[campagna caotica] Avventura [Riservata ai Pg]

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[Palazzo esagonale, stanza circolare]

Si approssima al nero portone, sommosso con passo scanzonato, guidato da uno zelo di follia intuibile nelle pupille dilatate a dismisura, potrebbe essere per la scarsa luce ma resta un segno d’ inconfondibile malsicuro, le ginocchia leggermente flesse, la gamba sinistra un paio di piedi in avanti rispetto alla destra, porta entrambe le braccia dietro la schiena con un gesto fluido quanto semplice, ghermendo fra gli artigli la lunga asta d’ebano foderata con bende di cuoio grezzo che lo divide dalle lame dell’ascia bipenne perpendicolari al manico.
Vi è solo un momento per contemplare il respiro profondo del Dracoide prima che possa distendere completamente i muscoli in direzione del bersaglio, un istante lento in cui ognuno vorrebbe agire ma immancabilmente resta fermo e attonito fino al prossimo batter d’occhio, e durante la realizzazione dei sottili processi mentali degli astanti, Artes lascia scivolare la corvina penna d’oca sulla pergamena senza incontrare strofinio, il gesto è talmente liquido da far apparire l’oggetto una estensione delle proprie falangi;
trascritta la formula nella sua compiutezza l’arma di Hleghox ha percorso già per metà la sua corsa, sta per infrangersi contro il livido Portal ma impatta a terra mentre il portone dolcemente si dischiude, l’ascia si conficca per metà nel pavimento in granito gemendo in una vistosa crepa, mentre saltano una dozzina di ciottoli dopo il tremendo colpo che scaraventa a terra il Dracoide spinto dal suo stesso vigore.
In ginocchio di fronte all’entrata ormai accessibile osserva curioso attendendo che si diradi una leggera nebbiolina creatasi con la caduta di parecchia polvere dall’infisso appena violato.
Ammira un cofanetto di rara bellezza poggiato su un tavolino di cristallo, sui bordi è completamente rifinito con intricati ricami floreali in oro bianco e giallo, su un lato riporta incisa la runa lor, con una piccola cavità che sembrerebbe l’ingresso per una chiave.
Il tavolino è posto su di un balconcino in legno che si affaccia su un dislivello di circa quattro bracci dove si estende per tutto il perimetro una enorme scacchiera a grandezza d’uomo accessibile grazie a due scale che si diramano dal piano superiore l’una a destra e l’altra a sinistra del terrazzino curvandosi leggermente come le braccia di una madre che stringono un’infante.
Sulla scacchiera vi sono alcuni pezzi bianchi, la regina, un alfiere, un pedone, una torre e un cavallo, e in fondo al piano inferiore vi sono due grate di ferro che rinchiudono in delle gabbie costruite nella roccia dei Gargheck, enormi cani con la testa giunta direttamente alle spalle sprovvista di collo, scuri come la notte e ciechi di natura fiutano l’aria da dietro le sbarre, ringhiando e latrando, sbattendo i possenti zoccoli sulla nuda roccia.

Una vista dall'alto della scacchiera:

Inviato: Mer Apr 11, 2007 2:06 am

[Artes Owlas: 12 PF, 5 PMT, 10 PM, 5PP]

