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 [campagna legale] Avventura [Riservata ai Pg] Successivo
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endafuinor
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Località: Silvi Marina

MessaggioInviato: Ven Mar 16, 2007 2:09 pm Rispondi citandoTorna in cima

POST MASTER
Il Palazzo della città

Uniti andavan I cinque lungo la strada, fino al palazzo, che velati sogni e ricordi tempestavano di onde intriganti e testarde, quasi fosse uno scoglio sperduto in un mare in tempesta. Aggrapparsi ad esso per riposare e respirare era la scelta giusta, o allontanarsi il più velocemente possibile dalla roccia affogata, e non finirci contro malamente sospinti dai cavalloni del destino?
Un flebile scricchiolio li distolse dalla spirale dei loro pensieri quando la porta si aprì leggiadramente.
“Prego entrate, non esitate messeri, il palazzo come da voi richiesto è a vostra disposizione, se volete seguirmi giungeremo immediatamente nei pressi delle stanze.”
Con un inchinò quello che sembrava un maggiordomo si inchinò a loro.
Vestiva scarpe finemente decorate in fili d’oro, a punta verso l’alto, a cui si accompagnavano magnificamente dei calzini bianchi, che percorrendo tutta la gamba arrivavano fin alle ginocchia. Li, due nastrini rossi fermavano il calzare che vaporoso ed elegante scendeva formando onde ordinate e raffinate di stoffa dalla cintola in giù. Le pieghe di codesti calzoni poi, eran da un lato rosse e dall’altro nere, creando splendidi giochi di colori.
La cintura, una fascia ornamentale rosso fuoco (alta almeno due palmi), fermava all’altezza dell’ombelico una giacchetta nera, con doppio petto e tasca frontale, in cui era stato adagiato distintamente un garofano. Sotto di essa, una semplice camicia bianca.
Il viso leggermente inclinato ora verso il basso era austero, ma allo stesso tempo raffinato e elegante, quasi gioviale. Uomo di mezz’età, carnagione alquanto abbronzata e fisico prestante, i suoi occhi blu intensi rasserenavano l’aria. I capelli infine, eran riportati tutti all’indietro, puliti, ordinati e sembra...bagnati!
Dietro di lui, notate un lungo corridoio, quasi una ventina di braccia, spoglio e vuoto, a differenza di come si possa pensare, allineato con il terreno, e non inclinato come la struttura al di fuori. Il solo rifletterci vi crea un fastidioso giramento di testa. Le pareti ed il soffitto, per la verità non molto alte e larghe, quasi strette come una normale casa periferica, eran dipinte tutte in verde acqua molto delicato e soffice. Soffice, come il pavimento ricoperto di uno strano strato di…erba, o peli uniformi e corti, non riuscite a capirlo, il tutto di un blu scuro ed opaco.
Oltre questo primo ingresso, alla fine del corridoio, in lontananza, una piccola stanza, per niente ornata e arredata, ma vuota e spoglia, in cui si distinguono almeno una cinquina di corridoi identici a quello in cui vi apprestate ad entrare.

Off Game: Uosh recuperi tutto il danno, Serpospino recupera 5 danni (10 di bonus di Jebeddo, l’effetto è Bonus/2 come in tutte le magie e le preghiere ecc ecc…) Wink
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Vanalon
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Località: I Fantastici Mondi Della Mente

MessaggioInviato: Ven Mar 16, 2007 8:13 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Vanalon Punti ferita:12-Punti Mente:8-Punti mana:20-Punti provvidenza:4] :Serpospino

Vanalon squadrò l'uomo che aveva davanti.
*il palazzo come da voi richiesto è a vostra disposizione?Ma cosa sta dicendo costui?*

Vanalon tentò di rimanere calmo e rispondere all'uomo senza mostrare l'inquietudine.

*Ci aspettava?Ma chi diamine è?E questo palazzo?*

Gli altri si avvicinarono al portone e Vanalon si girò verso Serpospino:
'Stai alle sue spalle!Altrimenti,se è un trappola non ne usciremo vivi....'
Sperando che l'uomo avesse udito il suo sussurro si preparò ad entrare in quello strano palazzo.


