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 [campagna caotica] Avventura [Riservata ai Pg] Successivo
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Emma Norton
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Località: .:Inferno:.

MessaggioInviato: Gio Feb 22, 2007 10:45 pm Rispondi citandoTorna in cima

Emma Norton [Punti ferita: 6 – Punti mente: 3 – Punti mana: 8 – Punti provvidenza: 4] Debilitazione
Shadow [Punti ferita: 12 – Punti mente: 2 – Punti provvidenza: 4]




*...'Gli umani non ci apprezzeranno mai abbastanza, bimba'...
Le parole del demone si ripeterono nella mente di Emma come un dolce suono, un bel ricordo che pensava di aver perso...
'E' nella natura degli umani disprezzare le altre creature, è per questo che viviamo confinati quaggiù.. Non potrai cambiare le leggi'
'Vorrei solo che tu partissi con...'
'No, non verrò con te...'
'Ma...'
'I demoni son fatti per restare dove sono stati creati, piccola, tu sei diversa da noi.. Tu puoi andare dove vuoi perchè il tuo sangue è impuro e dovunque ci saranno impuri verrai accettata... Uno come me non verrebbe mai considerato... alla "pari"...'
'Mirion, non lasciarmi sola...'
Il demone a quella frase sorrise, nei ricordi di Emma, per poi avanzare verso di lei spiegando le possenti ali e stringendola nel suo abbraccio le legò al collo un ciondolo d'argento, che tintinnò sull'armatura:
'Sai che sono sempre con te, amore mio...'
Erano gli stessi tintinnii che ora accompagnavano i suoi passi a farle ricordare quei momenti, l'ultima volta che lo vide...
'Nessuno ti obbliga a partire'
'Devo partire, è il richiamo...'
#...Un figlio del Caos non dovrebbe rispondere al richiamo di nessuno!#
Nella sala avvolta dal fuoco la voce riecheggiò possente, mentre la creatura si lasciò sfuggire un ruggito di rimprovero, e alcune demonesse intente a soddisfare un infernale si allontanarono spaventate, rispondendo al ruggito con sibili e gemiti. Il viso della ragazza si rigò di lacrime, e abbassò lo sguardo sul gioiello che aveva al collo:
"Forse sono io a volerlo. Non voglio più restare in questa prigione di fuoco, Mirion, non sono nata demone né volevo diventarlo!"
La mano dalla pelle nera come la notte si posò sulla sua guancia, asciugando le sue lacrime.
*'Non impedirò ciò che è nel tuo cuore... Sai che sei mia, non permetterò che ti sia fatto del male.. Vorrei solo proteggerti da ciò che gli umani ti potrebbero fare... E' duro ammetterlo, piccola, ma non sei più una di loro... Non ti vedranno più come una umana, ma come un mostro...'
Accarezzò le piume delle ali di Emma, sussurrando:
'Sei il mio bellissimo angelo... Vederti andare via sarà la mia fine.'
'Vieni con me, te ne prego..'
'No, piccola, il mio posto è qua tra il fuoco e le ombre..'
Le diede un ultimo bacio, e voltandosi si incamminò sul suo trono fatto di ossa e pelle di drago:
'Torna da me, Eih'Lyith, quando la tua Caccia sarà conclusa.. Ti aspetterò fino alla fine delle Ere se sarà necessario, pur di vederti ancora... Un ultima volta...'*

"Eily, cosa c'è? Cosa hai..."
'Niente umano.. niente che tu possa minimamente capire...' Rispondendo con tono seccato, ma con un fil di voce, si rende conto che sta camminando con la sola forza di volontà che le rimane. Disorientata si guarda intorno e non riesce a vedere cosa ci sia in lontananza finchè un inebriante odore di salsedine entra nelle sue narici quasi rinsanendola quel po' che basta per farle gridare #Dedalus B!# e portare affannosamente una mano alla tracolla con cui apre la custodia delle pergamene ove trova le sue mappe rovinate e ingiallite dal tempo. Ne apre una quando sente che le forze pian piano l'abbandonano..
In una strana apparizione nota due donne correre nella direzione opposta alla loro seguite da un bambino. La scena si interrompe mentre stava per capire cosa accadeva, ma invece di riapire gli occhi, rimane poggiata sulla sua spada con lo sguardo fisso a terra. Il Rajel comincia un duello immaginario che la ragazza ignora totalmente. Quando sembra essersi ripreso, l'umano si avvicina alla ragazza prendendola in spalla:
"Piccola Eily, sei pallida come un morto, lascia che ti aiuti..."
Non sa nemmeno cosa abbia detto in seguito l'umano, si era addormentata già nel momento della visione, in cui ragionava sulle donne e i bambini in fuga, su Mirion, e sui luoghi col mare, sui torrenti e sui cimiteri... Prima di cadere in un profondo sonno ha detto:
"Dedalus B... Celestia.. mare... Cimitero Killmain.. Non abbiamo documenti.. Verremo arrestati... Ho.. Sonno..."
La mappa le scivola di mano cadendo a terra, mentre Shadow si avvicina alle spade della padrona minaccioso, ringhiando verso chi cerca di prenderle. Le afferra tra i denti, scrutando il rajel in modo particolare.
Per tutto il tragitto resta vicino all'uomo, cercando di fargli capire con lo sguardo che appena lascerà la padrona gli salterà addosso per sbranarlo.


Ultima modifica di Emma Norton il Ven Mar 02, 2007 3:01 pm, modificato 3 volte in totale
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Sayrus
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MessaggioInviato: Dom Feb 25, 2007 2:47 pm Rispondi citandoTorna in cima

