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Antares
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MessaggioInviato: Dom Ott 12, 2008 2:10 pm Rispondi citandoTorna in cima


Drow

Elfi

Felinidi

Ghoul

Giganti

Imp

Mezzelfi

Nani

Plaenar

Troll

Umani

Vampiri

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MessaggioInviato: Dom Ott 12, 2008 5:21 pm Rispondi citandoTorna in cima

I Drow:

Peso: da 40 a 70 kg
Altezza: 1,4 a 1,7 m
Età: massimo 900 anni, maturità a 100

I Drow, o elfi scuri, discendono direttamente dagli elfi. Un tempo le due razze facevano parte della stessa etnia, finchè i futuri drow furono esiliati da Glorfindal e da allora peregrinarono per le terre del Derselan in cerca di una nuova patria. Per lungo tempo trovarono riparo presso le rovine di Sehomar, dove i loro usi ed il loro aspetto cambiarono profondamente dopo l’instaurazione del potere di Ramius nella città.
La loro indole, divenuta tendenzialmente più selvaggia ed istintiva rispetto a quella dei loro “cugini”, fu caratterizzata da un odio verso i colpevoli del loro esilio. Fu in questo periodo che i Drow cominciarono a specializzarsi nell’uso delle armi e ad elaborare un proprio idioma derivato dall'elfico. Inoltre fu creato il culto della dea Xiombarg, che divenne ben presto il più diffuso; tuttavia alcune famiglie rimasero fedeli ai culti delle vecchie divinità elfiche, anche se tuttora sono una minoranza ristretta.

Un tempo fisicamente simili agli elfi, hanno visto mutare il proprio aspetto in seguito al contatto col potere del Dio del Caos. Attualmente hanno una pelle che assume tonalità che variano dal nero al grigio scuro, mentre i capelli sono tendenzialmente argentei, anche se possono presentarsi bianchi o di colori molto chiari. Gli occhi sono azzurri, grigi, verdi o di un rosso accesso e possiedono la scurovisione, abilità che permette ai drow di vedere nell’oscurità come fosse giorno.
Rispetto agli anni passati, la comunità drow si è più aperta rispetto al mondo esterno ed attualmente alcuni membri sono stati riammessi fra le mura di Glorfindal e perfino molti maestri d’armi operano dentro le mura della città.

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MessaggioInviato: Mer Ott 15, 2008 6:01 pm Rispondi citandoTorna in cima

Gli Elfi:

Peso: da 40 a 70 kg
Altezza: 1,4 a 1,7 m
Età: massimo 1000 anni, maturità a 100

I signori di Glorfindal fanno parte della razza più antica fra quelle conosciute; da che ricordino i racconti degli anziani, la storia del popolo elfico inizia con l’origine del creato stesso.
La loro raffinatezza e l’amore per tutto ciò che è bello, portano gli elfi a circondarsi di pregiate opere d’arte ed elaborati gioielli. Qualsiasi creazione mortale non potrà mai raggiungere la perfezione della Natura, che essi hanno imparato a rispettare ed ammirare, convivendo armoniosamente con essa: la loro stessa città è costruita nella Foresta, in simbiosi con la natura circostante e quasi mimetizzandosi con essa.
Le caratteristiche della loro indole che colpiscono immediatamente sono l’indifferenza ed un'atteggiamento di superiorità, che spesso maldispongono le altre razze. In realtà questi comportamenti sono causati dalla lunga vita degli elfi, che li ha portati ad una natura più distaccata rispettoagli altri mortali. Gli elfi odiano le aberrazioni della natura, quali non morti e demoni, e provano un forte disgusto nei confronti degli usi dei troll.
La divinità più adorata dal popolo elfico è Efelion, protettore del popolo della Foresta ma nelle famiglie più antiche, a causa della grande considerazione per il proprio casato, esiste l'usanza di pregare i propri avi e di vivere in maniera da non deluderli.

