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 [campagna caotica] Avventura [Riservata ai Pg] Successivo
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Honoo
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MessaggioInviato: Mar Apr 24, 2007 3:39 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Artes Owlas: 12 PF, 5 PMT, 10 PM, 5PP]

"Porta pure il tuo gatto al sicuro, sono certo che le grate rallenteranno per dartene il tempo..." *Santo cielo che razza di situazione... Cominciamo a riflettere su come portare a casa la pelle e qualsiasi cosa ci sia per noi qui dentro... Strano... I pezzi della luce non si possono spostare e non esiste modo di dare matto in pochi passaggi... Perchè ho la maledetta sensazione che mi sia sfuggito qualcosa?* Al treno di pensieri di Artes fa eco solo la sua stessa voce, flebile, poco più di un sussurro 'Perchè mi è sicuramente sfuggito qualcosa...' L'attenzione del Rajel viene attratta da Shadow, che annusa lo strano cofanetto. Lo tocca con una zampa, cercando di muoverlo, lo annusa di nuovo, come ad assicurarsi di quale sia l'odore che lo impregna e poi zampetta deciso verso la sala circolare. *Dove sta andando quel gattaccio?* A distrarre Artes dai suoi pensieri è Sayrus. Non con il suo crollare a terra, ne con il suo urlo e nemmeno con l'attacco, violento e immotivato, nei confronti di Emma: è il tintinnio metallico della spada, il tintinnio prodotto dall'arma mentre ha toccato per terra.
Quel suono rimbomba nella mente di Artes, fungendo da collante per i pensieri frammentati e disorganizzati del giovane, che quasi lascia cadere la propria arma tanto fulminea è la rivelazione che riceve. #Maledizione! Tutti fuori! Subito! Tutta questa sala è la trappola!# *E io ci sono cascato come un'idiota! Hanno riempito la zona di riferimenti alla scacchiera, facendo credere che servisse ad aprire la scatola. Ma in realtà è solo un modo per tenere impegnati eventuali intrusi, mettendoli di fronte ad un indovinello palese e totalmente irrilevante! Ma questa me la segno...* Senza aspettare che gli altri mostrino il minimo cenno di comprensione Artes si fionda come un fulmine sulla scalinata, superando i gradini a tre a tre, raggiunge il balconcino, afferra il cofanetto e schizza fuori dalla stanza urlando alle sue spalle #Eily, Hleghox, David! FUORI DI LI'!#.
In poche grandi falcate il giovane raggiunge il leggio, vi posa sopra il cofanetto e prende nella mano destra il segnalibro. Osserva prima la sottile striscia di stoffa, legata ad una piccola chiave d'ottone ornata da un glifo a forma di Lor e poi Shadow; si china vicino all'animale e gli sussurra in un orecchio 'Grazie micione, senza di te non me ne sarei mai accorto. Ora vai dalla tua padrona, è in pericolo.' "E ora a noi malnata serratura!" E con gesto fluido e misurato inserisce la chiave nella serratura e la gira, aspettandosi da un istante all'altro di poter aprire il cofanetto.
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helios90
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MessaggioInviato: Mer Apr 25, 2007 12:08 am Rispondi citandoTorna in cima

[David Ransisc,PF:21 PMe:5 PMa:14 PP:6,Palazzo Esagonale]

Accarezzo delicatamente l'elsa della spada,guardo il manico totalmente d'oro e con incastonato alcune pietre prezziose.
Mentre accarezzo l'elsa la mia attenzione ricade sù sulla mia mano destra.
Un anello.
*Che stupido che sono.....potevo usare questo!!!*sento delle urla e vedo sayrus scagliarsi contro Emma,*cosa fà????*.
Sposto velocemente lo sguardo sulle grate per capire a che punto sono*caspita...si sono quasi aperte!!!! e ora che faccio fermo le grate o salvo emma????*.
Chiudo gli occhi e cerco di espellere dalla mia mente tutti i suoni che mi circondano cercando la soluzione più ovvia da fare,il tempo stringe.
La frase continua a ripetersi in testa fino a quando le urla di artes non mi riportano alla realtà.
Apro di scatto gli occhi,in pochi attimi metto l'arma nel fodero e con un gesto fulmineo distendo le braccia e allungo le mani in direzione delle grate *non morirà per un semplice colpo....no,non emma....*.
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Emma Norton
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MessaggioInviato: Mer Apr 25, 2007 1:41 am Rispondi citandoTorna in cima

Emma Norton [Punti ferita: 15 – Punti mente: 7 – Punti mana: 2– Punti provvidenza 6]
Shadow [Punti ferita: 12 – Punti mente: 2 – Punti provvidenza: 2]




