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menion
Fante
Registrato: 03/09/08 09:35
Messaggi: 583
Località: minervinomurge
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Inviato:
Dom Gen 15, 2012 3:51 pm |
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Buongiorno a tutti.
so di essere stato assente per secoli, ma la musica mi ruba via tutto il tempo.
Riporto il titolo da un articolo apparso sull'inserto 'Lettura' del Corriere della Sera di oggi.
Nulla di che, l'articolo riporta nomi e opere di un esercito di ragazze che a varie età, in giovinezza, si danno al fantasy, causando fenomeni mediatici fino all'essere considerate 'baby prodigio'.
la capostipite viene considerata Licia Troisi...
Cosa ne pensate di chi, pur avendo dubbie abilità letterarie, viene catapultato sul mondo del fantasy e osannato come 'bimbo prodigio'?
è solo una prima fase di una evoluzione o un fenomeno mediatico ed effimero? |
_________________ la società che ha inventato i SUV si estinguerà certamente...basta aspettare
199 to Canada Water |
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Akhayla
Guardiano
Registrato: 09/11/07 02:29
Messaggi: 5701
Località: Asgard
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Inviato:
Dom Gen 15, 2012 4:26 pm |
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La storia del "bambino prodigio" è, IMHO, soltanto una questione di successo mediatico. E' ovvio che fa più notizia e desta maggiore interesse un libro scritto da un quindicenne che uno scritto da un quarantenne. Purtroppo, questi scrittori in erba vengono falsamente incoraggiati e osannati e non troveranno, (sempre IMHO) il giusto tempo per maturare e diventare dei veri e bravi scrittori.
Risultato? Libri con trame discutibili o con stile ancora peggio, a volte addirittura causando il declassamento del genere e della casa editrice, a scapito degli scrittori che cercano di esordire dopo lunga preparazione. Ovvero: ciofeca assurda. |
_________________ Piccolo angelo bellerrimo crudele sanguinario...
Io sono una creatura del Caos. Ma dal Caos nasce la saggezza, e dalla saggezza il potere.
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Magistra Ro
Cavaliere
Registrato: 18/09/05 09:02
Messaggi: 3024
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Inviato:
Dom Gen 15, 2012 5:29 pm |
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il genere fantasy è spesso catalogato come divertissement per ragazzini, di conseguenza si trovano tanti giovani esordienti (mi viene in mente il terribile Paolini) con pochissima esperienza, proprio a causa della giovane età, sia nella scrittura che nello sviluppo della trama.
Un'altra causa deleteria della poca credibilità, a mio parere, sono le edizioni autoprodotte, tipo Lulu, dove ognuno manda quel che vuole, anche scritto alla rinfusa (perché farsi leggere le bosse da un amico, sono così bravo...).
Alcune persone seguono percorsi di formazione, invece, che alla fine pagano, e tanto.
No all'improvvisazione, quindi, per me. E no all'esaltazione, sempre e comunque, dei giovani che vogliono fare il colpaccio. Se uno fa o scrive una cavolata, è dovere dei genitori e di chi li attornia dirglielo chiaro e tondo.
Incoraggiamo i giovani, ma non mandiamoli allo sbaraglio. |
_________________ http://www.siouxsiemantaray.com/siouxsie.htm
Più che orgogliosa membra A.F.A. e Cavaliera del Tiè, nonché Tutor dei Sith dell'Emilia-Romagna - Maggistra Maxima e Regina delle Meduse - Club OVER |
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Muspeling
Gladiatore
Registrato: 09/11/07 19:56
Messaggi: 2140
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Inviato:
Dom Gen 15, 2012 7:01 pm |
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Purtroppo il sistema editoriale italiano, preso nella sua globalità, mostra poco amore per il lettore, trasparenza, visione, sguardo di prospettiva. A causa anche dell'invasione degli economi nel settore, la "religione" sembra essere quella del "gratta il fondo del barile, abbassa i costi, aumenta i profitti", con buona pace di inventiva, cura di un settore che può rendere (anche dal punto di vista economico).
"Reginetta del Fantasy", "Novello Tolkien de noartri", ma anche "Libro in quinta ristampa" "Quarantamila copie vendute" sono tutte manovre di market(t)ing, quando invece per sapere quanto ha venduto un singolo titolo bisogna allineare pianeti, e usare la tavola Ooja.
Se è vero - come è vero - che questo quadro marcescente non fa giustizia di diverse situazioni che vanno nel senso opposto, è anche vero che il maggiore editore nazionale (posizione garantita - anche - da ammanicamenti politico/inprenditoriali, non sono esattamente dei galloni conquistati sul campo delle vendite librarie) ha puntato molto (con ritorno di pubblico nel primissimo caso, e con insuccessi crescenti con le tentate repliche) su la ragazzina prodigio.
Va anche detto che questo è fatto di una stagione produttiva fa, quando andava ancora il "fantasy tradizionale" (che non viene certo inteso proprio
come io lo vedo...), mentre ore le pratiche di market(t)ing vengono applicate ai vampirelli pruriginosi e ben poco vampireschi. O chiamano "Urban Fantasy" e ciò la dice lunga...
"Ma per favore!" è la mia risposta a simile categorizzazione, ma - appunto - ben poco amore per il lettore si coltiva in Danimarca (fra il puzzo di marcio)... |
_________________ Le realtà sono poliedriche
http://blog.libero.it/nelcalderone/
http://www.med-fantasy.it/
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