Gracili di costituzione, ma non per questo poco resistenti, gli elfi sono dotati di una grande destrezza e di un’innata grazia dei movimenti. I capelli possono assumere tonalità del biondo, del castano e del nero, mentre gli occhi hanno generalmente colorazioni chiare come verde, azzurro e grigio. Gli elfi sono inoltre capace di vedere nel buio in presenza di fonti di illuminazione anche fioche, come le stelle. Un altro tratto distintivo è dato dalle orecchie appuntite, leggermente più grandi di quelle di un uomo.

Dalla razza elfica sono nate due diverse razze: i drow, formata da un gruppo di elfi mandati in esilio, ed i mezz’elfi, incrocio fra umani ed elfi.

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MessaggioInviato: Mer Ott 15, 2008 6:49 pm Rispondi citandoTorna in cima

Felinidi

Peso: da 40 a 120 kg
Altezza: 1,4 a 2 m. L’andatura accovacciata di alcuni li fa sembrare meno alti di quanto siano
Età: massimo 80 anni, maturità a 15

La natura dei felinidi è tipicamente socievole ed aperta ai cambiamenti; la capacità di mantenere a bada l'indole felina ha permesso perciò di integrarsi facilmente in altre comunità, come quella umana, ma possono riunirsi anche in piccoli agglomerati all’interno delle foreste generalmente abitati da un unico clan. Tuttavia in situazioni di grave pericolo, soprattutto quando bisogna difendere la propria famiglia, alcuni felinidi sono capaci di tornare ad una specie di stato ferino che permette loro di aumentare le capacità fisiche.
Amano adornarsi con oggetti che brillano, in particolare modo sono attratti dalle gemme; questo ha reso i felinidi particolarmente capaci nello scovare tali pietre preziose.
La divinità che i felinidi adorano maggiormente è Ankalogon, per quanto vi siano anche molti seguaci della dea Kishk.

I Felinidi hanno un aspetto umanoide, per quanto fra le due razze vi siano notevoli differenze. La testa ha conservato la forma felina, così come gli arti inferiori; questi hanno una muscolatura che permette una notevole agilità. Gli arti superiori invece sono simili a mani umane, per quanto i palmi siano provvisti di cuscinetti che permettono loro di atterrare senza ferirsi anche da altezze notevoli. Le dita dei piedi e delle mani sono provviste di artigli dotati di una minima capacità retrattile; questi permettono al felinide di arrampicarsi agilmente su qualsiasi superficie. Alla base della spina dorsale è presente una coda priva di capacità prensili, che negli esemplari adulti può arrivare a circa un metro di lunghezza. Il corpo è coperto di uno strato di peli, che varia in lunghezza e colorazione a seconda della specie ancestrale da cui proviene il felinide.
Un felinide ha i sensi dell’olfatto e dell’udito molto sviluppati. Gli occhi hanno una colorazione che tende all'ambra, ma la vista ha una scarsa ricettività verso alcuni colori, soprattutto il rosso, e non permette di mettere bene a fuoco oltre i due metri; ciò è bilanciato dalla capacità di poter vedere al buio in presenza anche solo di una minima fonte di luce.

La più grande comunità di felinidi è situate nelle pianure intorno romar ed alcuni si sono trasferiti fra le mura della città stessa, privilegiando i lussi che la vita umana offre.



felinide_adulto_by_Felsus.jpg
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felinide adulto
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felinide_adulto_by_Felsus.jpg



felinide_cacciatrice.jpg
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felinide cacciatrice
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felinide_cacciatrice.jpg



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 Descrizione:
giovane felinide
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MessaggioInviato: Gio Ott 23, 2008 5:54 pm Rispondi citandoTorna in cima

I Ghoul:

Peso: almeno 40% in meno rispetto alla razza di origine, percentuale maggiorabile in caso di mancanza di alcuni arti
Altezza: come la razza di origine, anche se sembrano leggermente più bassi per l'andatura ciondolante
Età: Indefinita

I ghoul sono creature non-morte la cui esistenza ed origine è strettamente legata ai vampiri, a cui sono generalmente sottoposti. I ghoul amano aggirarsi, solitari o a piccoli gruppetti, per il cimitero di Moravia in cerca di vittime o semplicemente per ordine dei loro padroni.