*Dammi il tuo femore e siamo pari, Rajel malnutrito..* Shadow lecca la mano dell'umano e osserva la padrona *Sempre che sia la mia padrona.. ha quel nonsoché di strambo...* Il mezzodemone ricambia lo sguardo dell'animale, strizzando l'occhio per rassicurarlo di non preoccuparsi per lui... o lei. E' ancora voltato di spalle quando l'ulro del gargoyle si propaga nella stanza e lentamente si gira captando il sibilo della spada che fende l'aria ed è sempre più vicina. E' questione di attimi prima di ricevere il colpo, ma le onde sonore del sibilo penetrano nella mente di Emmanuel come una melodia che conosce bene. Sa già dove mirare le sue spade, Morte e Chaos, per deviare l'arma, e come una danza che cattura l'animo quando riceve la musica, il ragazzo salta e girando su sé stesso colpisce la daga che cade pesantemente a terra. Torna a piegarsi sulla statua aprendo completamente le ali e con occhi socchiusi sibila a Sayrus: "Testadipietra! Sei uscito di senno per caso??" Ma non c'è tempo per le spiegazioni.. Non in quegli attimi. Sta cominciando ad innervosirsi ai continui ordini del Rajel, che poi non s'erano ancora dimostrati del tutto utili.. Vuole solo scaricare la sua aggressività su qualcosa, qualsiasi cosa, e aspettava solo con ansia che le grate si abbassassero del tutto.. Ma non può permettersi di esser egocentrico se in pericolo c'erano anche altre vite... e una missione da compiere. Per l'ultima volta si specchia nel pavimento marmoreo della scacchiera, osservando la sua forma maschile e sorridendo pensando a come poteva essere la sua vita come uomo..
Inspira, vola sul pavimento e raccoglie la daga che lancia al gargoyle e mettendosi in mezzo tra Sayrus e Heglox gli ordina: "Cominciate ad andare, li rallento io..."
Certo, ormai detto da una donna non aveva più la stessa importanza, una ragazzina che non aveva mai raggiunto il ventesimo anno di età ed entrambi i due uomini sembravano giganti in confronto a lei.. Ma era la forza d'animo e la determinazione a fare la differenza.
Non c'era nulla che temeva quando era in sintonia con il suo demone, nè morte nè dolore, era in completa sintonia con i sensi, il corpo e la mente, istinto ragione e agilità. "Facciadidrago, ti faccio vedere come si usa il fuoco..." Ripone le spade e alza la mano al soffitto, cominciando a richiamare piccole scintille nere che all'improvviso divampano circondando il suo corpo e raccolte le fiamme nella destra le lancia verso le gabbie formando una barriera di fuoco nero che blocca l'uscita e arroventa le grate. "Se vorranno passare, le creature dovranno saltare.. e parecchio in alto.." Riapre le ali e spicca il volo pronta a ricevere le belve nel caso in cui i suoi compagni non riescano a raggiungere Artes in tempo: "Siamo in ballo adesso, e io non ho alcuna voglia di ritirarmi..."


Ultima modifica di Emma Norton il Mer Mag 02, 2007 2:17 am, modificato 1 volta in totale
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Tamriel
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MessaggioInviato: Mer Apr 25, 2007 1:26 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Palazzo esagonale, stanza della scacchiera]


La lama fende la stanza riflettendo argentei riverberi dai lucidi tasselli della scacchiera che attraversa, contemplata dagli sguardi quasi compiaciuti delle animali statue, sembrano sogghignare in silenzio mentre s’appresta al suo bersaglio che è tanto vicino quanto rapido;
fulmina è la risposta all’affronto, difficile da seguire con gli occhi, vi è modo solo d’accorgersi d’una controffensiva fragorosa e il lucido metallo infrangersi a terra.
La mezzo, sventato il pericolo non presta attenzione all’accaduto e scruta il dracoide attingere dal suo elemento, una sfera di fuoco si plasma sospesa di alcuni pollici sul palmo della sua mano, e con un semplice movimento del braccio è già all’interno di una gabbia e impattando contro il Gargheck dall’orecchio mozzato avvampandolo.
David sommosso consuma le sue energie cercando di tener serrato il più possibile le gabbie con l’anello della telecinesi, le forze gli vengono meno e le grate si spalancano di fronte la sua resa, i Gargheck le attraversano con foga lanciandosi in una rincorsa disperata verso i malcapitati, passando inesorabilmente attraverso il muro di fuco evocato sotto le zampe così esteso da illuminare la stanza a giorno.
Pire di cinerei cani ululano terrore, sconquassano gli stomaci con immondi latrati, in una danza macabra e sconnessa di fiamma e ombra scandita al ritmo di zoccoli impazziti, mentre l’inferno è celebrato da coloro i quali ne fanno vessillo di forza, audacia e coraggio si sollazzando godendosi il bramato spettacolo, uno dei migliori quando ne diventano gli attori e le comparse del palcoscenico dell’orrore.


[Palazzo esagonale, stanza circolare]



L’agognata ricerca ha avuto esito, la chiave altro non era che il semplice segnalibro, Artes la ghermisce fra le mani con leggero tremito considerata l’ansia per l’attesa, la infila facendola girare in senso orario, scatta una priva volta, una seconda, una terza e il misterioso scrigno si schiude rilevando il proprio contenuto.
Un complesso meccanismo apre un carillon sul quale l’esile figura del maggiordomo ricreato in una miniatura perfetta si risolleva da un inchino e inizia a danzare leggiadramente, aprendo e serrando la bocca di continuo, ripete una nenia sconnessa:

se queste frasi voi ascolterete
il secondo enigma risolto avete,

ma se l’intoccabile poi ghermirete
il soffio vital per sempre perderete.


Poco dopo il maggiordomo rivolge un ultimo inchino ad Artes richiudendosi all’interno dello scrigno.

[Palazzo esagonale, stanza della scacchiera]


Il bianco schieramento s’infrange dall’interno, si creano vistose crepe nelle bianche venature dei pezzi dalle quali sgorga un bagliore nero privo di luce, infine tutti e cinque si sgretolano sulla scacchiera sollevando della sottilissima polvere.
In una parete della stanza si apre un portone nascosto che s’affaccia su di una ripida e stretta scalinata in granito.
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Honoo
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MessaggioInviato: Gio Apr 26, 2007 3:57 pm Rispondi citandoTorna in cima

