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 [campagna caotica] Avventura [Riservata ai Pg] Successivo
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Tamriel
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MessaggioInviato: Lun Feb 05, 2007 11:38 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Fonte Blu, Gran Ducato di Mamorik, Notte Fonda]

Il favore delle tenebre vi ha accompagnato, fosche ombre dei mari hanno solcato l’abisso blu, innalzando i turpi vessilli di Rel e Nox, più veloci del vento scivolano nel buio trapassandolo come burro.
Batterie di cannoni tinteggiano a giorno il cielo, mentre le fiamme, sinuose e lussureggianti avvinghiano le strutture in legno del porto e quello che un tempo era il suo naviglio.
Volti trasfigurati dall’orrore compaiono fra le macerie e spauriti gli uomini, disordinati cercano la fuga nelle limitrofe stradine lastricate.
E’ possibile notarne alcuni, perlopiù donne e bambini, risalgono in preda al panico la via verso Fonte Blu, si disperano, mentre inciampano sui ciottoli acuminati, disorientati dall’oscurità, le lacrime che solcano le scarne guance non li salveranno e invano saranno i loro sforzi, perchè uno spettacolo ancor più indegno li attende.
Il loro fiato si fa corto, il cuore palpita e il suo incessante moto è scandito solo dal più terribile dei boati che riecheggia in tutta la vallata, ma non è il freddo del selciato a contatto con i piedi scalzi che li fa rabbrividire: circa duecento, si distinguono fra demoni, creature d’ombra, orde barbariche, disorganizzate, accalcate caoticamente l’una l’altra.
Ebbene si, sono questi gli ignobili astanti di cotanto spettacolo, non potrebbero mai cogliere la passione travolgente identificabile in tale atto di forza, caos, morte e distruzione, basterebbero queste semplici parole a descrivere l’indescrivibile.
Perché la vostra mano si è posata anche sulle lande di Mamorik, mentre i rimbombi dei tamburi e le disumane urla hanno composto tremende sinfonie, grevi come l’oscurità e potenti come il sonno eterno.
Solo le ossute palizzate in ebano vi dividono dalla città, intanto Ergolich osserva da dietro il palazzo esagonale, il quale si erge imponente, migliaia di liberium in Portal purissimo sorreggono la maestosa struttura, niente su Xantis potrebbe scalfirla.
Il suo padrone si nascondo a tergo le oscure nicchie, scrutando i movimenti del nemico, ma la sua calma è bizzarra, corrugato gusta lo scenario. Sa bene che ci sono pochi uomini in difesa della sua dimora, I fuochi dei bracieri sferzati a tratti dal vento crescente, illuminano le torri poste agli ingressi delle fortificazioni, mostrando non più di una dozzina di uomini armati, solo un paio di vecchie catapulte cigolanti, mentre le vostre schiere aspettano soltanto un’ ordine per rendere realtà questo sogno.
Vi trovate in testa all’esercito dirimpetto ai cancelli sud, d’un tratto una calma quasi spettrale vi avvolge e avvertite l’ombra di Fenebir dietro le vostre spalle, di scatto vi voltate, il supremo sacerdote avvolto nella cinerea veste, vi squadra dietro occhi plumbei, poi parla, sibilando nel vento, ed ogni movimento della bocca mostra i vistosi tagli che percuotono il suo viso.
“Pressscelti, assscoltatemi, volgete a me i vossstri occhi”
avevate visto quei movimenti almeno un centinaio di volte: la corda che si srotolava intorno all’involucro, la sfera di cristallo nero che veniva estratto con estrema cura dal suo contenitore in seta cruda...
Avvicinandosi con la sacra reliquia “lasssciate ssscorrere il vossstro sssangue sssulla sssua sssommità”
Rispondendo ad un’ istinto involontario vi infliggete un taglio sul dorso della vostra mano, facendo colare il sangue lungo le falangi, lasciando sgocciolare il rosso rivolo sulla sfera.
Fenebir alza l’ossidiana alla volta celeste, la quale viene squarciata proprio in quel momento da un fulmine a ciel sereno. La sua voce adesso si fa più cupa “guardate, progenie dell’ossscurità, è quesssto il vossstro compito, entrare nella Cupola Infernale e rubare ciò che nasssconde il nero drappo” .
Mentre Fenebir protende l’indice della mano sinistra verso la cupola del palazzo esagonale,
nella sfera iniziano a comparire delle frammentarie immagini, cinque figuri in una stanza, poi affreschi che riportano demoniache iscrizioni, un braccio proteso su di un drappo, ed infine una scalinata in granito. Vedete Fenebir imporre le scheletriche mani sui vostri volti, e inizia a farfugliare sconosciute parole fra i denti, l’iride si ribalta, e mentre pronuncia gli ultimi versi, il labbro inferiore comincia ad arricciarsi in un terribile ghigno che trasmuta interamente il suo volto.
#Andateeee!!!#
E’ questa l’ultima immagine che rimembrate, perché ormai vi trovate a percorrere di corsa una strettissima gradinata costruita nella roccia, in alto uno spiraglio di luce crea caleidoscopici giochi di luce, arrivati alla sommità vi è una botola aperta, l’attraversate in fretta.
La riconoscete, è sicuramente lei, la cupola Infernale, ultimo piano dell’esagonale palazzo:
Mithril e Portal decorano uno splendido trono, su di esso, fuoriuscente dalla parete, la scultura di un demone con le fauci spalancate, dal soffitto spunta un massiccio braccio in oro e ottone, posto a mezz’aria, recante strane iscrizioni. Il suo pugno chiuso è proprio sopra un drappo nero che copre qualcosa, nascondendolo fino al pavimento.
Cinque individui si trovano d’innanzi a voi: un gracile elfo dei boschi, un pallidissimo umano powel dai lunghi capelli corvini, un’umano delle valli avvolto da un mantello raffigurante uno strano stemma, uno gnomo dai capelli cremisi e gli occhi azzurri e un piccolissimo folletto dalla carnagione olivastra che non smette di volare.
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helios90
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MessaggioInviato: Lun Feb 05, 2007 11:52 pm Rispondi citandoTorna in cima

[David Ransisc,PF:21 PM:14 PP:4,Cupola infernale]

