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 FRASI DI LIBRI Successivo
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Autore Messaggio
werewolf82
Sentinella
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Registrato: 06/02/05 22:19
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MessaggioInviato: Lun Nov 13, 2006 11:31 pm Rispondi citandoTorna in cima

Chi leggendo un libro non si è mai segnato la pagina di un pensiero o una frase chel'ha particolarmente colpito?Chi non ha riscritto o imparato a memoria qualche passo che lo rispecchiava?
Ora vi chiedo di condividere con me quei frammenti di libri...

Ecco il mio(SIMMETRIE AMOROSE di Jeanette Winterson):

Cammina con me.
Segui il tempo nel suo scheletro.Segui la bianca curva della costola di Adamo.
Bianco,assorbe il minimo,riflette il massimo dei raggi di luce, estasi di luce sul morire dell'anno.
Cammina con me.
Segui la storia antica del suo corpo,registrata nei quasar,eruttata in luce. Bacialo e io bacio la pienezza di lui e la polvere di lui.Toccalo dove è saldo e la mia mano lo attraversa nello spazio vuoto.
Amalo e io amo questo uomo,questo corpo.
Amalo e io amo polvere di stelle e luce.

_________________
WereWolf
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saphira
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MessaggioInviato: Mar Nov 14, 2006 5:09 pm Rispondi citandoTorna in cima

complimenti Werewolf, è bellissima!! Love Love
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Thaliontir
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MessaggioInviato: Ven Nov 17, 2006 7:19 pm Rispondi citandoTorna in cima

Sarà banale ma...

"Non puoi passare" disse. Gli Orchetti tacquero, e si fece un silenzio di morte. "Sono un servitore del Fuoco Segreto, e reggo la fiamma di Anor. Non puoi passare. A nulla ti servirà il fuoco oscuro, fiamma di Udun. Torna nell'Ombra. Non puoi passare!"
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opal
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MessaggioInviato: Gio Nov 30, 2006 3:23 pm Rispondi citandoTorna in cima

"Il male è segno di stupidità. Là dove c'è conoscenza non c'è male, là dove c'è amore il male non è possibile. Sono malvagi gli uomini che rimangono alla superficie del loro guscio, malvagi quelli che non osano tuffarsi abbastanza profondamente dentro di sè, il che deriva dalla loro vigliaccheria. [...] Sebbene non si possa negare che esistono anche quelli che non possono sprofondare in sè stessi perchè non hanno in cosa sprofondare. Ma sarà poi vero che dove c'è amore non c'è male? O l'amore non è la forma più subdola di male?"

Da "Lei così amata" M. Mazzucco
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VALKANVIKTORVALERIUS
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MessaggioInviato: Mar Dic 19, 2006 10:45 pm Rispondi citandoTorna in cima

non è un libro fantasy, non è famosissimo ma merita davvero tanto

<poi avvicina il pennello al volto della donna, esita un attimo, lo appoggia sulle sue labbra e lentamente lo fa scorrere da un angolo all'altro della bocca.Le setole si tingono di rosso carminio .Lui le guarda ,le immerge appena nell'acqua , e rialza lo sguardo verso il mare.Sulle labbra della donna rimane l'ombra di un sapore che la costringe a pensare" acqua di mare,quest'uomo dipinge il mare con il mare "-ed è un pensiero che dà i brividi>

da OCENA MARE di ALESSANDRO BARICCO

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La morte è dietro di voi nessuno scapperà !!!!http://s4.bitefight.it/c.php?uid=19744 cliccate e mostruosoooo
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HaLi
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MessaggioInviato: Gio Apr 12, 2007 2:06 pm Rispondi citandoTorna in cima

Questa doveva essere la nostra vita!!
E noi due ce la siamo lasciata sfuggire dalle mani..

Ci accorgiamo dell'irreparabile soltanto quando...
..quando?
Quando noi morti ci destiamo.
E di cosa ci accorgiamo?
..ci accorgiamo di non aver mai vissuto...



Henrik Ibsen - Quando noi morti ci destiamo

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After all this time?
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HaLi
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MessaggioInviato: Gio Apr 12, 2007 2:57 pm Rispondi citandoTorna in cima

La gente non capisce il significato della parola "spietato".
Crede significhi "cattivo". Ma non si tratta di essere cattivi.
Si tratta di vedere la linea netta, lampante, che conduce da A a B.
La linea che porta dal movente all'azione. Dall'inizio alla fine.
Si tratta di vedere quella linea brillante e chiara,
e di non curarsi di nient'altro del fatto che hai capito la soluzione.

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sagittarius
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MessaggioInviato: Dom Apr 15, 2007 12:59 pm Rispondi citandoTorna in cima

Dietro tutte le cose squisite che esistono
c'è qualche cosa di tragico:
bisogna che il mondo sia in travaglio,
perchè possa sbocciare il più umile dei fiori.