Ultima modifica di Vanalon il Sab Mar 17, 2007 3:31 pm, modificato 1 volta in totale
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CuoreNero
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MessaggioInviato: Ven Mar 16, 2007 8:30 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Serpospino - Il Palazzo della città - Punti Ferita: 7, Punti Mente: 4, Punti Mana: 0, Punti provvidenza: 4]

Serpospino fessurò gli occhi udendo il sussurro di Vanalon, quindi, con incedere lento ma deciso, s'avvicinò alla soglia del portone.
'Inutile, ormai mi ha visto,' Sussurrò all'elfo oltrepassandolo, 'un agguato avrei potuto spuntarlo, ma non sono in condizioni di reggere un corpo a corpo. Nether ci coprirà.'
«Oh, oh, oh, questa è la divisa d'ordinanza?» Nel rivolgersi al maggiordomo, cercò il tono più canzonatorio che la maschera di creta che ancora aveva sul volto gli consentisse.
«Nei bassifondi di Axantis, basterebbe solo il colore delle vostre calzette per essere tacciato d'esser un pederasta.» Oltrepassò anche il maggiordomo iniziando a camminare sulla strana superficie che costituiva il pavimento del palazzo.
«Non che ci sia niente di male, s'intende...» proseguì barcollando, «...è solo che poi avreste dovuto abbattere Giab per levarvelo di torno.»
Quand'ebbe coperto non più di qualche braccio di distanza, inizio a vacillare al punto di doversi appoggiare contro una parete.
Se la maschera d'argilla di Jebeddo non gli avesse celato il volto, lo si sarebbe potuto vedere verde di nausea.
Ad un tratto, dopo aver reclinato il capo in avanti, prese ad emettere dei singhiozzi incontrollati.
Sicuramente contribuì il forte dolore che ancora provava; la debolezza del sangue perso ci mise del suo. Anche l'odore della mistura dello gnomo non aiutò affatto.
Qualunque fossero i motivi, provò a controllare il disagio della transizione prospettica dall'interno all'esterno dell'edificio con tutte le sue forze.
Non ci riuscii.
In un ultimo singulto, vomitò tutto il contenuto delle proprie viscere sullo strano pavimento alieno.
S'accosciò ansimando; quando si sentì abbastanza in forze da rialzarsi, si pulì le labbra con la manica.
«Ma quale pazzoide, squilibrato, ubriacone, malnato di un architetto può aver progettato e costruito un tale abominio?»
Caracollò fino alla stanza dei corridoi.
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Uosh
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MessaggioInviato: Sab Mar 17, 2007 2:46 pm Rispondi citandoTorna in cima

Uosh - Giorno 1 - PF 3/PM 18/PP 4 - Ingresso del Palazzo

Uosh, che grazie alla steccatura di Jadebbo vola ormai benone, vola fin davanti al naso del maggiordomo e lo guarda negli occhi.. ondeggiando di qua e di la come una leggera visione angelica.. la sua carnagione olivastra e i suoi capelli rossicci sono l'unica nota stonata all'interno del quadretto che la sua persona lascierebbe intendere ad una prima descrizione fatta da chi l'avesse incontrato.. Anche gli occhi non sono proprio quelli di una visione angelica.. neri e senza iride.. solamente due grandi pupille nere ed estremamente dilatate che contrastano enormemente col bianco della sua cornea..
Il maggiordomo, però, sembra non fare nemmeno caso alla piccola creatura che gli staziona davanti al naso.. quasi fosse da tutt'altra parte..

----------OFF----------------
a te Enda... facciamo vedere una bella sequenza di azioni inutili! Very Happy
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Nether di Middenheim
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MessaggioInviato: Sab Mar 17, 2007 3:09 pm Rispondi citandoTorna in cima

[punti ferita:18, punti mente:6, punti provvidenza:4]


L'umano delle valli era rimasto decisamente sorpreso. Si era aspettato di tutto (principalmente qualche mostro folle che lo ghermisse), non certo un maggiordomo. La cosa però non lo rassicurava di certo. Non era tanto il fatto che il maggiordomo li stava aspettando,ma era la costruzione dell'edificio che lo stordiva. Aveva l'impressione che le leggi stesse della matematica e della geometria fossero stravolte. Anche il powel sembrava essere a disagio quanto lui.
"E...chi ci starebbe aspettando...?" chiese infine. Non era il caso di andare tanto per i mezzi termini a detta sua,non con l'uscita ancora a portata di mano...


