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 L'importanza del gruppo? Successivo
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Ruodhlandus
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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2004 11:39 am Rispondi citandoTorna in cima

Ieri abbiamo fatto una sessione un pò particolare.

Nel gruppo siamo in 8 persone (7 giocatori), e, in una data situazione, ho notato che molti hanno preferito agire "per conto proprio".
Ovviamente non c'è nulla di sbagliato, in un gdr ognuno fa quello che il proprio personaggio, in base al suo allineamento/caratteristica, si sente in dovere di fare, però mi domandavo quanto possa essere importante che, in qualche situazione, tutti quanti facciano un bel respiro, decidano velocemente insieme e in comune quello che vogliono fare (seguendo chi ha più carisma e saggezza) e poi agiscano come una squadra.

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parvatiquinta
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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2004 12:27 pm Rispondi citandoTorna in cima

E' una questione di stili di gioco. E dipende fondamentalmente dai gusti dei giocatori.
Personalmente ho giocato con gruppi molto diversi tra loro. Nella mia esperienza, un gruppo piu' collaborativo porta avanti la trama piu' "in fretta" di uno pieno di individualismi, perche' si "disperde" meno, ed inoltre tende ad essere piu' "efficiente". Lo svantaggio e' che la storia risulta anche meno vivace, e questo e' il motivo di tutte quelle virgolette.

Poi in realta' la situazione e' variegata, a seconda di quanto il gruppo sia effettivamente collaborazionista o individualista.

Come e' meglio giocare? Questa domanda non ha risposta. Non c'e' un modo oggettivamente "migliore" di giocare. Se mai c'e' un modo di giocare che appaga meglio i gusti di qualcuno.
Se la tua domanda nasce da insoddisfazione per come vanno le cose in gioco, se pensi che ti divertiresti di piu' a giocare in un altro modo, bisognerebbe parlarne fuori dal gioco con gli altri... se l'insoddisfazione e' forte, e gli altri hanno gusti diversi dai tuoi, meglio spostarti a giocare con un altro gruppo, anche solo in aggiunta a quello attuale. Non e' un tradimento: in fondo 7 giocatori sono proprio tanti. Soprattutto se individualisti 7 giocatori tendono a rallentare il gioco notevolmente.
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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2004 1:14 pm Rispondi citandoTorna in cima

mmmh penso che se si decide ognuno per conto proprio, il gioco si rende più "caotico", e quindi più imprevedibile (gruppi che si dividono, litigi durante la battaglia).
Se si gioca tutti insieme il gioco è più riflessivo (e cmq non mancano le situazioni "comiche" tipiche dei gruppi affiatati).
Sono due modi diversi di giocare. Se dovessi scegliere sarei per il gioco più riflessivo, ma con talvolta delle piccole varianti.

Alla fine cmq ci si diverte di più se si è spontanei e ci si immedesima al 100% con il proprio pg, compiendo azioni che nella realtà non ti saresti mai sognato di fare. Mr. Green

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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2004 5:24 pm Rispondi citandoTorna in cima

Ieri sera è stata una serata davvero un po particolare, non mi sento di condannarla assolutamente, ma è chiaro che facendo un po tutti quello che si vuole, il gruppo si scompone...Io sono per le decisioni veloci e comuni.. anchese ad esempio, se un PG cade in un fossato e qualcuno cerca di recuperarlo, non vedo perchè io dovrei seguirlo quando so già di non essere particolarmente d'aiuto!!! Quindi ecco li che iniziano azioni individuali.
Comunque è andata bene, e alla fine credo che qualche volta qualche azione individuale ci stia anche bene! Non fa mai male

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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2004 5:58 pm Rispondi citandoTorna in cima

Per quel che mi riguarda ho provato più di una volta a femare il mio istinto solista( lo sa Antares), ma quando accadono delle cose che il mio PG interpreta in un unico modo c'è poco da fare, stando zitto limiterei il mio PG.(Esempio come mezz'orco se una cosa ha un effetto strano e incomprensibile io la distruggo ... è l'unico modo che conosco... o l'unica cosa che posso fare, non farla vuol dire non far parte del gruppo o non giocare quel PG)
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Ruodhlandus
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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2004 6:03 pm Rispondi citandoTorna in cima

Intendevo fare un discorso più generico, ma visto che siete entrati nel particolare faccio un breve riassunto in modo che anche gli altri possano capire meglio (ometto i vari lanci di dadi e prove di abilità):

c'è una doppia stanza e a separare le due stanze c'è una volta e sul pavimento un fosso lungo 3m che ostruisce il passaggio. i PG si trovano tutti su una stanza, mentre dall'altra si intravede un sarcofago.

