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Wolf84
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Breve saggio sulla Mitologia Norrena
La mitologia norrena rievoca immagini di un mare burrascoso, paesaggi innevati, foreste incantate e battaglie sanguinose. Le sue storie sono le storie di guerrieri valorosi, di draghi, elfi, nani e giganti.
È al culto di Odino e Thor, più che alla mitologia greco-romana, che il genere fantasy ha attinto a piene mani, a cominciare dal celeberrimo Signore degli Anelli per finire ai moderni giochi di ruolo.
In principio (comincio in tono biblico) vi fu il Ginnungagap (letteralmente "varco spalancato"), l’abisso cosmico che esisteva prima della creazione. A un certo punto, come un big bang, alle rispettive estremità del Ginnungagap si formarono due piani di esistenza: a nord, il ghiacciato Niflheimr e a sud l'insopportabile calore del Múspellheimr. Dal centro di Niflheimr sgorgavano 11 fiumi, gli Élivágar. Questi fiumi giunsero così lontano dalla loro fonte da indurirsi formando strati di brina e ghiaccio che ricoprirono Ginnungagap. Ma i caldi venti di Múspellheimr sciolsero il ghiaccio, e dalle gocce si formò il primo essere del cosmo: Ymir, padre dei giganti del ghiaccio.
Ymir era saggio e malvagio, come in fondo sarebbero stati tutti i suoi discendenti. Mentre Ymir dormiva, dal suo sudore si generò la razza dei giganti. Sotto il suo braccio sinistro nacquero un uomo e una donna e dalle sue gambe si originò il figlio con sei teste, l’impronunciabile Þrúðgelmir. L’uomo si chiamava Búri, il quale generò un figlio che si chiamava Borr, il quale prese in moglie Bestla figlia di Bölþorn e da lei ebbe tre figli (potete tirare un sospiro di sollievo). Il primo si chiamava Odino, il secondo Víli e il terzo Vé. Furono proprio questi 3 discoli, un bel giorno, a uccidere Ymir e ad affogarne tutti i figli nel suo sangue. Altro che cronaca nera! Gli unici a salvarsi allo sterminio furono Bergelmir figlio del sempre impronunciabile Þrúðgelmir e la sua sposa. Da loro sarebbero discese le stirpi dei giganti del ghiaccio.
Compiuto il misfatto, e non sapendo come liberarsi dell’ingombrante cadavere di Ymir, Odino e fratelli lo usarono per creare Midgard (o Terra di Mezzo; suona qualche campana?) al centro del Ginnungagap. Dunque la sua carne divenne terra, il suo sangue laghi e fiumi, dalle sue ossa furono erette montagne, i suoi denti e gli avanzi delle sue ossa divennero pietre, e dai suoi capelli crebbero gli alberi (vale l'esempio del maiale, per cui non si butta via niente). La nascita dei nani non è certo hollywoodiana: i nostri amici barbuti ebbero origine dalle larve del cadavere putrefatto di Ymir. Non contenti della loro opera d’arte, gli dèi posero il teschio di Ymir sopra il Ginnungagap e crearono la volta celeste, sostenuta da quattro nani. I loro nomi erano: Norðri, Suðri, Austri e Vestri (dai nomi dei quali derivano i moderni punti cardinali). Odino allora creò il vento sistemando uno dei figli di Bergelmir, sotto forma di aquila, alla fine della terra. Infine Odino tirò nel cielo i pezzi del cervello di Ymir come macabri coriandoli, che diventarono le nuvole.
Poi, i figli di Borr, presero le scintille dal Muspellheimr e le dispersero attraverso il Ginnungagap creando le stelle e la luce per illuminare il cielo e la terra. Dalle sopracciglia di Ymir fu creato un posto dove gli uomini potevano essere al sicuro dai giganti. Tale posto era Miðgarðr (Midgard).
La cosmologia norrena comprende 9 mondi (Nío Heimar in lingua norrena). Eccetto Midgard, che poi è grossomodo il mondo come lo conosciamo, i rimanenti otto possono essere divisi a coppie di opposti: i già citati Múspellheimr e Niflheimr, fuoco e caldo contro ghiaccio e freddo; Asaheimr ed Hel, rispettivamente ipotetici paradiso e inferno; Vanaheimr e Jötunheimr, creazione e distruzione; Alfheimr e Svartálfaheimr, luce e ombra.