Ultima modifica di Nether di Middenheim il Lun Mar 19, 2007 8:47 pm, modificato 1 volta in totale
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Stains
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MessaggioInviato: Sab Mar 17, 2007 4:09 pm Rispondi citandoTorna in cima

Nè mostro nè truculenta aggressione
ma maggiordomo e buffo vestito
ci attendeva dietro il portone
come se nostro arrivo avesse intuito;
dentro corridoi ci crean confusione
ed il curato è maggior stordito:
si sa, le cure di gnomo Jebeddo
se cerchi calor ti danno il freddo.


Jebeddo - giorno 2 - PF 12, PMt 10, PM 24, PP 4 - Davanti al castello

Un invito sin troppo gentile salutò il gruppo: dopo il trattamento alla locanda, sicuramente non si aspettavano un'accoglienza del genere!
*Ma che razza di posto è mai questo?* si chiese Jebeddo massaggiandosi il mento.
Tra la tipica diffidenza dei sempreverdi e quella della gente di piccolo paese, tutta questa ospitalità per dei forestieri, che parevano addirittura attesi, non solo ben accetti.
Anche la geometria del castello non era regolarissima: Jebeddo era abituato ai Fantasmagorici Cunicoli della Cantina di Kingre l'oste, perciò non si meravigliava della complessità, anche se per essere un bastione militare era complesso.
"Buona serata a lei signore" disse Jebeddo con un inchino "Chi ci sta aspettando cosa desidera di noi? Forse è venuto per quel decotto contro il freddo alla schiena? Se non sbaglio doveva essere da queste parti che dovevo portarlo... lei non è il signor Tregi?" Concluse lo gnomo fissando il cielo e fingendo di pensare e ricordare.
Il nome Tregi o qualcosa di simile l'aveva sentito in locanda, pronunciato da Jebeddo per dare veridicità al tutto.

NdG: Abilità di comunicazione, tento di sembrare non particolarmente offensivo, nè sulle difensive per poter guadagnare la fiducia del maggiordomo, nella speranza che ci dica anche un po' di più... Mr. Green

L'ottava gialla significa che è un post principale, se è verde è subordinato... scusate ma il nome verde mi piace un casino Very Happy

_________________
Lord of Mr. Green della Gilda degli Spammatori Mr. Green
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Uosh
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MessaggioInviato: Lun Mar 19, 2007 1:08 am Rispondi citandoTorna in cima

Uosh - Giorno 1 - PF 3/PM 18/PP 4 - Ingresso del Palazzo

Passano diversi attimi, ma la totale indifferenza del maggiordomo fa perdere interesse nei suoi confronti da parte del piccolo folletto, che sbattendo più velocemente le ali raggiunge il suo compagno "mascherato" alla fine del corridoio..


Ultima modifica di Uosh il Gio Mar 22, 2007 12:34 pm, modificato 1 volta in totale
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endafuinor
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MessaggioInviato: Mar Mar 20, 2007 8:32 pm Rispondi citandoTorna in cima