Dall'alto della sua posizione scorge il fugace panorama postoglisi innanzi...l'odore della salsedine gli permea i polmoni e fa riecheggiare in lui arcaici ricordi...*Narya...* scuote il capo come per deviare quei pensieri e quelle immagini che tentavano di insinuarsi in proibiti meandri della sua mente, e porta l'attenzione sui quattro di sotto..."Il mare deve essere vicino, forse anche una città..." strozza la frase nel constatare che tutti sono rimasti fermi lungo il selciato, come se qualcosa li avesse scossi...più di tutti, Artes, in apparente stato catatonico e con dell'orrida bava bianca a fuoriuscirgli dalla bocca...*e adesso che diavolo gli è preso a questi?* si domanda dubbioso, sicuro che non sia il momento più oppurtuno per lasciarsi andare in questo genere di cose...mentre decide di tornare fra loro, si avvede di Artes che comincia a dimenarsi, estrae la spada e fende il vuoto...*Sapevo che era pazzo, lo era già da tempo, ma ora è peggiorato...*pensa, mentre ormai è a pochi passi dal gruppo..."Ehy voi, ma che diavolo state facendo, eh? abbiamo da fare, e non abbiamo tempo per gingillarci in battaglie contro il vento!" asserisce sarcastico rivolto a tutti ed in particolare al rajel...
La mezzo demone nel frattempo, esausta, si sorregge sulla spada, e Artes, ripresosi dalla breve psicosi, l'aiuta..."Serve una mano umano?" domanda divertito, conscio dell'inferiore forza dell'uomo, "se vuoi posso portare in braccio te, mentre tu tieni lei..." ride, di gusto, poi fa qualche passo più veloce e si porta a capo del gruppetto, il dracoide è immerso nei suoi pensieri, Artes arranca difficoltosamente con la mezzo demone, seguito a vista da Shadow, mentre David è rimasto leggermente distaccato, indietro...*Ci mancava solo lui adesso...che diavolo avrà? perchè si attarda così tanto?*
Nel frattempo, dalle mani della mezzo demone, una vecchia pergamena scivola a terra, lasciando intravedere una specie di mappa...*E quella cos'è?* Il Gargoyls si avvicina lesto alla due figure, si china sul foglio e avidamente se lo porta alla vista...*Emma parlava di una città, dedalus b...vediamo se riesco a trovarla su questa cartina...* poi rivolto ad Artes.."anche se riuscissimo a raggiungere una città, ci vorrebbero dei documenti, e noi non ne abbiamo...forse Emma potrebbe aiutarci a procurarceli però" uno strano ghigno gli affiora in viso, e con due leggere colpetti, percuote la donna e prova a parlargli.."Emma...Emma! svegliati, abbiamo bisogno di te.."


Ultima modifica di Sayrus il Lun Feb 26, 2007 4:40 pm, modificato 2 volte in totale
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helios90
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MessaggioInviato: Dom Feb 25, 2007 4:50 pm Rispondi citandoTorna in cima

[David Ransisc,PF:21 PM:2 PP:4,Fossa Comune]
David si avvia verso la stradina affiancato da Hleghox mentra davanti a loro a breve distanza si trovano gli altri membri del gruppo.Dopo qualche passo David nota che Hleghox lo chiama sotto voce,avvicina la testa ascoltando attentamente ciò che dice,terminata la frasa ritorna composto e pensa *Come mai tiene così tanto a mè???...non sò perchè ma credo che tra di noi nascerà una buona amicizia...*."Non proprio un mago ma una cosa simile" dice sorridendo a Hlegox,poi riprende "non preoccuparti per mè sono anche un ottimo duellante...".Dopo qualche passo un sensazione di piacere mi circonda,annuso meglio l'aria e sento un piacevole odore di salsedine *mare????siamo vicini al mare!!!!*,David si girà di scatto verso Hleghox e gli dice "senti anche tu qust'odore??",con la coda dell'occhio è riuscito ad intravedere che lo stava guardando,ad un punto una visione appare a David,mi blocco,Tamburi ,tamburi e ancora rumore di tamburi persiste nell'orecchie di di David,urla disumane e persone smarrite lungo la stradina,David squote la testa da destra verso sinistra un paio di volte prima di riprendersi,poi si strofina gl'occhi ma appena riaperti nota che Emma cadute al suole mentre Artes con un gesto fulmineo afferra la mezzodemone,dun tratto l'umano cade in una specie di catalessi mentre Hleghox cerca di svegliarlo David si avvia nei pressi di Emma assicurandosi delle sue condizione,alza lo sguardo al cielo e nota Sayrus svolazzare e tirare fuori una mappa"al posto di controllare la mappa perchè non provi a controllare nella sfera???",Sayrus si abbassa al suolo,si avvicina ad Emma e incomincia a scuoterla dicendo "abbiamo bisogno di te..svagliati"Guardo il Gargoyle stupito in attesa una risposta mentre all'orizzonte si intravede il mare.
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Tamriel
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MessaggioInviato: Lun Feb 26, 2007 1:08 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Selciato, nella nebbia]


Hleghox si avvicina all’umano, sommosso, si aggrappa alle sue spalle con entrambe le braccia e inizia a scuoterlo violentemente, interrompendo quella calma misteriosa, echeggia ”Artes!”, “ARTES!”, #ARTES!!#. Il viso sottile di Artes si fa torvo e nero, ha già ingaggiato una corsa disperata nel bel mezzo del selciato, alza la lama al cielo, si abbassa fa un passetto in avanti e con estrema abilità fende l’aria, facendola sferzare sotto due rapidi fendenti che se fossero stati indirizzati a qualcuno l’avrebbero mutilato di netto, lascia vibrare l’elsa mentre ripone la spada nel fodero, i muscoli gli pulsano e sul volto si disegna una smorfia di compiaciuta soddisfazione.
Gli altri un tantino scossi osservano perplessi la scena, Artes pare calmo e con il lume della ragione ritrovato si appresta a tranquillizzarli, lascia scivolare fra le sue braccia Emma che esausta si abbandona alla presa salda dell’umano.
La mezzodemone in preda a deliri onirici, farfuglia parole fra i denti "Dedalus B... Celestia.. mare... Cimitero Killmain.. Non abbiamo documenti.. Verremo arrestati... Ho.. Sonno..." e cade finalmente fra le braccia di Morfeo con la mappa che serrava nella destra che gli sfugge fra le dita agitandosi al vento per andarsi a imbrattare nella fanghiglia sottostante.
Sayrus lesto si avventa sulla stessa, srotolandola frettolosamente inizia a consultarla seguendo le frammentarie indicazioni che aveva ascoltato, lascia scorrere continuamente il dito sulla carta di papiro ingiallita, zuppa di pioggia mista a fango, d’un tratto blocca l’indice in un punto indicando a nord est una città che si torva nel Gran Ducato di Dedalus B persa fra le montagne, legge ‘Kill M…’ e il resto è indecifrabile.
Shadow segue ogni movimento dei presenti, lanciando occhiate talmente espressive che paiono umane, sembra vogliano dire *Sono sempre qui, ti osservo, fai un movimento falso e sei fregato* non gli sfugge niente e prende a ringhiare contro Artes appena stringe fra le braccia l’amata padrona, poi vede cadere le spade bastarde, inarca la schiena e senza abbassare il capo le serra fra i denti .
Il gargoyls prova a svegliare Emma punzecchiandola con dei colpetti, ma ella pare talmente assorta da non accorgersi di nulla; intanto Artes s’incammina percorrendo in salita il selciato, spingendosi audace nella bruma più fitta, voltandovi, in lontananza, la foschia prende a diradarsi lasciando intravedere quello che sembrerebbe un porto, le massicce costruzioni in legno ricordano l’architettura degli edifici di Mamorik, David arrancando esclama rivolto a Sayrus "al posto di controllare la mappa perchè non provi a controllare nella sfera???", di fronte a quelle parole nuovamente:

il cielo si fa scuro e tetro, nelle orecchie colpi di cannoni, navi da guerra all’orizzonte solcano il mare innalzando i turpi vessilli di Rel e Nox, vi pare di vedere le fiamme avvolgere il porto e le barche dei pescatori.

Poi di colpo ritornate alla realtà, siete logorati anche se è stato un attimo, tutti con la coscienza che ognuno di voi ha visto la stessa cosa.
La sacca di Sayrus appesa ad un suo fianco comincia tremare vistosamente, in fretta tira fuori l’ossidiana, è scossa da violenti spasmi e con difficoltà riesce a ghermirla fra le mani senza farla cadere, tutti l’osservano stupiti, consapevoli del fatto che ha fame, il suo richiamo è talmente forte quanto elementare, quando lo pretendeva, la sfera andava nutrita, perché aveva qualcosa da dire qualcosa da far vedere, e solo con il sangue tale ingordigia poteva essere saziata.
Anche Emma era stata risvegliata, quasi rigenerata nella forza dal primordiale richiamo, anche da lei voleva qualcosa e la sacra reliquia non avrebbe aspettato altro tempo inutilmente, se non gli avessero dato ciò che voleva l’avrebbe preso da se…


Ultima modifica di Tamriel il Gio Mar 01, 2007 11:47 pm, modificato 1 volta in totale
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Luxorius
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MessaggioInviato: Lun Feb 26, 2007 3:03 pm Rispondi citandoTorna in cima

Hleghox - PF 21 – PMe 5 – PMa 10 – PPr 4

Poco dopo Artes comincia a sventagliare la sua lama all’aria. Colpi terribili e precisi a colpire il nulla, solo l’aria. Heghox è lievemente risentito, perché prendersela con tanto ardore con un elemento innocente e onesto come l’aria? Ma Artes sta solo facendo un po’ di movimento, come se la precedente sepoltura non li avesse costretti a fare esercizi anche oltre la loro volontà e le loro forze. Il dracoide si calma, pensando che, in effetti, ha qualche difficoltà a capire la sua irrazionale parte umana. Osserva, senza curarsi troppo, i movimenti dei compagni, solo il Gargoyle attira la sua attenzione, con quella mappa, troppo curioso, troppo preso dal suo ruolo che per ora resta oscuro. Poi sente David proferir parola “......nella sfera” il mezzo drago socchiude gli occhi, attento, conscio che qualcosa sta per succedere, qualcosa di brutto, brutto e terribile, terribile e tetro come la sua inconsistenza. Vede Artes sparire nella foschia e vede un porto apparire dalla nebbia: navi da guerra scoppiettanti assaltano gli edifici, altre navi da guerra fiammeggianti al largo dei bastioni attendono il loro cupo destino, gli stendardi Rel e Nox eseguono la loro macabra danza sulle ali di un vento possente e nero, alte fiamme si ergono verso il cielo di catrame e le acque plumbee sembrano esse stesse crudeli macchine da guerra alla ricerca di morte e distruzione. Edifici e barche di pescatori corrose dagli elementi sembrano quasi chiedere soccorso e tutto scompare, tutto ritorna da dove è venuto lasciando solo un gusto amarognolo in bocca, una lieve agitazione in petto e una profonda ferita nell’animo. Il dracoide ritorna in se con un dolce pensiero *pescatori…come mio nonno…come me dunque…in un certo modo almeno…* e una miriade di ricordi corrono ad affollarsi nella sua mente, ricordi piacevoli di molte lune passate. Ricorda i precetti che gli sono stati dati da ragazzo in particolare sulle pietre magiche. Esse sono come degli esseri assetati di potere, pericolose e subdole che surgono energie come ingannevoli sanguisughe. Contemporaneamente l’ossidiana di Sayrus comincia brontolare, ad agitarsi e a reclamare un posto privilegiato nella compagnia. Heghox ha uno strano presentimento, diffida di quella nera pietra che ritiene possa solo portare sventura al gruppo, per quel poco che sa, la detesta profondamente. Vede Sayrus estrarla dalla custodia con un po’ di fatica. Un attimo di stupore e poi si avventa con decisione sul Gargoyle e gli si para innanzi “Sayrus! Riponila! Rimettila subito al suo posto! Non abbiamo bisogno di utilizzarla!” dice con voce rabbiosa. Alza un braccio sulla spalla ed estrae la spada dal fodero, con l’altra afferra l’ascia dal fianco destro e le incrocia davanti a se facendole scivolare l’una sull’altra e producendo un sinistro e minaccioso cigolio. Poi si rivolge agli altri quasi impazzito “Non possiamo fidarci!Dobbiamo fare da soli!Ci distruggerà…” ancora scosso dalla visione appena scomparsa, prova con grande foga a dissuadere i compagni dall’usare la pietra, quasi temesse che possa renderli succubi di se stessa. Si agita, si dimena, si dibatte e incita alla resa, che in quel momento per lui sarebbe una solare vittoria, poter contare solo sulle loro forze. Spicca il volo all’indietro sempre rivolto al gargoyle, le armi incrociate davanti al petto, mostra i denti chiusi in una ferina espressione. Non vuole attaccare. Cerca solo di allontanarsi il più possibile da quel terribile oggetto.


