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 [campagna legale] Avventura [Riservata ai Pg] Successivo
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endafuinor
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MessaggioInviato: Gio Mar 22, 2007 8:17 pm Rispondi citandoTorna in cima

POST MASTER
Prima Stanza

“Le assicuro, messer Serpospino”, esclamò con affabile eloquenza, “che la mia vita, ed il suo giocar su di essa con coltelli, violenza o quant’altro si voglia, non sortirebbe alcune effetto”, disse il maggiordomo con voce sapiente, quasi irritante, saccente. “Per il momento, sono le vostre gesta ad interessare…”.
Sorrise.
Attendeva lo svolgersi degli eventi, con una calma a dir poco frustrante, esasperante: come se non capisse affatto ciò che avete passato, sofferto.
Alle parole di Jebeddo sorrise amichevolmente, e si chinò verso il piccolo Gnomo, per poi parlar a tutti voi.
“Vedete messeri, già son noti a voi i passi che vi hanno condotto fin qui, non devo esser certo io a narrarveli uno ad uno. Se voi riuscirete a metterli insieme ed a dar un senso logico a ciò che è successo…forse riuscirete nella vostra impresa”.
Si fece avanti, aprendovi la porta.
Dietro di essa, si cela una specie di corridoio in naturale pietra, un corridoio di cui non vedete la fine, tant’è intriso di gocciolante buoio. Il contraccolpo con il palazzo è…strano, dubbioso. Una semplice porta separa due ambienti così diversi, e così…finti tra di loro.
“Ah,” rammentò, “e ricordatevi le mie parole, potrebbero tornarvi utili li dentro: Frasi, parole, sillabe ed antichi suoni…mettete ogni cosa al loro posto, e riavrete ciò che è vostro…scoprirete la Luce nella tenebrosa Morte. Fate tutto ciò, e forse riuscirete…” Disse soddisfatto, rimanendo nell’angolo.

Vi fate strada nel corridoio in pietra.
Già dai primi passi, vi rendete conto che il buio sarà opprimente. E vi accoglie: Oscuro Fugace e Selvaggio, Incredulo tenebroso sposo della notte.
Camminate per un’altra cinquantina di passi. Poi, cominciate a vedere fioca luce. Sorpassate, quasi senza rendervene conto, un tessuto nero sottile e quasi inesistente: sembra oscura seta, ma ancor più effimera e delicata.
Tempo che i vostri occhi si riabituino alla fioca luce, e ricominciate a vedere.
La stanza si espande tetra dinanzi a voi, rischiarata dalla luce di tre enormi candelabri, secchi e sporchi, ma con candele accese, quasi ormai del tutto consumate. E’ circolare, larga più o meno cento Braccia, ed alta una settantina. La cera scende dai supporti dei candelieri poggiati a terra, creando inquietanti sculture ululanti. A terra, notate almeno una decina di cadaveri ormai putrefatti,
Ma la cosa che fa più accapponar la pelle, e vi fa scorrere un pugnale di freddo acciaio dietro la schiena, sono le tre figure, colossali.
Nate dalla terra stessa, statiche ed immobili, sembrano trafiggerla dall’interno, per venir fuori prepotentemente, sbucando travolgendo terra e pavimento.
Occupano tutta la parete della stanza, abbracciandola, ghermendola. La loro altezza, consci del fatto che son visibili solo per metà all’ancirca, sembra superare i duecento bracci; per questo son chinati e contorti. Sono statue, o esseri mummificati…sta di fatto che sembran creature infernali, demoni dell’oltretomba.
La prima di essi è nella parte sinistra della stanza. E’ una donna, pelata. Il busto sbuca fuori dal pavimento, e una delle sue mani, è protesa verso il centro della stanza, aperta e pronta ad afferrar vivente che di li passi. I seni avvizziti e la bocca smostrata in un urlo di dolore e disperazione, come quello di…una madre. L’altra mano, è a artigliar il secondo essere.
Questo pende direttamente dal soffitto; I suoi piedi son celati dentro la volta, e cade giù appeso per le gambe, ove una è traforata dalle unghie della prima. La prima mano è rivolta a voi, verso il centro della stanza, dischiusa ed attender qualcosa…L’altra mano è davanti alla sua faccia, aperta e spalancata. Il volto, celato dal palmo, è rigettato verso una piccola porticina davanti a voi. Dalla sua bocca, esce vomito in pietra, che blocca ogni giuntura della porta, e ne copre la serratura ed il manico.
Il Terzo essere, è Odio Rabbia ed Astio. Spacca e trafora il terreno prepotentemente, partorito dalle profondità della terra, e mentre una mano è chiusa in pugno e sembra volersi scagliare sulla stanza tutta, un’altra è protesa desiderosa di ghermir ed aperta, verso il centro della stanza. Tre mani demoniache, gigantesche, vi accolgono protese nell’Alcova dell’Inferno.
Scorre un piccolo rivolio d’acqua dalla grotta, che va a finir dritto dritto nella stanza.
Vi entra e l’attraversa. Passa per le calde mattonelle in coccio, intrise e sporche di sangue, sangue secco. Scivola lenta e inquieta verso il centro della stanza.
Qui, un altare, semplice, in pietra grigia, troneggia.
Sopra di esso vi sono delle tavole, poste in sequenza. Sono grandi quanto tre palmi di mano per tre, e presentano graffi ai loro bordi. Notate che sopra di loro vi sono incise alcune parole, sparse tra le tavolette. La sequenza è poco chiara, consumata. E’ scritta in una lingua a voi sconosciuta, fatta di nero inchiostro e oscuri simboli.
Ma quando i vostri occhi vi si posano su di esse scrutandole, esse sembrano cambiar, modificarsi, fino a formare una scritta, in Comune, che si sparge tra le sette tavolette:

“Loro trasformano Corpo in Morte”

_________________
"lasciate pure che i lottatori ricorrano alla mera abilità fisica...noi incantatori arcani conosciamo le chiavi verbali ed i rituali mistici che liberano il potere dal tessuto stesso della realtà"
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Uosh
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MessaggioInviato: Ven Mar 23, 2007 3:42 pm Rispondi citandoTorna in cima

Uosh - PF 3/PM 18/PP 4 - Grotta Infernale

La totale indifferenza del maggiordomo nei suoi confronti lo aveva irritato.. ed era una cosa alquanto strana: prima d'ora Uosh era sempre stato abituato ad essere ignorato da creature così tanto più enormi di lui.. Quel maggiordomo -però- gli aveva fin da principio dato l'impressione di una creatura quasi eterea.. fugace.. materiale si, ma della stessa materia di cui sono fatti i sogni.. prima di svegliarsi chiunque scommetterebbe che essi siano reali in tutto e per tutto.. rimaneva comunque l'ultima possibilità: darsi un pizzicotto.. magari il sogno sarebbe svanito e finalmente -una volta per tutte- sarebbe apparsa la realtà in tutta la sua meravigliosa banalità.. quella grottesca situazione era fin troppo incomprensibile.. e le parole del maggiordomo non aveva certo aiutato ad una migliore comprensione di quanto era successo fino a quel momento e di quanto ancora più gravemente- stava per succedere..
Sta di fatto che Uosh impiegò diversi istanti prima di rendersi conto di cosa rappresentassero tali figure.. più che altro la sua attenzione fu attratta dalle espressioni colme di stupore e paura che si erano formate sui volti dei suoi compagni.. per questo si concentrò maggiormente sulle figure pietrose e si accorse di quello che raffiguravano: tre enormi mani protese a volersi prendere e mai più lasciare..

<< Loro trasformano Corpo in Morte >>

Non sapeva se lo aveva letto.. se lo aveva udito.. oppure se se l'era solamente immaginato.. magari come tutto il resto.. e comunque Uosh, forse preso dallo stupore, non provò nemmeno a darsi quel benedetto pizzicotto che -forse- avrebbe potuto mettere fine a quell'avventura fin troppo strana.. Chissà quando lo avrebbe raccontato ai suoi genitori.. e ai suoi amici uccellini.. e alle sue amiche farfalle.. nessuno gli avrebbe creduto.. magari solo il vento lo avrebbe ascoltato e avrebbe soffiato sempre più forte dal tanto stupore.. il vento: quello si che era sempre stato un vero amico..

Pochi attimi erano passati da quando il piccolo folletto e il resto della compagnia avevano messo piede in quella stanza.. eppure la mente di Uosh stava esplodendo dagli innumerevoli pensieri che si arrovellavano al suo interno.. Tutti gli altri -Serpospino compreso- erano rimasti intenti a scrutare circospetti le statue e le loro deformità..

"..già son noti a voi i passi che vi hanno condotto fin qui..
..se riuscirete a metterli insieme..
..ed a dar un senso logico a ciò che è successo..
..forse riuscirete nella vostra impresa..
..frasi, parole, sillabe ed antichi suoni..
..mettete ogni cosa al loro posto..
..e riavrete ciò che è vostro..
..scoprirete la Luce nella tenebrosa Morte.."

Le parole del maggiordomo continuavano a riecheggiare nella testa di Uosh, come un grido lo fa in una valle dalle sponde infinite.. ma nessun barlume di razionalità sembravano richiamare..

"Tempo.. tu che mi hai sempre capito.. tu che mi hai sempre seguito e guidato.. tu che mi hai sempre accompagnato.. in tutta la mia vita.. il vento mi è testimone della tua duratura presenza.. ti prego.. aiutaci ad uscire da questa situazione.. mai prima d'ora avevo sorriso ad una creatura più grande di me.. mai prima d'ora avevo avuto dei compagni.. ora che li sento così vicini e così lontani non voglio perderli.. Ti prego, Tempo, abbi pietà di noi.."