La razza più compatibile a diventare un ghoul, per predisposizioni mentali e fisiche, è quella umana, anche se ci sono casi sporadici di altre trasformazioni.
La trasformazione avviene solo in seguito all'assunzione ripetuta del sangue di un non morto superiore. Ciò crea una forte dipendenza dal sangue dei loro padroni, rendendoli disponibili ad offrire loro i propri servigi per assicurarsi di poterne ottenere ancora. Per questo spesso vengono creati appositamente per essere asserviti agli scopi personali di un non-morto superiore. Tuttavia alcuni ghoul possono dimostrarsi particolarmente meritevoli e riuscire a divenire a loro volta vampiri tramite l'Abbraccio.
In rari casi il morso di un ghoul può provocare in soggetti estremamente deboli una trasformazione dopo qualche giorno; in questi casi però la vittima ha più probabilità di restare morta a causa dell'infezione contratta.

Per quanto riguarda la loro psiche, le conseguenze della trasformazione sono diverse: alcuni finiscono per impazzire, divenendo violenti e aggressivi, altri acquisiscono comportamenti simili a quelli animali, altri ancora mantengono le capacità intellettive invariate, la maggior parte però conserva una specie di intelletto limitato; in genere quindi perdono gran parte della capacità espressiva e se coinvolti in un discorso sono in grado di esprimersi esclusivamente per semplici concetti concreti.

I ghoul conservano i tratti tipici della razza di origine, pur subendo un avanzato stato di decomposizione, con le dovute conseguenze; per quanto riguarda l'alimentazione, i ghoul amano cibarsi delle carni dei morti per cui.
A causa del loro aspetto, del loro limitato intelletto e dell'odore nauseabondo di decomposizione, sono generalmente evitati e quindi emarginati dalle razze viventi.

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MessaggioInviato: Mar Dic 23, 2008 5:12 pm Rispondi citandoTorna in cima

I Giganti

Peso: 240 - 1000 Kg
Altezza: 3,50 a 6 m
Età: massima di 600 anni, maturità a 50

I giganti della tempesta sono una razza molto particolare. Sono di grande corporatura e forza, dalla mentalità semplice e razionale ma profonda e riflessiva. Hanno una lunga esistenza e vivono cercando di cogliere l’importanza delle piccole cose e gustando ciò che di buono c’è intorno a loro, trascorrendo una vita di serafica condivisione.
Provengono dai monti Tybor nei pressi della Fortezza e non vanno d'accordo coi nani poiché essi scavano il terreno e la roccia su cui vivono i giganti e che curano con dovizia.

Essi sono poco numerosi e, generalmente, vivono soli o in piccoli gruppi. Si racconta che possano provocare o invocare tempeste secondo il proprio volere, ma nessuno sa con certezza se questo sia vero. Non avendo una particolare struttura sociale, vivono per lo più al di fuori delle città e dei centri abitati troppo affollati, sebbene vi si rechino saltuariamente per acquistare qualche oggetto.

Sono vagamente vanitosi e si compiacciono quando possono ostentare vesti e gioielli semplici ma di buona fattura. Raramente, o mai, indossano armature a causa della loro enorme corporatura ma gradiscono portare e utilizzare armi di varia natura, sia di difesa sia di offesa.