il Barbaro prova a saltare ma fallisce e cade, subendo un bel pò di danni. Mentre il barbaro cerca di riscalare il fosso (circa 5m), il ladro riesce a saltare, ma trova un quasit nascosto dietro la parete che riesce (cogliendolo ovviamente alla sprovvista) a spingerlo giù dal baratro. Fortunatamente il ladro era legato ad una corda e riesce a salvarsi. Mentre gli altri scoccano le prime frecce, il nano guerriero issa il ladro dal dirupio. Il quasit viene gravemente ferito e cerca quindi di fuggire, ammonendo i PG che il suo ruolo di guardiano del sarcofago era terminato e che ci avrebbe pensato il sacerdote dall'aldilà a uccidere i profanatori. A questo punto dopo vari tentativi il barbaro riesce a riscalare il fosso e ad andare nella stanza del sarcofago. Vuole a tutti i costi aprire la tomba, nonostante i compagni cerchino di dissuaderlo dall'altra parte. Così, per cercare di fermarlo, il ladro e il ranger cercano di risaltare il dannato fosso, ma, mentre il ladro ci riesce con facilità, il ranger incappa in un tentativo disastroso e cade giù privo di sensi.
A questo punto mentre il ladro cerca di dissuadere il barbaro a non aprire il sarcofago (richiede molta forza e quindi molti tentativi), il chierico con l'aiuto del guerriero cerca di salvare il proprio compagno, mentre il mago e il paladino provano a costruire un passaggio di fortuna al fosso con una porta rotta.
La situazione finale è che: il barbaro ha ormai aperto il sarcofago e si trova aldilà della stanza, dall'altra parte il chierico sta curando il ranger, e il mago e il paladino stanno provando a creare un passaggio di fortuna...

Ovviamente solo loro sapranno come andrà a finire, ma questa cosa mi ha fatto pensare un pò circa l'utilità di un coordinamento di azioni che è alla base di un gruppo.
Ovviamente sono solo scelte e magari dall'esperienza maturata anche i PG valuteranno o meno come agire in futuro, la mia era solo una riflessione del tutto personale Smile
Per il resto non c'è nulla di sbagliato nelle loro scelte, sono solo, come già detto, approcci diversi di fronte ad una situazione, e tra le due, io preferisco il "gruppo".

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Ruodhlandus
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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2004 6:08 pm Rispondi citandoTorna in cima

Madorok ha scritto:
Per quel che mi riguarda ho provato più di una volta a femare il mio istinto solista( lo sa Antares), ma quando accadono delle cose che il mio PG interpreta in un unico modo c'è poco da fare, stando zitto limiterei il mio PG.(Esempio come mezz'orco se una cosa ha un effetto strano e incomprensibile io la distruggo ... è l'unico modo che conosco... o l'unica cosa che posso fare, non farla vuol dire non far parte del gruppo o non giocare quel PG)

infatti è proprio qui dove volevo arrivare. Wink

Quanto il "Roling" di un PG può influenzare un tipo di gioco più riflessivo e improntato al gruppo?

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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2004 6:30 pm Rispondi citandoTorna in cima

non ho kapito molto sulla situazione, ma io tenderei sempre a giokare senza troppi pensieri e riflessioni. kome viene viene Very Happy
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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2004 7:09 pm Rispondi citandoTorna in cima

io preferisco il gioco di gruppo, perchè è bello organizzarci e si evitano morti inutili..e poi se ognuno fa come gli pare, è inutile stare insieme in un gruppo, no? Wink
Cmq è questione di gusti...

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MessaggioInviato: Mar Apr 06, 2004 8:14 pm Rispondi citandoTorna in cima

Quanto il "Roling" di un PG può influenzare un tipo di gioco più riflessivo e improntato al gruppo?

Dipende dal PG, io sento particolarmente il mio PG e anche se le azioni che faccio, so, che non sono le migliori, le compio comunque, altrimenti non avrebbe significato avere quel PG.
E' un pò come il nano che non nuoterà mai, in alcuni casi non influenza il gioco, in altrim è determinante tale scelta.
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MessaggioInviato: Mer Apr 07, 2004 10:22 am Rispondi citandoTorna in cima

Innanzitutto, dato che intervengo solo ora, scusatemi se tratterò cose già affrontate da alcuni di voi.
Sono d'accordo sul fatto che i pg debbano godere di una certa individualità (mica siamo un reparto militare!), però devono pur sempre ricordare che il gruppo, al quale si sono uniti per un qualche motivo (voglia di avventura, fine comune, ricerca di fama etc), è cmq un punto di riferimento fisso (naturlamente per gruuppi ad indole "Buona"). Le azioni condotte da un pg devono obbligatoriamente rispecchiare la propria indole (allineamento, background pg, tratti razziali), ma devono anche fare in modo di non creare situazioni in cui il concetto di gruppo venisse a mancare.
Tornando alla situazione descritta da Ruod, in quel momento mi sono sentito abbastanza contrariato da quanto avveniva: di fronte ad una situazione di pericolo (madorok che apriva il sarcofago (preso dai suoi istinti) e ad un compagno morente, mi sarei aspettato molta più coesione; ciò non è avvenuta e così mentre illiria tentava di distogliere madorok e mentre io ed oberon salvavamo gch, c'erano pmix e skald che stavano costruendo un ponte..non voglio essere severo, però un paladino (classe saggia e carismatica, praticamente dei leader nati) poteva usare le sue abilità per arginare una situazione molto rischiosa e lo stesso poteva fare pmix, che ha un buon carisma; in questo caso l'individualità per me ha portato a conseguenze che potevano essere evitabili, dato che da un gruppo si sono formate delle singole unità che agivano autonomamente ed indifferentemente le une dalle altre. Ha ragione ruod quando parla di coordinamento e di qualcuno che, nelle situazioni di pericolo prenda in mano le redini e diriga le cose (venendo ascoltato). E voi che ne pensate?