"Santi numi celesti che pessimo senso del'umorismo ha il beccamorto... E chissà perchè non mi stupisce ci sia lui dietro tutta la faccenda..." *Se l'intoccabile ghermirete morirete tutti: quel tizio è allegro come un nugolo di cimiteri. Anche quando è fatto di legno...* Un discreto latrare di Gargheck e un forte puzo di carne bruciata testimoniavano con inappellabile certezza l'inizio delle ostilità al piano di sotto. Artes si appoggia al leggio giocherellando con i sassi raccolti poco prima. *E ora che faccio? Scendo e li aiuto? Non ne ho voglia... I cani sono avversari noiosi, anche se sono grossi come piccoli cavalli... E poi, più si stancheranno e meno mi romperanno le scatole dopo.* Artes rapidamente si convince che la cosa migliore sia aspettare che abbiano finito di sotto ma le parole del maggiordomo gli ronzano in testa. *Se l'intoccabile ghermirete morirete tutti... Non è in questa sala, non si è aperto nulla di nuovo. Potrebbe essere di sotto e se lo è, rischio che lo tocchino gli altri per primi. Specie visto che non sanno quel che so io, e se la cosa influenzasse tutti noi, e non solo il profanatore di intoccabili?* Il giovane sbuffa e cammina verso il balconcino *Ecco la porta che si è aperta. meglio precederli mentre sono impegnati.* Con un balzo atletico Artes salta sulla scacchiera, schivando le fiamme e i Gargheck. Uno dei sassi che ha in tasca vola rapidamente verso l'occhio del mostro più vicino *Almeno non potranno dire che non ho fatto nulla per aiutarli...* mentre il giovane raggiunge a grandi falcate la stretta scalinata e inizia a percorrerla.
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Luxorius
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MessaggioInviato: Sab Apr 28, 2007 12:38 pm Rispondi citandoTorna in cima

Hleghox - PF 21 – PMe 5 – PMa 10 – PPr 4

Una trappola…l’intera stanza è una subdola e mortale trappola assassina. Un bagliore rossastro, causato dalla palla di fuoco, illumina gli occhi freddi di Hleghox che osserva le fiamme divampare. Un muro di fuoco sorge dal nulla a difesa del gruppo. I temibili ma sciocchi animali sono divorati dalle fiamme e si agitano freneticamente, lacerati dal dolore. Il dracoide si volge ora alla ricerca di Artes e lo vede allontanarsi lesto verso l’uscita. ‘Pare che l’ingegnoso umano abbia poca voglia di giocare con queste simpatiche bestiole’. Nonostante l’insistenza di Emma, che lo invita ad infilare l’uscita, preferisce attendere che tutto sia finito. Una lieve preoccupazione gli impedisce di allontanarsi con animo tranquillo, dovrebbe raggiungere Artes, almeno per controllare che non combini altri guai, la bravata della scacchiera potrebbe costare carissimo prezzo. Ancora non è finita. Emma balza sulla cima del muro infuocato attendendo le bestie che incautamente avessero preso l’iniziativa di scavalcarlo. Un’occhiata verso l’alto ed un balzo, è ora accanto ad Emma con la spada sguainata e pronta. “Uhm…un fuocherello niente male per una dilettante” dice alla mezzodemone “non posso andarmene ancora…devo recuperare la mia ascia” la osserva con sguardo sadico, strizzando poi un occhio. Si lancia verso la sua ascia e la recupera prontamente. Si posa un momento a terra e balza ancora, per raggiungere in planata il portone segreto appena dischiuso.
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helios90
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MessaggioInviato: Mar Mag 01, 2007 11:12 pm Rispondi citandoTorna in cima

[David Ransisc,PF:21 PMe:5 PMa:14 PP:6,Palazzo Esagonale]

*cela devo fare...devo tenere giù quelle maledette grate....*Wrooom!.
Le grate si spalancano e gli esseri intrappolati all'interno si scatenano.
Un senso di panico mi pervade mentre la mia testa si affola di pensiere cercando un modo per salvarmi anche questa volta.
La terra sotto ai miei piedi inizia a tremare,l'equilibrio è precario,un polverone si alza in tutta la stanza e riesco ad intravedere in una parete un portone dal quale partone delle scale.
Mi sento sollevato quasi felice.
Approfitto del polverone per iniziare a correre lungo la nuova via di fuga.
Inizio a correre con tutte le mie forze,cercando di non farmi notare dai Gargheck.
Lascio scivolare la mia mano sull'elsa della spada pronto a combattere in caso di necessità.
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Emma Norton
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MessaggioInviato: Gio Mag 03, 2007 11:16 pm Rispondi citandoTorna in cima

Emma Norton [Punti ferita: 15 – Punti mente: 7 – Punti mana: 2– Punti provvidenza 6]
Shadow [Punti ferita: 12 – Punti mente: 2 – Punti provvidenza: 2]