Ultima modifica di Luxorius il Ven Mar 02, 2007 3:32 pm, modificato 3 volte in totale
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Sayrus
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MessaggioInviato: Lun Feb 26, 2007 4:59 pm Rispondi citandoTorna in cima

Intrepido scandaglia la mappa...non ha idea di dove siano, tantomeno di dove debbano andare...con attenzione cerca di decifrare ogni lettera riportata sulla pergamena, fino a quando si concentra su una parola...Kill M...nonostante il resto fosse indecifrabile, ricollega il verbo a quelli enunciati dalla mezzo demone prima di svenire, ed intuisce che potrebbe trattarsi di Kill Main...indica il punto della mappa agli altri e aggiunge "il resto della parola non si capisce, ma suppongo sia Kill Main...che ne dite?" scruta gli astanti, riscontrando un certo disorientamento...
Improvvisamente si accorge che il dracoide e i due umani si stanno stranendo...hanno lo sguardo perso, e attoniti fissano il vuoto...'Ma che diavolo hanno questi?' si domanda perplesso e un pò seccato dalle continue visioni...
Nel frattempo dalla sacca lievi spasmi si diffondono come un moto ondoso, fino a diventare sempre più forti...la sfera richiede attenzioni, subito concessegli dal suo possessore, che con cautela l'estrae e la brandisce con entrambe le mani...Sayrus, oltre ad osservare la sfera, scruta gli astanti, fra tutti il dracoide, che sembra eccessivamente agitato, che con voce rabbiosa gli intima di riporla nella sacca, nonostante sappia che la cosa non è così semplice..."Stolto...sappiamo benissimo che non la metteremo a tacere riponendola nella sacca...la sfera ci ha chiamati, e noi dobbiamo rispondere" grugnisce...gli occhi sgranati verso il suo interlocutore, che intanto ghermisce delle armi..."Cosa vuoi fare dracoide? attaccarmi forse?" ride..."No...non farò come dici, la sfera vuole dirci qualcosa, e io glielo farò dire..." nei suoi occhi s'intravede una strana follia, come fosse offuscato da uno strano potere..."Ricordo che Fenebir si procurò delle ferite per far scorrere del sangue su questa reliquia..."la osserva "credo dobbiamo fare lo stesso anche noi, e se non abbassi subito quelle armi, giuro che il sangue che ci verserò sopra sarà il tuo..." continua sadico...uno strano ghigno intanto gli traccia il viso, lesto si scaglia verso il dracoide, con la sinistra aperta verso il suo volto, come per colpirlo...all'ultimo invece devia la mano verso la lama dell'ascia, lasciandosi procurare un taglio superficiale, ma sufficiente per soddisfare la sete della sfera...ghigna, porta la sinistra sopra di essa e aspetta...


Ultima modifica di Sayrus il Mar Mar 06, 2007 4:59 pm, modificato 6 volte in totale
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Emma Norton
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MessaggioInviato: Mer Feb 28, 2007 10:22 pm Rispondi citandoTorna in cima

Emma Norton [Punti ferita: 6 – Punti mente: 3 – Punti mana: 8 – Punti provvidenza: 4] Debilitazione
Shadow [Punti ferita: 12 – Punti mente: 2 – Punti provvidenza: 2]

*...#Forza piccola demone! Continua ad attaccare! Non fermarti adesso o queste schifezze ci salteranno addosso!#
Erano circondati. Non aveva mai visto un cimitero così grande e soprattutto non si aspettava di trovarsi a dover combatere contro un negromante: ogni secondo che passava rianimava una nuova creatura che, come lei poc'anzi, usciva dalla terra e guaendo arrancava verso il centro della fossa dove fianco a fianco sostavano un vecchio nano e la ragazza: #Forza demone! Non darti per vinta o ci uccider..#
Con disgusto, si accorse delle macchie di sangue che schizzarono sul suo braccio e girandosi vide cadere a terra il corpo del nano col cranio fracassato. 'Te l'ho sempre detto di coprirti quella tua testaccia o te l'avrebbero spaccata...' Veloce aprì le ali e dall'alto della fossa evocò una tempesta di fuoco per eliminare i non morti. Caricò con la spada verso il negromante e una volta raggiuntolo gli tagliò di netto la testa. A quel gesto tutte le creature tornarono ad essere inanimate e mentre dal cielo scendevano le ultime lungue di fuoco un vento gelido persorse il cimitero gettandola a terra. Rialzatasi si trovò di fronte ad una creatura incappucciata: '...Fenebir!?'
L'uomo dal viso pallido allungò le mani ossute mostrandole la sfera che vorticosa cominciò a risucchiarla e a nutrirsi della sua forza vitale finché sussultando non si svegliò.*


Di colpo apre gli occhi e accortasi di essere trasportata da qualcuno tira d'istinto calci e pugni e si dimena pericolosamente: #Fatemi scendereeeeee! Fatemi scendereeeeeee! Fatemi scendereeeeeeeee!#
Chiunque fosse a trasportarla la fa precipitare a terra e cadendo con un leggero tonfo si trova davanti a Sayrus che tiene la sfera in mano. Con disprezzo si alza e spolverando il vestito borbotta: "Quella cosa non mi piace, faremmo meglio a gettarla nel primo fosso che troviamo..." Ma un'altra scossa gelida le percorre la schiena e la sfera comincia di nuovo a succhiarle le poche forze vitali che le erano rimaste. #E va bene!#
Sulla schiena, raggiungendo la parte delle cicatrici, con le unghie si applica un piccolo taglio versando sulla mano del sangue che fa gocciolare sulla sfera: 'Che sia l'ultima volta, dopo questa ti venderò come fermacarte ad un mercante!'
Leccando il sangue rimasto sullla mano aspetta ciò che la pietra ha da mostrare mentre più in avanti Shadow posa le spade ai piedi della padrona e si scaraventa addosso al Rajel.