Anora stanco dalla corsa appena effettuata mi avvicino con passo deciso verso le 5 figure tirando una spallata ad una di loro mi faccio strada arrivando fino al nero drappo.Ora che sono davanti al drappo mille pensieri offuscano la mia mente ma tra i tanti uno in particolare mi assilla:*cosa succederà se levo il drappo dalla mano???cosa faranno questi cinque tipi???*Non fidandomi di nessuno cerco di non dare le spalle ai cinque quindi mi sposto al lato del drappo.Con la mano sinistra afferro il drappo pronto a toglierlo dalla mano d'oro,mentre con l'altra mi tocco la ferita fatta poco prima sul braccio.
Guardo meglio le cinque figure e noto che tra loro ci sono due umani un'elfo,un folletto e uno gnomo.Non avendo mai visto nessuno di questi penso*Se io sono quà per prendere l'oggeto che il drappo nasconde...sicuramente loro sono quà per non farmelo prendere*.Lentamente la mano destra scivola sul manico della mia spada pronto a difendermi in caso di attacco.Un brivido percorre la schiena e con la mano sinistra incomincio a stringere sempre più forte il drappo nella speranza che qualcuno a me famigliare arrivi in mio aiuto.


Ultima modifica di helios90 il Gio Feb 08, 2007 11:12 pm, modificato 1 volta in totale
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Luxorius
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MessaggioInviato: Mar Feb 06, 2007 4:57 am Rispondi citandoTorna in cima

Hleghox - PF 21 – PMe 5 – PMa 10 – PPr 4

mano stretta e sanguinante, fiato corto ma senza esagerare, l'allenamento è servito a quanto pare, corsa ripida e spiacevole…*perché non son rimasto dov’ero?perchè ho dovuto necessariamente andar via da quei posti bellissimi che il destino mi aveva donato?*…corre con tutta la forza che ha in corpo, Fenebir l’ha ordinato, per quello che può significare, per quello che può valere.
Non ha molto senso, Hleghox che fa una cosa sotto un preciso ordine…prima il sangue, poi la corsa, assieme ad altri, altri esseri viventi, fosse stato solo poteva anche essere comprensibile…si sarebbe lanciato in una smunta baraonda a capofitto, contando solo su se stesso…ossa da rompere se ne trovano spesso in questi casi…ma ora?poco interessato alle vicende del regno e anche poco informato, aveva recepito alcuni aneddoti e alcuni racconti che riferivano di un pericolo grande e spaventoso. Ma in che modo poteva interessargli, questo non può saperlo…e corre, pensando ai tempi passati e lontani avvolti tra le nebbie del tempo.Un velo di disappunto avvolge la sua interiore passione e una goccia di sudore scivola lungo il viso grigiastro, con due dita prende la piccola e trasparente perla salina e la asciuga…*sudore…segno di stanchezza…un nemico potrebbe decidere di attaccarti vedendoti in lieve disagio..cancella, nascondi, mistifica…ecco è questo…e quella sfera, e il mio sangue…e quella oscura sfera…ma che ho fatto?* si ferma, di colpo…osservando altri quattro correre per le scale…si ferma pensieroso e contrariato, si volta e osserva la lunga scalinata perdersi in basso…tempo non v’è, si gira verso l’alto, pugni stretti ed agile corsa, raggiunge in un momento le quattro figure davanti a lui e le supera senza fatica…raggiunge la cupola, estra con calma la spada dal fodero e si scaglia contro il demone che verso di lui incombe. Dopo un attimo la spada è sul collo del demone…scaglie rossastre e suono sordo…”ecco..appunto..una statua”…le vibrazioni causate dal colpo si percuotono sulle braccia possenti causando un lieve fastidio.
Un attimo di appannamento e di nuovo l’attenzione ritorna normale…un braccio e un drappo nero, aguzza la vista..cinque figure davanti ai suoi occhi…*stanza troppo affollata…bisognerà rimediare*…stringe con forza l’elsa della spada indeciso tra duplicare il numero dei presenti, dividendoli in due o abbattere il drappo nero davanti ai suoi occhi che gli incute un’inspiegabile curiosità…’sciocco…non c’è tempo…uccidili..adesso…o saranno causa di sventure inenarrabili per te…’, osserva con aria di sfida tutti i presenti uno ad uno, sguardo truce e muscoli contratti…lento si avvia verso il drappo nero, un passo dopo l’altro è accanto a Ransisc, afferra il nero telone e con un erculeo gesto cerca di strapparlo, bisogna conoscere il campo di battaglia prima di lanciarsi in epiche e pindariche sconfitte…
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Emma Norton
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MessaggioInviato: Mar Feb 06, 2007 5:52 pm Rispondi citandoTorna in cima

Emma Norton [Punti ferita: 15 – Punti mente: 7 – Punti mana: 14 – Punti provvidenza 4]
Shadow [Punti ferita: 12 – Punti mente: 2 – Punti provvidenza: 4]