Un enorme sorriso di soddisfazione riempe il viso di Artes, mentre vede il portone aprirsi e Hleghox finire con il sedere per terra a causa del suo colpo. *Svelto di mano ma lento di cervello... I migliori...* Il sinistro cigolare della porta lascia presto il posto ad un momento di imbarazzato silenzio, spezzato dallo stesso Artes "Grazie, grazie, siete un pubblico meraviglioso. Ora basta con gli applausi o mi farete montare la testa. Quanto al pubblico femminile... Potrà esprimere l'apprezzamento e la stima per la performance e l'artista in separata sede, al termine dello spettacolo. Vogliamo proseguire?" Il Rajel avanza con passi lenti e misurati, curandosi di inchinarsi profondamente davanti ad ogni membro del gruppo, felino incluso, come un attore al termine della rappresentazione. Giunto davanti a Hleghox si inchina e poi gli porge la mano, per aiutarlo ad alzarsi.
Appena il dracoide è di nuovo in piedi, Artes supera il nero portone, raccogliendo da terra alcuni dei piccoli ciottoli creati dall'ascia di Hleghox. non si sa mai...
Nella sala successiva fa bella mostra di sé un cofanetto su un tavolo di cristallo ed il primo pensiero che passa per la mente di Artes è un tentativo di quantificarne il valore monetario, il secondo è invece collegato alla scacchiera *Che brutta situazione...* "Eily, sorridi! Non posso più provarci con te! Sei appena diventata un uomo..." Prima che la ragazza possa rispondergli per le rime il giovane prosegue "Non è colpa mia, lo ha deciso il creatore di queste "prove". Nel quadro di prima avevi una corona in testa e siccome manca il sovrano delle tenebre su campo di battaglia, credo che quello scomodo ruolo sia tuo." David interviene nella conversazione avvicinandosi ad Artes "Che vuoi dire?" il ragazzo sorride e comincia a rispondere "E' la versione gigante di un gioco piuttosto in voga fra gli studiosi: l'esercito delle tenebre e della luce si scontrano ed ogni giocatore ne controlla uno. Lo scopo è abbattere il sovrano dell'esercito nemico. Da quella plancia manca l'esercito delle tenebre, e considerando i ritratti della stanza di prima, Eily è il Sovrano, io un Cavaliere, testa di pietra una Torre d'assedio, Hleghox il Portatore dello Stendardo e tu, mio buon David... sei un semplice Soldato." Lentamente Artes porta la mano destra al mento accarezzando lentamente l'accenno di barba che vi si sta formando. "Viste le posizioni descritte nei ritratti, direi che ognuno di noi minaccia il proprio corrispettivo dello schieramento luminoso, ma dobbiamo fare attenzione: ho imparato a giocarci qualche tempo fa, a Mamorik. Non ero un genio ma preparavo buone trappole ai miei avversari. Seguendo le regole del gioco solo uno di noi può muovere ogni turno e se iniziamo a muoverci a caso verremo sconfitti tutti." Un ulteriore sguardo alla scacchiera fa notare ad Artes un ulteriore particolare preoccupante "Inoltre sarebbe interessante sapere a chi tocca muovere: la situazione è di stallo e il primo che muove avrà la possibilità di vincere." Artes prende dalla tasca un paio di ciottoli e comincia a farli rotolare giù per le scale "Se tocca a noi, siamo messi piuttosto bene, ma se tocca alla luce... siamo fottutamente morti." *Ci serve un piano B...* "Testa di pietra, vedi se riesci a capire come aprire il cofanetto, la runa dovrebbe essere quella di "Luce" se non mi sbaglio, ma l'esperto sei tu. Hleghox, terresti pronta la tua simpatica ascia? Quei botoli laggiù non mi paiono amichevoli e non vorrei che uscissero di li, specie mentre non siamo pronti a riceverli." Le ultime parole di Artes furono accompagnate dal canto della sua spada, delicatamente sfoderata e portata davanti al corpo a difesa del ragazzo.

Inviato: Mer Apr 11, 2007 8:09 pm

Emmanuel, Demone oscuro di circa 20 anni dagli occhi cremisi e capelli neri e bianchi Twisted Evil

Emma Norton [Punti ferita: 15 – Punti mente: 7 – Punti mana: 14 – Punti provvidenza 6]
Shadow [Punti ferita: 12 – Punti mente: 2 – Punti provvidenza: 2]