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MessaggioInviato: Mar Dic 23, 2008 5:13 pm Rispondi citandoTorna in cima

Gli Imp

Peso: da 10 a 30 Kg
Altezza: da 40 a 60 cm
Età: massimo 60 anni, maturità a 15

Gli Imp, o Demonietti, sono una costante della storia di Derselan dai tempi delle Guerre Maledette, quando giunsero su queste lande al fianco delle armate di Ramius. Ausiliari nelle cucine da campo, nelle ferramenta e in ogni altra attività collaterale di un esercito, sono sempre stati proni al dilettarsi in poco simpatici scherzetti, mossi dalla loro indole disordinata.
Abbandonati dalle Armate, essi rimasero fedeli al culto di Ramius, ma riuscirono, con la loro instancabile perseveranza, a farsi accettare dall’Alleanza, tanto che nell’ufficio postale del Ministero sono loro a lavorare, ed è uno spettacolo non indifferente il vederli svolazzare con aria tra lo svagato e lo sfaccendato per i corridoi e le sale della Posta di ogni città e istituzione; pare sia per causa dei loro continui e imprevedibili scherzetti, che i bandi che i detenuti indirizzano a una città, finiscono spesso per comparire in una città all’altro capo di Derselan!

Dall’uniforme amore per l’oscurità e dall’aspetto crudele e sanguinario, gli Imp sono principalmente mutati nel tempo, adattandosi di generazione in generazione alla vita civile: le loro ali si sono rattrappite, le due corna che sbucavano dal cranio per una lunghezza di diversi centimetri si sono ridimensionate, insieme alla coda, gli arti hanno assunto fattezze umanoidi, anche in virtù di unioni miste, e l’oscurità ha ceduto il posto al piacere di crogiolarsi al sole. Questa linea genetica ha visto, quindi, alzarsi la sua statura, e di conseguenza ha subito un ridimensionamento delle proprie capacità di volo, oramai ridotte a al semplice scorrazzare raso terra a passo d’uomo, o a planare per alcune decine di metri facendosi cullare dalle correnti; solo in casi straordinari di pericolo o di necessità, un Imp può spiccare il volo e sorvolare da decine di metri di altezza una città. Lo sforzo lo lascia poi spossato per diverse ore, arrivando persino ad attentare alla sua vita piuttosto sedentaria e avvezza al gioco.
È tuttavia possibile trovare dei nuclei di Imp che non hanno subito cambiamenti nel loro aspetto, e che hanno sviluppato una più violenta variante del culto per Ramius rispetto a quello dei loro cugini di città. Negli angoli più bui della foresta, e fra gli anfratti rocciosi che si aprono nei fianchi dei monti, è possibile incontrare creature basse, nere o, in rari casi, rosso carminio, dalle lunghe corna ricurve e dalle ali in grado di avviluppare tutto il corpo; questa linea genetica, rimasta pura nel corso dei secoli, ha visto inalterate le zanne ricurve e gli artigli tozzi che crescono sulle tre dita delle mani, e sulle due dita dei piedi, oltre ad avere ancora una coda di dimensioni sufficienti a bilanciarli e a impartire la direzione durante il volo, che questi Imp possono intraprendere senza eccessive limitazioni per distanze dell’ordine di un paio di leghe. Preferiscono, tuttavia, lasciarsi planare e concedersi alle dolci correnti nelle notti di calma.

Se il passatempo dei primi sono innocui scherzetti all’ufficio postale, i secondi prediligono gli agguati ai viandanti, il sapore della carne umana e felinide, e gli scherzi crudeli nei confronti degli elfi. Visitano spesso Sehomar, dove possono dialogare con il loro Dio al pari dei cugini di città, che hanno mantenuto intatto nel tempo il favore di Ramius, il quale permette loro di resuscitare molto più facilmente che a qualsiasi altro mortale di Derselan.