*Da quanto tempo che non vedevo questo Caos?* Si chiede * Da quando i miei occhi non assistevano a questo spettacolo? …Demoni… Ombre… Il dolce canto della morte che riecheggia nelle strade portandosi via le anime straziate dalla guerra… Mi mancava tutto questo… Ah, se ci fossero i tamburi! A batter con lo stesso ritmo dei cuori ribelli che affrontano con coraggio estremo la loro sorte, finanche alla morte. Se ci fosse la loro carica a rinvigorire.. Ma non importa, bastano i cannoni.* Pensa mentre senza sosta sale le scale rubando fiato ogni due o tre scalini, seguendo istintivamente il richiamo di quella cosa che le era stato detto di cercare. Con lei ci sono altri umani, e anche un dracoide: *Definire umano anche lui? No.. Rispetto troppo i draghi per poterli mischiare all’insulsa razza umana. Avrà molto più ingegno e doti degli altri che ci accompagnano…*
Arrivati fin sopra le scale si ferma di colpo, guardando gli altri umani che ansimavano per la corsa, e quasi imitandoli rimane a respirare a fondo, cercando di ignorare la scarica di adrenalina che le aveva permesso una corsa facile senza troppa fatica, anche favorita dalle vesti leggere e delicate, rispetto alle armature degli altri. Era raro che ricevesse queste forti cariche di energia, ma la presenza delle forze del Caos e dell’aria demoniaca aveva in parte richiamato l’attenzione della parte di lei che cercava il più possibile di tener a bada. Sentiva il sangue formicolare nelle mani, sangue non più del tutto umano… Improvvisamente si irrigidisce sentendo una leggera fitta alla mano sinistra, e guarda curiosa il taglio da lei procuratosi. Lecca il sangue, chiedendosi cosa l’abbia spinta ad unirsi in questa faccenda, e stretta la destra che teneva ben salda una spada da una mano e mezza, urta alla sacca alla cintola piena di monete, ricordandosi improvvisamente del perché si trovasse lì e rimproverando sé stessa accenna un ghigno di disappunto. Guardando la sala dall’alto in basso nota infine la statua del demone che cela sotto un drappo il misterioso oggetto di desiderio del sacerdote: *Ma come se non bastasse ci son anche dei guardiani…* Dice fra sé guardando con l’occhio sinistro non coperto dalla frangia le persone che ha di fronte. Inizialmente pensava che fossero solo in tre, ma dopo un’attenta osservazione si accorge dello gnomo e del piccolo folletto svolazzante. *Bon, in fondo non sarà così difficile...* Davanti a lei, a passo svelto, si avvia l'umano delle valli verso la statua e subito attira l'attenzione dei cinque, che cominciano a prender possesso delle loro armi. Non interessata realmente all'oggetto, quanto a rispondere al richiamo del suo sangue demoniaco, decide di occuparsi, nel caso, di distrarre i guardiani attaccandoli mentre l'umano si occupa della cosa. Con ansia aspetta l'esito, mentre in soccorso dell'uomo accorre il dracoide. Alle sue spalle è sicura che il resto dei suoi compagni si stia preparando allo scontro, chiedendosi se siano desiderosi di combattere quanto lei.


Ultima modifica di Emma Norton il Mer Feb 07, 2007 12:08 am, modificato 1 volta in totale
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Honoo
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MessaggioInviato: Mar Feb 06, 2007 6:18 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Artes Owlas: 12 PF, 5 PMT, 10 PM, 4PP]

Artes sta correndo in fondo al gruppetto che lo accompagna *E' possibile che questi fanatici non abbiano capito una parola di quanto ho detto? Lavoro da solo gli ho detto, e mi hanno appioppato questi quattro ingombranti e rumorosi accessori. Il recupero crediti non è il mio campo gli ho detto, e mi hanno spedito a recuperare un oggetto. Tenete giù le mani gli ho detto, e quella cariatide di Fenebir mi mette la sua mano ossuta e sudaticcia sulla faccia. Che schifo!* Un lungo sospiro, poi uno sguardo alle sue spalle, tanto per controllare che non ci siano sorprese *Dai Artes non fare così, pensa positivo, guarda i lati buoni della storia: i matti che vogliono conquistare qualcosa, nella fattispecie Fonte Blu, hanno di solito una discreta disponibilità economica: la paga sarà buona... E la compagnia non è poi così male. Il dracoide sembra tanto forte quanto stupido: uno scudo perfetto, l'umano... Qualcosa saprà fare... Il nano è l'unico che mi preoccupa davvero, ha uno sguardo da psicopatico. E la Powel è davvero appetitosa, anche se non so ancora dire chi abbia gli artigli più affilati, se lei o il suo micione. Ora basta tergiversare, quella sembra la porta dell'ultimo piano.*

Subito dopo essere entrato Artes si lascia scappare un'imprecazione, anche se molto a bassa voce *Sarà una cosa semplice... Si certo, come no. Idiota di un Fenebir. Questo glielo conto come extra sulla parcella! Abbiamo un elfo, un umano, un Powel, uno gnomo e un... un... coso con le ali.* Mentre David e Hleghox si avvicinano al drappo e provano a toglierlo, Artes porta una mano dietro la schiena, preparando uno shuriken cercando di non farsi vedere, fortunatamente il Powel non sembra averlo notato. *Questi fra poco cominceranno a scannarsi, se approfitterò della confusione, come mio solito, dovrei riuscire ad impadronirmi del bersaglio.* In caso fossero spuntate impreviste complicazioni, la strada che avevano fatto all'andata era sgombra, o almeno lo sembrava. Rivolto a Pikros 'Sono certo che tu riuscirai a tenere impegnato l'elfo, vero?' *Ora cerchiamo di approfittare della scarsa illuminazione per non farci notare e appena cominciano a ballare, abbatterò il bacherozzo volante: è sicuramente un mago ed il più debole del suo gruppo, almeno fisicamente. Una shuriken ben piazzata e la sua faccia farà conoscenza con il pavimento. O con i suoi stessi intestini, a seconda di come cade. Prima regola della lotta: stendi il più debole per primo.*
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Tamriel
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MessaggioInviato: Lun Feb 12, 2007 4:02 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Fonte blu, Palazzo di Ergolich, Sala della Cupola Infernale]

David e Hleghox, si avvicinano lentamente al centro della stanza con passi cadenzati tenendo sempre d’occhio il nemico che resta attonito, contemporaneamente iniziano a distendere le braccia verso il drappo in seta nera, così come quello del demone che minaccioso è sospeso sulle loro teste.
Il sangue nelle vene di Emma inizia ad invertire il suo flusso scorrendo al contrario, i muscoli iniziano a pulsare e le vene si gonfiano, i capillari scoppiano negli occhi che si infuocano di un rosso vermiglio, mentre due protuberanze ossee si fanno strada disordinando la sua frangia come i bozzi che iniziano a tumefargli le scapole.
Artes è pronto a colpire il bersaglio, la sua mano è ferma mentre accarezza il pregiatissimo acciaio dello shuriken che nasconde dietro la schiena, scivola come un’ombra in un lato lontano della stanza eclissandosi agli occhi dei “guardiani”.
Intanto David e Hleghox sono prossimi al sollevare il drappo, i pugni si dischiudono, proprio sopra la seta nera, che con un rapido gesto viene brandita, aspettano un secondo, tanto per assaporare la vittoria, i due si guardano negli occhi, e ad un cenno del capo del Dracoide, sollevano le mani….