Emma Norton fu la prima a varcare la soglia della porta. Senza badare alle scale, si lanciò dalla ringhiera volando per la sala sopra lo strano pavimento a quadri bianchi e neri. Si chiese a cosa servivano quelle statue bianche che senza ordine erano sparse per la stanza ma in perfetta corrispondenza di alcuni riquadri. Senza riuscire a trovare una logica che collegasse la figura del cavallo e della torre alle altre che sembravano tutte assomigliare a forme umane, sostò per un attimo sulla statua dell’omino incoronato poggiando i piedi sulla testa di marmo. Si voltò improvvisamente sentendo un brivido percorrerle la schiena e si vide davanti le gabbie di alcuni cani che la ringhiavano e latravano inferociti: ‘Questi sarebbero i graziosi cuccioli di Fenebir? Ma che teneri.. E io che pensavo che odiasse gli animali…’ Deglutì alla vista dell’osso morsicato che lasciarono sfuggire dalle gabbie… Con tutta probabilità doveva trattarsi del femore di qualcuno. ‘Da bravi cuccioli, non sono buona da mangiare.. le mie ali sono gracili e il mio corpo è formato da sangue velenoso.. Non vorrete mica morire per un po’ di carne di demone, vero? ..Vero?? Ma guardate voi stessi c’è un succulento rajel dalla carne morbida come quella di un agnellino lassù, e c’è pure un umano delle valli e solo i draghi sanno come sia saporita la loro carne… perché non provate a morsicare loro?? Vi sconsiglio il gargoyle, potreste perdere qualche dente afferrando la sua coscia e il dracoide.. beh, la sia ascia non è un giocattolo…’ Stava cercando di negoziare con quegli animali quando d’un tratto Artes le grida da sopra il balconcino: "Eily, sorridi! Non posso più provarci con te! Sei appena diventata un uomo..."
“Ma che..” Avrebbe continuato la frase se parlando non si fosse accorta di aver cambiato tono di voce. Passò la lingua tra i denti e i canini erano diventati molto più vistosi, così come la mascella e il mento più pronunciato. Si accovacciò cercando di specchiarsi nel riflesso del pavimento e notò qualcosa che la colpì profondamente: “Ma son per caso io questo demone dagli occhi cremisi e i capelli scuri? Sono le mie corna a sorreggere questa corona e ancora mia questa voce cupa?” Passò la mano destra, tre volte più grande del normale, sul suo viso e una barba incolta si sentì al tatto. David chiese spiegazioni ad Artes che cominciò a chiarire i dettagli ma la mezzo-demone sembrava essere assorta nei suoi pensieri. Shadow era ai lati della scacchiera che guardava preoccupato la sua padrona.. sempre che di padrona si potesse parlare. *L’odore è quello*, pensava *Ma non ha l’aspetto della mia padrona.. è un uomo..!* Quando decise si spiegare le ali e allontanarsi dalla statua recuperò di colpo le sembianze femminili; fu allora che arricciò il naso di disappunto e tornando a fermarsi sulla testa della creatura di marmo, riacquistate le fattezze maschili, aggiustò la corona sulla sua testa, incrociò le braccia aggiungendo con espressione seria rivolta al rajel: “Stai parlando di un gioco che conosco umano, per cui dammi le tue istruzioni e cerchiamo di risolvere questa faccenda il più in fretta possibile.. Sempre che tu non voglia finire in pasto a quelle belve..” Ammiccò ai Gargheck rinchiusi nelle gabbie, ma le sue parole non ebbero alcun conto perché tutti erano concentrati sul cofanetto ben visibile dall’alto di una balconata in legno. *Cosa conterrà di tanto prezioso?* Un parte di lei la spingeva ad andare a curiosare, ma non apprezzava le rune per quanto potenti potessero essere e preferiva che fossero gli esperti ad occuparsene.. *Ci penserà Sayrus.. Per il momento vediamo di goderci questa nuova forma…*
Emma in versione maschile strinse i pugni ingrossando i bicipiti, atteggiandosi e saltellando su una gamba e l’altra dall’alto della statua per assumere diverse posizioni che potessero esaltare i muscoli del suo nuovo corpo. Esclamò ad alta voce: “Coraggio gente! Scendete anche voi a divertirvi, voglio vedere la faccia di Artes versione somaro! ..O cavallo? Non che faccia differenza! MUahhahahah…” Il felino titubante di avvicinò al demone che continuando a ridere si aggrappò alla statua per scendere e trovarsi di fronte il muso del ravel e commentare: “Coraggio amico dal pelo nero, sai chi sono io? Sono il tuo nuovo padrone… Sono Emmanuel! Il demone oscuro bello e fortissimo! Ahahahahahah” Le risate della demone trasformata si propagarono nella sala come un eco ma quando sembrò riprendersi da quel momento di follia tornò seria e accovacciata sulla pietra aspettò la reazione degli altri.