----------------OFF-----------------
É ovviamente una prova di tirare in ballo il dio del tempo.. Però mi vedo costretto a rammentare a tutti che Uosh non sa dell'esistenza di un dio (nalis) che "sorveglia" l'andamento del tempo.. semplicemente Uosh è convinto che il tempo governi il mondo.. e che il vento ne sia il portavoce più affidabile.. ora il folletto sta facendo -per la prima volta in vita sua- una preghiera disperata.. rivolgendosi al vento in modo PERSONIFICATO.. cioè, come se esistesse davvero un "qualcosa" (o "qualcuno") che si materializza del tempo.. è come quando uno vede la madonna... ecco, ora Uosh sta sentendo per la prima volta che Nalis esiste e osserva tutto.. e lo sta implorando di aiutare lui e i suoi amici.. resa l'idea?
ps: ovviamente è un punto provvidenza in meno.. Wink
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Nether di Middenheim
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MessaggioInviato: Sab Mar 24, 2007 4:20 pm Rispondi citandoTorna in cima

[punti ferita:18, punti mente:6, punti provvidenza:4]


L'uomo delle valli entrò nella stanza con passo lento, e quando si rese conto delle "statue" davanti a lui, portò la mano alla spada, pronto a sguainarla al minimo accenno di pericolo *In che razza di incubo siamo finiti?*
I rumore dei suoi passi lenti rieccheggiava in quella stanza, mentre il suo cuore batteva ora rapidamente.
"Scoprirete la luce nella tenebrosa morte..." borbottò tra sè e sè "Non vorra dire che dobbiamo ammazzarci mi auguro..."
Si aggirò per la stanza cercando qualche indizio...o anche qualcosa di pericoloso annidato nell'ombra...
Stringeva la spada con forza,e, inconsciamente, sperava che i suoi antenati lo aiutassero...
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Vanalon
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MessaggioInviato: Dom Mar 25, 2007 10:55 am Rispondi citandoTorna in cima

[Vanalon Punti ferita:12-Punti Mente:8-Punti mana:20-Punti provvidenza:4]

Quando le tavolette formarono la loro scritta decifrabile un brivido attraverso la schiena di Vanalon come un fulmine che squarcia la notte.

“Loro trasformano Corpo in Morte”

Un senso di ansia assalì l'elfo dei boschi che cominciò a sentirsi soffocare.Guardò i suoi compagni,ma sembravano nella sua stessa situazione,nessuno riusciva a capire cosa stava succedendo.
*Questa stanza....ma cosa significano le parole di quell'umano?E perchè siamo qui?*
Vanalon diede un'altro sguardo alle terribile statue e si sentì assalire da un senso di vertigine nell'immagine le immense forme vive e in movimento.
*In questa stanza c'è...qualcosa....qualcosa che non riesco a capire....*
Tese tutti i suoi sensi come la freccia sull'arco e si mise in osservazione di ogni minimo particolare,scrutando ogni angolo fino a farsi dolere gli occhi.
*Devo concentrarmi....ne va della nostra vita!*

Off game:
Prontezza (6)+Ricerca (0)+3 punti provvidenza=9
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CuoreNero
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MessaggioInviato: Lun Mar 26, 2007 10:46 am Rispondi citandoTorna in cima

[Serpospino - Prima Stanza - Punti Ferita: 7, Punti Mente: 4, Punti Mana: 0, Punti provvidenza: 4]


Il sudore si gelò dietro il collo come una patina di brina nel preciso istante in cui col volto penetrò la sottile membrana che separava il buio corridoio dalla follia della stanza.
L'immagine di quelle che inspiegabilmente sapeva non essere solo statue, si faceva strada a fatica nella sua coscienza; la consapevolezza dell'orrore che esse rappresentavano e l'insulto a tutto ciò che c'era di sicuro e di saldo nella sua vita rappresentato dalla loro sola esistenza, si insinuava nella sua mente serpeggiando contro l'opposizione densa come melassa del suo rifiuto.
«Basta», sentenziò senza che nessuna delle sue emozioni trapelasse dal volto. «Basta con tutta questa follia.» Decise mentre s'avvicinava al disadorno, ma forse per questo inquietante, altare sul quale impossibili sillabe giacevano vergate su tavolette o sulla nuda pietra oppure direttamente sulla sua mente.
«Io non sono che un uomo», riconobbe afferrando la prima tavola con entrambi le mani e sollevandola sopra la testa. «Devo morire in ogni caso» ammise scagliandola al suolo con quanta forza aveva in corpo. «E adesso sono davvero stufo di essere il fantoccio di un burattinaio folle.» Scagliò la seconda tavoletta contro il volto del gigante che pendeva dal soffitto. «E così codardo da non mostrare mai il suo volto ed i propri intenti.» Concluse con le spalle scosse da un affannoso ansimare dopo aver spazzato col braccio le tavolette rimanenti.
Osservò i suoi compagni attraverso il velo di occhi crepati di profonda stanchezza.
Orme appiccicose e suono viscido produssero i suoi stivali sull'acciottolato incollato di sangue rappreso quand'egli attraversò la stanza dal centro verso la piccola porta celata in parte dalla statua sul cui volto aveva accanito la sua frustrazione un attimo prima.
La Lacrima d'Adelay riflettè la luce cangiante e tremolante dei braceri baluginando rossastra nel suo pugno. Due spilli roventi i suoi occhi quando appoggiò la schiena allo stipite della porta. Drappeggiò il manto sulle spalle; immoto il petto, non il sibilo d'un respiro sfuggì alle sue labbra fintanto che non ebbe finito di nascondersi sprofondando nel buio nell'anfratto tra la statua e la parete alle sue spalle. Un ombra tra le ombre, forse soltanto appena più scura.
«Sono certo che qualunque cosa attraversi questa porta non potrà che essere orribile.» La voce giungenva indistinta dalle ombre dietro le statue; quelle ombre che i braceri non illuminavano ma rafforzavano, invece, di maggiore oscurità.
«Ma, siano stramaledetti tutti gli Dei, non morirò senza averlo prima pugnalato nella schiena.»
Se la porta si fosse aperta verso la stanza del'altare, egli non sarebbe stato visto, celato com'era oltre il battente. Il viso rivolto verso il centro, osservò i suoi compagni ed infine sollevò lo sguardo sul retro della statua appesa per le gambe. Fu sinceramente grato di non poter scorgere assolutamente nulla oltre la sagoma indistinta di impenetrabile buio.
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MessaggioInviato: Lun Mar 26, 2007 3:35 pm Rispondi citandoTorna in cima