Il ritratto di Dorian Gray - Oscar Wilde

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Diceva un saggio dei tempi antichi:
L'uomo dappoco che se ne sta a casa senza avere nulla da fare, commette ogni sorta di inimmaginabili sciocchezze.
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Demetra
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MessaggioInviato: Dom Apr 15, 2007 5:00 pm Rispondi citandoTorna in cima

Già dale prime battute di questo romanzo, non ho fatto altro che ridere perchè non potevo fare a meno di pensare a quanto questa cosa dopo secoli pare sia ancora valida....

"E' cosa nota e universalmente riconosciuta che uno scapolo in possesso di un solido patrimonio debba essere in cerca di moglie.
Questa verità è così radicata nella mente della maggior parte delle famiglie che, quando un giovane scapolo viene a far parte del vicinato - prima ancora di avere il più lontano sentore di quelli che possono essere i suoi sentimenti in proposito - è subito considerato come legittima proprietà di una o dell'altra delle loro figlie."

Jane Austen - Orgoglio e pregiudizio

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Ladymarion
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MessaggioInviato: Dom Apr 15, 2007 8:48 pm Rispondi citandoTorna in cima

L'unica frase che mi viene da citare per ora è questa del mio autore preferito Michael Ende.

"Chi non ha mai versato, apertamente o in segreto, amare lacrime perché una storia meravigliosa era finita ed era venuto il momento di dire addio a tanti personaggi con i quali si erano vissute tante straordinarie avventure, a creature che si era imparato ad amare e ammirare, per le quali si era temuto e sperato e senza le quali d'improvviso la vita pareva così vuota e priva di interesse? (da La storia infinita)[/b]
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CuoreNero
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MessaggioInviato: Ven Apr 20, 2007 9:46 am Rispondi citandoTorna in cima

Ove mi sia possibile essere udito da qualsiasi cosa, che potrà o meno curarsi di ciò che dico, io chiedo, se importa, che tu venga perdonato delle cose che, avendole tu fatte, o omesso di fare, richiedano il perdono.
Al contrario, se non lo richiedono, ed è invece necessario qualcos'altro per assicurarti ogni possibile beneficio cui tu sia eligibile dopo la distruzione del corpo, io domando che questa cosa, qualunque essa sia, ti venga concessa o tolta, a seconda dei casi, in modo da assicurarti l'assegnazione dei benefici suddetti.
Chiedo questo in qualità di intermediario eletto tra te e ciò che potrebbe non essere te stesso, ma che potrebbe aver interesse nel favorirti affinchè tu riceva tutto ciò che è possibile ricevere, e che potrebbe essere, in qualche modo, influenzato da questa cerimonia.
Amen.
Roger Zelazny, Creature Della Luce e Delle Tenebre, 1969
Una delle code più belle che abbia mai letto.

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"oooooink".
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CuoreNero
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MessaggioInviato: Ven Apr 20, 2007 2:35 pm Rispondi citandoTorna in cima

Ovviamente, "code" quà sopra stà per "cose"; avrei anche potuto modificare il post precedente, ma l'immagine di me stesso seduto a terra a gambe incrociate tutto intento a leggere le code dei cani e dei gatti randagi m'ha fatto ridere Rofl

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thasy
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MessaggioInviato: Lun Mag 07, 2007 2:29 pm Rispondi citandoTorna in cima

Stava scontando la sua follia.
Il mondo intero stava scontando la sua follia.
Se lo era ripetuto per ore, dopo la morte di Harriet, seduto su una panchina nel giardino della St. James Clinic, dove lo avevano ricoverato sull’orlo della pazzia. Lo aveva capito definitivamente mesi più tardi, quando era successo il disastro del World Trade Center, quando aveva visto in televisione quei due monumenti cadere come solo le illusioni possono cadere. Uomini si lanciavano con aerei contro dei grattacieli nel nome di Dio, mentre qualcuno, comodamente seduto in un ufficio, già sapeva come sfruttare la loro follia in Borsa. Altri uomini si guadagnavano da vivere costruendo e vendendo mine, e a Natale portavano ai loro figli regali comperati uccidendo e storpiano altri bambini. La coscienza era un accessorio il cui valore era legato al fluttuare del prezzo di un barile di petrolio. E in mezzo a tutto questo non c’era da sorprendersi se ogni tanto veniva fuori qualcuno che, da solo, scriveva col sangue il suo destino.
Io uccido…

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Io sono il c4%%0 di genio!!!!

IO ODIO DABLAS!!!!!!!