Fu così che le statue si sgretolarono come finissima sabbia del Sarhal, lasciando libero il campo all’impavida compagnia che cercava disperatamente di raggiungere la cima dell’edificio, sottoponendosi ai più assurdi enigmi proposti da uno squilibrato maggiordomo e rispondendo ad ogni capriccio della pietra nera affidatagli da Fenebir, in cerca di qualcosa gelosamente custodito nella vecchia torre esagonale. Cercavano la causa di tutte le loro sventure, e più si avvicinavano al loro obiettivo, più la strada si faceva difficoltosa…
Artes fu il primo a raggiungere le scale, Heglox lo seguì subito dopo, non tanto per paura quanto per tener sotto controllo il rajel. David era ancora indeciso se restare lì a morire, cercando di trattener le sbarre o seguire i suoi compagni, quando le grate s’aprirono completamente; preso alla sprovvista, non poté far altro che attraversare la marmorea pavimentazione per raggiungere il dracoide, facendo attenzione alla muraglia di fuoco che pareva crescere a vista d’occhio dopo ogni suo passo. Fece appena in tempo ad allontanarsi dal muro di fiamme che quattro gigantesche creature crearono una breccia nel fuoco, ustionandosi gravemente. La disperata salita dei tre uomini non sarebbe arrivata ad alcuna soluzione se qualcuno non si fosse sacrificato per rallentare i Garcheck. E in campo c’era ancora qualcuno che non aveva la minima intenzione di ritirarsi con la coda fra le gambe…
Le due creature scesero dal cielo, coprendo la via per le scale con le enormi e possenti ali.
*..Codardi..*
La donna guardò il gargoyle con la coda dell’occhio, accennando un sorriso.
“Sei ancora in tempo per ritirarti, sai.. Non credo che siano cibo per te…”
L’altro serrò la bocca, impugnando saldamente la spada; spiccò il volo, senza badare alle parole della mezzodemone, mentre i cani neri latravano e ringhiavano quasi aspettando il segnale di uno solo per saltarle tutti addosso.
“E va bene, facciamo due a testa.. non vorrei toglierti tutto il divertimento..”
Il meno grosso dei Gargheck era il peggio conciato. Aveva un fianco letteralmente bruciato, così come parte del volto era carbonizzata dove al pelo si impiastricciava sangue rappreso e sulla carne viva comparivano bolle e ustioni pesanti. Ansimando, il cane prese un’altra direzione alzando lo sguardo in cerca dell’umanoide volante che sembrava una preda meno difficoltosa. Gli altri tre non esitarono ad avanzare, la ragazza era gracile e i suoi movimenti erano goffi per via delle ali, era come una colomba in attesa di essere divorata dalla volpe.. Forse, era troppo sicura di sé, ma con noncuranza levò dal fodero le sue spade e roteò i polsi fendendo l’aria un paio di volte. I Gargheck non gradirono il suo gesto, in men che non si dica erano già in alto pronti ad affondare le loro fauci nella tenera carne dell’umana.
#Potere.. alle… Ombre!#
La mezzodemone schizzò indietro scivolando rasoterra, e nello stesso momento in cui le belve toccarono il suolo, dalle spalle di Emma compariva il ravel che con un balzo si sovrappose tra la padrona e i tre. Ora, in mezzo, v’era un nuovo concorrente pronto a sfruttare la sua agilità per mettere in atto i duri allenamenti di una vita, fatta solo di guerra e morte. Erano schemi di assalto che Shadow conosceva fin troppo bene, e stavolta non sarebbe cambiato nulla.
*Più sono grossi, più fanno rumore quando cadono a terra..* Questa era la filosofia del ravel, ed era una legge che non si smentiva mai.
Per i Garcheck non era di certo un ostacolo un piccolo felino, avrebbero fatto volentieri a meno di attaccarlo concentrandosi sulla ragazza ma il tempo di restituire lo sguardo sulla loro preda che era già a mezz’aria. Una delle bestie sembrò imprecarle contro, avrebbe fatto un paio di salti nella speranza di afferrarla in volo ma quando si voltò Shadow era già di fianco al suo muso per graffiarlo. Si scostò evitando il contatto con gli artigli del ravel, che tornò a terra senza perdere di vista i tre cagnacci. La sfrontatezza del felino non passò inosservata e vogliosi di dargli una lezione cominciarono a girargli intorno beffeggiandolo.
*Vuoi farti male, bel micetto?*
*Quante vite ti son rimaste accanto alla tua padrona, eh? Vuoi sprecarle tutte adesso?*
*Lasciatelo stare fratelli, non sentite anche voi odore di urina? Si starà facendo sotto dalla paura.. Povero Micio..*
Lady Norton giurò per un attimo di aver visto l’animale sorridere.
Shadow passò sotto le gambe di uno dei tre mordendogli la coda e subito gli altri due cercarono di fermarlo… Era il segnale. Morte era ben stretta nella mancina di Emma, ma fu Caòs la spada bastarda che infilzò per prima il meno astuto dei Gargheck. Il guaito proruppe nella sala come lo stridio prodotto da un forte attrito, così fastidioso alle orecchie da stordire per un attimo la ragazza. Si tappò le orecchie scuotendo la testa, un istante che il Gargheck libero non voleva perdere. S’affrettò a raggiungerla e a metà della sua corsa fu sbalzato dal Gargoyle in picchiata, e scivolando sul pavimento liscio andò contro il muro di fuoco, ustionandosi ancora.
“Ti devo un favore!” Gli sorrise, ma Sayrus non poteva distrarsi proprio ora. Il segugio sfregiato stava per assalirlo e dovette tornare in alto. Adesso erano pari, due belve ciascuno e più possibilità di vincere.