Tutti questi mondi sono connessi fra loro dall’Albero del Mondo, Yggdrasill. Tuttavia ci sono alcune incongruenze nelle fonti e non è ben chiara la posizione di questo benedetto albero. L’albero trarrebbe il proprio nutrimento da tre sorgenti, situate in tre mondi diversi; ma se così fosse, essi si troverebbero tutti nello stesso piano che sarebbe, ad esempio, Niflheimr a nord, Muspelheimr a sud e Jötunheimr a est. Queste incongruenze ci suggeriscono che i poeti eddici ci dessero troppo dentro con la birra. A onor del vero cito dal testo noto come “Völuspá, Profezia della Veggente”: «Nove mondi ricordo, nove sostegni e l’albero misuratore, eccelso, che penetra la terra.»
Ma passiamo agli dei e alle creature sovrannaturali che popolano la mitologia norrena.
Le divinità sono divise in due classi: gli Æsir e i Vanir, quest’ultimi meno conosciuti e in qualche modo subalterni ai primi. La distinzione non è tuttavia netta: nel passato remoto le due fazioni si fronteggiarono in guerra, ma in seguito raggiunsero la pace, si scambiarono ostaggi e alcuni membri si unirono in matrimonio. Di alcune divinità, poi, non è chiara l’appartenenza a una delle due classi.
Gli Æsir ed i Vanir sono generalmente nemici degli Jötnar (singolare Jötunn). Da notare comunque che gli Æsir discendono dagli Jötnar, e sia Æsir che Vanir possono unirsi con loro per generare figli, quando non sono dei mostri. Esistono due classi generali di giganti: Hrímþursar, i “giganti di brina”, e i Múspellsmegir o “giganti di fuoco” anche detti “Figli di Muspell”.
Celebri tra gli altri esseri sovrannaturali sono Fenrir il lupo e il Miðgarðsormr, il grande serpente che cinge il mondo di Midgard, entrambi figli che il dio Loki ha avuto da una gigantessa. Altre creature spesso citate sono Huginn e Muninn (“pensiero” e “memoria”), i due corvi che mantengono informato Odino di tutto ciò che avviene nel mondo. Sleipnir, il cavallo a otto zampe di Odino, anch’esso figlio di Loki (si vede che l’arte della menzogna gli procura un gran successo con il gentil sesso). Ratatosk è l’indisponente scoiattolo che scorrazza tra i rami di Yggdrasill, l’Albero del Mondo. Tramite lui, il drago Níðhöggr (“colui che colpisce con odio”) e l’aquila gigante che vive sulla sommità di Yggdrasill, si scambiano continuamente insulti.
Così come avviene per altre religioni politeistiche, la mitologia norrena presenta una debole opposizione tra Bene e Male, tipica invece delle tradizioni mediorientali. Loki, principio del disordine, in molte occasioni aiuta gli dei con la sua astuzia, ed in altrettante li insulta e ne causa i lutti. I Giganti non sono fondamentalmente malvagi, ma piuttosto rudi, vanagloriosi e incivili. Il contrasto, dunque, vede fronteggiarsi i principi di Ordine e Caos.
Ed è proprio il Caos finale, il famigerato Ragnarök (“fato degli dei”) a inondare infine la cosmologia norrena. Le fonti sul Ragnarök, come quasi tutte quelle sulla mitologia norrena, sono frammentarie, confuse, contraddittorie, ricche di riferimenti criptici e spesso quasi incomprensibili nella loro laconicità.
Secondo i testi che abbiamo, il Ragnarök verrà preceduto dal Fimbulvetr, un inverno terribile della durata di tre anni (un po’ come il tanto paventato inverno atomico), in seguito al quale avverrà la sfascio dei legami sociali e familiari, in un vortice di sangue e violenza al di là di ogni legge e regola.
Spariranno quindi il Sole e la Luna: i due lupi (Sköll e Hati) che, nel corso del tempo, perennemente inseguivano i due astri, finalmente li raggiungeranno divorandoli e privando il mondo della luce naturale. Anche le stelle si spegneranno.
Yggdrasill, l’albero cosmico, si scuoterà, e tutti i confini saranno sciolti: terremoti, alluvioni e catastrofi naturali.
Le creature del caos attaccheranno il mondo: Fenrir il lupo verrà liberato dalla sua catena, mentre il Miðgarðsormr emergerà dalle profondità delle acque. La nave infernale Naglfar leverà le ancore per trasportare le potenze della distruzione alla battaglia, e al suo timone vi sarà il gigante Hrymr.
I misteriosi Múspellsmegir cavalcheranno su Bifröst, il ponte dell’arcobaleno, facendolo crollare. Heimdallr, il bianco dio guardiano, soffierà nel suo corno, il Gjallarhorn, per chiamare allo scontro finale Odino, le altre divinità, e i guerrieri del Valhalla.