Il sommo Skald approva il mio riposo domenicale
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jerry
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MessaggioInviato: Mar Mag 08, 2007 11:01 am Rispondi citandoTorna in cima

«Il mistero più grande che ci offre l’universo non è a vita ma la dimensione. La dimensione comprende la vita, e la Torre comprende la dimensione. Il bambino domanda: papà, che cosa c’è sopra il cielo? E il padre risponde: l’oscurità dello spazio. Il bambino: che cosa c’è oltre lo spazio? Il padre: la galassia. Il bambino: e oltre la galassia? Il padre: un’altra galassia. Il bambino: oltre le altre galassie? Il padre: nessuno lo sa.
«Capisci? La dimensione ci sconfigge. Per il pesce il lago in cui vive è l’universo. Che cosa pensa in pesce quando viene agganciato per la bocca e strappato ai confini argentei dell’esistenza e trasferito in un universo nuovo dove l’aria lo annega e la luce è un’azzurra follia? Dove giganteschi bipedi senza branchie lo buttano in una scatola soffocante e lo ricoprono di erbe bagnate per lasciarlo morire?
«Oppure si potrebbe prendere la punta di una matita e ingrandirla. Si arriverebbe ad un certo punto a una scoperta straordinaria, che cioè la punta della matita non è solida, bensì composta di atomi che ruotano vorticosamente come pianeti a miliardi. Ciò che a noi appare solido è in realtà solo un reticolo di corpi tenuti insieme dalla forza di gravità. Riportate alle loro dimensioni autentiche, le distanze fra gli atomi potrebbero diventare leghe, epoche temporali. E gli atomi a loro volta sono composti da nuclei e da protoni e da elettroni che vi ruotano attorno. E si potrebbe scendere ancora alle particelle subatomiche. E poi a che cosa? Ai tachioni? Al nulla? Ah, questo no di sicuro. Tutto nell’universo nega il nulla; ipotizzare un limite è l’unica assurdità.
«Se tu cadessi ai limiti dell’universo, troveresti forse uno steccato e un cartello con la scritta FINE? No. Potresti trovare forse qualcosa di solido e concavo, come deve essere la vista del suo guscio da parte del pulcino dentro l’uovo. E se dovessi rompere anche tu quel guscio, quale luce possente e torrenziale vedresti brillare attraverso il tuo varco alla fine dello spazio? Può essere che guardando attraverso tu scopra ce il nostro intero universo non è che un atomo su uno stelo d’erba? Potresti essere indotto a riflettere che bruciando un ramoscello incenerisci un’eternità di eternità? Che l’esistenza non si limita a un finito ma si propaga per un’infinità di essi?

STEPHEN KING - La Torre Nera: L'Ultimo Cavaliere

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MessaggioInviato: Mar Mag 08, 2007 11:02 am Rispondi citandoTorna in cima

Quando la rosa si aprì rivelando la gola scarlatta nella conca dei petali e il sole giallo che vi ardeva al centro, Eddie vide tutto ciò che contava, vide grandi cose e tragedie evitate per un soffio. Albert Einstein che da bambino veniva mancato di un niente da un camioncino del latte mentre attraversava la strada. Un adolescente di nome Albert Schweitzer che usciva dalla vasca da bagno e non posava per caso un piede su una saponetta scivolata per terra. Un Oberleutnant nazista che bruciava un foglietto sul quale era scritta la data e il luogo dell’invasione degli alleati. Vide un uomo con l’intenzione di avvelenare le riserve d’acqua di Denver morire d’infarto in una stazione di ristoro sull’I-80 nell’Iowa con un sacchetto di patatine di McDonald’s in grembo. Vide un terrorista imbottito di esplosivo abbandonare all’improvviso un affollato ristorante in una città che poteva essere Gerusalemme, trafitto da nient’altro che il cielo e dal pensiero che si estendeva come un arco similmente sul giusto e l’ingiusto […].
Ma più importante di tutto questo era il peso, consistente e accrescitivo, delle piccole cose, dagli aerei che non si erano schiantati a uomini e donne che erano giunti nel posto giusto al momento giusto e avevano perciò dato origine a generazioni. Vide baci scambiati sulla porta e portafogli restituiti e uomini che, giunti a un bivio, avevano scelto la direzione giusta. Vide mille incontri casuali che non erano casuali, diecimila decisioni oculate, centomila risposte azzeccate, un milione di atti di sconosciuta bontà. […]

Vide la Torre stessa nelle pieghe ardenti della rosa e per un momento ne comprese lo scopo: come essa distribuisse le sue linee di forza a tutti i mondi che c’erano e ne garantisse la posizione nella vasta ellisse del tempo. Per ogni mattone che cadeva per terra invece che sulla testa di un bambino, per ogni tornado che non si abbatteva sul campeggio, per ogni missile che non volava, per ogni mano che si asteneva dalla violenza, c’era la Torre.

STEPHEN KING - la Torre Nera: I Lupi del Calla

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