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 Tra Credenze Popolari, Culti Pagani e Religioni Dimenticate… Successivo
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Emma Norton
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Registrato: 14/04/06 17:01
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MessaggioInviato: Dom Mag 20, 2007 3:46 am Rispondi citandoTorna in cima

***Il Segreto degli Ashley e dei Midnar***

…Da un vecchio tomo consunto dal tempo, nell’antica biblioteca di Moravia ove è sepolto ogni sapere antico e ormai dimenticato dagli uomini, si legge tra le sue pagine di come si son formati i mondi per come li conosciamo, e su un pezzetto strappato e ingiallito, lasciato a margine per nota, di cosa è avvenuto nel mentre che si formavano i mondi e nel dopo la nascita degli dei…

“…Cosi i mondi nacquero in principio nell’oscurità totale, e preservavano la pace perché non v’era alcun bisogno di lottare quando le ombre, come un ventre materno, ci cullavano lasciandoci liberi di godere dell’armonia del silenzio e delle sue forme, prive di colore, ma piene di pace… Eravamo tutti fratelli in una stessa grande patria, e come bambini dormivamo tranquilli, assopite le nostre ire, stringendoci nell’abbraccio del buio…”

…Girate pagina adesso, perché un altro frammento di verità sta per venir fuori dal questa carta ruvida, e ampliare la vostra mente oltre ciò che vi è stato già detto…

“…Le Ombre furon fredde solo quando si strinsero, perché sapevano che stava per accadere qualcosa che avrebbe cambiato per sempre la vita sui mondi. Le Ombre parvero gelide quando la Luce parve più calda e sfigurò i volti dei “Midnariti”, accecandoli. Le Ombre sembrarono congelare i cuori quando gli uomini s’accorsero che esistevano i colori ed era tempo di svegliarsi dal lungo dormire…”

…Perché un tempo esistevano i Midnar, figli del buio, uniti in gemellaggio con le Ombre, e sembravano esser stati i primi a viver sui mondi, ancor prima della nascita degli dei che scatenò l’avvento della Luce e la comparsa degli Ashley. E così come nascevano, alla morte si ricongiungevano alla trama d’Ombra, che forniva la vita e la nutriva con la sua oscura presenza…

“Non potevano accettare le Ombre di esser soggiogate, non era semplice orgoglio, ma sopravvivenza della stirpe Midnar. L’Occhio del Buio non avrebbe lasciato che la Stella di Fuoco, ormai viva e potente, si fosse impadronita di tutto. Le guerre così cominciarono, e gli dei ne furono gli artefici… e Giudici…”

…Solo quando crebbero gli dei, le lotte cessarono. Solo quando si resero conto che non potevano più interferire con i mortali decisero di separare le Ombre dalla Luce, e in equità le dispersero, creando il giorno e la notte, le stelle e gli angoli bui, il gelo e il fuoco…

“Ancora oggi i Midnar combattono i seguaci dell’Ashley, la Stella di Fuoco, nella speranza di poter sfuggire alla decisione degli dei e quando tutti i componenti di una parte verranno meno, arrivare al nuovo abisso, di totale Luce… o perenne Ombra…”

…E prima che ciò accada, tutti i mortali continueranno a viver tra le guerre e la distruzione, inconsapevoli che tutto è cominciato per un semplice risveglio…
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Emma Norton
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MessaggioInviato: Mer Mag 23, 2007 7:22 pm Rispondi citandoTorna in cima

Il Circolo dei Druidi di Melandru
Sono Midnariti che hanno mescolato le loro credenze con quelle del culto alla dea Varda e in particolare di Kishk. Vivono nelle foreste e aiutano chiunque necessita di difficoltà, sia esso malvagio o di nobile cuore. Sono pacifici ma se necessario, per difendere la natura e le sue creature, sfruttano i loro antichi poteri che traggono forza dalle sorgenti delle Ombre che custodiscono nei loro santuari e annientano senza difficoltà ogni sorta di nemico.