Ultima modifica di Emma Norton il Ven Mar 02, 2007 2:59 pm, modificato 2 volte in totale
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Honoo
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MessaggioInviato: Gio Mar 01, 2007 10:57 am Rispondi citandoTorna in cima

[Artes Owlas: 12 PF, 5 PMT, 10 PM, 3PP]

Mentre il gargoyle si avvicina a lui Artes irrigidisce i muscoli, non sapendo bene cosa aspettarsi poi lo sente rivolgersi a lui con tono canzonatorio "anche se riuscissimo a raggiungere una città, ci vorrebbero dei documenti, e noi non ne abbiamo...forse Emma potrebbe aiutarci a procurarceli però" E si trova a ridergli in faccia: "Certo, come no! Non dubito che potrebbe, ma prima deve sapere in che città andiamo, e poi se proprio deve falsificare qualcosa voglio che lo faccia da sveglia. Non ti pare?" *Stupido quanto arrogante...* guardando il gargoyle con aria di sfida, il rajel continua a parlare "E sono sicuro che tu potrai procurarci carta, inchiostro e pennini per il lavoro senza andare in una città, vero testa di pietra?" Senza attendere risposta Artes avanza verso la nebbia, giungendo a scorgere le case di legno tipiche di Mamorik e, proprio in quel momento, il giorno si muta di nuovo in notte e i cannoni tornano a far sentire la loro voce. *Oh no! Di nuovo...* Il suo sguardo corre da destra a sinistra, cercando il padre, che però non appare. Tira un sospiro di sollievo, forse se ne è liberato. L'esperienza lo scuote profondamente e la pietra inizia a far sentire il proprio richiamo. *Dannato sasso...* Anche Hleghox sembra pensarla come Artes, e comincia un accorato discorso per convincere i presenti a non usarla "Hleghox, hai ragione, ma non sappiamo cosa potrebbe succedere se non la sfamassimo. Alla prima occasione sicura ti aiuterò a sbarazzarcene, ma ora non possiamo rischiare." *Nota mentale: mai più accettare lavori da matti ricchi e con accesso a strani oggetti magici.* Proprio mentre sta dicendo l'ultima parola, vede un pugno comparire ai bordi del suo campo visivo. Sposta la testa di lato e lo evita senza difficoltà; trova anche molto divertente vedere Emma che gli si agita in braccio, menando colpi come una matta #Fatemi scendereeeeee! Fatemi scendereeeeeee! Fatemi scendereeeeeeeee!# fra le urla della ragazza si sente solo un "Va bene Eily." Dopodichè Artes apre le braccia di colpo e il fondoschiena di Emma impatta poco delicatamente con il terreno. Shadow corre a sincerarsi della salute della padrona, mentre Artes osserva da debita distanza il battibecco fra Hleghox e Sayrus. Il dracoide sembra più affidabile e controllabile del gargoyle, e Artes non ha difficoltà a scegliere chi dei due sarà colpito alla schiena se mai ci fosse uno scontro. Il ringhio di Shadow lo raggiunge a livello inconscio: la testa di Artes gira istintivamente verso l'animale, che sta correndo verso di lui con allarmanti propositi. Il giovane,prima ancora di formulare un pensiero coerente sbatte il piede destro a terra: dalla suola del suo stivale scivola in fuori una corta lama, puntata in avanti. Animale e uomo saltano verso l'avversario in contemporanea, e il primo si trova costretto ad una deviazione improvvisa per non far incontrare alla sua zampa destra la lama nascosta di Artes. *Luridissima bestiaccia! Ora ti aggiusto io.* Artes e Shadow si sono scambiati di posto: se il ravel era a fianco di Emma fino ad un secondo prima, ora c'è Artes, con la destra saldamente stretta all'elsa della sua spada. La sottile lama vibra emettendo una nota cristallina, mentre viene estratta dal fodero e posta davanti ad Artes, a difesa dall'animale. #Tieni a bada il tuo gatto Eily! Non abbiamo tempo da perdere nella preparazione di uno scendiletto.# Detto questo, Artes porta la sinistra alla bocca, mordendosi un dito fino a farlo sanguinare, per poi portarlo vicino alla sfera. *Se questa cosa mi causa una visione adesso, quel gatto mi sbrana. La toccherò solo dopo che Eily lo avrà richiamato. E magari legato saldamente.*


Ultima modifica di Honoo il Ven Mar 02, 2007 11:19 am, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Gio Mar 01, 2007 7:34 pm Rispondi citandoTorna in cima

[David Ransisc,PF:21 PM:2 PP:4,Selciato]
Appena finisco la frase il cielo si oscura e colpi di cannone ritornano a rimbombare nelle mie orecchie,alzo lo sguardo e all'orizzonte si notano le navi da guerra che solcano il mare,più vicino invece si vedono chiaramente le fiamme avvolgere il porto e tutte le barche dei pescatori,donne ,bambini vecchi e uomini scappano impauriti...BOOOM un colpo più vicino degli altri mi riporta alla realtà *sono così reali questi flash...* non posso fare a meno che notare una cosa:la sacca che Sayrus porta al suo fianco inzia a tremare vistosamente *non avessi mai detto quella frase...accidenti a mè*,Sayrus estrae l'oggetto dalla sacca e a stento riesce a tenerla in mano a causa delle violenti scosse.Hleghox si dirige verso il gargoyle con aria minacciosa "riponila o ci distruggierà,dobbiamo fare di testa nostra",mi alzo e mi dirigo verso Hleghox prima che i due arrivino alle armi,ma prima che io arrivi da loro hanno già finito tutto *meno male....non dobbiamo scannarci a vicenda senò come facciamo a tirare avanti* non faccio in tempo a finire di pensare che shadow e Artes iniziano una breve lotta....i nervi incominciano a saltarmi #ALLORA LA SMETTIAMO DI SCANNARCI A VICENDA???#mi calmo"se continuiamo cos'ì non andremo avanti ancora per molto....sono convinto che il percorso che ci attende è lungo e pieno di ostacoli....risparmiamo le forze e cerchiamo di andare avanti e non bloccarci per ogni stupidagine",mi avvicino alla sfera passando prima da Hleghox ‘dai fati coraggio e segui il gruppo‘ gli dò una pacchetta sulla spalla cercando di incoraggiarlo a farlo venire vicino alla sfera.Arrivato nei pressi della sfera tiro fuori la spada e con la punta mi faccio sul dito medio un piccolo buco dal quale inzia ad uscira qualche goccia di sangue,ripongo la spada nel fodero poi sposto la mano sopra la sfera e lascio cadere qualche goccia su di essà.
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MessaggioInviato: Ven Mar 02, 2007 12:56 am Rispondi citandoTorna in cima

[Selciato, nella nebbia]