…Buio…tre istanti di surreale silenzio…

poi, grevi e potenti, cupi rintocchi di campana #Dooonnng! Dooonnng! Dooonnng!# intanto il ritmo si fa più serrato raggiungendo quello del vostro cuore che sembra scoppiarvi in gola, facendo strozzare le vostra urla di dolore sul nascere, mentre istintivamente portate le mani alle orecchie.
Il pavimento in granito sotto i vostri piedi trema sotto i vigorosi colpi, a stento riuscite a mantenere l’equilibrio.
Un’ attimo dopo riacquistate la vista, le immagini sono sfocate e sovrapposte, i muri della stanza vibrano, i cinque “guardiani” barcollano rischiando di inciampare, mentre il braccio di demone ondeggia sospeso, gli occhi vi cadono sul nero drappo che nasconde ancora l’ignoto, vedete le vostre mani imbrattate di sangue fresco, probabilmente quello che vi è fuoriuscito dai timpani, protese sul drappo, allungarsi sempre più come ombre, anche le braccia iniziano a distendersi mentre sentite i vostri corpi allontanarsi velocemente all’indietro.
Nella mente un’impercettibile sussurro ‘tornate indietro’ si ripete lento e melodioso, una sensazione di calore inebria i vostri sensi, mentre avvertite il distacco dalle vostre spoglie mortali.
Siete sempre più lontani dal drappo, lunga e sottile si fa la vostra anima, cinerea e funesta si spinge fuori dalla cupola, i suoni si fanno ovattati e lontani, la vista è annebbiata, i sensi si distendono…



[Fuori dalla sala della Cupola Infernale]


Per un’ attimo una sensazione di freddo e umido vi penetra le ossa, giusto il tempo di rendervi conto che non riuscite a respirare, il vostro torace è schiacciato e non riuscite a gonfiare i vostri polmoni, a stento riuscite a muovervi, sotto una pressione terribile che vi schiaccia in ogni parte del corpo.
E’ buio ma è talmente smisurato il peso che vi opprime che non riuscite a sollevare nemmeno le palpebre, vi sforzate, dopo un po’ ci riuscite, ma è ancora buio e granelli vi entrano negli occhi; l’odore è acre e rancido, in bocca lo stesso sapore, vi ricorda quello di quando piove nei campi, terra! terra bagnata! si, si tratta sicuramente di terra bagnata, riuscirete a rimanere in apnea solo per pochi minuti, state morendo!…


Ultima modifica di Tamriel il Mer Feb 14, 2007 12:10 am, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Lun Feb 12, 2007 4:03 pm Rispondi citandoTorna in cima

Hleghox - PF 21 – PMe 5 – PMa 10 – PPr 4

Al contatto con il nero drappo, Hleghox ha una strana sensazione, sente nella sua mano una tiepida e dolce paura. Rapida e decisa essa raggiunge ogni parte del suo corpo, su, fin dentro gli spazi più reconditi della sua mente…il nero lo avvolge, un oscuro e denso vuoto, privo di luce e sordo…ecco ciò che riesce a vedere per un istante. Il resto è un turbinio di visioni, di luoghi, di volti e di suoni, lontani e assordanti.
‘abbiamo vinto…Fenebir sa..sar..à…con..tento’ - biascica sfinito – ‘e riprenderò il viaggio, alla ricerca…del…e sarò solo…come è sempre stato…o forse potrei portarmi dietro quel David…ha un certo non so che di simpatico…’.
Ripensa un momento alla scalinata, alla stanza cupa e avvilente, ai cinque loschi figuri visti in quella maledetta cupola, al sudicio e ingannevole demone…e al drappo. Un lieve calore pervade il suo corpo debole ed inerte ed un lieve sorriso comincia a spargersi sulla sua bocca…’tornate indietro’…sente ripetere nella sua mente, da una voce che lui crede essere quella del nonno, il sorriso comincia ad allargarsi e a coinvolgere nel suo moto anche il resto del viso, gli occhi prima, poi la fronte e il resto…*nonno!*…e tutto si schiarisce. Dolore, fastidio, frastuono. Con grande sforzo apre gli occhi risvegliandosi dal torpore delle proprie, dolcissime, illusioni e ancora è buio, ma quello che prima era uno spazio vuoto e piacevole, è divenuto un opprimente e terribile buco privo di luce. Il tempo sembra poco ma infinito, potrebbe infatti in un attimo diventare eterno. Pochi secondi ancora è la vita fuggirà, rapida e funesta come i diavoli dell’inferno al cospetto di qualche potente divinità. E si sente soffocare, oppresso in petto da un immane fardello e da un odore acido e umidiccio…*nonno!*..ripensa..con la disperazioni di chi ha già scelto di lasciarsi andare, sconfitto e rassegnato, con la debolezza di chi è perso, fragile ed inerme, con la poca voglia di chi si lascia andare trasportato dai flutti e dalla brezza, naufrago e sfinito.’Nonno!’ sussurra e un leggero calore pervade i suoi muscoli, una piccola scarica si fa strada nei suoi arti stretti e tesi. *Non posso…and..ar..mene…non così..*. #NONNO!!!!!#. Chiude un momento gli occhi, deciso e persuaso che quello non può essere il suo ultimo viaggio, senza meta e senza voglia, si agita, si muove con grande sforzo, si dimena sulle ali del suo ultimo moto di vita, con ogni arto cerca un punto d’appoggio, con ogni muscolo ricerca gli ultimi resti di forza. Chiude gli occhi, stringe i denti e via, con tutta la forza che gli resta spinge da ogni parte alla ricerca di una libertà, per lui più dovuta che agognata.
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helios90
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MessaggioInviato: Lun Feb 12, 2007 8:18 pm Rispondi citandoTorna in cima

