La fine di un campione

Inviato: Dom Feb 15, 2004 11:49 pm

Ieri 14 febbraio 2004 Marco Pantani è stato trovato morto a Rimini. Questa la notizia che tutti conoscete. Cosa c'è al di la della semplice e cruda notizia??

Quello su cui vorrei far riflettere è cosa fa un uomo di 34 anni, famoso ricco senza nessun apparente problema a morire in questo modo??
Io in questi giorni mi sono messo a pensare a questa morte. Mi sono risposto che se fossi stato al suo posto me ne sarei sbattuto della depressione e mi sarei goduto la vita, viaggiando, divertendomi e senza troppi pensieri!!! Forse è quello che anche Pantani ha cercato di fare a Cuba, a capodanno. Ma poi tornato in romagna qualcosa lo ha cambiato!!!
Secondo voi come un uomo di successo può morire in questo modo?!?!
Mi piacerebbe leggere quello che pensate di questo argomento!

Mi fanno schifo tutti i commenti sterili e sensa senzo di tutti i giornalisti e amici di gare di Marco, tutti che rimpiangono e compiangono un compagno e un "amico". Ma come ci si può chiamare amici quando non ti accorgi se un tuo amico ti sta morendo nella solitudine e tu non fai niente per aiutarlo!!!! C'è grande ipocrisia nel mondo. Crying or Very sad

Inviato: Lun Feb 16, 2004 11:27 am

La depressione purtroppo è un male gravissimo. Dubito che non abbiano cercato di risollevarlo, ma quando sei psicologicamente distrutto è molto dura risuscire a venirne fuori. Lo sport purtroppo è fatto così: se vinci senti tutto il calore dei tuoi tifosi, appena perdi ti senti nessuno. Un atleta del suo calibro forse avrebbe dovuto saperlo... continuava a rimproverare se stesso anche dopo prestazioni al di sotto della sua media in interviste che gli facevano, a farsi del male da solo buttandosi poi nella depressione. I suoi sforzi sono stati enormi, aveva raggiunto grandi primati facendosi amare *perfino* dai francesi. Forse teneva troppo a vincere e troppo poco a chi gli stava attorno... boh, forse è stata proprio la sua fama a rovinarlo, e i presunti casi di doping ne sono testimonianza.

Senza dubbio non ho approvato questi suoi comportamenti da "perdente", ma a me piace ricordarlo come un vincente.

E speriamo che da lassù finalmente capisca di esserlo stato.

Inviato: Lun Feb 16, 2004 12:13 pm

bhe, ha ragione carlo sul fatto che la depressione non è per niente facile da supeare, e cmq non è detto che più sei ricco e famoso e meno soffri di questo male, anzi, quando hai troppi soldi perdi il valore delle cose, non ti godi affatto la vita, e vuoi sempre di più fino a che non cadi in depressione o passi alla droga...
Questa è la mia opinione in merito..
resta il fatto che era un gran ciclista...su questo non dubito...

Inviato: Lun Feb 16, 2004 8:00 pm

PaNoRaMiX ha scritto:

Mi fanno schifo tutti i commenti sterili e SENSA SENZO di tutti i giornalisti e amici di gare di Marco, tutti che rimpiangono e compiangono un compagno e un "amico".

A parte questo dico la mia:
A me non è piaciuto il fatto che dopo aver vinto moltissimo, si è venuto a scoprire che si dopava. Pantani in questo senso non ha nessuna ragione purtroppo. Non so se le sue vittorie sono state frutto della sua fatica o se sia stato dopato anche durante queste gare che l'hanno portato alla vittoria.

Pantani dopo essersi ritirato dal ciclismo ha iniziato a soffrire di depressione e tossicodipendenza. Indipendentemente dalle cause (ripeto che secondo me Pantani ha avuto torto a mettersi in mezzo alle faccende del doping), quello con cui sono d'accordo con voi è proprio il fatto che NESSUNO gli abbia dato una mano. Una persona può sbagliare, ma non va trattata così Sad

I suoi genitori mentre lui stava soffrendo erano in Grecia (se non sbaglio) o comunque da altra parte. Alla fine la sua morte è stata anche decisa dal fatto che nessuno gli era accanto e non soltanto dalla depressione o tossicodipendenza.

Inviato: Lun Feb 16, 2004 8:13 pm

Hai perfettamente ragione, confermo che i genitori erano in vacanza in Grecia, che la sorella era altrove, ma non ci pensano al figlio????
Capisco che non ha 4 anni, ma non giustifico il fatto che non ci si debba accorgere della malattia di un figlio.
Purtroppo sono cose che possono capitare, e la cosa importante è prima di tutto accorgersene e reagire, non abbandonare una persona che si sta spegnendo piano piano!!

Inviato: Lun Feb 16, 2004 9:24 pm

Riguardando i TG questa sera mi è venuto ancora da pensare..
Tutta questa vicenda ci fa capire, a mio giudizio, quanto sia fragile e insicura la mente umana. Pantani non è riuscito a creare qualcosa di alternativo alla vita che aveva fatto fino a quel momento. Prendo ad esempio un campione come Pietro Mennea. Quest'uomo oggi è deputato europeo laureato in giurisprudenza.
Probabilmente è un fatto di educazione e cultura, ma rimane il fatto che la morte di Pantani mostra il lato più insicuro e fragile della capacità umana a modificare le proprie abitudini e la propria vita!

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Quando l'ho saputo stavo uscendo non ci stavo per credere..ero mezzo rinko pero' ho pensato''morto?eppure non mi sembra gli fosse successo qualcosa...''il punto e' questo...finche' non succede il peggio nessuno sa mai nulla...specie la gente, gli ''amici'' ke dovevano stargli vicino se qualcosa non andava...purtroppo in certi casi il detto ''e' inutile piangere sul latte versato'' e' proprio vero...

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