POST MASTER
Palazzo

Nessun segnale d’ira o di fastidio alle parole del Powel, e mentre egli si avviava per I corridoi l’uomo che lesto vi avea accolto al palazzo sorrise, quasi sapesse la malsana e nauseante sorte che attendesse a Serpospino. “Un fazzoletto sir?”, disse con una calma rassicurante, mentre porgeva un pregiato fazzoletto di seta bianca al Powel.
Poi, tornò a rivolgersi a voi: “Forse mi sono espresso male, siete voi che state aspettando qualcosa…”, disse con un sorriso il maggiordomo, per risponder alla domanda di Nether. “Siete voi stessi che siete giunti in questi luoghi, e forse ora mi vorreste dir che non sapete neanche il motivo per il quale siete qui? Suvvia…un po’ di immaginazione”. Continuò, mentre si cominciava ad incamminare per il corridoio.
Un gigantesco spirale che si muove, continuamente, nelle vostre menti. E’ questa la sensazione che avete. Non siete avanzati che di una decina di metri, che il pavimento sotto di voi sembra star or al di sotto or al di sopra delle vostre teste, mentre non sapete dir se le vostre gambe procedono salendo o discendedo. In pochi secondi, vi ritrovate accasciati per terra, con la testa fra le mani, e tutto quello che vi ricordate avete mai mangiato in vita vostra sembra risalirvi su per la gola.
“La ragione per cui siete qui è ben salda nelle vostre menti. Forse vi posso aiutare nel ricordarla.” Volente entrare subito o preferite fare qualche altra domanda?”,
Al vostro fianco, un’anonima porta in legno, socchiusa. Davanti a voi, un paio di corridoii, mentre dietro di voi notate quello dal quale siete venuti. O era forse quello al vostro fianco?
“Ah, signor Jebeddo…”, esclama con voce divertita. “Non crederete forse di ingannarmi con questi giochetti vero? Suvvia signori, siamo tra persone serie, se avete bisogno, chiedete, altrimenti, credo che vogliate proseguire no?”.

_________________
"lasciate pure che i lottatori ricorrano alla mera abilità fisica...noi incantatori arcani conosciamo le chiavi verbali ed i rituali mistici che liberano il potere dal tessuto stesso della realtà"
Endafuinor
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MessaggioInviato: Mar Mar 20, 2007 8:35 pm Rispondi citandoTorna in cima

Uosh - Giorno 1 - PF 3/PM 18/PP 4 - Corridoio del Palazzo

Accidenti..!!

Pensò il piccolo folletto, mentre la ridondanza del pavimento/soffitto gli aveva fatto perdere l'orientamento e per poco non lo faceva cadere a terra nuovamente..

C'è mancato davvero poco.. la mia povera aletta ancora non si è ripresa che già stavo per sbatterla nuovamente..

Ripresa quota, Uosh notò lo sbandamento sui volti dei suoi compagni e assistì al conato di vomito del Powel, che si accostò sul pavimento dando vita ad una chiazza verdognola e disgustosa.. sicuramente era stato l'odore putrescente della maschera di fango che indossava a inasprire la senzazione di sbandamento..


Ultima modifica di Uosh il Gio Mar 22, 2007 12:34 pm, modificato 1 volta in totale
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MessaggioInviato: Mer Mar 21, 2007 4:28 pm Rispondi citandoTorna in cima

[GRUPPO - Serpospino - Il Palazzo della città - Punti Ferita: 7, Punti Mente: 4, Punti Mana: 0, Punti provvidenza: 4]