[David Ransisc,PF:21 PM:14 PP:4,Cupola infernale/Fuori dalla sala della Cupola Infernale]
Noto che insieme a mè si è avvicina al drappo anche un mio compagno è Hleghox.Il cuore continua a battere all'impazzata non sò se è perchè ho appena finito una corsa o se è l'agitazione.Fisso negli occhi il mio compagno,contemporaneamente iniziamo a sollevare il drappo il silenzio ci circonda...*Fenebir sarà fiero di noi*.All'improvviso si sentono dei potenti rintocchi di campana,il rumore è fortissimo mi porto le mani alle orecchie lasciando il nero drappo,ma non cambia molto il rumore è insopportabile....crick sento dentro di mè e dalle mie orecchie incomincia ad uscire sangue*sarà mio quel sangue*mi domando,mentre mi tengo ancora le orecchie il sangue incomincia a correre lungo la mano e poi sull'avanbraccio fino al gomito finchè le goccie incominciano a cadere sul pavimento della cupola,guardo le macchie e mi rendo conto che quel sangue è mio.Rialzo lo sguardo e nota che le pareti iniziano a vibrare ,come il pavimento e tutto ciò che mi circonda.Sto a stento in equlibrio finchè non cado perterrà.Inizio a strisciare verso il drappo ma una forza misteriosa incomincia a tirarmi indietro,nella mia mente persiste una voce *tornate indietro....tornate indietro*si ripete in continuazione.Mi sento stanco,debole,ho una strana senzazione sembra che la mia anima stia per abbandonare il corpo,sembra che le forze mi stiano abbandonando,stanco chiudo gli occhi e mi lascio trasportare indietro.
Dopo un po' di tempo incomincio a sentire freddo e una sensazione di umido penetra nelle mie ossa,faccio molta fatica a respirare e a malapena alzo le palpebre......è buio non vedo ancora nulla con le mani tocco il terreno sottostante e riesco a distinguere che è terrà bagnata.Una sensazione come quella di prima mi riavvolge e mi sento muorire..mille pensieri passano per la mia testa ma mi soffermo in particolare sull'immagine del mio maestro morto parecchio tempo fà,le immagini,i pensieri e i flashback scorrono nella mia testa sempre più veloci finchè un ultima immagine rimane nella mia testa,un drappo nero svolazzante,incomincio a pensare*certamente dovrò morire prima o poi,arriverà il giorni sì...ma non è questo...non morirò in questo modo*.Raggruppo tutte le mie forze e provo a liberarmi spingendo verso l'alto,riesco a liberare perzialmente il busto e parte della faccia,la mia vista è ancora appannata e sfocata,mi rendo conto che ho ancora le gambe e le braccia imprigionate,con la mani provo a scavare cercando di liberare gli arti superiori,riesco solo a liberare il braccio destro poi le forze incominciano ad abbandonarmi.*è la fine?*Non sapendo cosa fare incomincio a pregare il mio dio*Nagroch è questo il momento del trapasso???tu che hai il controllo sulla morte perchè dovresti farmi morire in questo modo???.... ti chiedo solo una cosa...non farmi morire così....non fare morire così me e i miei compagni*


Ultima modifica di helios90 il Mer Feb 14, 2007 12:17 am, modificato 2 volte in totale
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Honoo
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MessaggioInviato: Lun Feb 12, 2007 11:08 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Artes Owlas: 12 PF, 5 PMT, 10 PM, 4PP]

*Avanti bacherozzo... fai un gesto... dammi una scusa* Artes è completamente concentrato sul piccolo folletto, aspettando il momento giusto per finirlo. Non si accorge subito del gesto di David e Hlegox, se non quando le campane iniziano a suonare #ARGH! Che diavolo è questo suono?#. Cade in ginocchio lasciando cadere l'arma e si sente mancare. I sensi si fanno ovattati, mentre tutto scivola nell'ombra. Fra i mille rimbombi nella sua testa una voce si staglia nitida ed inconfondibile "Ma guarda... Non pensavo di rivederti così presto, figliolo. Hai fatto davvero in fretta." Artes non vede nulla intorno a se, eccezzion fatta per suo padre, la cui figura imponente sembra sovrastarlo. Il giovane digrigna i denti "Dillo che ti piacerebbe vedermi morire, così potresti ricominciare a picchiarmi, vero? Dove ti hanno mandato? Nel paradiso delle galline, visto che ti ho tirato il collo come si fa con loro..." Lo spirito di Markigan si avvicina sempre più, nonostante i tentativi di Artes di tenerlo lontano. Ma nel silenzio una voce lontana sembra sussurrare qualcosa 'Tornate indietro' Artes si volta verso la voce e tutto accade in un momento: la sensazione di essere trascinato via, la sua felicità nel vedere il padre sempre più lontano, la sensazione di freddo in tutto il corpo e la voce, ancora una volta la voce di Markigan che gli sussurra 'Sei mio figlio, sei un Rajel, dovresti sapere cosa vuol dire... A presto figliolo.'

Sottoterra, bloccato da un imprecisato spessore di terriccio e senza sapere se lo hanno seppellito nel verso giusto *Che giornata di m###a! Ok, ho poco tempo, quindi non perdiamoci in fesserie* Dopo un secondo un rivolo di saliva esce dalla bocca di Artes, ed il ragazzo esulta, al sentire il calore scivolare lungo la guancia e sotto l'orecchio. *Sono sepolto nel verso giusto, ora usciamo di qui. Non sia mai che dia al vecchio una soddisfazione qualsiasi...* Lentamente, ma febbrilmente, la dita e le mani di Artes cominciano a muoversi scavando per ottenere il necessario spazio di manovra *Per fortuna nessuno ha compattato il terriccio... forse ne esco vivo* In meno di un minuto Artes ha liberato qualche centimetro di spazio davanti alla sua bocca e inspira avidamente una boccata d'aria *Avanti Artes, muovi quelle manine! Ci riescono dei cadaveri senza cervello e tu no? Ah già... loro non devono anche respirare... Dovrei fare qualcosa per queste idee idiote che mi vengono in mente quando sono agitato... Basta idiozie! Meno pensare e più scavare!* 'Ancora poco e mi farai compagnia figliolo... o, se esci di qui, io la farò a te...' *Ci mancavi solo tu stupido vecchio...*Con le unghie sanguinanti, uno spirito molesto che lo accompagna e un maledetto centimetro alla volta, Artes scava verso la vita e la superficie. Ma soprattutto verso la vita...
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Emma Norton
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MessaggioInviato: Mar Feb 13, 2007 3:42 pm Rispondi citandoTorna in cima

Emma Norton [Punti ferita: 15 – Punti mente: 7 – Punti mana: 14 – Punti provvidenza 4]
Shadow [Punti ferita: 12 – Punti mente: 2 – Punti provvidenza: 4]

Porta una mano alle corna d’argento sopra la fronte, custodi dei resti originali che pian piano fanno capolino provocandole un leggero prurito. Sente nuova forza scorrere nel suo sangue e mentre le pupille si assottigliano e le iridi si infiammano dalle vistose cicatrici che le percorrono la schiena si creano delle spaccature e dove si forma una scia di sangue fuoriescono ossa e cartilagine: sta avvenendo la trasformazione.
La prima cosa che avverte è la macabra sensazione della morte che pervade la stanza ai tre rintocchi. A quel suono assordante, sul pavimento che trema, si accascia in preda al dolore e subisce il processo inverso. Quando sembra che la campana abbia terminato, sente il suo spirito cadere in un flusso di energia, che come un torrente la trasporta lontano dalla cupola e da quelle sale, fino a ricongiungerla alla vita quando riavverte la dolce sensazione di calore terreno.