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MessaggioInviato: Mar Dic 23, 2008 5:13 pm Rispondi citandoTorna in cima

I Mezzelfi

Peso: da 45 a 75 kg
Altezza: 1,5 a 1,8 m
Età: massimo 500 anni, maturità a 40

A volte il fato, la lussuria o un legame sentimentale hanno portato i membri di una razza a congiungersi con qualcuno che non ne facesse parte. Può capitare che da quest’unione possa essere creata una vita; nel remoto caso che la gravidanza venga portata a termine, non sono molti a riuscire a sopravvivere al parto e quei pochi non vivono per più di qualche giorno. Questo è ben conosciuto dalle genti di ogni dove, ma è altrettanto noto che c’è un’unione che fa eccezione ed i cui frutti camminano per le città: i mezzelfi.

Figli di umani ed elfi, i mezzelfi sono coloro i cui tratti elfici dominano su quelli umani; hanno quindi spiccati tratti elfici, come le orecchie a punta ed i lineamenti delicati, ma una robustezza maggiore rispetto ai loro progenitori. A causa del loro aspetto diverso dal resto degli umani e dato che un elfo è tale solo se nelle sue vene scorre sangue puro, i mezzelfi sono considerati a tutti gli effetti una razza a parte.
Godono anche di alcune caratteristiche peculiari di queste razze, seppur in forma più modesta; sono quindi dotati di una buona agilità, resistenza agli sforzi e capacità di vedere al buio in presenza di deboli fonti di illuminazione.

Tendono a rispettare la Natura, ma non disdegnano di vivere ed integrarsi nelle grandi città. I mezzelfi non uniscono in comunità separate, bensì tendono a mischiarsi con i membri delle razze progenitrici. Mentre a Romar possono partecipare alla vita cittadina e possono far parte delle istituzioni parimenti agli umani, a Glorfindal hanno un limitato accesso alle cariche pubbliche, dato che il governo della città è generalmente affidato agli elfi di sangue nobile e puro.

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MessaggioInviato: Mar Dic 23, 2008 5:13 pm Rispondi citandoTorna in cima

I Nani

Peso: da 70 a 100 kg
Altezza: 1,2 a 1,5 m
Età: massimo 700 anni, maturità a 100

Da che un nano si ricordi, i propri progenitori hanno sempre abitato le profondità delle montagne, estraendone pietre e metalli preziosi con cui adornare i propri capolavori architettonici. Si dice anche che la loro abilità mineraria li abbia portati a scavare caverne fino agli abissi più profondi; qui i fiumi scorrerebbero fiumi infuocati e il caldo diventerebbe insopportabile, ma generalmente questi racconti sono giudicati fantasticherie e vengono bollate solo come favole del popolo nanico.
I nani hanno vissuto per secoli in comunità modeste alle radici dei monti, finchè il condottiero Qexel non li radunò ai piedi della catena montuosa dove si narra che il popolo fosse stato generato; qui fu fondata una città la cui bellezza non era mai stata vista prima e da allora vi hanno preso stabile dimora.

Il loro fisico è basso e tarchiato, seppur dotato di una costituzione notevole che permette loro di sopportare le avverse condizioni del sottosuolo durante l’attività mineraria. La loro pelle generalmente assume colorazioni olivastre ed è ispessita dal duro lavoro. La folta barba è un vanto per ogni nano maschio, mentre le donne preferiscono raccogliere le chiome in trecce; la colorazione dei capelli può essere scarlatta, castano scuro o nera. Gli occhi hanno colori scuri e sono capaci di poter vedere normalmente anche nella penombra.
Oltre che minatori, fabbri ed architetti, i nani sono abili e forti guerrieri; in genere preferiscono armi pesanti come martelli o grandi asce.
Inoltre sono molto testardi e non di rado dimostrano un carattere burbero. Hanno un grande rispetto per la famiglia e vanno fieri dei propri eroi, rendendosi disponibili a ricorrere alle maniere forti per difenderne l’onore ed il nome.
Sono anche dei forti bevitori di birra nanica, assunta in quantità tali che lascerebbero a terra qualsiasi altro mortale, ed amano adornarsi di pietre preziose e monili in metallo pregiato.

