano sti cavalieri medievali? E poi le dame.. il massimo! "Non gliela do prima che mi abbia scritto almeno quaranta poesie sdolcinate e abbia passato almeno due notti insonni appostato sotto la mia finestra" e puntualmente alla fine gliela davano. Della serie, chi la dura la vince..
Ginevra e Lancillotto? Una zoccola e un arrivista che ha avuto abbastanza ambizione da provarci con la regina e abbastanza pazienza per sopportare i capricci di una che se la crede d'avere solo lei? Ma perchè al giorno d'oggi tutti quelli che sento parlare dell'amore cortese hanno i luccichini agli occhi e lo considerano una cosa estremamente romantica? Tutto ciò è di una tristezza infinita.
Amor ch'a nullo amato amar perdona?
Ma stiamo scherzando vero?? |
_________________
After all this time?
Always. |
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