Festa degli Animalia
Prima della nascita degli dei la grande mano del Demiurgo (creatura onnipotente venerata da Midnar e Ashley) ha plasmato gli Spiriti che avrebbero dovuto aiutare i mortali a sopravvivere nei vari luoghi della terra. Ogni spirito ha creato così a sua immagine e somiglianza gli animali, per aiutarli in questo compito, e tutt'ora proteggono i viaggi dei drudi e dei cacciatori in foresta e in base ai loro capricci gli assicurano un viaggio senza pericoli o un'abbondante caccia. Celebrare la nascita di questi spiriti fa sì che per tutto l'anno i raccolti siano ricchi e i lunghi viaggi sicuri e redditizi.
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Akhayla
Guardiano
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MessaggioInviato: Lun Giu 04, 2007 8:10 pm Rispondi citandoTorna in cima

GLI ASHLEY

“Poiché sono figli della Luce, vivono nella continua lotta contro ogni discendente dell’Ombra, nella perenne battaglia per un equilibrio che entrambe le parti perseguono, nel tentativo di preservare il flusso della vita, e allo stesso tempo cercano di violare affinché il mondo possa essere avvolto da un unico abbraccio: di luce o di buio…”

Alla nascita, nessuno può stabilire chi sia Ashley o meno. Esistono mille sfaccettature dell’essere parte della stirpe, e molti non si accorgono spontaneamente della loro natura, al punto che molte creature muoiono totalmente inconsapevoli di ciò.

Tuttavia, chiunque appartenga alla stirpe della Stella di Fuoco lascia sempre che le proprie azioni siano guidate da un estremo senso di rettitudine, di spirito di sacrificio, e di spontaneo asservimento alla giustizia e al bene. Queste caratteristiche sono ovviamente troppo generiche per riconoscere un’Ashley, ciò nonostante non esiste Ashley al mondo che non si getterebbe nella lotta contro un Midnar, se mai lo incontrasse sulla propria strada. L’istinto alla battaglia contro le Ombre è naturale quanto quello di respirare o di aprire gli occhi per vedere. Molte lotte segnate col sangue nella storia sono state teatro di scontri apocalittici tra Ashley e Midnar, quando il mondo era giovane ed entrambe le fazioni erano numerose. Ma ora, da entrambe le parti, la stirpe si è indebolita al punto che ormai coloro in cui splende la fiamma della Stella di Fuoco, o in cui domina la tenebra dell’Occhio del Buio, sono sparpagliati per il mondo conosciuto, ignari della loro reciproca esistenza.

Il culto degli Ashley tuttavia non è ristretto ai pochi discendenti. E’ possibile asservirsi alla Stella di Fuoco, giurando di perseguire il bene in ogni sua forma, e tale giuramento viene prestato in un rituale molto complesso che sancisce un legame profondo con la stirpe. La persona che presta tale voto dovrà esserne degna, e soprattutto dovrà rendersi conto che tale legame dovrà essere perpetrato fino alla morte. Su chiunque presti il giuramento viene impresso un tatuaggio sulla spalla sinistra, un antico simbolo chiamato adlish, “luce di fuoco.” Purtroppo non esiste alcuna rappresentazione di tale simbolo, che sia un disegno o una descrizione, e solo i membri più anziani delle famiglie più antiche, che si tramandano tradizioni, miti e leggende di generazione in generazione, saprebbero riconoscerlo.

Il talento degli Ashley si condensa in una sola caratteristica: la luce, in tutte le sue forme e sfaccettature. Compresa quella di portatrice del calore della vita. Si dice che anche coloro che si legano tramite il rituale alla sacra stirpe, col passare del tempo, comincino a manifestare questo stesso talento. Alcune cronache riportano di guerrieri dalle spade lucenti, o avvolti costantemente da un bagliore che agli occhi di tutti, specie i più superstiziosi, li rendeva quasi inumani; tuttavia, la veridicità di quanto riportato è alquanto dubbia, e poiché soprattutto il nome Ashley non viene mai menzionato, è impossibile capire se tali testi si riferiscano alla sacra stirpe oppure a qualche altra realtà, vera o falsa che sia.

Se un lettore attento e molto paziente avesse consultato uno dei tomi polverosi custoditi ad Athkatla, che tratta le credenze di popoli, razze e tribù riguardo ai concetti della vita e della morte, avrebbe scorto in un minuscolo paragrafo un accenno agli Ashley, sebbene le scritte ormai siano diventate quasi illeggibili…

“Essi non credono in un'altra vita, tuttavia sanno che ogni anima non viene persa dopo il freddo abbraccio che conduce all’oblio… […] Poiché la sacra luce è eterna e non si può spegnere, trova posto nel buio del firmamento, a vegliare sulle anime degli uomini […] e a guidarli nei loro viaggi. E’ così che hanno origine le stelle, ciò che resta di ogni anima Ashley che abbia calcato la terra, e si dice che ogni stella cadente possa annunciare la nascita o la morte di un discendente della stirpe, in una qualsiasi parte del mondo…”