Per corridoio buio e confuso
Giungiamo infine a stanza tetra
bagliore di torcia entra soffuso
illuminando tre statue di pietra
che sian vive non è certo escluso.
Nether pensa, da di follie faretra
Powel tira fuori altra trovata:
pronto ad agguato, lama sguainata.


Jebeddo - giorno 2 - PF 12, PMt 10, PM 24, PP 4 - Lo stanzone


"Le assicuro, messer Serpospino che la mia vita, ed il suo giocar su di essa con coltelli, violenza o quant’altro si voglia, non sortirebbe alcune effetto. Per il momento, sono le vostre gesta ad interessare..."
"Vedete messeri, già son noti a voi i passi che vi hanno condotto fin qui, non devo esser certo io a narrarveli uno ad uno. Se voi riuscirete a metterli insieme ed a dar un senso logico a ciò che è successo... forse riuscirete nella vostra impresa"

Si fece avanti, aprendo la porta.
"Ah... e ricordatevi le mie parole, potrebbero tornarvi utili li dentro: Frasi, parole, sillabe ed antichi suoni... mettete ogni cosa al loro posto, e riavrete ciò che è vostro... scoprirete la Luce nella tenebrosa Morte. Fate tutto ciò, e forse riuscirete..."
Il solito indovinello.
Jebeddo senza troppo pensarci memorizzò quelle parole, successivamente ne avrebbe pensato con più attenzione.
In casa sua non era raro trovare qualche vecchio zio o nonno o la madre stessa, prima di servirti il pasto, porre qualche indovinello da risolvere.
*Spero non sia come quello di Tyngo... tutto il paese ci stette a pensarci!*
pensava Jebeddo mentre entrava in una stanza.
Le tre figure nella stanza rendevano il luogo sufficientemente inquietante, se inoltre si aggiungeva anche il buio e le misteriose iscrizioni sull'altare, i nervi di una povera persona andavano messi a dura prova, così come quelli di Serpospino.
"Basta... Io non sono che un uomo. Devo morire in ogni caso. E adesso sono davvero stufo di essere il fantoccio di un burattinaio folle." Scagliò la seconda tavoletta contro il volto del gigante che pendeva dal soffitto. "E così codardo da non mostrare mai il suo volto ed i propri intenti.".
Jebeddo pensava, ora doveva capire come risolvere l'indovinello.
"Dubito Nether, o almeno spero, che dovremmo ucciderci per questo."
*Loro trasformano corpo in morte*
"Non vi sembra questi esseri enormi sembra che ci vogliano chiedere qualcosa con queste braccia protese?"
Forse dobbiamo fare qualche incantesimo o cose del genere... deve esserci un trucco... anche il maggiordomo diceva tipo: mettete ogni cosa al loro posto... e riavrete ciò che è vostro..."
E massaggiandosi il pizzetto guardava gli altri.
"Avete qualche idea su come fare?" chiese infine ad i suoi amici.
*Mmm pare complesso, dovrebbero esserci degli oggetti o qualcosa del genere per risolvere l'indovinello, secondo i canoni classici dell'indovinello gnomesco... l'attivatore a consegna c'è, lo scopo c'è ed è la porta, manca il consegnando...* pensava Jebeddo guardandosi in giro.