Nel grande combattimento finale ogni divinità si scontrerà con la propria nemesi, in una distruzione reciproca. Il lupo Fenrir divorerà Odino che quindi sarà vendicato da suo figlio Víðarr. Thor e il Miðgarðsormr si uccideranno a vicenda, e così Týr e il cane infernale Garmr. Il potentissimo Surtr abbatterà Freyr.
L’ultimo duello sarà tra Heimdallr e Loki, tra i quali la spunterà il primo. Quindi il gigante del fuoco Surtr, proveniente da Múspellheimr, darà fuoco al mondo con la sua spada fiammeggiante.
Di seguito, dalle ceneri, il mondo risorgerà. I figli di Odino, Víðarr e Váli, e i figli di Thor, Móði e Magni, erediteranno i poteri dei padri. Baldr, il dio della speranza e Höðr suo fratello, torneranno da Hel, il regno della morte. Troveranno, nell'erba dei nuovi prati, le pedine degli scacchi con cui giocavano gli dèi scomparsi (che questo sia un rimaneggiamento medievale?). La stirpe umana verrà rigenerata da una nuova coppia originaria, gli “Adamo ed Eva” dai capelli biondi, tali Líf e Lífþrasir, sopravvissuti al Ragnarök nascondendosi nel bosco di Hoddmímir.
La rinascita del mondo è tuttavia adombrata dal volo, alto nel cielo, di Níðhöggr il drago.
Ciò che sorprende della mitologia norrena è appunto il “fato degli dei”, questo ragnarök, che ci affascina per la sua ineluttabilità e per il coraggio che i suoi protagonisti dimostrano anche dinnanzi l’amara consapevolezza della loro fine. Lo stesso principio che, unito ad abbondanti libagioni di idromele, ha guidato in un passato lontano i famigerati berserker verso la morte in battaglia e – quindi – all’agognato Valhalla.
di Jason R. Forbus |
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Muspeling
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Ven Set 07, 2007 5:03 pm |
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Lodevola iniziativa la tua, o Wolf84 !
Per curiosità, ma chi è codesto Forbus?
Non l'ho mai sentito...
Oltretutto dissentirei sugli Asi e Vani che sarebbe "classi" di divinità, per favoreddu, va bene che siamo in un forum che ama molto il gdr, ma nel mito queste sono Famiglie di divinità! I vani erano una popolazione che viveva un altro dei mondi che ruotano attorno a Yggdrasil (almeno nella versione della Voluspa).
Classi... pah! Quasi quasi lo arrostisco con le mie fiamme, codesto Forbus!
E comunque è corretto: Un Dì Danzeremo Insieme/Mie Faville/Sui Tetti degli Dei di Vittoria (gli Asi appunto)/E Inizio a un Nuovo Mondo/Daremo!
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Wolf84
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Inviato:
Ven Set 07, 2007 5:49 pm |
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Caro Muspeling, prima di bruciarmi nel fuoco del Muspelheimr, permettimi di spiegare. Si da il caso che il suddetto Forbus sia io.
Ho preferito "classi" a famiglie, perchè lo ritenevo più pratico e per nulla in contrasto con la comprensibilità del testo, che si propone come una guida leggera per un pubblico non specializzato.
Avrei potuto citare la teoria secondo i Vanir appartenessero a un pantheon di una popolazione antecedente - e successivamente inglobata - dagli invasori norreni, ma tale nozione avrebbe destato interesse in me, te e qualcun altro soltanto. Non mi sembrava il caso di essere troppo accademici, ma ahimè, la critica sa essere spietata quanto pigra a livello di produzione, no?
Ricordo infine il titolo dell'opera "breve saggio..." Breve, appunto. Se fossi entrato in merito a ogni particolare, avrei tradito me stesso e i miei cari lettori.
Aluvè |
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Ultima modifica di Wolf84 il Sab Set 08, 2007 1:34 am, modificato 2 volte in totale |
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Wulfgardr
Sentinella
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Inviato:
Ven Set 07, 2007 9:08 pm |
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Beh, tra gli Aesir comunque vivevano almeno tre dei Vanir, i cui palazzi ornano il Vanaheimr pur essendo i loro padroni assenti. Frey, la sorella Freja, e il grande Njordr (per quanto secondo alcuni studiosi Freja sia da identificare con Frigg). |
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Wolf84
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Inviato:
Sab Set 08, 2007 1:24 am |
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Wulfgardr ha scritto: |
(per quanto secondo alcuni studiosi Freja sia da identificare con Frigg). |
esatto. come ribadisco nel saggio, i testi eddici pervenuti a noi sono perlopiù laconici, pieni di contraddizioni gli uni con gli altri. non abbiamo sempre una verità "assoluta" al riguardo.