A dire il vero, non esistono libri che trattino gli Ashley nei dettagli, sebbene alcuni sparuti poemi li decantino. Tuttavia sono stati rinvenuti alcuni tomi antichi che riportano cronache di epiche battaglie, in nome della Luce ed dell’ Ombra, grazie alla testimonianza diretta di chi vi ha assistito. Nella biblioteca della Capitale esiste tuttavia un vetusto e polveroso volume che riporta i diari dei pellegrini nei territori del regno, e un testo a margine riporta questo:

“Quale canto più melodioso, eguagliato solo da quello delle più nobili dame degli elfi… le note sono miele per l’anima, ed ogni parola sembra toccare lo spirito nel profondo. Così delicato e sublime è il Cantico Sacro degli Ashley, che si propaga sottile nell’aria. Io lo udii, mentre il cantore chino su di me scandiva le arcane parole, dandomi forza e vigore… il calore della vita…
Quale prodigio nella semplice melodia, che sembra risvegliare lo spirito e l’essenza stessa delle creature…“


Il Cantico Sacro: il canto della luce e della vita. Gli Ashley “per discendenza” sono gli unici a possedere tale dono, in maniera innata. Nessuno ne saprebbe intendere le parole, dato che ormai tale lingua non viene più parlata da secoli né appartiene al mondo degli umani, tuttavia nessuno potrebbe non riconoscere la dolcezza e il calore emanato da quella nenia sublime. Chiunque oda il dolce canto dell’Ashley potrà sentire la propria anima rinvigorirsi, e le proprie forze riacquistate. Tuttavia questo dono non è privo di prezzo. Nulla nasce dal nulla, e l’Ashley stesso è costretto ad usare il fulgore della propria luce interiore per darlo in beneficio. Pochi, inoltre, sono gli Ashley che hanno avuto il coraggio e la nobiltà di pronunciare l’ultimo verso del canto, una frase che, se cantata, dona vita e morte allo stesso tempo: morte per l’Ashley, e vita per chi ode questo verso, che riceve la luce dell’Ashley nel proprio spirito, acquistando forze e vita. Coraggio e nobiltà non solo per affrontare il sacrificio, ma anche tutto quello che ne comporta, poiché l’Ashley sa che la sua morte è un passo in più compiuto dalle Ombre per avvolgere il mondo nell’oscurità totale.

Sono ormai parecchi decenni che non si scorge più un discendente della stirpe della Stella di Fuoco, ed è per questo che molti a tutt’oggi dubitano sulla loro effettiva esistenza… ma come i Midnar stanno cominciando a ricomparire, sparsi per il regno, allora anche la stirpe Ashley tornerà a calcare le terre, poiché il richiamo alla lotta è fortissimo da entrambe le parti…

_________________
Piccolo angelo bellerrimo crudele sanguinario...

Io sono una creatura del Caos. Ma dal Caos nasce la saggezza, e dalla saggezza il potere.

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MessaggioInviato: Mar Mag 13, 2008 3:46 pm Rispondi citandoTorna in cima