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Sayrus: Gargoyls
Punti Ferita 21 PF - Punti Mente 7 PMT - Punti Mana 18 P - Punti Provvidenza 6

Non appena la porta si dischiuse, un ghigno compiaciuto si distendeva sul volto di Artes, mentre nel Gargoyle, una rabbia interna gli stava corrodendo l'animo...*Prima o poi lo stendo* continua a ripetersi insistente, come per azionare la carica a una bomba ad orologeria...
Opta invece per dei rilassanti, salutari e profondi respiri..."Complimenti mezzo tappo, non credevo ci fosse materia grigia in quella specie di zucca molliccia..." si da due colpi leggeri sul capo, per mostrare il colpo secco provocato al contatto con la pietra..."questa è una testa dura" sorride "qui dentro la materia grigia sarà al sicuro..."lo schernisce riferendosi alla fragilità del cranio...
Deciso a non preoccuparsi più del ravel, si volta verso la sala che era celata dal nero portal, intravedendo, dopo un'accurata analisi, ciò che poteva essere una scacchiera...Volgendo ancora il guardo alla sala, s'avvede inoltre di un cofanetto, posto su un balconcino in legno...
Nel frattempo Emma ha già preso posto nel riquadro corrispostole, assumendo magicamente, le sembianze di un uomo, un Re...*Per tutte le pietre del Tempio Oscuro* impreca...
Contemporaneamente, Artes prende a blaterare qualcosa riguardo il cofanetto, e la luna Lor...'Luce' sibila...'e questa serratura...dove diavolo la trovo io una chiave adesso? o forse dovrei incastonare un'altra runa...probabilmente Lor, che io non ho...Bene' sospira infine quasi affranto...prende a scrutare attorno al cofanetto, alla ricerca di una chiave o consimile, cerca inoltre ad aprire il coperchio, rifugiandosi nel fortunato ma improbabile caso, in cui fosse già aperto...

Inviato: Mar Apr 17, 2007 3:07 am

Hleghox - PF 21 – PMe 5 – PMa 10 – PPr 4

Cade in ginocchio seguendo il percorso dell’ascia scagliata violentemente contro il portale. Schegge e scintille vengon fuori dal pavimento colpito dal metallo. Una nube di polvere oscura la visuale per poi diradarsi ed offrire ai suoi occhi una stanza particolarmente strana. Artes entra parlando di strane corrispondenze. Hleghox estrae l’ascia infissa nel terreno con un lieve sforzo, si alza in piedi lentamente e comincia a seguire Artes, pronto ad ogni evenienza. Un cofanetto ed una scacchiera gigante. Secondo il rajel i pezzi sulla scacchiera rappresentano loro cinque…”Beh…avrei preferito essere io il re…ad ogni modo ora è più chiaro…credo basti metterci nella posizione indicata e qualcosa dovrebbe succedere…che dite? Poi se non dovessero succedere nulla, possiamo sempre sperare…” detto questo si introduce nella stanza e osserva le gabbie furenti. Dubbioso, ragiona se eliminare le simpatiche bestioline immediatamente o aspettare che si liberino. Perché si libereranno…di sicuro!
Seguendo le indicazioni di Artes, raggiunge la scacchiera e comincia a spingere l’alfiere verso la diagonale. Dice “ Alfiere in H6….scacco matto…”ghigna lievemente “ho sempre desiderato dirlo…” infatti aveva spesso giocato in passato ed aveva sempre preso della sonore batoste. Ma stavolta sarebbe stato diverso. Può vincere. Deve vincere. E i suoi compagni lo aiuteranno.

Inviato: Mar Apr 17, 2007 7:35 pm

[David Ransisc,PF:21 PMe:5 PMa:14 PP:6,Palazzo Esagonale]

#BOOOM!#la porta si apre e il povero Hlegox cade a terra,emma è la prima a varcare la soglia insieme ad artes mentre il sayrus ed io entriamo per ultimi.
Una scacchiera ,un enorme scacchiera stà d'innanzi a noi mentre Artes inizia a spiegarmi il "gioco".
Ascolto interessato il discorso e di tanto in tanto pongo il mio sguardo sulla scacchiera."grazie artes...ho capito...ma una cosa sola....chi ci comanderà a noi????Forse voi???,sembrate il più esperto ed aggiornato sù questo gioco"
Osservo attentamente la situazione e la stanza grattandomi di tanto in tanto la testa"B7 giusto???era quella la mia posizione???"
Tiro fuori la spada e con passo deciso ma tremolante mi avvio sulla scacchiera sapendo già cosa accadrà.