«Molte grazie, sir», accettò acido il fazzoletto offerto del quale, malgrado le circostanze, non riuscì ad impedirsi di apprezzare la fattura.
Non che ne avesse bisogno, ma percependo che lo sguardo del maggiordomo gli stava perforando le scapole, si soffiò il naso rumorosamente, quindi appallottolò il fazzoletto e lo gettò a terra.
Si girò di tre quarti per guardare il maggiordomo da sopra una spalla; un piccolo, studiatamente appena percettibile ghigno gli tendeva gli angoli delle labbra cineree.
Aveva impiegato anni a perfezionare quella tecnica. Nei bassifondi, la maggior parte degli attacchi venivano perpetrati a testa bassa; rapinatori, sfruttatori, ricettatori, riscossori di crediti, la maggior parte di essi si limitava a brandire un arma se ce l'aveva, oppure ad agitare i pugni in caso contrario.
Serpospino era sempre riuscito a volgere la prevedibilità dei suoi avversari a proprio vantaggio; sfruttando il suo ghigno, riusciva quasi sempre a far infuriare chi avesse di fronte esattamente quando lui voleva e, soprattutto, dove lui voleva.
La tecnica consisteva sostanzialmente in questo: compiva una qualche blanda azione sgradevole. Non propriamente malvagia, diciamo piuttosto una di quelle cose diffusamente fastidiose come starnutire nella minestra altrui, piuttosto che commentare, con pittoresca dovizia di dettagli, le gesta erotiche di una qualche fanciulla che, guarda caso, solo in un secondo momento si scopriva essere la sorella dell'interlocutore. A quel punto, con innocenza assolutamente falsa, sfoggiava quel sorrisetto che pareva dire sì caro, è proprio te che voglio pungolare. La giusta alchimia, il perfetto equilibrio tra divertimento e scherno, furono perseguiti davanti allo specchio; quando, una certa notte alla tremolante luce di una candela, riuscì a far infuriare persino sè stesso - al punto che sferrò un pugno sul mento del proprio riflesso ferendosi una mano - si ritenne soddisfatto.
Fu per tutte queste ragioni che rimase sommamente deluso quando, giratosi verso il maggiordomo e bersagliatolo col suo collaudato ghigno, non vide in questi che fredda ed educata imperturbabilità.
*Già lo odio questo buffone*, digrignò mentalmente. Sollevò il mento, si drappeggiò il mantello sulle spalle e, rivestito d'orgoglio, riprese ad avanzare.
Quando il sopra ed il sotto persero qualunque significato, fu davvero grato col destino che il suo stomaco fosse già vuoto.
Quando il pavimento fu di nuovo il pavimento, Serpospino guardò i propri compagni con un senso di crescente allarme a gravargli il petto.
«Amici miei», sentenziò con un filo di voce, «la trappola ci è scattata tutto intorno evidentemente.» Fissò il maggiordomo, continuando a rivolgersi ai suoi compagni purtuttavia. «Qualunque cosa ci aspetti dietro questa porta è mia salda convinzione che, se sarà questo cialtrone ad attraversarla, magari spronato da un coltello nella schiena, non potrà esser considerato un eccesso di prudenza il nostro.» Sorrise al maggiordomo. Ma non era il ghigno di scherno stavolta; era forse più una smorfia il sorriso sghembo di confilitto e rancore che rivolse al misterioso damerino. L'espressione di chi, non solo non avrebbe alcuna difficoltà a saltarci al collo immediatamente, ma lascia anche intendere che proverebbe un sincero piacere nel farlo. Un sorriso che poco differiva dall'acquolina in bocca.
«Siamo in cinque mio forbito onanista», disse liberando le braccia dalle pieghe del mantello; questo sferzò l'aria col suo bordo d'ermellino schioccando come una frusta. «Sono certo che potrai abbattere uno di noi, forse anche due.» Concesse guadagnando un passo all'indietro per diminuire gli spazi critici. «Ma dato che i rimanenti faranno di te cibo per vermi, ti esorto a ponderare accuratamente le tue opzioni.» Passò in rassegna nuovamente lo sguardo dei suoi compagni. «Propongo di prendere costui come ostaggio; che sia lui ad attraversare la porta che sembra così ansioso di farci varcare. Qual'è la vostra opinione?» Non smise di fissare il maggiordomo negli occhi neppure per un istante.
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Stains
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MessaggioInviato: Mer Mar 21, 2007 7:52 pm Rispondi citandoTorna in cima

Tortuose e sinuose giravolte
ci rivoltano e svoltano confuse
tant'è che ci par d'andar per le volte
è si dir poco definir astruse
queste vie che si dinoccolan molte.
Chi qui sta, cerca bagni e ha cambuse?
Il maggiordomo par esser tranquillo
"Qui è la porta" fa "ci son crucci? Dillo!"