#Puah!# Tossisce, mentre sputa altra terra dalla bocca. Ha il sospetto che l’aria che cerca disperatamente di respirare non durerà a lungo. La trasformazione non si è completata, ma il fatto di non avere le ali a renderle i movimenti ancora più difficili la solleva. Circondata dalla terra su ogni lato, nonostante il sangue nelle orecchie, sente qualcosa di fianco a lei scavare a fatica. Voltandosi, nota il suo ravel che mosso dall’istinto di sopravvivenza scava senza sosta: ‘Shady… Risparmia le forze’.
Nel frattempo la ragazza tasta la terra: *Acqua..* pensa, *Ci deve essere dell’acqua qua vicino. Il problema è capire se sia al di sopra o sotto di noi…* Rimane qualche altro minuto a riflettere mentre piccoli mucchi di terra bagnata le arrivano in viso, cadendo dall'alto: *Ma no.. Il terreno sotto di me è quasi asciutto.. E' da sopra che arriva l'acqua...*
Il fatto di dover condividere l’aria con qualcuno che si agita faticosamente la porta a pensare di dover lavorare in apnea: *Per quanto tempo riuscirò a resistere? Sei? Sette minuti?* Prende un bel respiro e comincia a contare…
Intanto, il felino è riuscito a creare un piccolo varco nel quale si muove velocemente continuando a scavare: ‘E va bene! Facciamo a modo tuo!’ Emma aiuta il ravel portando indietro la terra che spala e cercando di seguire la pista indicata dal suo animale, trattenendo il respiro ogni volta che può: *Speriamo che ci porti verso l’acqua… Se ho ragione, forse non tutto è perduto…*


Ultima modifica di Emma Norton il Mer Feb 14, 2007 12:57 am, modificato 1 volta in totale
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Tamriel
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MessaggioInviato: Mar Feb 13, 2007 9:48 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Sotto terra]

La terra trema sotto i tremendi colpi d’artigli di Shadow, Il felino continua a muoversi agitandosi in modo asincrono, violenti spasmi lo fanno contorcere e contrarre, la robusta coda non riesce a penetrare lo strato compatto di ghiaia, si dimena con tutte le forze che gli restano in corpo accanendosi con gli arti anteriori con i quali riesce a fare presa sul terriccio umido e malleabile, continua a scavare, aprendosi un varco abbastanza grande da far passare una persona.
Ormai è stremato, più si dibatte più ha bisogno di respirare, ma i lunghi addestramenti di Emma sono serviti, quantunque sia la sola forza della disperazione a non farlo crollare, insiste imperterrito, un ultimo colpo, un altro ancora;
è irriconoscibile lo straziato mugugno che sprigiona cadenzato, il fiero ruggito del Ravel si trasforma ogni volta che spalanca le fauci in un grottesco grugnito, quasi un lamento, il brontolio della morte si avvicina.
Sembra l’ultimo disperato tentativo, si ferma un’ attimo, poi percorre all’impazzata il tunnel obliquo di un paio di bracci che ha appena scavato, arrivato a metà percorso si piega sulle zampe posteriori, i poderosi muscoli si contraggono, mentre la coda si fa dritta in linea con la spina dorsale, la agita con un colpo secco, come si farebbe con una frusta, ed effettua un balzo protendendo le zampe anteriori in avanti oltre il capo, mentre si distende elasticamente colpisce con fragore l’ultima parte dello scavo squarciandola.
La luce si proietta dal varco, sembra fortissima, il mezzo demone non può fare a meno che chiudere gli occhi e portarsi una mano davanti ad essi per evitare di bruciarseli, sembra che non usi la vista da centinaia di anni; intanto da sopra si sente Shadow che ha iniziato a respirare affannosamente.

Rumori sordi arrivano alle orecchie di Hleghox che intanto curvandosi e piegando la schiena inizia a spostare qualche porzione di terriccio facendo leva con le possenti ali e gli artigli delle gambe, appena apre un minuscolo varco è costretto a ricominciare da capo perché quest’ ultimo viene riempito nuovamente da uno strato che si sgretola ad ogni fragoroso colpo che si propaga nel terreno.
Con un potente calcio riesce a farsi nuovamente strada colpendo qualcosa di morbido…

La stessa beffarda sorte è toccata ad Artes, il quale arriva a farsi persino sanguinare le unghie facendo scivolare pian piano la mano lungo i fianchi fino ad arrivare alla cintola, poi a tentoni avverte il freddo acciaio dell’elsa della sua mitica spada lunga, fedele compagna d’ogni scontro;
appena riesce a stringerla viene colpito violentemente allo stomaco, accusando lievemente il colpo…

La fortuna gira dalla parte di David il quale trova immediatamente una via d’uscita, estraendo con incredibile sforzo il primo arto dal terreno può sentire la piacevole sensazione di frescura che lasciano cento gocce di pioggia mentre bagnano la sua mano destra, poi si sforza per poter uscire dal pantano, non c’è la fa, e intanto piccoli rivoli d’acqua si sono incanalati lungo le sue falangi.
E’ grande l’aspirazione di poter farsi bagnare completamente da cotante stille argentate, ma altrettanto grande è la sua impotenza di fronte alla pressione che gli comprime le tempie facendogliele esplodere…
Scoraggiato, trova fiducia soltanto nelle sue preghiere e a mezza bocca pronuncia qualche strano verso appellandosi al dio della morte, perché non è ancora questo il momento di varcare i cancelli dell’ade.
Misteriosamente un manto d’ombra lo circonda, accarezzandolo come pregiato velluto sulla pelle, la mano di colpo si allarga a dismisura e protendendo verso l’alto, sente qualcosa di sottile e gracile che vi si aggrappa con una presa energica, poi un sentore di oppressione percorre tutto il suo corpo lasciandolo attonito, quasi paralizzato, mentre con facilità viene sollevato verso l’alto.
Appena la testa dell’umano delle valli è fuori dal pantano anch’egli è costretto a chiudere le palpebre non riuscendo ad abituare gli occhi alla luce fortissima, ma finalmente è completamente fuori, con la pioggia che lo ha inzuppato completamente, e oltre allo scroscio sostenuto sente soltanto un’ affannoso respiro e un vicino rumore di ossa che si spaccano.