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[Palazzo esagonale, stanza della scacchiera]

Artes si avvicina con fare incuriosito, dilettato dall’enigmatico scrigno che aveva saputo strappare la sua attenzione, anche Sayrus da parte sua s’approssima al vetusto cimelio, anch’egli intrigato da quelle forme perfette e dalle incantevoli curve che si disegnavano in trame di raffinatissimi ori.
I due notano come il coperchio sia bloccato dalla complicata serratura, resa inviolabile da mani esperte, osservando come l’interno del suo pertugio, facendo in modo che la luce penetri all’interno, sia fabbricato in ottone e termini in un fondo troncato con le incanalature delle pareti per far scorrere una vite senza fine.
La mezzo cerca di adattarsi ai muscoli del nuovo corpo, così pesanti e sviluppati da darle a prima vista illusione di non farcela a sorreggersi con le proprie forze, seppure di reale stirpe rimaneva nulla di più che un semplice e rugginoso involucro.
Intanto il dracoide colto da improvviso lampo di genio prova a spingere l’enorme statua dell’alfiere bianco, e nota come la casella sottostante della scacchiera si trovi ad un livello inferiore rispetto alle altre, e la stessa osservazione vale per ogni pezzo, il quale con il proprio peso schiaccia premendo i vari tasselli sottostanti.
Non vi è altro modo per poter spostare i pezzi, oltre all’issarli, dato che si trovano ostacolati dalle caselle circostanti a quella sulla quale sono posti;
infatti stringe entrambe le possenti braccia intorno alla figura scolpita che lo supera di altezza per almeno un terzo del suo corpo, con sforzo sovraumano tenta di sollevarla da terra, ottenendo come risultato solo una lieve oscillazione della stessa che torna immediatamente a restare immobile, salda nella propria maestosità.
Incurante del pericolo David varca la scacchiera, nel momento che corre tra l’alzata del suo piede e quello in cui lo poggia sulla casella, tutti lo fissano sbigottiti creando un surreale silenzio interrotto solo dal latrato di uno dei Gargheck che si dimena dietro le sbarre, appena il passo è compiuto il tassello viene schiacciato dal suo stesso peso emettendo un clamoroso #Clack#, seguito immediatamente da un fastidioso rumore stridente che gli fa accapponare la pelle;
le grate che li separano dalle stanze in cui le quattro bestie in spasmodica trepidazione attendono il proprio prossimo pasto, cinicamente cominciano a scorrere aprendosi molto lentamente, concedendo un paio di minuti prima che possano dischiudere a tal punto da poter essere varcate.

Inviato: Gio Apr 19, 2007 3:42 am

Hleghox - PF 21 – PMe 5 – PMa 10 – PPr 4

Nonostante i grandi sforzi Hleghox non riesce a spostare l’alfiere dove vorrebbe. Abbastanza contrariato sbuffa e bestemmia con fervore. Un attimo dopo vede David muoversi sulla scacchiera, certo che combinerà qualche pasticcio. Un passo falso dell’umano e il trabocchetto scatta #Clack# le grate che imprigionano le orribili bestiacce cominciano ad aprirsi. ‘Lo sapevo’ pensa il dracoide ‘avrei dovuto lasciar perdere la scacchiera e interessarmi a quelle malnate fiere…al solito, metro di giudizio sbagliato’. Afferra lentamente l’ascia dal fianco “David! Sta indietro!” dice al giovane mago. Intanto passa lesto la lingua sulle labbra, aguzzando la vista verso i cagnacci. Poggia un ginocchio su una casella nera e con un gesto possente fa partire l’ascia. Essa comincia a solcare l’aria parallela al pavimento, ruotando e fendendo. Frattanto estrae la spada cingendola con entrambe le mani. Stringe nuovamente la presa sull’elsa ed attende che l’ascia compia il suo dovere. Alcuni secondi di stridente tensione. “Voi due” dice ai compagni presi da curiosa attenzione per il cofanetto “credo che sarà difficile aprire quella cosa dalla pancia di queste maledette bestiacce…datevi una mossa!”. Concentrato e attento, aspetta che le fameliche belve gli vengano incontro, ringhiando e latrando, pronto come sempre a farle a pezzi.