Jebeddo - giorno 2 - PF 12, PMt 10, PM 24, PP 4 - Davanti al castello

"Ah, signor Jebeddo... Non crederete forse di ingannarmi con questi giochetti vero? Suvvia signori, siamo tra persone serie, se avete bisogno, chiedete, altrimenti, credo che vogliate proseguire no?"
Jebeddo a sentirsi chiamato sussultò: la geometria del palazzo era ben peggio dei cunicoli del bravo Kingre e man mano che ci camminava anche lui risentì degli effetti confondenti che vedeva presenti anche negli sguardi dei suoi compagni.
"Non è serio non ridere mai" disse Jebeddo sorridendo di risposta al maggiordomo, dopo essersi ripreso.
Non fece in tempo ad aggiungere altro che Serpospino, dopo aver finito di fare il suo ghigno da combattimento *ha il muso duro delle grandi occasioni* riuscì solo ad osservare lo gnomo, si presentò minaccioso.
"Amici miei, la trappola ci è scattata tutto intorno evidentemente. Qualunque cosa ci aspetti dietro questa porta è mia salda convinzione che, se sarà questo cialtrone ad attraversarla, magari spronato da un coltello nella schiena, non potrà esser considerato un eccesso di prudenza il nostro."
*Alle solite, c'era un modo più civile di risolvere la questione* disse Jebeddo scuotendo la testa appoggiando la fronte ad una mano.
"Siamo in cinque mio forbito onanista. Sono certo che potrai abbattere uno di noi, forse anche due. Ma dato che i rimanenti faranno di te cibo per vermi, ti esorto a ponderare accuratamente le tue opzioni. Propongo di prendere costui come ostaggio; che sia lui ad attraversare la porta che sembra così ansioso di farci varcare. Qual'è la vostra opinione?"
*Salviamo il salvabile! Mai bello dimostrare il gruppo spaccato, ma non possiamo nemmeno farci cacciare da ogni posto in cui andiamo*
"A tutti schiettamete parlo: sono certo che la tensione del momento gioca brutti scherzi: oggi è stata una giornata molto strana e l'architettura di questo maniero, confusa, complessa e degna del più bravo architetto, è stata la proverbiale ciliegina sulla torta, questo lei non lo poteva sapere- disse infine guardando il maggiordomo- ognuno di noi è stanco e un po' stufo di enigmi e complicazioni, pertanto anche se i nostri modi, come quelli del mio amico poco fa, sono aggressivi, non si preoccupi, sono armi di difesa, non di offesa: temiamo che cos'altro possano riservarci gli dei in questa giornata più complicata del cavatappi di zio Ningo. Se lei fosse così gentile da aiutarci nello spiegarci cosa è questo posto, chi ci aspetta e se sa qualcos'altro circa il nostro passato, sono certo che i nostri nervi si distenderebbero e conseguentemente anche la nostra suscettibilità, e necessariamente ne deriverebbe un decremento della nostra aggressività.
Se lei è qui per aiutarci non ci tema" concluse alla fine del discorso, rigirando una mano verso il maggiordomo, quasi inchinandosi.

NdG: Ennesima prova di comunicazione per salvare il salvabile ^^


Ultima modifica di Stains il Gio Mar 22, 2007 6:43 pm, modificato 1 volta in totale
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Uosh
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MessaggioInviato: Gio Mar 22, 2007 12:40 pm Rispondi citandoTorna in cima

Uosh - Giorno 1 - PF 3/PM 18/PP 4 - Corridoio del Palazzo

Preoccupato per come la situazione si stava evolvendo -ed era sempre così quando parlava il Powel- la piccola creatura alata decise di andare vicino a colui che l'aveva precedentemente ferito, sussurrandogli all'orecchio:
Ehi.. non ti sembra di esagerare un po'?.. d'accordo la prudenza, ma non mi sembra il caso..
Si Uosh.. forse hai ragione..
Rispose Serpospino, lasciando di stucco il piccolo folletto che -anzi- si aspettava quasi un'ulteriore ceffone dal campagno.
Detto ciò il Powel assunse nuovamente una posizione non palesemente sulla difensiva, ma i suoi compagni sapevano che era solo un'atteggiamento forzato.
A quel punto Uosh -che prendeva sempre più familiarità coi suoi compagni- volò in direzione del maggiordomo e gli si posò su una spalla, tanto per vedere la reazione:
Scusami.. non è che per caso sei un fantasma?
La domanda aveva la stessa enfasi e ingenuità di quella che avrebbe potuto esprimere un bambino di cinque anni alla vista di qualcosa di nuovo..
Il maggiordomo sorrise, ma nessuno avrebbe potuto sapere con esattezza il significato di quel sorriso: sincero o premeditato?