Ultima modifica di Tamriel il Gio Feb 15, 2007 8:31 pm, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Mer Feb 14, 2007 12:46 am Rispondi citandoTorna in cima

[Artes Owlas: 12 PF, 5 PMT, 10 PM, 4PP]

"Uff" Il colpo allo stomaco fa sobbalzare Artes, che lascia la presa dalla spada *Cosa diavolo mi ha colpito? Una zampa?* Istintivamente il ragazzo cerca il pugnale che porta alla cintura, trovandolo *Magari se usassi questo invece delle mie povere mani per scavare, farei più in fretta* La punta del pugnale entra nel terreno smosso dal calcio di Hlegox, allargando il buco, facendo entrare un'altra, piccola, importante boccata d'aria. Da sopra di lui viene rumore di artigli che scavano *Se questa è una talpa è la più grossa che abbia mai vi... no, visto non va bene... urtato, si. Urtato è la parola giusta...* Dopo alcuni minuti di lavoro una grossa quantità di terriccio gli frana sulla faccia, ma nonostante questo Artes riesce a continuare il lavoro, buttando la terra sotto le sue spalle e compattandola con il proprio peso. Un altra decina di colpi ed il giovane si ritrova seduto di fianco ad una zampa di dracoide che si agita. "Ehi, piano con questa zampa li sopra, c'è gente che vuole scavare qui! E per dovere di cronaca stai scavando nella direzione sbagliata." 'Andiamo figliolo, non frustrare la creatività del tuo compagno di sventure, rilassati un pò, sei così teso...' *Zitto vecchio! E quanto al rilassarsi, neanche mor... ... ...* La risata di suo padre stava sovrastando persino i rumori prodotti dal dracoide. *Ti odio.*. Con un grandissimo sforzo Artes fa scivolare il suo corpo verso l'alto, sfilando le gambe da sotto la terra, anche la creatura vicino a lui sta cercando di uscire da li sotto. "Sbrighiamoci, chiunque tu sia. Più la terra si bagnerà, peggio sarà per noi. Scava verso l'alto e fallo con calma, o ci seppellirai entrambi... e a me piace vivere... mi ci sono abituato..."

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Pare che le prove di scavare siano utili...
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MessaggioInviato: Mer Feb 14, 2007 1:33 am Rispondi citandoTorna in cima

[David Ransisc,PF:21 PM:2 PP:4,Spazio aperto]
Appena estraggo il braccio destro dal terreno mi rendo conto che fuori piove....una lieve ma piacevola pioggia cade insistentemente sul terreno bagnato e sulla mia mano,una sensazione di frescura mi pervade tutto il corpo anche se ancora sotterrato,la testa sembra esplodermi e appena finisco la preghiera attendo speranzono che il mio dio l'abbia accolta.Tutto dun tratto sento uno spinta verso l'alto,la pressione si fà sempre meno forte fino a quando incomincio a vedere una luce fortissima,la luce è talmente forte che non riesco a tener aperto le palpebre e sono costretto a chiuderle *finalmente sono fuori* penso,la conferma arriva qualche attimo dopo quando migliaia di gocce di pioggia cadono incessanti sul mio corpo.*Per fortuna le mie orecchio non si sono danneggiate del tutto*,nelle vicinanze sento dei rumori strani,oltre allo scrosciare della pioggia sento un affannoso respiro e qualcosa che si rompe.Ancora affaticato provo a riaprire gli occhi cercando di coprire la luce con una mano protesa verso di essa,dopo qualche secondo finalmente riesco ad aprirli,vedo sfocato ma intravedo una figura familiare....è la figura di shadow,il felino compagno della bella Norton,noto che l'animale si muove in modo brusco e violento dando colpi potenti colpi d'artiglio verso il terreno,in un attimo collego *se io ero sotto terra anche i miei compagni lo sono*,mi alzo il più velocemente possibile e mi dirigo camminando svelto verso l'animale *dove saranno gli altri...sicuramente Emma è in quel punto...ma gli altri???*,durante il percorso che separa mè dal felino controllo che tutti i miei oggetti siano al loro posto...sembra di sì,*l'anello e la spada ci sono ma un sesto senso mi dice che nello zaino manchi qualcosa*,abbasso la testa e noto che la terra si è spostata *o è una talpa o li sotto c'è qualcuno dei miei compagni.....*,rialzo lo sguardo e vedo che il felino è scomparso dentro un buco *ci è riuscito, e mi è tornata del tutto la vista!*,non bado più a Shadow,in quanto e riuscito a scavare un buco abbastanza grande da passarci,allora mi inginocchio dove la terra si è spostata e tutto inzuppato con il cuore che mi batte all'impazzata inizio a scavare nella speranza di trovare i miei compagni ancora vivi.


Ultima modifica di helios90 il Mer Feb 14, 2007 1:51 am, modificato 2 volte in totale
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Emma Norton
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MessaggioInviato: Mer Feb 14, 2007 1:33 am Rispondi citandoTorna in cima

Emma Norton, ancora viva [Punti ferita: (5+3)*3 = 24 – Punti mente: 7 – Punti mana: 14 – Punti provvidenza: 4] Sotto gli effetti della trasformazione
Shadow, ravel scavatore [Punti ferita: 12 – Punti mente: 2 – Punti provvidenza: 4]