Esploratore Registrato: 22/11/07 11:58 Messaggi: 285

Punti Ferita 21 PF - Punti Mente 7 PMT - Punti Mana 18 P - Punti Provvidenza 6

Oramai catturato dalle splendide fattezze del cofanetto, resta apparentemente confuso non appena il Dracoide richiama all'allerta...
"Cosa...Diavolo...è successo..?" domanda attonito, mentre lo stridio delle grate che cominciano a sollevarsi spezza il silenzio generato dalla spropositata azione del maghetto...
'Razza di stolto" sibila fra i denti, mentre rapido scruta il resto della stanza, per assicurarsi che non siano scattate altre trappole...
Istintivamente infine, si fionda verso le grate, spiccando un energico balzo, e distendo le ali, andando a planare fino alle possenti grate...
Poggia saldamente i piedi a terra, inarcando il busto all'indietro, oltre che per esercitare maggiore forza, per tenersi a debita distanza dai cagnacci, e afferra dall'alto le sbarre, cercando di fermare la loro corsa, o per lo meno rallentarle...
Un brivido gli percorre la schiena, non appena i musi di quelle bestie , sembrano essere più vicine del necessario..*Dannazione, questa è davvero una brutta storia...* pensa, mentre lo sguardo volge verso il dracoide...#HLEGHOX, CHE DIAVOLO ASPETTI, VIENIMI A DARE UNA MANO!# urla con voce quasi vomitata, causata dallo sforzo, e dalla preoccupazione mista a rabbia...

Inviato: Dom Apr 22, 2007 7:34 pm

[Artes Owlas: 12 PF, 5 PMT, 10 PM, 5PP]

*O giusto cielo... Quella ragazza non finirà mai di stupirmi. E di farmi divertire oltretutto...* D'un tratto David lo interrompe, chiedendogli se sarà lui a guidare il gioco "Non vedo perchè no, pare che io sia l'unico giocatore con le capacità giuste e la volontà di metterle all'opera. Non come qualcun altro che preferisce giocare alle inopportune metamorfosi." David, sinceratosi della propria posizione si dirige sulla scacchiera, posando il piede sulla casella giusta... e facendo scattare una trappola *Ecco, mi pareva che fosse troppo facile. Almeno Hleghox non è riuscito a muovere i pezzi, questo ci mette ragionevolmente al riparo dal dover finire la partita prima che quelle bestiacce si liberino e .... .... Ma cosa?* Il dracoide ha infatti scagliato l'ascia verso le gabbie, cercando di "ammorbidire" le bestie prima che si liberino. L'idea di per se non sarebbe stupida, se l'ascia non gli servisse di più in combattimento ravvicinato "E ora che fa quell'altro?" #Ehi! Testa di pietra!# urla Artes, cercando di attirare l'attenzione del gargoyle "Non hai visto che ci sono DUE gabbie? Se tu non riesci a tenerne chiusa una da solo, come eviti che quei cani ci siano addosso? Senza contare che i contrappesi battono i muscoli. Anche quelli di pietra. Sempre." Artes resta indeciso sul da farsi solo per un momento, l'idea non è delle migliori, ma dovrebbe bastare. #Ora basta con le idiozie! Eily, o Emmanuel, come ti pare! Sulla casella E8! David! Non muoverti da lì! Sayrus, lascia perdere le grate e vai sulla casella A6 e tu Hleghox sulla casella H6. Se avete lamentele me le farete DOPO che saremo usciti di qui vivi!# Il Rajel salta giù con fare acrobatico e raggiunge la casella D4 "Ma fino ad allora, farete come dico io."

Inviato: Lun Apr 23, 2007 2:11 pm

Emma Norton [Punti ferita: 15 – Punti mente: 7 – Punti mana: 14 – Punti provvidenza 6]
Shadow [Punti ferita: 12 – Punti mente: 2 – Punti provvidenza: 2]

"..Non muovermi da dove sono? E chi si muove.. Male che vada le belve non mi prenderanno comunque da quassù... potrei farmi beffa di loro mentre vi spezzano le ossa preannunciando ciò che dovrebbe accadermi..." Preoccupata osserva il suo felino che pare domandare con lo sguardo quali siano gli ordini: "Prima che tutti raggiungano la loro postazione, Rajel, non ti dispiacerà se accompagno il mio felino in un luogo sicuro, vero?"
Lasciando le sue nuove sembianze afferra il ravel e lo issa ancora in volo, senza poggiar piede a terra per evitare di far scattare altre trappole, e porta il felino sul balcone in legno dove è conservato lo scrigno che tutti cercano disperatamente di aprire. Messo in salvo il suo bene più caro estrae le spade e si proietta sulla statua del re oscuro tornando a sorridere ogni volta che compare la corona di smeraldi sul suo capo.
"Forza gentaglia, fate come dice il rajel se volete vivere tanto a lungo da scoprire cosa c'è in quella scatoletta d'argento!"