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MessaggioInviato: Mer Apr 07, 2004 1:27 pm Rispondi citandoTorna in cima

Quello che dici secondo me si tratta più di "immedesimazione alla situazione" che saper ruolare il proprio PG.
un PG può fregarsene del gruppo, ma in altri contesti: l'orco con scarsa INT può ignorare i PG perchè preso dalla curiosità di aprire una tomba.

Un nano che incontra un goblin (nemico razziale) e decide se ucciderlo oppure no (anche se lasciarlo vivo significa avere l'opportunità di ottenere informazioni vitali per il gruppo), e' giusto che lo uccida.
Un ladro instintivo che tentando di rubare un oggetto, mette NEI GUAI il gruppo è giustissimo e mi sta bene.

L'importante è seguire l'indole del PG assieme alla situazione, non cosa è giusto o cosa no.

Su una cosa però sono d'accordo: se si può decidere TUTTI insieme, è bene farlo. Sulle iniziative "solitarie" sono poco d'accordo (anche se ripeto dipende da 1000 situazioni e casi)

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MessaggioInviato: Mer Apr 07, 2004 7:50 pm Rispondi citandoTorna in cima

Mah. Per esempio ci sono avventure basate proprio sulle iniziative solitarie, ed altre che prevedono che non esista alcun gruppo, perche' gli obiettivi dei personaggi sono opposti. E sono ottime avventure.
Personalmente, una campagna lunga mi piace di piu' collaborativa, ma so di gruppi che giocano in modo individualista e si divertono molto.
In ogni caso non c'e' nulla che si "dovrebbe" fare nel GDR: a parte una sola cosa, e cioe' decidere queste cose fuori dal gioco, tra tutti. Quelli che devono essere d'accordo sono dunque i giocatori sulla modalita' di gioco; e poi si parte a giocare, costruendo i personaggi, se si vuole un gruppo collaborativo, in modo che non abbiano forti tendenze individualiste.
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MessaggioInviato: Mer Apr 07, 2004 8:26 pm Rispondi citandoTorna in cima

Io ci provo sperando di non offendere nessuno:
Questo problema nasce dal fatto che alcuni di noi giocano il loro PG, altri , spesso,si lasciano trasportare molto da quello che il gruppo decide,anche se tale soluzioni non rispecchia il loro PG.
Capisco giocare in gruppo ma non si dovrebbe sparire in esso, abbiamo dei PG diversi e ognuno di noi ha pregi ma anche difetti e quest'ultimi non si possono nascondere dicendo "non lo faccio perchè vaddo contro il gruppo. Il nano attacca tutti i goblin che vede, il che sembra tranquillo perchè non comporta quasi mai effetti negativi, ma se entrando in una stanza trova 50 goblin li attacca comunque, poi magari sta a noi fermarlo ma il suo PG è così.
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MessaggioInviato: Gio Apr 08, 2004 10:30 am Rispondi citandoTorna in cima

In precedenza, preso dalle sensazioni ancora fresche, sono sceso un pò troppo nel particolare parlando dell'altra sera. Vorrei tentare di ampliare il discorso, tornando a quella che era la domanda iniziale e premettendo però che quanto da me detto in precedenza lo credo valido entro certe limitazioni (in parte già elencate).
Per un discorso di carattere più generale sono d'accordo con Parvatiquinta sul fatto che il quesito proposto da Ruod non ha soluzione. La relazione fra il pg ed il gruppo varia per molti fattori e non penso sia possibile avere una ricetta valida sempre. Il gruppo è un concetto che può esistere o no in base a chi gioca. Un party di allineaneamento tendente al CM non avrà membri molto uniti fra loro, anzi se magari il leader (o cmq il pg + potente) è in serie difficoltà molti membri penseranno che è il momento buono per farlo fuori per prenderne il posto! Naturalmente da questo esempio a quello di un gruppo perfettamente omogeneo (e quindi senza spessore individuale) ci sono molte sfumature!
X quanto riguarda la domanda sul roling di un pg sono d'accordo con Madorok e Oberon sul fatto che in genere da alcuni pg mi aspetto più individualità di altri (soprattutto in certi frangenti) e sta agli altri, in caso di possibili conseguenze disastrose, bloccarli e farli ragionare.

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