Al lato est della stanza il ravel correva per sfuggire alle grinfie del Gargheck che aveva morso, mentre abbaiando gli urlava *Adesso ti prendo! Adesso ti prendo! Adesso ti prendo!* ma Shadow continuava a sfoggiare quel sorriso compiaciuto di qualcuno che conosceva fin troppo bene quale sarebbe stato l’esito dell’incontro. Sembrava esser giunto ad un angolo senza via d’uscita e spiazzato si girò contro il suo inseguitore che passò la vischiosa lingua tra i denti gustando il sangue del felino. *Forza Emma, non perdere altro tempo..* Indietreggiò di un altro passo mentre il grosso cane di avvicinava *Emma.. dove sei.. dai.. non è tempo di giocare..* il ravel sembrava seriamente preoccupato, ma la visuale era coperta dal nemico e non poteva immaginare cosa stesse combinando lady Norton. Mostrava i canini da demone in un sorriso malato, mentre arroventava Caos sulle fiamme nere del muro da lei creato: ‘Aspetta..’ Continuava a dire ‘Non ancora’ Ripeteva al ravel. Shadow sentiva l’alito pesante del Gargheck e non poteva fare a meno di arricciare il naso e abbassando le orecchie rannicchiarsi all’angolo pregando di esser divorato in un colpo solo. E fu proprio quando la bestia aprì la bocca che Emma affondò la lama rovente sul suo dorso. Un altro agghiacciante guaito fece eco nella stanza facendo scivolare la mezza’ dalla schiena della belva, accorreva l’altro Gargheck già ferito ma a quel punto Shadow era di nuovo attivo. Usò il suo stesso corpo da scudo per Emma andando a scontrarsi con la fiera orrenda e come due spade cozzanti nessun animale ebbe la meglio sull’altro ma la giovane ottenne un’altra possibilità per colpire. L’adrenalina era alle stelle, il sangue di demone ribolliva come un veleno nel suo corpo che non aspettava altro che infierire colpo su colpo.
Non diede nemmeno il tempo al Gargheck di riassestarsi a terra che era già sopra di lui con un attacco doppio. Prima al fianco sinistro, poi di nuovo sopra, volando, e caricando il braccio destro dove la lama di Caos ardeva illuminando il corpo del cacciatore diventato preda prese bene la mira.
La leggera nuvola di fumo che uscì aleggiando mentre il ferro rovente penetrava il cranio, dava l’idea di come stesse bruciando il cervello della belva, e faceva da atmosfera ad una donna più diabolica e sadica di un comune demone.
Rimaneva solo il compagno ferito alla schiena, che mesto si rialzava sputando fiotti di sangue riconoscendo la superiorità del suo avversario e incolpando la sua animalità per aver sottovalutato la preda. *E’ questo che ci differenzia, membro della famiglia dei cani. Noi viviamo nelle ombre e solitari osservando e studiando le nostre prede.. Solo dopo ci lanciamo all’attacco, e sfoderiamo le nostre risorse.. Infierisci pure, adesso, e ricorda chi è che ti ha dato la morte…* Lento Shadow si avvicina, beffando il più lesto di parola dei cani sentendosi padrone della situazione, come si è sempre sentito fin dal primo momento senza darlo a vedere.
E’ costretto a vivere in eterno condividendo la sua anima con quella di una donna, e per un animale non c’è tortura peggiore che non vedere mai la sua fine. Non hanno i sensi sviluppati come quelli umani, non hanno uno scopo per vivere oltre a quello di riprodursi per portare avanti la loro stirpe e viver ogni giorno per colmare quella fame insaziabile che in parte, imparando a convivere in simbiosi con la ragazza, è riuscito a calmare.. Ma sono le situazioni come queste che vorrebbe non finissero mai, perché altro non gli rimane se non prendersi gioco di coloro che a breve moriranno: *Perché quando vedrai i tuoi antenati, rammenta loro chi ti ha tolto la vita.. Scoprirai che non sei il solo ad aver condiviso un destino simile..*
Per il Gargheck, ormai, non c’era altro da fare, ma una sola cosa gli premeva più d’ogni altra: doveva strappare un occhio a quell’orribile gatto selvatico che pareva essere insensibile a qualsiasi cosa. Non badava a null’altro se non ad avanzare verso il ravel, senza ringhiare, senza scambiar parola. Non si accorse nemmeno che mentre padroncina e compagno di viaggio indietreggiavano lo stavano conducendo proprio vicino al muro di fuoco.
*Muori Bastardo!* Abbaiò nel suo ultimo balzo. La mezza’ era già sotto di lui perforando il ventre con la mancina e con la destra alzò il suo petto e facendo leva lo issò in avanti oltre Shadow, che mettendosi di lato mostrò alla creatura lo stesso spettacolo che le sarebbe toccato poc’anzi all’inferno: fiamme nere che danzavano come le anime dei morti che Lady Norton si era già portata dietro alla sua scia di Caos e Distruzione.
Oltre il muro passò solo il cadavere martoriato del secondo mostro, a testimonianza che la tesi di un felino, anche stavolta, si era rivelata validissima. Né umana né felino riportavano ferite, erano solo provati dallo scontro e guardandosi negli occhi quasi a complimentarsi del lavoro appena svolto, insieme restituirono lo sguardo al Gargoyle che veniva inseguito dai restanti Gargheck.
#Hey Sarus, vuoi una mano? Sai, io qua avrei finito, posso andarmene o vuoi che ti faccio compagnia?#
Shadow si strusciò alle gambe della ragazza che neanche stavolta mancò si carezzare il suo bel manto nero: le sue coccole erano una delle ricompense migliori.
‘Che dici, lo aiutiamo?’ Chiese la ragazza poggiando le armi a terra e accovacciandosi di fianco al ravel per godersi meglio lo scontro di Sayrus.