-------- OFF -----------------
Scusa Enda ma non so che prova fare.. vorrei solo provare a capire se il maggiordomo è sincero con noi o no.. Wink
Ecco le mie statistiche:

Caratteristiche:
Corpo: [Soglia : 8-3 di razza = ] (4) -3 [Dato dal Malus Razza] = 1
Forza: [Soglia : 8-4 di razza = ] (5) -4 [Dato dal Malus Razza] = 1
Destrezza: [Soglia : 8 ] (7) = 7
Prontezza: [Soglia : 8 ] (7) = 7
Carisma: [Soglia : 8+1 ] (1) +1 [Dato dal Bonus Razza] = 2
Intelligenza: [Soglia : 8+3 di razza = ] ( 8 ) +3 [Dato dal Bonus Razza] = 11
Spirito: [Soglia 8+3 ] ( 8 ) +3 [Dato dal Bonus Razza] = 11

Arti:
Elementarismo (Arte Magica) = 2
Alchimia (Arte) = 1
Medicina (Arte) = 0
Comprensione (Arte) = 0
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MessaggioInviato: Gio Mar 22, 2007 1:20 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Serpospino - Il Palazzo della città - Punti Ferita: 7, Punti Mente: 4, Punti Mana: 0, Punti provvidenza: 4]

«Si Uosh... forse hai ragione...» bofonchiò tra i denti verso il folletto, quando questi s'avvicinò per esortarlo alla prudenza.
Aveva ascoltato il discorso di Jebeddo tamburellando nervosamente un piede a terra. Quando vide Uosh sfarfallare verso il maggiordomo, alzò gli occhi al cielo per un attimo ed infine s'arrese alla volontà dei suoi compagni.
Sbilanciato il peso su una sola gamba, incrociò le braccia sul petto.
«Sir», disse gelido al maggiordomo, «con il vostro permesso.»
Fece un vago gesto con la mano, come a voler liquidare una questione da niente; quindi, senza ulteriori indugi, varcò la soglia che il maggiordomo aveva indicato.
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Vanalon
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MessaggioInviato: Gio Mar 22, 2007 2:38 pm Rispondi citandoTorna in cima

[Vanalon Punti ferita:12-Punti Mente:8-Punti mana:20-Punti provvidenza:4]

Vanalon osservò tutta la scena da dietro le spalle di nether,non sapendo davvero cosa fare.La testa gli doleva inmaniera tremenda e non riusciva a trovare un senso in quella situazione.
Quando Serpospino gli chiese la sua opinione non trovò risposta e continuò a fissare ripetutamente il maggiordomo e la porta che indicava loro.
*E se dietro quella porta ci fosse davvero la risposta...?La risposta a cosa poi?Al perchè siamo qui?A questa città?La risposta su chi dobbiamo incontrare?Alla candela?*
Il mal di testa non accennava a diminuire e decise che era ora di fare qualcosa.
"Jebeddo ha ragione....entriamo...non ci resta altro da fare Serpospino,bene o male dobbiamo accettare che non siamo noi a tirare i fili di tutto quello che sta succedendo..."
Con una sicurezza minore delle sue parole Vanalon seguì Serpospino lanciando un'occhiata all'uomo così misterioso uomo.
*..speriamo solo che chiunque ci sia dietro tutto questo ci preferisca vivi....*
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Nether di Middenheim
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MessaggioInviato: Gio Mar 22, 2007 7:02 pm Rispondi citandoTorna in cima

[punti ferita:18, punti mente:6, punti provvidenza:4]

Nether ripassò mentalmente la strada che avevano percorso finora, e gli venne un brivido quando si rese conto che non sarebbe mai stato in grado di ritrovare l'uscita. Una parte di lui sarebbe stata più propensa come suggeriva Serpospino...
*Ma se invece ci sbagliassimo?*
Strinse con forza la spada. Al punto in cui erano, sembrava non avessero altre scelte "Io dico di entrare..." disse poi avvicinandosi poi distrattamente all'elfo mentre osservava l'architettura del luogo 'Coprimi...' disse prima di dirigersi verso l'entrata...
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