A mezz’aria proprio all’altezza degli occhi il Gargoyls sostiene l’ossidiana, sforza ogni singolo muscolo nella speranza di non farla cadere, le vene affiorano dalla pelle cinerea, gonfiandogli il collo a dismisura, mentre un mugugno gli si strozza in gola aumentando d’intensità con il passare del tempo.
I colpi spasmodici che la sfera infligge ad ogni convulso strattone fanno vibrare nell’interezza la marmorea figura, che dirimpetto a Hleghox serra il pugno risaltando le granitiche e livide nocche, preparandosi a scagliare un manciata con la sinistra in direzione del suo volto, il Dracoide sussulta facendosi cogliere di sorpresa, si ritrae indietro spalancando le ali gonfiate da una leggera brezza che gli permette di proiettarsi ad una velocità inaspettata, quel che basta per accorgendosi che il rapido colpo era stato deviato sull’ascia.
Una sottilissima ferita squarcia le solide carni della mano percorrendogli per l’interezza il dorso dilaniato in modo trasversale passando per almeno una paio di falangi, quanto basta per far sgocciolare una modesta quantità di sangue che va raccogliendosi goccia dopo goccia stillandosi sul precipizio che divide l’artiglio del medio e la sfera di nero cristallo che vista da tale prospettiva pare voglia risucchiarvi all’interno.
Alla fine del baratro, apre le fosche fauci, pronta ad accogliere appetitosa linfa e un bagliore ancor più tetro prende a vorticargli nel ventre, alquanto bizzarra come reliquia quasi spinta da autonoma volontà e dotata di libidine e desiderio, in lei si fanno vivide le più recondite vaghezze vestendosi di lussuria e spirando passione.
Il Dracoide intima gli astanti a non assecondare tale brama, anche se la tentazione è forte e addirittura il più nobile tra i nobili vacillerebbe a siffatto emblema nonché personificazione d’estasi dionisiaca, la determinazione inizia a vacillare così come una sensazione di faciloneria comincia a intaccargli il pensiero ubriacandogli la volontà e la forza di reagire.
Nemmeno il rumore sordo di un tonfo sul pantano riesce a distogliere la concentrazione da quello che sta accadendo, intanto Emma si rialza con ai piedi le spade, dopo esseri liberata dalla stretta di Artes, anch’ella è ipnotizzata dall’atavico richiamo, e chi meglio di un demone avrebbe potuto rispondere, memorie ancestrali risvegliano in lei quei sinuosi pensieri e quelle irrequiete concupiscenze mentre un’arcaica pressione si appella ai cinque, e ormai la mano di Emma si scaglia al fianco di quella di Sayrus e di David ad un braccio dalla sfera, quel che basta per avere l’occasione di mirare per un secondo il vermiglio liquido discendere fluido.
L’unico ad esser sfuggito per più tempo alla seduzione è Artes intento a scansare il Ravel che con insistenza si è lanciato su di lui per recuperare le piume della padrone, ma l’abilità dell’uomo fa da padrona, tirando fuori un simpatico gingillo dalla punta degli stivali, un’argentea lama con un guizzo si trova d’innanzi alla zampa della belva che è costretta a scansarsi irrevocabilmente e a tornare dietro le gambe della Mezzodemone scossa da quelle che paiono tremende fusa.
Con un dito serrato fra i canini il Rajel si procura una lesione all’indice e solleva la mano sulla sfera con un gesto tanto semplice quanto solenne, invitando anche Hleghox che osserva da lontano ad unirsi all’assurdo banchetto.
Le gocce prendono a dar pressione una dietro l’altra ai rivoli carmini creatisi deviando le increspature della pelle e le vene laddove non sono oltrepassabili, fino a gettarsi dai limiti più prossimi delle mani in un tuffo irrealmente lento, varcando quel baratro che le divide dall’ossidiana, impattando con un sonoro #PLIC! PLIC! PLIC!# ; vorace e famelico si trasforma il desiderio inghiottendo avida il peccato trasfigurato in sangue assaporandolo mentre inonda la sua oscura gola.
Siete inebriati da un inaspettato benessere, intanto delle immagini iniziano a vorticare all’interno della sfera, dapprima sono sfumate, poi acquistano nitidezza, riuscite a vedere in un primo momento i cinque “guardiani” seduti attorno al tavolo di una taverna, poi un’insegna recante la scritta “Alla sorgente della Fonte”, ancora un bicchiere infrangersi sulla testa di un bardo, poi buio pian piano l’immagine si allontana mostrando che quel nero non era altro che la seta del drappo, nasconde ancora qualcosa ma le visioni svaniscono nella nebbia, riassorbite come il turbinio di tetro bagliore che rinvigoriva la reliquia.
Spaziando con lo sguardo potete osservare come nella parte in salita alla fine del selciato confuse nella nebbia siano intravedibili due fuochi che ardono su bracieri posti al disopra di quelle che sembrano guardiole in legno, recintate da ossute ma resistenti palizzate d’ebano.


Ultima modifica di Tamriel il Lun Mar 05, 2007 12:30 am, modificato 2 volte in totale
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Emma Norton
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MessaggioInviato: Ven Mar 02, 2007 9:16 am Rispondi citandoTorna in cima

Emma Norton [Punti ferita: 15 – Punti mente: 7 – Punti mana: 14 – Punti provvidenza 6]
Shadow [Punti ferita: 12 – Punti mente: 2 – Punti provvidenza: 2]