Ultima modifica di Emma Norton il Lun Mag 14, 2007 3:57 am, modificato 1 volta in totale
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Sayrus
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MessaggioInviato: Sab Mag 05, 2007 12:50 pm Rispondi citandoTorna in cima

Lo sguardo scivola veloce sui tre codardi che se la battono a gambe levate...*Questa la pagheranno* pensa, amareggiato dall'egoismo mostrato dagli umani, fin troppo noto al suo essere immortale, ben altre volte vide quello stesso comportamento, lo stesso egoismo, la necessità di mettersi in salvo...la sopravvivenza...
'Umani, tutti uguali..' sibila a denti serrati non appena anche David s'appresta a seguir le orme di Hleghox come un fedele cagnolino...
I latrati di quegli orrendi cagnacci infine, riportano violentemente Sayrus alla cruda realtà, la stessa realtà che si era ritrovato ad affrontare più volte, la stessa, in cui lo stimolo della sopravvivenza veniva fuori, regalandogli quella lucidità mista a follia...adrenalina, la chiamano gli umani...
Libratosi in volo osserva Lady Norton badare egregiamente alle maledette creature, con inusuale facilità, inusuale, si...sorride, scruta i gesti e i movimenti di quella mezzodemone tanto diversa dagl'altri..quasi più umana...
Morte e Caos percorrono sicure, traiettorie sì precise da far invidia ad una scoccata d'arco, fendendo l'aria e colpendo il nemico...*il nemico* ripete fra se, come a convincersi che ora le sue attenzioni devono concetrarsi su coloro che vogliono privarlo della vita, come a volersi prendere gioco di lui, fieri e sicuri, ma comunque animali...
Due battiti d'ala, per spostarsi verso destra..Shadow si destreggia abilmente, evitando alla meglio i potenti attacchi dei Gargheck..
Discende a mezz'aria, come ad invitare quelle immonde creature a concentrarsi anche su di lui, come per sfidarle, per inculcare in quelle testoline bacate una sonora lezione...
Emma nel frattempo ferisce alla meglio tre delle creature, come padrona della situazione...
'Allora miei cari...' mormora con voce improntata al ciniscmo, 'Veniamo al dunque..i vostri latrati cominciano a spazientirmi, e voi che non volete che mi spazientisca...' sussurra mentre ingaggia una folle corsa verso il Gargheck voltato di spalle alle prese con Emma...#VERO???# urla infine, portando la spada sulla destra, tesa verso il costato dell'animale, ignaro di ciò che avviene alle sue spalle...
La corsa s'interrompe a pochi metri da ciò che ora è divenuto il suo obiettivo, il suo gioco, il suo divertimento...una potente carica sulle gambe, che si tendono, facendo spiccare un poderoso balzo al Gargoyle, che si fionda con ferocia sul dorso dell'orrendo cagnaccio...cinge le gambe sui fianchi dell'essere, affondando alla meglio un colpo su quel torso ispido e duro...un latrato, più simile ad un lamento si ode non appena la spada si ritrae al seguito del gargoyle che torna ad occupare la sua posizione a mezz'aria...*Così non va bene..non posso ingaggiare un corpo a corpo con questa razza di cani troppo cresciuti...non in queste condizioni* pensa, convincendosi della superiorità fisica dei suoi avversari...sorride, lasciando trasparire quel sadico e compiaciuto ghigno sulla dura faccia di pietra...'a mali estremi, estremi rimedi' sibila, invitando infine Emma a spostarsi dalla sua traiettoria con un deciso movimento della destra...
Distende le massicce ali, tese come vele di una nave spinte da un forte vento, le mani le seguono, parallelemente, come a voler contenere un qualcosa di enorme, incontenibile...da queste, filamenti d'energia cominciano ad affiorare come ragnatele, maggiorate con il trascorrere dei secondi, fino a concludersi in accecanti fiamme di fuoco...#VAS...QUAS...FLAM# urla...con voce suadente, come a voler inneggiare la venuta di un Dio...la magia runica è castata...le pupille si dilatano oltremodo, cariche di odio e furia...barlumi di lucidità si contrappongono alla foga solita dei combattimenti arditi..le immagini di Shureen e i suoi demoni che si accaniscono contro le sue ferite membra lo ossessionano, donandogli quella cattiveria che solo pochi hanno visto...lo sgaurdo tetro e cupo si proietta per un attimo, prima di lanciare la magia, negl'occhi di Emma, che ora, si sta godendo lo spettacolo dopo essersi sbarazzata dei due cagnacci...La fugace occhiata si proietta nuovamente sui Gargheck, e gli arti, si tendono con movimenti fulminei verso di loro...
La potenza della magia, che ha unificato il fuoco all'illusione, confondono le bestie, facendo pensare loro che il poderoso attacco provenga da ogni angolo della stanza, impedendo loro di effettuare un'efficace schivata...
Ad esplosione avvenuta, entrambi i mostri giacciono inermi al suolo, ustionati nell'interezza delle loro membra...
Sayrus rimane fermo, immobile in quell'innaturale posizione ad osservare il suo operato, insoddisfatto, perchè la sua mente l'aveva convinto che tutta quell'energia, l'aveva in realtà scagliata contro Shureen e i suoi tirapiedi, e non a due inutili cagnacci...
Gli occhi iniettati di sangue continuano a fissare le immonde bestie, come se tutto questo non bastasse, come se la sua foga dovesse ancora esaurirsi...
Ansima, per la fatica accumulata, le braccia si rilassano vicino ai fianchi, mentre i pugni restano ancora serrati...
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Tamriel
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MessaggioInviato: Mer Mag 09, 2007 5:57 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Palazzo esagonale, stanza della scacchiera]


Solo la carne consumata lievemente dal fuoco può emanare quel terribile tanfo, un rancido misto a quello che dovrebbe essere l’odore della vita stessa, sottoforma di fiotti di sangue che sgorgano dai corpi carbonizzati dei canidi.
Una visione atroce per l’occhio comune, ma folgorazione di mirabile beltà e finezza per chi sapeva come Sayrus ed Emma contemplare un simile scenario.
Tutto era stato compiuto con spietata eleganza, per loro quei momenti restavano topici, quegli attimi in cui la morte diventava arte e l’arte stessa strumento di morte riempiva i loro cuori di appagamento, una sorta di
felicità ambigua, trita di follia.


[Palazzo esagonale, scalinata]



Passi pesanti rimbombano in vuoti echi, respiri affannosi si strozzano in gola mentre la scalata si fa sempre più ripida e le tre sagome scure si spingono nel buio.
Il cuore palpita al ritmo dei passi, e si fa vivida una sensazione già provata durante il giorno, ma la domanda è: quando?
E’ inconfondibile il rumore che provoca il granito battuto dagli stivali, e ogni colpo gli ricorda quella percezione, ma non v’era tempo per rimembrare; solo quello per formularsi degli interrogativi, ma tanto è l’aspettativa che non gli riesce a trovar risposta.
Solo gli occhi celermente riescono a sciogliere i quesiti e la sentenza viene amaramente servita, attraversata una botola finalmente il luogo tanto agognato si mostra nelle sue spettrali forme:
una cupola abbastanza stretta totalmente costruita in bronzo.
Attaccato alla parete circolare si erge un trono decorato da finiture in Mithril e Portal, che vanno a scolpire sui braccioli e sullo schienale figure di mostruose creature che commettono brutali oscenità.
Proprio sopra di esso, uscente per metà dal bronzeo muro vi è la statua di un demone con le fauci spalancate in un urlo disumano.
Dal centro della cupola si dirama un braccio orripilante che perpendicolarmente discende quasi fino al pavimento aprendosi in una mano ghermita di artigli proprio sopra al nero drappo, il quale nasconde sotto di esso il mirabile sconosciuto.
Lungo il pendente arto bestiale vi sono incise delle scritture in lingua demoniaca, che i tre non riescono a decifrare.
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Emma Norton
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MessaggioInviato: Lun Mag 14, 2007 3:56 am Rispondi citandoTorna in cima