ho chiesto a una mia amica norvegese di aiutarmi a tradurre dei testi, che guarda caso in lingua inglese (e figuriamoci dalla traduzione dall'inglese all'italiano) risultavano assolutamente errati. gli studiosi hanno molte difficoltà a sbrogliare le matasse, e ogni volta che viene rinvenuta una nuova runa, questa rimette in discussione qualcosa. |
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Muspeling
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Inviato:
Sab Set 08, 2007 9:36 pm |
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Capisco Wolf84, l'esigenza di semplificare e di avvicinare un simile testo a cultori del gdr, ma "famiglia" non è concetto tanto alieno persino ai giocatori di ruolo
Ostaggi degli Asir, credo nemmno
Quanto alle contraddizioni... sì, sono vere le perdite di materiale, il problema di traduzione (che è moltepèlice e non riguarda solo la trascrizione dal norvegese Moderno a all'italiano passando per l'inglese),
ma - fondamentalmente - bisogna comprendere che questi testi di cui parliamo non sono altro che la cristallizzazione ultima di miti popolari, orali, che mutano di per sé!
I popoli scandinavi, entrando in contatto con quelli germanici del continente, hanno preso a prestito molti elementi dei miti di questi popoli più meridionali, da cui la "parentela" di eroi, divinità, mostri e situazioni, ma poi questi abitavano in regioni diverse, con altro clima e altra storia successiva anche!
Queste sono le prime origni, irriducibili, delle apparenti contraddizioni, che forse non lo sono tutte, ma semplicemente sono evoluzioni di un immaginario identitario... |
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Wolf84
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Dom Set 09, 2007 3:59 pm |
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Muspeling non hai fatto altro che ribadire un concetto che ho espresso precedentemente Mi spiace contraddirti, ma alcuni Vanir sono stati ostaggi degli dei della prima classe/famiglia che dir si voglia, in alcune storie della mitologia norrena, come sono certo - e spero - tu sappia.
Avendo attinto a testi universitari norvegesi (fra cui "Norse Mythology" di Peter Andreas Munch, Sigurd Bernhard Hustvedt, professori di Tradizioni popolari Scandinave presso l'Università di Oslo) so quello che dico.
Aluvè |
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Muspeling
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Inviato:
Dom Set 09, 2007 8:27 pm |
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Ma certo! E mi fa anche piacere che tu ti sia informato tanto bene!
Semplicemente dicevo che i concetti di "classe" e "famiglia" sono un po' distantelli e non sarebbe stato troppo lungo od oscuro essere più precisi.
In più ho solo aggiunto - a vantaggio di Qualsiasi interessata/o possa leggere questa discussione - un minimo di approccio storico a questi affascinanti miti norreni... Hai visto mai che, l'eventuale, non si addormenti!
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Wolf84
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Lun Set 10, 2007 12:37 pm |
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fiordiluna
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Località: Regno delle Fate, nella lontana Hy Breasail
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Mer Set 12, 2007 3:15 pm |
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Io non sapevo quasi niente sulla mitologia norrena (a parte la storia di Odino che uccide Ymir e forma la terra... e qualche altro particolare come il cavallo a 8 zampe) quindi ho trovato questo saggio molto intessante!!!
Almeno ora conosco la storia a grandi linee, non mi ricorderò certo tutti i nomi, ma ti ringrazio per averla scritta qui Wolf. |
_________________ .·:*¨*:·.Fiordiluna.·:*¨*:·.o¤°`°¤o,¸¸¸,o¤°`°¤o,¸¸¸,o¤°`°¤o,¸¸¸,o¤°`°¤o |
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Wolf84
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Mar Ott 23, 2007 11:54 am |
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Matthew McPumpkin
Scudiero
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Località: Milano
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Inviato:
Ven Dic 07, 2007 12:51 pm |
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Io sto leggendo un volumone di Gianna Chiesa Isnardi. Ci sono TUTTI i miti nordici: dei, mostri, cosmogonie, simboli...
Ve lo consiglio vivamente, se siete appassionati in materia. |
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Muspeling
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Ven Dic 07, 2007 11:38 pm |
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Wolf84
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Inviato:
Mar Mar 11, 2008 9:08 pm |
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per tutti gli appassionati della mitologia scandinava, in area downloads (backgrounds e personaggi) potrete scaricare un racconto breve basato sul lungo inverno del Fimbulwinter.. buona lettura! |
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Morvan
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Inviato:
Gio Mar 13, 2008 8:15 pm |
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Wow, mi ci è voluto un po' a leggerlo tutto, ma devo dire che è interessante! |
_________________ GRAZIE TUTTI !!! |
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