#Aaaaaargh! La luceeeeeee#
*Detesto la luceeeeeee! Toglietemelaaaaaa!*
Emma con le braccia si issa in avanti, uscendo da quella che doveva essere la sua tomba. Non riesce a veder nulla e chiude gli occhi al cielo mentre mille gocce d'acqua cadono su di lei lavandole il viso dal sangue e dal fango. Shadow, qualche metro più avanti, si scrolla gettando terriccio su ogni parte della radura, per poi raggiungere un tratto erboso in cui stendersi e godersi l'aria fresca del temporale. Ha faticato molto ma è soddisfatto di esser riuscito ad uscire da quel buco. Non sa bene per quale ragione ci sia capitato, l'unica cosa che ricorda erano i tre rintocchi della campana... Ma per un animale è difficile capire le ragioni della natura, e soprattutto vivere con la sua padrona non è mai stata un'impresa facile.
Prendendo grosse boccate d'aria, la ragazza si distende per terra, lasciando che la pioggia cada sulle sue spalle insanguinate che cominciano a scricchiolare: le strutture ossee delle ali cominciano a crescere, raggiungendo l'apertura di un braccio e mezzo e ricoprendosi di delicate piume nere che si piegano sotto il peso dell'acqua. Le placche d'argento sulla fronte cadono, cedendo il posto a due corna nere dalle punte spezzate. Gli occhi, ancora socchiusi, si tingono di rosso e le pupille ridotte a due fessure verticali intravedono in lontananza l'umano delle valli che si avvicina: l'impressione, per chi la vede, è quella di un enorme volatile disteso ferito sul campo di battaglia, mentre attende che il fato decida la sua sorte.
Con suo grande stupore la trasformazione è avvenuta, ma sente che la stanchezza non le concede di usarne i poteri a lungo tempo. Il giorno non è ancora passato, in caso di bisogno non potrà far molto...
Nonostante il rumore del temporale, sotto di lei sente qualcosa muoversi a fatica. Poggiando l'orecchio per terra ascolta i rumori mentre si fanno sempre più forti. Intanto l'uomo si è messo a scavare invocando i nomi dei compagni: *Ecco dove erano finiti.. Giocavano anche loro a nascondino sottoterra*. Preoccupata, si alza barcollando sotto il peso delle ali inzuppate. Alza le sue spade bastarde piantandole nel terreno, e osservando il cielo distende le ali togliendo gli ultimi resti di terra dal suo corpo. Si avvicina insieme a Shadow, e l'animale comincia ad aiutare David a scavare:
"Se non sopravvivono, giuro che torno all'inferno a prenderli!"
Esclama Emma sorridendo, agitando i capelli vermigli alla pioggia battente.
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MessaggioInviato: Mer Feb 14, 2007 4:00 pm Rispondi citandoTorna in cima

Hleghox - PF 21 – PMe 5 – PMa 10 – PPr 4

Un botta, un pugno ed un calcio, colpo su colpo, un altro e la terra cede, liberando una gamba che colpisce qualcosa..non più terra, bensi una massa densa e morbida. Hleghox fiuta un odore distinto, differente da quello dell’acidula terra bagnata che si infila in ogni posto *..probabilmente qualche cadavere in putrefazione..a giudicare dall’odore ripugnante..* - pensa – restando per un attimo sbalordito nel sentire che quella massa si muove..restanto ancor più sbigottito sentendo una voce provenire da sopra.."Ehi, piano con questa zampa li sopra, c'è gente che vuole scavare qui! E per dovere di cronaca stai scavando nella direzione sbagliata."..sopra e sotto, sopra o sotto? La decisione con cui ricercava una via d’uscita lascia spazio ad una lieve confusione, ma il tempo è tiranno ed egli lo sente scorrere scandito dai battiti del suo cuore, che potrebbero anche essere gli ultimi. Lento si appiglia a quello che trova e si volta verso il basso, riposandosi un attimo. Non ancora convinto ma pur sempre confuso, avverte una presenza in quello spazio angusto e beffardo, spuntare da sopra e dire: “Sbrighiamoci, chiunque tu sia...” , una voce familiare che semina consigli difficili da decifrare.
“Mai dire a un dracoide cosa deve fare!” dice Hleghox al nuovo arrivato “Nuoce alla salute!..e va bene..stavolta posso anche darti retta..sappi che se ti sbagli o mi stai ingannando, rimpiangerai di non aver avuto il buon senso di restare chiuso in quel fosso”. Si scosta lievemente dal losco figuro per evitare il contatto tra i loro corpi, nonostante questo, le sue ampie ali occupano una grande porzione di spazio, rendendo inutile ogni sforzo di sottrarsi al lieve calore emanato dalla pelle del novello minatore. La terra continua a piovergli addosso minuta e fastidiosa, chiude ancora gli occhi e storce la bocca, una tiepida agitazione gli cresce in petto. E dire che un tempo la terra, fresca e umidiccia era una delle cose che preferiva. Rivede nei suoi pensieri un’immagine di sé da giovane, che si aggira per i campi in una giornata fosca e piovosa, donarsi alla giovale pioggia delicata, calpestando la terra morbida e fradicia, fermarsi un momento e prendere un pugno di terriccio bagnato e portarlo al naso per gustarne il profumo selvatico e ricco, per poi liberare quella manciata, di nuovo, verso il basso.*Bei tempi andati* - pensa- ritornando al grave presente. Pochi piedi di spazio vuoto, pronto a franare e a seppellirlo per l’ultima volta, piedi angusti e indifferenti, ogni granello di terra pesante un’infinità di liberium. Non conta più essere vivo o morto, non conta più la salvezza verso una vita che lui sente dovuta, non conta più il profumo di fresco che attende lì sopra o là sotto, non contano il cielo terso e le onde spumose, i verdi campi e le nuvole bianche o qualunque cosa possa regalargli un pallido sorriso. No! Ciò che conta, adesso, è unicamente uscire da quella maledetta trappola, fuggire da quel terribile fosso, scappare da quel fetido pertugio che lo costringe a stare a contatto con un altro essere. In solitudine, forse, non lo avrebbe neanche trovato così scomodo..certo, non gli costasse la vita..il problema non si porrebbe nemmeno.
Gli ultimi barlumi di forza gli permettono di sbattere le ali, e se il minatore si becca qualche sferzata, tanto meglio. Conficca con forza i suoi arti nel terreno sfarinando le morbide pareti. Bisogna scavare ed egli scava, una manciata dietro l’altra, un’unghiata dopo l’altra, una pedata appresso all’altra. Sarebbe rimasto anche lì, tranquillo e quieto. Ma solo. Non sa che farsene di un minatore sporco e maleodorante. Tanto vale recuperare l’uscita, a qualunque costo, che poi…potrebbe non essere lontana.
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