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MessaggioInviato: Mar Dic 23, 2008 5:14 pm Rispondi citandoTorna in cima

I Plaenar

Peso: da 50 a 80 kg
Altezza: 1,7 a 1.9 m
Età: massimo 700 anni, maturità variabile

Durante la Vecchia Era si dice che le divinità camminassero fra i mortali. Fu negli ultimi decenni di quel tempo mitico che imperversarono una serie di scontri, definite in seguito Guerre Maledette, in cui le divinità dell’Ordine e dell’Equilibrio si contrapposero a quelle del Caos; in quel periodo il mito vuole che avvenne la genesi dei Plaenar.
All’epoca era noto che nel santuario dell’antica città guerriera de La Fortezza gli umani custodissero una reliquia di Varda. Deciso ad impadronirsene, un esercito di demoni marciò di vetta in vetta fino alla città, sotto il duro comando di Arioch. L’assedio durò settimane finchè gli umani, giunti allo stremo e senza più scorte, decisero di affrontare i nemici in un ultimo grande scontro. Purtroppo il fato non si piega di fronte al valore di un mortale e le vite dei guerrieri umani furono spezzate dalle orde demoniache; stessa sorte tocco agli altri abitanti, quando l’invasore conquistò la cittadella solo per scoprire che la reliquia era stata trafugata. In seguito avvenne che Varda, mossa a compassione dalle parole di Fihum sulla sorte e la lealtà di quei coraggiosi, ne prese i corpi e li riplasmò per creare una razza che rispecchiasse l’indole indomita del figlio: i Plaenar.
Durante gli ultimi anni della guerra, essi si distinsero per la determinazione con cui combattevano negli scontri e per la durezza dei colpi assestati alle armate del Signore del Caos; fu anche per merito loro se la guerra terminò a favore delle forze dell’Ordine, esiliando Ramius nei regni dell’Oltretomba.

Per chi li osservasse, gli appartenenti a questa razza hanno perso le caratteristiche dei loro progenitori: attualmente hanno lineamenti poco marcati ed una carnagione molto chiara; gli occhi sono totalmente neri, mentre i capelli sono fibrosi e di colore nero, castano o celeste. I Plaenar hanno tre dita per estremità, sono dotati di un ottimo udito che concede loro una percezione dell'ambiente pari solo a quella elfica; tuttavia sono pressochè sprovvisti di olfatto. Hanno inoltre la capacità di acquisire una grande forza ed acuti riflessi mentre sono in battaglia, il che li rende dei combattenti nati. Riescono infine a scorgere le aure delle creature caotiche, soprattutto se hanno origine demoniaca.

Attualmente i Plaenar sono adoratori di Fihum e di Varda, verso i quali sono soliti innalzare preghiere per cercarne il favore. La società è governata da una casta sacerdotale guerriera che risiede nel nuovo tempio di Fihum; ai sacerdoti è anche affidata l’educazione dei giovani ed il relativo addestramento alle armi, al termine della quale il Plaenar entra nella società adulta.
Generalmente si interessano delle faccende degli altri mortali solo per combattere il Caos, in qualsiasi forma si presenti; inoltre non amano vivere nelle altre città e vi si trasferiscono solamente se costretti.

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MessaggioInviato: Lun Gen 26, 2009 8:08 pm Rispondi citandoTorna in cima

I Troll
Peso: da 80 a 140 kg
Altezza: 1.8 a 2.2 m (appaiono leggermente più bassi per l’andatura curva)
Età: massimo 700 anni, maturità dopo il primo scontro.

Immaginate di dover crescere in un ambiente che sia tutto fuorché ospitale, di cominciare a combattere per la propria vita appena usciti dal grembo materno, di dover dimostrare in ogni momento quanto siate adatti a sopravvivere. Semmai riusciste a farlo non potreste che essere un troll.
Queste creature sono combattenti nati, addestrati sin da piccoli a superare i propri avversari ed a dimostrarsi più forti di qualsiasi possibile avversità. Nei tempi passati si diceva che l’educazione di un troll era semplice da descrivere, quanto difficile da compiere: uccidi o sarai ucciso.
Le orde dei troll sono sicuramente l’esercito più temuto di tutta l’Alleanza: quando la furia guerriera li prende, divengono praticamente imbattibili nel corpo a corpo ed inarrestabili di fronte a qualsiasi ostacolo li separi dall’abbattimento del nemico.