La figura del lupo ha fatto nascere un infinito numero di leggende, come quelle sui licantropi e sui lupi mannari, gli uomini lupo, che durante la luna piena si trasformano in lupi e procedono poi a un vagabondaggio notturno. Si narra a Romar di un lupo mannaro che vagava ululando nelle notti di luna piena terrorizzando chiunque e si dice il suo aspetto normale fosse quello di un enorme omaccione peloso che poteva andare incontro a tali trasformazioni.
Possiamo collegare questa combinazione tra lupo e uomo al binomio istinto-ragione. Dallstinto viene la forza e la furia di un guerriero. Questa trasformazione avviene di notte, parte del giorno che fu in passato come ora temuta,e che può anche rappresentare il lato oscuro. C`è una doppia natura in queste bestie mitologiche, di uomo e di bestia. Quest`ultima prevale nelle notti di luna piena e l`uomo che si trova a contatto con essa perde il controllo di se stesso e si lascia andare allstinto. Nella tradizione popolare una persona che era nata il 25 dicembre, dunque nei giorni vicini al solstizio,si poteva trasformare in un lupo mannaro e questo si diceva accadesse anche a quelle persone che volevano proseguire per loro conto sulla strada della Magia.
Il lupo ha delle caratteristiche che i guerrieri volevano invocare in loro e per questa ragione si ricoprivano ritualmente con una pelle di lupo. Questo costume costituisce probabilmente l`origine delle leggende relative ai lupi mannari, le cui principali caratteristiche sono: pelle umana ricoperta da pelle di lupo, rimasuglio di coda in mezzo alle gambe, peli sopra la lingua, unghie ricurve.
La parola lupo mannaro potrebbe derivare da lupus hominarius(uomo-lupo). E qui ci si ricollega ai guerrieri lupo, che cercavano di attrarre in sè le caratteristiche del lupo, indispensabili ad ognuno di loro.Erano chiamati Ulfhenadr, ed erano uomini dalla pelle di lupo che combattevano usando l`ascia e la lancia preferibilmente soli e di notte. In tal modo essi si impadronivano della forza del lupo.Importante in queste confraternite guerriere era anche l`ebbrezza conferita grazie a
a bevande inebrianti come quelle di cui si diceva si nutrissero gli dei. Essi aggiungevano al guerriero nuova forza. e tale ebbrezza portava spesso a raggiungere uno stato quasi estatico.
Importante è poi il furore eroico: i guerrieri possedevano qualità di abilità, coraggio, resistenza, ardore che si accrescevano in uno stato di trance e di comportamento che permetteva loro di acquisire una prestanza superiore al normale.
Naturalmente per accedere al rango di questi guerrieri occorreva superare anche durissime prove di carattere militare.
Per quanto riguarda altre tradizioni, anche i Celti usavano indossare un elmo con l`ombra di una testa di lupo mentre il lupo e l`aquila sono un`emblema delle legioni romane.Sempre per i Celti si diceva che Cernunnos vagasse tra le foreste accompagnato da un lupo, da un orso e da una lontra.Molti dei compaiono inoltre sotto l`aspetto di lupo, quali per esempio Morrigan.
In alcune leggende il lupo accompagna l`uomo nell`aldilà. Il dio etrusco dei trapassati aveva le orecchie di lupo, mentre nella mitologia greca Ade è rivestito di un mantello di pelle di lupo e Cerbero era detto Lukos, termine che rimandava quindi anche ai concetti di luce. Naturalmente il lupo era sacro ad Ares così come per i Romani era sacro a Marte e per i Nordici ad Odino. Per i Celti il lupo era Blitz, termine che si ricollega al culto di Apollo Belenus.
In Egitto il dio-lupo era Oupouaout, di Licopodi, città dei lupi, era detto sia terrore delle strade sia colui che apre i cammini.Questo per evidenziare le sue caratteristiche di esser posto davanti alla porta di una trasformazione del proprio essere.
A Romar antica inoltre alcuni riti erano compiuti da sacerdoti travestiti da lupo.Le feste erano detti Lupercali (o Lucerci), festeggiamenti che cadono nel mese di febbraio sopra al Palatino in una grotta detta Lupercal, in onore del fauno Lupercus, protettore del gregge dai lupi.Questa celebrazione iniziava con il sacrificio di un capro, poi i Luperci si cingevano il corpo nudo di pelli di questo animale. Con le strisce delle pelli dei capri percuotevano la gente che si faceva loro incontro. Questa festa ha significato di purificazione intesa in senso magico ed è per questo vicina alla Celtica Imbolc.
Nella Mitologia Nordica ci sono diverse figure di lupi: Skoll (inganno) e Hati (Odio) rincorrono rispettivamente il Sole e la Luna e alla fine dei tempi li divoreranno.La fine dei tempi, sapendo che nella mitologia nordica vi è una concezione ciclica del tempo, corrisponde all`Età del ferro di Esiodo e al Kali yuga orientale, ed è chiamata Età del Lupo: è il crepuscolo degli dei, il Ragnarokk.
Geri (il famelico) e Freki (il vorace) sono i lupi fedeli ad Odino e si allietano per i bocconi che il dio guercio dona a loro. Essi sono tratti dalla carne inesauribile del cinghiale Saehrimnir.Poi vi è il lupo Fenrir.Il mito narra che quest`ultimo diveniva di giorno in giorno più feroce, finchè non sarà sottomesso e legato da Tyr con il sacrificio della sua mano e legato con una catena fatta di elementi irrazionali quali ad esempio rumore di passi di gatto etc.Un`antica profezia aveva detto che il lupo sarebbe stato la rovina degli dei
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