Emma Norton [Punti ferita: 15 – Punti mente: 7 – Punti mana: 2– Punti provvidenza 6]
Shadow [Punti ferita: 12 – Punti mente: 2 – Punti provvidenza: 2]


"Ce l'ha fatta.." Disse stancamente, rialzandosi. Si premurò solo di ripulire le lame dal sangue ancora caldo sul corpo dei Gargheck, e fissando la scalinata sentiva sempre più di esser vicina alla meta. Assottigliò gli occhi quasi a ridurli a due fessure, mentre cercò di concentrarsi. Aveva sprecato molte energie a lanciare il muro di fuoco, se fosse stato necessario non avrebbe più potuto aiutare i suoi compagni.. Avrebbe desiderato una bella ventata di magika in quel momento, ma l'unica cosa che ricevette furono le energie negative emanate da Sayrus. Il comportamento instabile del Gargoyle la irritava, da alleato passava subito nemico, e rispondeva solo alle sue ossessioni e fobie che solo lui riusciva a vedere.. *I ricordi fanno male..* Le venne in mente di pensare... Come se lei non avesse mai sofferto nella vita... Ma lei non aveva più un cuore umano, non sentiva più nulla di umanamente possibile... A parte l'odio... e il richiamo del Caos. E a pensarci bene aveva ancora un conto in sospeso con un brutto sogno... Qualcuno che le aveva giocato un tiro mancino... *e non si svegliano i demoni che dormono.. Possono irritarsi moltissimo...* Storse la bocca in una smorfia seccata al ricordo di come la sua natura demoniaca potesse sopraffarla.
Ma il tempo per meditare era scaduto, non era riuscita a recuperare granchè del mana usato, quasi nulla.. Ma alzando le spalle toccò Shadow per avvertirlo che era ora di andare.. Perchè il ravel sembrava ancora preso a contemplare i cadaveri dei quattro cani. Lo avevano colpito profondamente le parole di quegli animali.. Era raro che avesse a che fare con animali di quella taglia, Emma adorava la natura e tutte le sue creature.. dalle più brutali alle più innocue.. E solo in caso di morte certa attaccava le fiere per difendersi.. Per un istante di follia il Ravel si chiese se Emma avrebbe mai osato attaccarlo.. Ma guardandola mentre lo rimproverava di essere un vecchio gattaccio spelacchiato la risposta venne da sé..
Compagno e Padrona corsero per le scale, con la stessa cadenza e velocità la mezzodemone percorse i gradini uno ad uno assaporando il momento in cui sarebbe arrivata in cima come la prima volta, ma adesso non c'era una guerra in corso.. Solo il vuoto di ciò che era stato... E ancora una volta il drappo in bella mostra.
"Io stavolta non lo tocco quel coso"
Ma erano altri i particolari che risaltarono agli occhi cremisi di Lady Norton... Il demone, lo stesso del sogno che la chiamava... Aveva un conto in sospeso con lui... Digrignò i denti e ringhiando emise un piccolo ruggito, mentre furente si avvicinava alla statua. Il fatto che il demone fosse scolpito a quel modo, mentre urlava di dolore, non prometteva nulla di buono.. A parte il fatto che l'aguzzino del suo sogno, almeno nella versione bronzea, stesse soffrendo.. Questo le fece piacere, e svolazzò intorno alla statua osservando la bocca aperta e i lineamenti del corpo... Quando si stancò, i tre uomini erano già intorno alla strana scrittura a confabulare sul suo significato, pensando si trattasse di un altro tranello. Shadow restava fermo e di guardia, non voleva prendere assolutamente parte alla cosa, e stavolta sarebbe stato veloce a fuggire prima di ritrovarsi coinvolto nella faccenda del drappo e tornare seppellito sottoterra... La mezza' si divertiva ad andare da una parte all'altra della cupola, aggrapandosi ora a questa, ora a quell'altra trave... Si ricordò dell'isola di Delfinia, di come fosse spaesata e così come allora si sentiva una farfalla in trappola.. Quando l'ultimo degli schiamazzi finì per attirare la sua attenzione scivolò a terra e si avvicinò alle incisioni.
Non c'erano dubbi, era demoniaco. Infatti imprecò in quella lingua agli altri sconosciuta e subito si tappò la bocca, spaventata dal fatto che il demone-statua potesse sentirla..
"Non vi assicuro nulla, sono una umana diventata demone per corruzione dell'anima.. non ho parenti demoniaci... Se pur metà dei miei amici siano demoni.." Passò una mano sulle incisioni, studiandole.. Attendendo una risposta dalla sua mente, in particolare da quella parte inconscia che prima aveva preso il sopravvento su di lei.. ed era l'unica in grado di capire ciò che c'era scritto.
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MessaggioInviato: Lun Mag 21, 2007 8:28 pm Rispondi citandoTorna in cima

[David Ransisc,PF:21 PMe:5 PMa:14 PP:6,Palazzo Esagonale]