Per quanto riguarda il loro fisico, non è meno aggressivo della loro indole. La pelle di un troll è di colore olivastro o marrone ed è coperta da uno strato di scaglie formanti una dura corazza; gli arti sono muscolosi ed agili, capaci di sollevare pesi considerevoli; le estremità sono dotate di tre dita ed hanno unghie dure che se lasciate crescere vengono utilizzate come artigli. Generalmente una coppia di zanne fuoriesce dalla bocca, a rendere ancora più spaventosa una creatura che non ne avrebbe bisogno.
I capelli sono di colore scuro e vengono lasciati crescere in modo disordinato o raccolti in trecce alle cui estremità sono appesi macabri trofei. Il loro olfatto è molto sviluppato e l’odore del sangue aumenta la loro eccitazione in battaglia.

La società è comandata da un Capotribù, eletto dal consiglio delle tribù fra le fila del clan che abbia dimostrato più valore. Gli scontri fra i troll sono di una violenza ignota alle altre razze, ma sono reputati un buon metodo per deciderne il valore.
Il rapporto dei troll con le altre culture è stato per lungo tempo complicato, data la loro indole; tendono a ragionare tuttora in modo istintivo ed il loro lato bellicoso viene tenuto a freno solo tramite una ferrea volontà. Tuttavia dopo secoli di appartenenza all’Alleanza, riescono a integrarsi nelle città alleate seppur non perdano occasione di evidenziare la propria superiorità fisica e la propria abilità in battaglia.

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MessaggioInviato: Sab Gen 31, 2009 8:21 pm Rispondi citandoTorna in cima

Gli Umani
Peso: da 40 a 100 kg
Altezza: 1.5 a 1.9 m
Età: massimo 90 anni, maturità 16 anni.

La razza umana è di certo la più diffusa ed è quella che meglio ha saputo adattarsi ai vari tipi di ambienti. Dalle montagne al mare, hanno saputo diffondersi come nessun altro, anche se hanno trovato l’ambiente ideale sulle colline dove è sorta Romar. La loro adattabilità si estende anche al campo dei mestieri e delle attitudini, dimostrandosi di certo la razza più versatile.
Fra le etnie è sicuramente quella più giovane, per cui viene spesso sottovalutata dalle altre razze.

Hanno una vita breve rispetto alle altre razze e questo li ha portati ad essere particolarmente attivi.
I tratti somatici possono cambiare da luogo a luogo, a seconda delle condizioni climatiche. I capelli possono essere biondi, castani, neri o rossi; gli occhi assumono tonalità marroni, verdi, azzurri o neri. Gli occhi sono il loro organo sensoriale prediletto, seppur abbiano una scarsa visibilità al buio, mentre l’udito e l’olfatto non sono troppo acuti.
Tendono ad integrare le proprie mancanze sfruttando l’ambiente che li circonda, cercando di superare i limiti imposti dalla natura al proprio corpo.
La loro adattabilità li rende ideale preda per i vampiri, qualora vogliano crearne altri, e permette inoltre essere l’unica a poter figliare con un altra razza, in particolare quella razza elfica.

Le società degli umani possono variare da piccole comunità a territori molto estesi; non hanno una forma di governo privilegiata, così come per i culti professati.