_________________
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endafuinor
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MessaggioInviato: Mar Mar 27, 2007 7:57 pm Rispondi citandoTorna in cima

POST MASTER
Prima Stanza

Mai più Inferi e terra son stati vicini.
Mai più il mistero ha rasentato così da vicino la razionalità umana.
Qui, in questa stanza, vi sentite allo stesso tempo prigionieri e Signori, di un mondo di paure e nullità.

Il piccolo folletto scava nella mente, raccogliendo le sue più intime preghiere, affidandole a colui che è sempre stato, Nalis, Signore del tempo e dei santuari di An Tim, delle memorie degli Uomini, e dei Destini degli dei tutti. Scava nella memoria, ricordandosi e ricercando il suo piccolo seme di spirito, piantandolo nel terreno della Luna di Nalis.
Ma come può un Dio ove l’uomo stesso ha chiuso le sue porte? Ove la volontà del singolo, è trincerata in un volontario rifiuto di essa? Impossibile per il signore dei tempi antichi e futuri, entrar nella mente del piccolo folletto a costruir, perla dopo perla, il mosaico della sua memoria futura, se il suo passato è simil alle antiche vestigia di un palazzo in rovina?
*Scruta la mente piccolo folletto, Scruta la mente, riordina gli eventi accaduti ed or scomparsi, ricorda fin che puoi ricordar. Solo all’ora, la mia mano sarà disponibile a rialzarti…”
Una voce, un flebile sussurro, che sa di antico e di futuro, di morte e di speranza.

Nether intanto, una timida scoraggiata perlustrazione del tutto eseguiva. Per terra, cadaveri su cadaveri, scheletri su altri si aggrovigliavano gli uni su gli altri, quasi non vi fosse posto per alcuna vita sul suolo della stanza. Libri, pergamene, antiche armature e simboli. Forse cercando meglio si potrebbe cavar qualcosa da qui, ma senza una specifica intenzione, sembrava un immensa discarica.

Serpospino intanto, sempre più solo, e…pazzo sembrava sentirsi dentro quelle anguste mura. Possibile che fosse tutto reale? Possibile che fosse tutto così…strano? Incomprensibile?
Eppur lui, che così tanto calcolatore e freddo si era dimostrato ad ogni situazione, esauriva la sua razionalità ad ogni singola azione. A volte guardar un pezzo di un mosaico non dice niente, ma provarlo ad accostare ad altri, a guardar oltre le parti mancanti…a volte vi si scoprono cose invisibili ai più. Poi l’attimo di rabbia, e la notte, il buio che lo accolse.
Silenzio.
Pronto, nascosto tra le anguste e macabre presenze della stanza, attendeva un fantomatico aggressor.

…e fu proprio questo il colpo di fortuna di Vanalon. Nether buttò via piastrelle su piastrelle, una dopo l’altra. Il Mezz’elfo si soffermò su ciò che il Powel avea appena fatto, e vide…
*Ma si*, disse tra se e se…*Le piastrelle…* Pensò.
Le raccolse una ad una, e ricompose la frase originale. Notò, che tutte, seppur di identica misura, contenevano un pezzo della frase, ma in maniera…diseguale, scombinata. Alcune molte lettere, addirittura una parola tutta, altre solo spazio vuoto, o un'unica sillaba. Le rimise sull’altare, e notò che eran così disposte.

Off Game: Il segno “|” divide tra di loro due piastrelle. Tra due “|” è contenuto ciò che vi è scritto.

| Lor | o | Trasfo | rmano| Corp | o | In | Morte |.

Jebeddo intanto vagava con la mente, or chiedendo consigli agli amici, o al suo passato. Al sol parlar di incantesimi e magia però, tutto si interruppe. Quella strana forza, ed energia che era dentro di lui si agitò, impennandosi come un cavallo imbizzarrito, cavalcando per tutto il suo pensar. Poi di colpo tacque…
L’avea nominata, ed ella, La magia, avea risposto.
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Vanalon
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MessaggioInviato: Mar Mar 27, 2007 8:51 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Vanalon Punti ferita:12-Punti Mente:8-Punti mana:20-Punti provvidenza:4]

*Queste tavolette....ma cosa significa?Perchè sono divise così?Non sono lettere né sillabe...forse cambiando l'ordine....*
Vanalon guardò dubbioso le tavolette davanti ai suoi occhi,concentrandosi al massimo.
*No,non formano nessuna parola sensata....ma forse...ma certo!Rune!
Ma non tutte hanno un significato..vediamo....Lor...Corp....In....Luce..Morte..Trasformazione....*
Un'improvvisa lucidità rischiarò al mente dell'elfo.
*Le tre braccia!Bisogna mettere le rune sulle mani giuste!E infatti lo aveva detto il maggiordomo!
mettete ogni cosa al loro posto, e riavrete ciò che è vostro…scoprirete la Luce nella tenebrosa Morte
Luce nella tenebrosa morte!Ma certo!*
Vanalon alzò lo sguardo eccitato verso i suoi compagni.
"Ehi,forse ho capito cosa c'è sotto!Queste sono Rune!Jebeddo,tu per caso puoi aiutarmi?"
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MessaggioInviato: Mer Mar 28, 2007 8:38 pm Rispondi citandoTorna in cima