"hanf....hanf....."Sono stanco,non sento più le gambe,il fiato mi si strozza in gola mentre una piccola goccia di sudore scava sul mio volto una via per arrivare al mento e poi cadere sui gradini.
Continuo a correre,mentre ansimo per la fatica e per la paura.
La mezzodemone mi raggiunge e mi sorpassa seguito a ruota dal suo fedele felino*devo allenarmi di più sulla corsa.....*
Finalmente arrivo in cima la botola già aperta mi mostra parte della stanza.
Salgo la botola e innanzi ai miei occhi si propone uno spettacolo già noto.
Una cupola stretta e totalmente in bronzo,attaccato alla parete circolare si erge un trono bellissimo con finiture in Mithril e Portal,alzo lievemente lo sguardo e noto la statua di un demone con le fauci spalancate.
La statua mi fà rabbrividere ma stò lì immobile a guardarla incapace di muovermi.
Finalmente il corpo risponde ai miei comandi e girandomi di scatto prendo dentro col gomito un drappo nero,per fortuna il drappo non cade a terra e la mia curiosità mi8 spinge a guardare a cosa è tenuto.
Dal centro della cupola si dirama un braccio orripilante che perpendicolarmente discende quasi fino al pavimento aprendosi in una mano ghermita di artigli proprio sopra al nero drappo, il quale nasconde sotto di esso il mirabile sconosciuto.
*è come immaginavo....certo che non hanno proprio fantasia,anche l'altra volta c'era un braccio...e stavolta pure....vabò"
Lungo il braccio ci sono delle incisioni in qualche lingua non conosciuta dà mè quindi mi giro verso la demon e chiedo"senti....tù sai leggere qui??????"indico col braccio le incisioni.
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MessaggioInviato: Ven Mag 25, 2007 3:47 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Artes Owlas: 12 PF, 5 PMT, 10 PM, 5PP]

"David! Per tutti i numi! Fai attenzione a come ti muovi!" Artes sbianca quando vede l'altro umano toccare il drappo "Se leviamo quel telo siamo tutti morti, è chiaro?" Artes si ferma un istante. Una piccola pausa, perchè tutti capissero che era maledettamente serio e poi, prima che qualcuno di loro potesse replicare continua: "Come lo so? Me lo ha detto il nostro beccamorto preferito: dentro la scatoletta intarsiata c'era un suo messaggio. Allegro come solo lui sa essere... Quindi, non toccate il drappo." Emma è china sulle iscrizioni, intenta ad accedere ai ricordi del suo lato demoniaco per tradurli. *Va bene... Con ogni probabilità non funzionerà... ma se non riesce a tradurre quello scritto ci serve un piano B... E questo è il meno rischioso che riesco ad immaginare...* Artes si toglie la camicia e la posa a terra "David, se Eily non riesce a tradurre quello scritto avrò bisogno della tua veste e anche della tua Hleghox." Poi si avvicina ad Emma e le sussurra nell'orecchio 'Si, mi servirà anche la tua maglia Eily... Quindi se non ti va di darmela, traduci quel che c'è scritto qui, ok?'
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MessaggioInviato: Dom Mag 27, 2007 8:39 am Rispondi citandoTorna in cima

Hleghox - PF 21 – PMe 5 – PMa 10 – PPr 4

Lievemente affannato per la corsa leggere e lesta, il dracoide si ferma leggermente stupito nell'osservare la stanza che gli presenta allo sguardo.
I suoi occhi brillano alla vista del nero drappo. il nero mantello della notte, l'oscuro velo del male. Hleghox si guarda attorno cercando qualche cosa di familiare4, senza sapere bene perchè...
Osserva l'arto che scende dal soffitto. Un attimo dopo stringe il proprio pugno ed osserva compiaciuto come il suo braccio sia vagamente somigliante a quell'arto.
Trova la richiesta di Artes quanto meno strana ed inopportuna.
"Ehi, umano...ma che intenzioni hai? Ti attizza il pensiero di noi tutti, nudi e infreddoliti in una stanza piena di strani oggetti?"
Alza gli occhi al cielo, lievemente seccato. "Su! Avanti Emma! Non vorrai dare soddisfazione e sollazzo a questa specie di matto libidinoso?", detto questo incrocia le braccia sul petto e sbuffa. L'aria che sputa fuori porta con se
anche la speranza di un rapida soluzione, detesta dipendere dagli altri.
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Sayrus
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MessaggioInviato: Mar Mag 29, 2007 6:39 pm Rispondi citandoTorna in cima

Resta fermo, ancora, col guardo spento a fissar le ulteriori vittime di una macabra follia..il piacere del sangue, se risvegliato, comporta conseguenze nefaste nell'animo del Gargoyle...
*Sono stufo* pensa tra se, mentre volgendo lo sguardo altrove, s'accorge d'esser rimasto solo con i cadaveri delle bestie..
Squadra ancora la stanza, nei minimi particolari, come se fosse in cerca di qualcosa, qualcosa anche a lui oscura...
Sbuffa, nuovamente, e più amareggiato che altro, s'appresta a guadagnar lentamente la via intrapesa dal resto del gruppo...percorre le scale, come spinto da una forza inerme, mentre torna a pensare a Shureen, e alle energie sprecate precedentemente, mentre credeva che stesse sfogando su di lui la sua ira...tira un pugno sul muro, un banale gesto di stizza, e alza gli occhi verso l'oscurità per ipotizzare quanto manchi per raggiungere gl'altri...
Cammina, ancor lentamente, senza foga, e infine giunge nella stanza oscura...la stanza del drappo...ricordi remoti gli annunciano che era già stato in quella stanza, probabilmente con Fenebir, in tempi lontani, ma non ha rimembranze particolari del loco...
L'arto del Demone spicca nella stanza su tutto, col pugno chiuso e il drappo a celar l'oscuro...sorride...e poi favella rauco..'Beh? che succede qui?' riferendosi all'apprensione percepita, mentre Emma è intenta a decifrar arcane scritture, ed Artes si diletta a sistemare gli indumenti sul pavimento...lo squadra torvo...*Sapevo fosse pazzo, ma non fino a questo punto...* non asserisce altro, il suo guardo scruta minuziosamente ogni cosa, com'era sua abitudine fare...con sospetto, più dovuto che mai, cerca di interpretare i moti dell'umano, e infine s'avvicina alla mezzodemone..."Hai capito qualcosa?" indicando le scritture...
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