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MessaggioInviato: Dom Giu 07, 2009 9:14 pm Rispondi citandoTorna in cima

I Vampiri:
Peso: quello della razza di origine
Altezza: quello della razza di origine
Età: indefinita

Particolarmente cari al dio Daikon, verso cui nutrono una profonda venerazione, i vampiri sono i non morti più potenti conosciuti.
Sembra che i vampiri per divenire tali debbano affrontare antico rito chiamato Abbraccio, in cui si fa dono della non-vita ai mortali che dimostrano di esserne meritevoli. Il legame del nuovo vampiro verso chi gli fa questo dono diviene molto forte, pieno di stima e rispetto. Non si sa se questo sia l'unico metodo, ma di certo è quello che ha pià probabilità di portare a termine la trasformazione ed è l'unico che viene accettato per far parte della società vampirica; gli altri vengono considerati metodi impuri e chi li usa è visto come un paria.

All'avanzare della linea di sangue, ovvero col diluire del sangue vampirico che secondo la leggenda Daikon donò ai Primi, i poteri dei vampiri si affievoliscono. Nell'epoca attuale il sangue ha perso alcuni dei poteri originali ed i vampiri hanno le caratteristiche che seguono.
L'aspetto è simile a quello della razza da cui proviene, anche se quella che riesce a sopravvivere alla trasformazione è in genere quella umana, data la maggiore versatilità; è difficile distinguere un vivente da un vampiro in quanto, a parte un vistoso pallore, gli altri segni distintivi, come i canini, sono generalmente tenuti celati. Dato che conservano l’aspetto che avevano al momento del passaggio alla non-morte, la comunità vampirica è restia a concedere l’Abbraccio agli infanti.
Gli organi interni non sono vitali, ma riprendono le loro funzioni se irrorati di sangue; non è raro infatti che alcuni continuino a respirare o ad assumere cibi e bevande nonostante non ne abbiano realmente necessità, per comodità in alcune situazioni o per pallida imitazione della loro vita di una volta. Durante un combattimento riescono ad aumentare sensibilmente la propria forza e resistenza, tuttavia lo sforzo li lascia indeboliti per qualche minuto.
Concentrandosi sono capaci di dirigere il sangue verso le ferite per rimarginarle, purchè non siano estremamente gravi. La ferita per essere curata soddisfacemente necessita che ci si dedichi totalmente ad essa, senza fare alcuna altra attività per un tempo adeguato alla gravità. Qualora sia stato ferito in modo estremamente grave o mortale, il vampiro, come gli altri non morti, perde totalmente tutte le proprie forze e necessita di riposare per poterle riacquisire totalmente; fino a quel momento è totalmente inerme e, proprio temendo questo stato, raramente i vampiri si spingono oltre certi limiti.
I sensi del vampiro sono come quelli della razza da cui provengono, tranne che per una particolare linea di sangue: da centinaia di anni gli appartenenti si sono tramandati l’usanza di uscire allo scoperto solo al calar delle tenebre, acquisendo la capacità di poter vedere agevolmente al buio. Questo ha generato la leggenda che la luce del giorno sia per loro letale: in realtà semplicemente, data la mancanza di abitudine alla luce solare, questa usanza ha provocato una particolare sensibilità alla stessa con relativa limitata visione diurna.

In caso di mancato nutrimento per molto tempo, il vampiro entra in Frenesia incontrollabile, durante il quale perde il controllo di sè e viene sopraffatto di nutrirsi; se non raggiunge lo scopo, il vampiro entra in uno stato di coma finchè non viene nutrito da altri. Per superare questa evenienza, alcuni vampiri hanno fondato istituzioni apposite dove viene conservato il sangue in appositi contenitori a tenuta stagna. Queste sono a Moravia, porto sicuro per ogni non morto e luogo con la maggiore concentrazione in assoluto di essi.

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MessaggioInviato: Dom Ott 23, 2016 8:35 pm Rispondi citandoTorna in cima

Ciao a tuti,
Logd è un gioco online che sta spopolando e sono stati creati ben più di 30 mila account dove il serve più grande è quello tedesco.
Con una media di 100/150 giocatori online sempre direi che ne vale la pena provarlo.
Saluti a tutti.

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