Shadow sta per voltarsi e tornare ad assalire il rajel quando il dolce suono di campanellini lo ferma e con le orecchie dritte ascolta i sonagli metallici muoversi nella mano della padrona mentre gli sussurra qualcosa. Improvvisamente calmato va a strusciarsi alle gambe di Emma, che passa una mano sulla testa del ravel e accovacciata di fronte all'animale parla di proposito ad alta voce in modo che Artes l'ascolti:
"Shady, cosa ti ha fatto quel brutto umano cattivone?" Fa poggiare il musetto nero del felino sulle sue mani, specchiandosi nei suoi grandi occhi ambrati. "..Come dici? Puzza come un bower che si è appena rotolato nel suo letame?" Sorride e avvicina un orecchio al ravel che comincia a leccarle una guancia "..Oh! ...E ha pure le pulci?? Cerca di stargli lontano allora!" Poi divertita si rialza e a voce più bassa lo rincuora: 'Non abbiamo tempo per seppellire un morto, Shady, ma tutto a suo tempo...'
Poi le gocce del rajel cadono sulla sfera e coloro che hanno versato il proprio sangue ricevono la visione: i 5 guardiani che bevono rilassati in una taverna... Il drappo nero... E l'oggetto misterioso che devono ancora torvare.
Un leggero odore di bruciato coglie la sua attenzione e davanti a lei scorge i due bracieri sopra le guardiole di un centro abitato. Sbadiglia, ma ormai sente di aver già recuperato gran parte delle forze.
"Se volete andare in città ci servirà una copertura... Non sappiamo dove siamo, non sappiamo che anno, mese e giorno stiamo vivendo.. Tutta colpa di quel Fenebir, chissà... Magari invocandolo spunterà da qualche parte! Ma non ci giurerei.. E se abbiamo bisogno di un riconoscimento, poichè ho la netta certezza che daremo nell'occhio in città, qualcuno di voi dovrà andare ad indagare e ritornare con le informazioni assieme a della carta, inchiostro e se serve altro.." Fissa il rajel e aggiunge. "Messere, voi conoscete l'arte del mimetismo mi pare... Sareste perfetto per questo compito. E sarebbe anche un buon pretesto per fuggire da solo nel caso ci vogliate abbandonare, ma a questa ipotesi non vi garantirei la sopravvivenza.."
La ragazza muove ancora i campanellini nella sua mano e Shadow la guarda per ricevere istruzioni: 'So che non ti va, ma dovrai sopportarlo.. Seguilo, e portami dei vestiti puliti... se trovi dell'extra è tuo... Vai Shadow, che le Ombre ti guidino sempre...'
La mano di Emma si apre, dando i campanellini al ravel. Lentamente Shadow avanza verso l'umano e giunto di fronte a lui li lascia cadere e da seduto comincia a fissarlo mentre ringhia innervosito parlando con lo sguardo: 'Sta attento giovane uomo, lo faccio per Emma non per te...'


Ultima modifica di Emma Norton il Lun Mar 05, 2007 2:19 am, modificato 6 volte in totale
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helios90
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MessaggioInviato: Ven Mar 02, 2007 12:55 pm Rispondi citandoTorna in cima

[David Ransisc,PF:21 PM:14 PP:6,Selciato]
Guardo attentamente cadere le gocce sulla sfera,appena toccano il suo volume uninaspettata sensazione di benessere mi pervade,tutti i tagliuzzi che avevo sulle mani svaniscono molto lentamente*wow...ci voleva proprio*velocemente sposto lo sguardo sulla sfera,mille immagini iniziano a vorticare al suo interno finche una non si stabilizza orizzontalmente,all'inizio pare sfuocata ma col passar dei secondi inizia a diventare sempre più nitida,in un primo momento appaiono i cinque "guardiani" seduti intorno ad un tavolo,poi un'insegna sul quale è incisa la scritta"Alla sorgente della Fonte",subito dopo un bicchiere infrangersi sulla testa di un bardo poi buio,l'immagine si allontana qualche secondo dopo mostrandoci che il buio non è altro che il nero drappo,alzo lo sguardo in direzione dei miei compagni *tutti concentrati...ma lui???*la mia attenzione ricade su Hleghox,mi distacco dal gruppo dirigendomi verso l'amico con passo deciso "Hleghox...perchè non volete unirvi a noi????abbiamo stretto una sorta di patto con fenebir....vi prego...."nel frattempo noto che emma passa dei campanellini ad Artes e subito dopo il fedele felino si avvicina all'umano.Sento dei rumori alle mie spalle,mi giro di scatto ma mi accorgo che era solo un sassolino che rotolava*rotola???*solo ora noto la pendenza che porta alla presunta fine del selciato,due fuocherelli delimitano l'entrata mentre una robusta palizzata delimita il confine.
Mi sposto avvicinandomi al resto del gruppo"avete notato anche voi???"allungo il mio braccio destro in direzione dei fuochi.


Ultima modifica di helios90 il Lun Mar 05, 2007 12:44 pm, modificato 1 volta in totale
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Honoo
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MessaggioInviato: Sab Mar 03, 2007 1:18 am Rispondi citandoTorna in cima

[Artes Owlas: 12 PF, 5 PMT, 10 PM, 5PP]

Dopo aver sentito uno scampanellio, Shadow si ferma e torna da Emma. "Eily... Chi ha addestrato quel gatto? Non mi pare abbastanza controllabile..."
Ma la ragazza lo ignora e si rivolge al suo Ravel: "Ma sentitela... Il gatto mi vuole sbranare senza motivo e l'umano cattivone sono io... Come una mamma iperprottetiva con suo figlio..." Artes rimette in posizione la lama degli stivali e riflette sulla lieve visione avuta; fortunatamente non è stata troppo invasiva e gli ha permesso di tenere sott'occhio anche i dintorni. Ravel incluso. Nel frattempo il rajel riflette sugli indizi dati dalla sfera e sui problemi che dovrà affrontare nell'immediato futuro *I 5 cani da guardia... La sorgente della fonte... Più precisi di così si muore. Se sono in questa città vedrò di trovarli... Il vero problema sono i documenti. Emma può falsificare le scritte, ma il timbro...* In quel momento David gli fa notare il fuoco dei bracieri e le guardiole, protette da una rozza palizzata in legno. "Se volete andare in città ci servirà una copertura" dice Emma *Ha ragione, il problema è come procurarci i documenti.* La ragazza continua nel suo discorso, elencando ciò di cui ha bisogno, poi aggiunge, rivolta verso Artes "Messere, voi conoscete l'arte del mimetismo mi pare... Sareste perfetto per questo compito." il rajel sorride e fa un breve inchino "Grazie per la fiducia, piccola Eily, non avrò alcun problema ad intrufolarmi nella città e prendere ciò di cui hai bisogno. Anche se, grazie alla nebbia, nemmeno voi avreste problemi ad entrare: testa di pietra e Hleghox hanno dimenticato di avere le ali? Fra tutte e due non dovrebbero aver problemi a far entrare te, david e il tuo gatto." Artes si volta e comincia a camminare lentamente verso la città, poi si ferma "Quasi mi dimenticavo! Il mio contratto con Fenebir..." si volta verso David "perché io ho un CONTRATTO, non un patto... Dicevo che prevede solo l'acquisizione di un certo oggetto. Eventuali extra non sono compresi. Quindi, poiché mi hai chiesto assistenza, piccola Eily, ora sei la mia datrice di lavoro. E come tale, dovrai fornirmi un compenso adeguato alla richiesta che mi hai fatto. So già cosa sarà, e ti garantisco che non sarà nulla di sconveniente... A dopo!" Detto questo Artes si lancia nella nebbia, cercando di sparire il più rapidamente possibile dalla vista dei presenti.