Enigma tosto e magia celata
nascosta in tavoletta e frase
misteriosa, ivi runa posata
potrebbe portarci a nostre case
o a nostra missione abbandonata
da quando drappo togliemmo in base.
Da capire la sequenza corretta
per vedere cos'altro ci aspetta


Jebeddo - giorno 2 - PF 12, PMt 10, PM 24, PP 4 - Lo stanzone

"Ehi, forse ho capito cosa c'è sotto! Queste sono Rune! Jebeddo, tu per caso puoi aiutarmi?"
"Rune?" Il pensiero di Jebeddo fu interrotto.
Sciaf! "Ma certo!" Esclamò Jebeddo schiaffandosi una mano sulla fronte.
Una trovata geniale, Vanalon, anch'esso mago, era arrivato ad una brillante interpretazione.
"Vediamo un po' di che si tratta" pensò Jebeddo avvicinandosi alle Rune riposte con cura sull'altare da Vanalon.
Subito calzò all'occhio la tavoletta con scritto Lor.
"Ma certo!" esclamò sorridendo Jebeddo "La runa Lor! La runa del controllo e della Luce! Come ho fatto a non pensarci prima, ecco che la chiave è anche il consegnando! Certo certo, tipologia 14 bis secondo il vecchio Linge" soddisfatto diede una pacca sulla spalla a Vanalon
"Capisci? La chiave è anche il consegnando!" Disse rivolto a Vanalon con un largo sorriso, poi con la coda nell'occhio ridiede un'occhiata alle altre tavolette, individuò del potere magico intensissimo in tutte le tavolette: questi piccoli listelli di pietra lo chiamavano.
*Freniamo l'entusiasmo, rischiamo di far crollare tutto sennò!*
Pensò Jebeddo mentre riesaminava le tavolette.
"Vanalon mentepuntutaguizzante ti dovrei chiamare! La Runa Lor è la runa della Luce, cerchiamo di vedere le altre, poichè io tutte non me le conosco, ma dovrei avere dei libri e degli apputni che ne parlano..."
E così dicendo estrasse dal suo tascapane un quadernino con pagine piegate e ripiegate, con più orecchie di una cucciolata di conigli e più gialle di cesto di pulcini e albicocche.
'Vas Quas... sì è importantissimo... sembra quasi il titolo... eheh sembra solo un gioco da ragazzi come runa, ma in realtà è potentissimo! Ma vediamo un attimo' Si mise a borbottare Jebeddo guardando ora le tavolette, ora i suoi appunti.
"Dunque Corp è la runa del Terrore e della Morte, abbastanza prevedibile" disse indicando con il volto la quinta tavoletta.
"Mentre questo signore qui" disse alzando la tavoletta con scritto In "Dovrebbe essere la Trasformazione, la runa del Cambiamento".
Disse soddisfatto Jebeddo.
"Ora pensiamo agli indizi che ci sono stati forniti" disse ancora Jebeddo a Vanalon, credendo di vedere [NdG: potrebbe anche non essere così, scelga Vanalon] dell'interesse nel suo compare di enigmi.
"Il maggiordomo parlava di riporre le cose al loro posto e riavremo ciò che è nostro, questo è un indizio che è in relazione con quei tre signori lì" indicò le tre statue demoniache, "Inoltre ha detto: scoprirete la Luce nella tenebrosa Morte, potrebbe essere un indizio circa l'ordine su cui porre le tavolette a quel signore la in fondo. Anche se l'indizio potrebbe essere nel testo Lor o traformano il Corp o In morte" disse Jebeddo cambiando il flusso di voce sulle rune. "Ovvero porre Lor poi Corp ed infine In, il che è possibile, mentepuntutaguizzante, poichè il maggiordomo non parla di trasformazione, ma solo di Luce e Morte, due rune, non di trasformazione."
Poi guardò tutti gli altri, sperando che avessero seguito il suo ragionamento.
"Se sbagliamo l'ordine potremmo morire, e non so se la candela è semre lì pronta a riportarci a zonzo per il mondo, perciò vorrei che la decisione dell'ordine in cui porre le ormai chiaramente rune, queste tavolette, in ordine ai tre demoni fosse presa tutti assieme, quale è il vostro pensiero?"
Disse infine Jebeddo.
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Uosh
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MessaggioInviato: Gio Mar 29, 2007 10:43 am Rispondi citandoTorna in cima

Uosh - PF 3/PM 18/PP 4 - Grotta Infernale

[ps: i punti provviendenza non li ho tolti.. Dai Enda.. Nalis non mi ha manco aiutato.. Razz]

Uosh ascoltò con attenzione le parole che il signore del tempo gli proferì, ma ne restò profondamente deluso: non aveva detto niente di più di quello che lui non sapesse già.. Come sospettava, poteva fare riferimento solo sui suoi quattro compagni materiali..