Shadow dall'alto del balcone osserva, poggiandosi con le zampe anteriori sul bordo in legno, i movimenti dei compagni d'avventura della sua padrona. Soprattutto lo affascinano i versi di quelle creature che stanno chiamando a gran voce il nome di qualcuno e che chiedono cibo come se fosse stato negato loro da più di un anno. Quando si volta per un istante anche l'animale s'accorge dello scrigno. Lo annusa sospettoso, muovendolo con una zampa ma è troppo pesante per via della compelssa serratura alché si ritira dal tavolo e sonda il pavimento in cerca di indizi.

Inviato: Lun Apr 23, 2007 8:57 pm

[David Ransisc,PF:21 PMe:5 PMa:14 PP:6,Palazzo Esagonale]

click.......*nooooooooooo!!!!lo immaginavo...ora mi ammazzeranno tutti!!!*
Mi giro di scatto e noto che le grate che fa dividono noi da quelle bestie si alzano lentamente,piano piano #David! Sta indietro!#
Mi accovaccio di scatto sulla casella senza spostarmi ne girarmi,l'arma passa a qualche centimetro dalla mia testa *...wow...per poco....*,seguo il percorso dell'arma fino a quando la mia attenzione cade su Sayrus che con tutte le sue forze cerca di tenere giù le grate e urla aiuto ad Hleghox *che bella situazione....la prossima volta faccio andare avanti gli altri*
Mi rialzo in piedi cercando di fare qualcosa ma la paura di far scattare altre trappole mi tiene immobile sulla mia casella.
Inizio a sudare,così facendo mi tolgo il cappuccio dalla testa e stò lì a guardare.
Sento le parole di artes rimbombare nella stanza*luì sembra il più esperto è il più aggiornato,facciamo come dice luià*faccio cenno di sì ad Artesper poi asciugarmi il sudore dalla fronte passando parte del mantello su di essa,impugno con pi forza la spada e rimanendo sulla casella mi inginocchio con la punta rivolta verso il pavimento e l'elsa rivolta verso il soffitto della stanza.

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[Palazzo esagonale, stanza della scacchiera]

Il rugginoso frastuono procurato dallo strascicare delle grate sulle corse in granito si confondono con gli atroci latrati dei Gargheck che fanno vibrare l’aria sotto terribili colpi di zoccoli, le statue sono le uniche a restare paradossalmente impassibili di fronte a cotanto subbuglio.
La fattura perfetta che incide volti e lineamenti è sorprendente, venature di marmo bianco così caldo e morbido levigato a tal punto da divenire lucente e da far trasalire ogni volta che s’incrocia uno di quegli sguardi, vivi nell’immobilità in cui il fato ha voluto relegarli.
Incosciente il marmoreo schieramento osserva mentre i cinque si agitano cercando di ragionare su quale sia la mossa migliore, Artes ne trova una, che sia lo scacco al re bianco nessuno può dirlo con certezza mentre i pensieri fluiscono sempre più velocemente, superati dalle azioni, e un momento dopo a mezz’aria l’ascia di Hleghox già attraversa la stanza per metà della sua estensione, diretta con inaudita violenza verso una delle aberranti creature.
Il lancio è preciso ma l’arma è troppo grande da passare attraverso le grate, al limitare di una fessura il manico batte deviando la sua corsa all’ultimo momento, passando poco al di sopra della testa di una fiera troncandogli di netto un orecchio, la bestia urla di dolore scagliandosi contro le sbarre ripetutamente, noncurante di fracassarsi il cranio.
I colpi non permetto a Sayrus di serrare con dovuta forza le grate, rallentando solo lievemente la loro apertura, troppo poco manca ormai alla completa schiusa;
David è ancora li, depresso, accovacciato con la testa fra le gambe attento a non far toccare la scacchiera nemmeno da una stilla del freddo sudore che gli cola dalla fronte, mentre osserva attento la mezzo che porta via in volo Shadow per poi eseguire le indicazioni del Rajel.
Il felino fiuta il pertugio in ottone dello scrigno mettendosi alla ricerca di qualcosa, poi fiuta l’aria e ritorna nella precedente stanza circolare.