Ultima modifica di Honoo il Lun Mar 05, 2007 2:24 am, modificato 1 volta in totale
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Luxorius
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MessaggioInviato: Sab Mar 03, 2007 12:43 pm Rispondi citandoTorna in cima

Hleghox - PF 21 – PMe 5 – PMa 10 – PPr 4

I denti di Hleghox stretti per la rabbia fino a scricchiolare, le armi serrate tra le mani e la sua mente, la sua ragione, il suo giudizio che tentenna sulla scelta. Ha capito di essere solo in questa battaglia, forse più dura e cruenta di ogni altra, se solo Pikros fosse con lui…il bisbetico nano lo avrebbe di certo aiutato o perlomeno imbrogliato in modo sobrio e scherzoso. Sente le voci dei compagni che lo incitano a darsi alla pietra. David ed Artes e la sfera stessa lo invitano e chiamano a prender posto a questa assurda riunione. Dissuaso e sconfitto si posa a terra chiudendo le ali e lasciando correre le braccia lungo i fianchi con una stanchezza titanica. Osserva la terra davanti a se pensieroso, lasciando poi cadere le armi che teneva strette. Il peso di questa scelta grava sui suoi muscoli possenti, facendolo vacillare e poi cadere a terra, in ginocchio. Conficca gli artigli nel terreno in un ultimo, inutile gesto di ribellione, graffiando il morbido fango argilloso e scuro. E ancora stringe i denti per la rabbia. Infine è sconfitto. Punta un’unghia affilata sul braccio e si causa un lieve ferita, da cui sgorgano alcune gocce del suo sangue. Si rialza con sguardo deciso *è finita* pensa *quello per cui ho lottato è scomparso. In un istante. In una piccola goccia di sangue* si rivolge poi a David che per indurlo ad eseguire il gesto si era avvicinato ‘sarai contento’ dice all’umano ‘ora è proprio come volevate’. Ora la vista è appannata, il pensiero annebbiato, tutto ciò che ha intorno, suoni, immagini, diventa opaco e sbiadito, un po’ grigio e smorto. Tutto è così lontano, attutito, sordo. Vede i movimenti dei compagni senza capirne il senso. Vede David allungare il braccio come ad indicare qualcosa che il dracoide non riesce a vedere e scorge Artes contrariato che bofonchia qualcosa di incomprensibile. Gli altri hanno un’espressione strana, un ghigno malefico ed orribile stampato sul volto, quasi ad irriderlo per la sua sconfitta. Chiude gli occhi un momento, respira profondamente e fa roteare la testa sul collo con un ampio movimento circolare e sputa fuori l’aria. Se avesse un colore, l’aria che esce dalla bocca di Hleghox sarebbe grigia e fosca come il suo umore. Vorrebbe smettere di respirare, vorrebbe essere inesistente ed inconsistente, deluso com’è dalla sottomissione appena avvenuta. Ma scelta non v’era. Era come se fosse perso in un lungo corridoio nero, scuro e dritto. La via era quella, solo quella. Riapre gli occhi, gettando rapide occhiate lì attorno. Lo sguardo deciso nasconde la sofferenza che porta in petto, poi nota due luci. Fiaccole danzanti e lamelle dondolanti di due bracieri troneggiano sul dorso di alcune costruzioni in legno. Si china, ghermisce le armi ed è in volo. Verso le due fiamme rosse e ardenti. Verso il suo destino, verso qualunque cosa dovrà affrontare. Lesto e rapido come il vento supera Artes che ristà un momento prima di muoversi veloce. Sarà il dracoide a scoprire cosa c'è oltre la cortina, sarà Hleghox, il primo ad infilarsi nei guai e l'ultimo ad uscirne, come sempre, almeno sino ad ora.


Ultima modifica di Luxorius il Lun Mar 05, 2007 1:10 am, modificato 2 volte in totale
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Sayrus
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MessaggioInviato: Sab Mar 03, 2007 6:19 pm Rispondi citandoTorna in cima

Mano a mano tutto il resto del gruppo segue il gesto del Gargoyle..anche Helghox, infine, ha risposto al richiamo della sfera...Lo sconforto che lo attanaglia è visibile quanto comprensibile, ma la via da seguire non è mai quella sperata...Allo sgorgare del sangue una strana energia pervade gli astanti, risanati e guariti, come se la sfera, oltre alla visione da poco mostrata, volesse annunciare una circostanza richiedente dispendio di forze...'nulla viene mai per caso' sospira, quasi affranto...L'attenzione si staglia sui presenti...'Troppa boria' sostiene scandagliando i suoi "compagni"...La visione era chiara, la sfera aveva lasciato un messaggio implicito quanto prevedibile...Il problema adesso era recondito nel superare la palizzata posta al perimetro della città...due fuochi scandiscono le guardiole d'osservazione sicuramente presidiate da qualche guardia..."Adesso mi viene da ridere" sogghigna...nel frattempo Artes sta guadagnando la via dell'entrata, da solo, certo che la nebbia e la sua arte gli assicurano una facile mimetizzazione...Sayrus con passo lento volge verso la mezzo demone e il micio, afferra quest'ultimo dalla cervice, ben badando di non dargli modo per mordere, e la donna dalla cintola, quasi di forza...con tono rauco e quasi seccato, sibila alla donna... 'Tu e il tuo micetto vedete di non fare troppa baldoria quando passiamo sopra le guardiole, miraccomando...' a sottolineare l'importanza di tale avvertenza...si libra in aria, molto pacatamente, ben attento a non far movimenti bruschi, per non provocare inutili dolori a Shadow...cerca di arrivare il più in alto possibile, al di fuori del campo visivo offerto alle guardie dalle torrette, sperando di eludere la loro sorveglianza...i battiti delle ali sono aritmici, possenti ma ben ponderati...'Se ci vedono ora è la fine..' sussurra...prima di valicare il cancello lancia un'occhiata al dracoide, rimasto indietro con David...lo guarda, fisso negli occhi, con sguardo truce, come per rimproverarlo dell'ingiustificato ritardo...
la figura della donna e del felino, sorrette dal gargoyle, infine, si disperdono e svaniscono nella foschia...
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