"Altrochè preghiere.. Giuro che non pregherò mai più!.."

Pensò il piccolo folletto amareggiato profondamente.. allora, forse, il Tempo non era che un illusione?...

"..Il vento.."

Continuò a pensare il folletto alato..

"..lui si che non mi abbandonerà mai..!!"

E, realizzato ciò, si diresse a battito d'ali sulle teste dei suoi compagni intenti a rielaborare l'ordine di quelle tavolozze.. ma non aveva idea di cosa facessero..

"Rune..?"

Si chiese la piccola creatura..

"Chissà che vuol dire.."

E rimase a guardare Jadebbo e Vanalon..

----------------
edit
----------------
Modificato in Principale.. non saprei che altro fare... Uosh non sa nemmeno cosa sono le rune.. Razz


Ultima modifica di Uosh il Sab Mar 31, 2007 6:59 pm, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Gio Mar 29, 2007 7:03 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Vanalon Punti ferita:12-Punti Mente:8-Punti mana:20-Punti provvidenza:1]

Vanalon riflette sul ragionamento di Jebeddo.
"Ci sono tre rune...e tre demoni....quindi è molto probabile si debbano associare tutte le rune a tutte le braccia..."
*Basterebbe riuscire a capire in che ordine....*

Vanalon si rimise a guardare le colossali statue,sperando di scoprire qualcosa di più.
*Devono avere un significato per gli dei!Altrimenti non potrebbe mai funzionare come enigma...quanto meglio ragionerei con una bottiglia in mano....*

"Probabilmente queste statue hanno un significato....Per esempio:
Quella con le gambe in alto è capovolta,mutata rispetto alla normale posizione,quindi potrebbe essere la runa della trasformazione...Mentre la figura più demoniaca....forse la morte?E la donna la luce?"

OFF GAME
Prova di intelligenza ( 8 ) + comprensione (-2) +1 punto provvidenza rimanente=7
per capire meglio il significato o scoprire altri particolari sulle statue
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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2007 4:20 pm Rispondi citandoTorna in cima


POST DI NETHER


[punti ferita:18, punti mente:6, punti provvidenza:4]

Nether ascoltava con attenzione i ragionamenti dei due maghi. In realtà era alquanto nervoso. Non si fidava della magia, e tantomeno degli indovinelli...e ora si trovava davanti alla combinazione di entrambe le cose *Qua va a finire che se sbagliamo scateniamo qualche cataclisma...*
Si avvicinò a quelle statue che gli facevano venire la pelle d'oca cercando di capire cosa si dovesse fare "Allora..." disse dando voce ai suoi pensieri per rendere partecipi anche gli altri "Ha detto qualcosa riguardo ai passi che ci hanno condotto fin qui e che se fossimo riusciti a metterli in ordine saremmo riusciti nella nostra impresa...forse fa riferimento a quello che ci è accaduto nella cappella..." disse avvicinandosi ai due "Insomma, eravamo morti, ma per qualche ragione siamo tornati in vita...spiegherebbe il - Trasformare la vita in morte - no? Poi ha detto anche qualcosa riguardo a - Frasi, parole,sillabe ed antichi suoni -. Bè direi che ci mancano i suoni...forse dobbiamo pronunciare qualcosa una volta poste nell'ordine giusto..." concluse grattandosi la testa pensieroso mentre si girava verso il folletto "Io comincio a cercare qui attorno...voglio assicurarmi non ci sia qualche trappola o qualche essere indesiderato..."
Si allontanò osservando la stanza. Valutò la possibilità di utilizzare l'arco, ma lo spazio era troppo ristretto. Non avrebbe avuto tempo neanche di scoccare la freccia. Sfoderò la spada scrutando in ogni angolo della stanza, muovendosi con passo leggero...
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CuoreNero
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MessaggioInviato: Ven Mar 30, 2007 5:10 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Serpospino - Prima Stanza - Punti Ferita: 7, Punti Mente: 4, Punti Mana: 0, Punti provvidenza: 4]

"Beh direi che ci mancano i suoni" Sentì Nether sentenziare mentre vedeva Jebeddo e Vanalon concentrarsi su quello che pareva essere un enigma.
"Adesso te lo faccio sentire io qualche suono" Disse sarcastico verso l'altro umano. Uscì dall'ombra nella quale s'era rifuguato, non degnò le tavolette di uno sguardo.
Non l'avrebbe mai ammesso ai suoi compagni, ma sapeva che non sarebbe mai riuscito ad arrivare a nulla inoltre, tutto quanto c'era di soprannaturale, tendeva a spaventarlo.
Ragionpercui passò accanto allo gnomo ostentando un aria di superiorità che, comunque, non corrispondeva affatto al suo stato d'animo.
"Avete intenzione di gicare ancora per molto?" Chiese sprezzante verso Vanalon.
Si impose di ignorare il suono viscido che proveniva dai suoi passi; con la sola forza di volontà, riuscì a non curarsi del sinistro scricchiolio che veniva dal basso. Il rumore di piccole cose secche e vecchie e grige e ricurve che venivano frantumate.
Pensò per un secondo se fare o meno una pernacchia a Nether visto che pareva in cerca di suoni, ma poi stabilì chee anche lui non fosse dell'umore di scherzare.
La Lacrima praticametne non aveva spazi critici. Piccola com'era poteva agevolmente essere usata in una mischia serratissima.
Stringendo l'elsa, affiancò l'umano delle valli ed insieme a lui si mise a cercar trappole aiutandolo nel suo intento con il consumato esercizio di quella pratica.
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MessaggioInviato: Lun Apr 16, 2007 7:24 pm Rispondi citandoTorna in cima