Inviato: Mar Apr 24, 2007 2:18 am

Hleghox - PF 21 – PMe 5 – PMa 10 – PPr 4

Hleghox osserva l’ascia violenta e rapida compiere il suo percorso, perdendosi poi in uno schizzo di sangue, un orecchio schizza dalla testa di uno dei bestioni ringhiosi, nulla più. Deluso per l’esito infelice del suo lancio decide di raggiungere Sayrus che lo chiama a gran voce. Digrigna i denti, spiega le ali e in un balzo e sulla grata. Inutili sforzi, la grata compie il suo percorso fin quasi alla fine. Il dracoide balza sulla parete punta i piedi e si spinge lontano dalle fameliche belve “andiamo Sayrus” dice al gargoyle “è inutile”. Balza piroettando e posandosi al suolo, estrae poi la spada dal fodero ringhiando contro gli animali agitati, afferra tra le due mani la lama luccicante e la porta sul fianco destro pronto a sferrare un terribile fendente. Sente alle sue spalle Artes sbraitare qualcosa di incomprensibile, riesce a capire soltanto “H6”. Vorrebbe non ascoltarlo e non dargli retta, vorrebbe non aver capito ma non può fare a meno di notare come ci sia del giusto in quell’idea balzana. Compie un ultimo balzo ad ali spalancate atterrando lievemente sulla casella giusta. “H6” così ha detto l’umano e se si sbaglia…colazione grassa per le bestiacce. Allunga una mano verso gli animali pronto ad arrostirli.

Esploratore Registrato: 22/11/07 11:58 Messaggi: 285

Il sovrumano sforzo lascia il Gargoyle senza fiato, irrequieto per l'inutile energia dispensata...Le parole di Artes, soffocate poi da quelle del Dracoide lo incitano ad abbandonar l'impulsiva decisione di fermar le grate e si ritrae da esse...'Dannate bestiacce e dannate grate' sibila non appena s'allontana per raggiungere freneticamente la casella A6...'Artes, se non funziona, sarai il primo a finire in pasto a quei cagnacci...' sussurra malevolo in direzione del Ravel...
La difficile situazione, e il rischio che comporta, cominciano ad iniettargli nel corpo una specie di adrenalina, che mano a mano, riduce la sua lucidità ampliandogli i sensi animali...La foga con cui si prepara ad affrontar l'inevitabile, pare precludergli ogni forma di ragione, abbandonandolo in balia dell'istinto...
Ormai ben piazzato nella sua casella, estrae lentamente la nera spada..la ghermisce saldamente prima nella destra, poi nella sinistra, passandosela nervosamente ad ogni battito del duro cuore...'Non avrete la meglio...non su di me...' biascica nervosamente, più che per certezza, per autoconvincersene...'Shureen Shureen..non saranno certo delle belve inferocite ad impedermi di farti fuori...no di certo..' rimugina le parole fra se, parole che col trascorrere dei secondi, tendono a perdere di significato...'Sayrus...Sayrus...Sayrus...Sayrus...' tuona il nome arcano, come una violenta scarica di fulmini...'Cosa farai per aver salva la vita questa volta? non dirmi che ti fingerai morto...cadresti in banalità...' le sue labbra si muovono aritmiche, pronunciando parole che risultano come coltellate in pieno petto, rievocando eventi che farebbero invidia ad un autolesionista...
Contemporaneamente, la forza par venirgli meno...le ginocchia crollano, la spada scivola al suolo..le ali lo avvolgono come per proteggerlo in un grembo materno...#IO TI ODIO# urla, apparentemente senza motivo, come delirante, non appena lo sguardo cade su Emma, tramutatasi in Emmanuel, che nell'intricata mente del Gargoyle, pare rievocargli Shureen...
In preda ad una foga assassina, si libra in volo, col guardo di chi non è sano di mente, e pare aver la forza di cento uomini in corpo...#TU MORRAI# urla in direzione del RE, e dopo aver alzato la punta della lama verso di lui, come ad indicarlo, la ritrae a se e la scaglia con veemenza verso il petto dell'innocente Emma...
Il fragore della lama che fende l'aria non ha nulla da invidiare all'ascia del dracoide, certamente più esperto di lui in materia d'armi...
Libero ora dal peso dell'arma, assume una posa innaturale, andandosi a concentrare sulle rune, in attesa...