POST MASTER
Prima Stanza


Temerari e confusi...avventati, discordi anche tra di loro.
La stanza stava facendo il suo gioco, riuscendoci!
Le menti degli avventurieri, giunti fin li dopo mille peripezie ed inganni, continuavano a rimaner soggiogate dall'ombra dell'insulsa bugia che fin dall'inizio li aveva accompagnati, or più che mai confusi su ciò che ella gli proponeva.
Vanalon, districandosi abilmente grazie e colpi di forutna e superbe intuizioni, avea capito d'un tratto: Rune!
Si, proprio esse si nascondevano in alcune scatolette...ebbene messer mezz'elfo? Cosa vuoi far con esse? Sembrò suggerirgli la sua mente...
Jebeddo, l'astuto, arrivò in suo aiuto: Lor, luce e controllo, In trasformazione, Corp, morte. Questo era il significato delle tre, lette nell'ordine in cui apparivano. Ma sarà giusto? Come far a combinarle nell'ordine esatto per uscir da questo inferno di disperazione? La porta, in fondo, rimanea bloccata...e dietro di essa, il mistero.
Mistero che sembra Uosh non voglia svelare. Tragico è interrogar un Dio soppesando le sue parole, decidendo cosa è e cosa non è giusto per noi..."Ricorda Uosh, ricorda...", gli avea detto, ed il folleto, non era sembrato dello stesso parere divino...povero Uosh...abbandonato...
Intanto i maghi continuavan a parlare, e Vanalon continuava a pensar su tutto ciò che avea di fronte...

Per Vanalon
Il significato era chiaro, almeno quello delle rune, ma il loro ordine? Le rune, si sà, servono per compier magie e prodigi, ed il loro susseguirsi specifica cosa NOI vogliamo far fare al magicka (l'energia cdi cui è pieno il mondo) che esse (le rune) riescono a smuovere. Ogni runa ha degli effetti, e riesce a modificare, creare o trasformare un aspetto della nostra realtà. Mettendo in ordine le rune, in diversi modi, molte sono le magie che si posson castare...
Ordinare le rune quindi, significa castar una magia che abbia come significato l'ordine degli effetti che abbiamo scelto...
E quale potrebbe esser la magia che permetterebbe a tutti l'uscir al sicuro dalla stanza? Come scappar da questa tana di demondi e terrore?

Intanto i due guerrieri, davan la guardia a ciò che parea non esserci. Fieri e pronti a dar la vita, avrebbero resistito ad un eventuale errore dei compagni? E se i due cervelloni di turno li condurranno alla morte?
Cosa si potrebbe provar a morir per aver lasciato a altri far ciò che magari sarebbe stato meglio far da soli? Languido e distorto il sorriso del destino aleggiò su di loro...
Nel loro cammino sul pavimento della stanza, eroi gettati in pasto a vermi, libri strappati, tuniche distrutte, anelli spezzati e medaglioni sconsacrati. Gli stendardi tutti a venerar la polvere....

_________________
"lasciate pure che i lottatori ricorrano alla mera abilità fisica...noi incantatori arcani conosciamo le chiavi verbali ed i rituali mistici che liberano il potere dal tessuto stesso della realtà"
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MessaggioInviato: Gio Apr 19, 2007 2:13 pm Rispondi citandoTorna in cima

POST DI NETHER

[punti ferita:18, punti mente:6, punti provvidenza:4]


Sembrava tutto tranquillo nella stanza. Nether si grattò la spalla in un gesto di nervosismo. Vanalon e Jabeddo stavano ancora discutendo sul da farsi,ma senza arrivare ad una decisione definitiva. Era preoccupato anche per Serpospino che sembrava sull'orlo di una crisi di nervi. Non se la sentiva di dargli torto, la situazione in cui erano venuti a trovarsi era a dir poco anomala, e nemmeno lui era tanto tranquillo.
Sbuffò tirando un calcio ad un elmo arrugginito che rimbalzò un paio di volte sul terreno prima di arrestarsi.
- Sentite - disse voltandosi verso i due maghi - Se ci fermiamo qui a speculare su ogni singola possibilità di fallimento, ci impiegheremo secoli prima di uscire da qui. Io dico di tentare con la mia idea...se proprio dovesse andare male cosa volete che succeda? Al massimo moriamo...-

_________________
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