La Notte di Hulloweine

Inviato: Ven Nov 04, 2011 4:48 pm

Sargon studiò il suo copione con aria indifferente: gli era toccata la parte di Grendel. Doveva interpretare un essere umano. Scrollò la testa sconsolato, non era proprio la sua giornata.
Sistemandosi alla buona i vestiti sgualciti, si spostò al fianco dell'Incubo.
- Una buffonata in piena regola! -
Esclamò guardando la platea. Non provava alcun gusto nel recitare per delle creature indigeste. Se fossero stati degli uomini, almeno si sarebbe divertito un pò prima di divorarli. Invece così, non si sentiva motivato.
- Prechè proprio troll? -
Concluse con una vena di tristezza.

Inviato: Ven Nov 04, 2011 5:17 pm

- E lo chiedi a me?- disse Lollo, facendo spallucce.- Ma che ci frega, l'importante è che si ripresenti il regista...gli dovrei dire due parole...
Detto questo sorrise in modo enigmatico, mentre nel frattempo continuava a far ballare il suo troll.- Spero di non farlo inciampare mentre scende i gradini...- commentò.
Sargon soffiò irritato.

Inviato: Mer Nov 16, 2011 2:25 pm

Sembrava tutto pronto, improvvisato ma pronto. Emma fece cenno al giullare di recarsi sul palco e di partire con la narrazione della vicenda. Il primo atto era facile, sarebbe andato tutto per il meglio se lo sentiva. Tuttavia in uno scaramantico raptus staccò un capello al vampiro, gli mise una corona in testa e imburratogli il viso di verde oliva lo scaraventò sul palco assieme a Lorenzo. Insieme a Sargon si mise a sbirciare da dietro le quinte, annodando più volte il capello dal nervosismo.

Inviato: Dom Nov 27, 2011 3:42 pm

Luci che calano, la polvere balla nella luce bianca dei riflettori.
I piccoli troll per un'attimo si immobilizzano in quell'oscurità, trattengono il respiro e si voltano verso il palco.
Sipario che sale, cigolio, siparietto che scorre, è un lampo... eppure che così lento. Prima non si era in scena, ed in un guizzo lo si è. Il moto della polvere da adagio diviene fandango nel movimento delle quinte e del fascio di luce che inquadra il giullare in piedi al centro del palco.
Ancora un momento. Falli bramare.
Sguardi fissi, ansiosi. Il campo visivo coglie ombre, velluto rosso e infine la luce bianca.
S'inizi.
-Signori e signore, in questa notte magica voi bussate alla porta di questo povero guitto... tutti oggi pretendono dolciumi. Tutti vogliono nutrire il corpo.
Ma forse voi no. Mentre gli umani oggi gonfiano i ventri, voi siete venuti qui a rifocillare l'anima. D'altronde è di questo ch'io vivo... di emozioni e oggi voglio concedervi un posto alla tavola di noi artisti, con umiltà, solo a voi che volete accettarlo.
Vediamo dunque insieme, quali sensazioni, quale senso di grandezza, quale tripudio si può avere dalla storia del più grande re dei Geati.
Beowulf, l'unico troll che uccise uno storpio, sua madre ed un drago!
Era un epoca di prosperità in animarca, e re Trothgar aveva da poco completato la sua nuova caverna reale dove pensava di brindare spensierato per anni.-
Pausa d'effetto, il pubblico si protende in avanti nel vedere il re entrare con una corte di 3 splendide troll (una di foresta, una di montagna ed una ibrida... il pubblico pareva incline alla par condicio )
Passi di danza delle tre vampire intorno al loro amato, leggiadre ma al tempo stesso pienamente credibili come troll, non c'è atto di seduzione che ai vampiri non riesca.
D'improvviso le luci calano, rumori di tempesta. Dall'ala sinistra del siparietto si affaccia Sargon in una caricatura ridicola e terribile insieme di un basso umano.
Il guitto fa una faccia inorridita e con voce sempre più cupa continua a narrare l'antefatto.
-Un uomo però, uno di quegli orridi nanetti umani che sono storpi dalla nascita per punizione del cielo e della terra, quelle luride bestie che, troppo orribili anche per la loro triste società non fanno che darsi alla caccia, all'uccisione, alla depredazione e alla degustazione di nobili creature gigantesche... ebbene uno di questi storpi di nome Grendel venne attirato alla nobile grotta dalle grida gioiose.-
Il giullare si scansa a lato, mentre i troll ballano e l'umano li osserva da lontano, con occhi cattivi e bramosi.
-Per sette lune studio il da farsi, lui che aveva già ucciso 2 giganti, 4 ogre ed un'imprecisato numero di orchi beandosi della sua sfuggevolezza, poi, una notte senza luna, colpì la prima vota- la voce sempre più grave si accompagna all'atto di Grendel di uccidere una delle ballerine allontanatasi facendo come per cibarsene e derubandola di ogni prezioso.
-E poi ancora, settimana dopo settimana, finché il re disperato chiamò un grande eroe, figlio di un suo amico: il leggendario Beowulf.
E qui signori lascio la parola agli attori, che vi illustrino della magnificenza del grande eroe- Dice infine il giullare lasciando il fascio di luci ed il pubblico proteso in silenzio che lo segue con lo sguardo finché, in un batter di ciglia, sparisce dietro le quinte repentinamente sostituito dal protagonista.
Mentre lasciava la scena il tempo ricominciò a scorrere per lui normalmente, lanciò uno sguardo al troll di Lorenzo che veniva acclamato.
Nel buio nessuno poteva vedere che le sue zanne si erano tinte di una specie di olio verde che lentamente succhiò con grande gusto. Adorava le emozioni, specie se le suscitava di persona e le divorò con grande gusto.
La sua cena era iniziata mentre sul palco lo spettacolo entrava nel vivo

Inviato: Lun Nov 28, 2011 4:17 pm

Un eroe, un eroe, un eroe…che diavolo ne sapeva lui di eroi? Lui che faceva sempre la parte del cattivo, lui che spaventava la gente…ora invece doveva interpretare un grande guerriero, un condottiero che andava a salvare dei poveri contadini dal mostro di turno! Ironia della sorte, pareva che tutti avessero ricevuto una parte non esattamente consona al proprio mestiere abituale in quella recita. Forse solo la Manosa, che interpretava la mamma…
- Che il grande Incubo me la mandi buona!-pensò Lollo, andando a posizionarsi su una passerella posta sopra al sipario, in modo da poter dirigere il troll come un burattino.
Il silenzio calò sull’auditorio, mentre con luci e fumi si creava l’atmosfera che doveva avere la gloriosa corte del re Rothgar, in realtà solo un buco puzzolente scavato nella nuda roccia. Muovendo agilmente le dita, Lollo fece avanzare Beowulf sul palco, facendolo incedere maestosamente verso il trono sul quale era seduto il Conte nella parte del re. Nel percorrere il palco, grazie ad una serie di siparietti, furono inscenate alcune gloriose lotte del nobile troll contro gli umani che tentarono di ostacolarne il cammino verso il regno di Rothgar. I troll seduti in prima fila rumoreggiarono compiaciuti quando il bestione scagliò fuori scena uno degli umani che lo aggredirono, e gli occhioni dei cuccioli si spalancarono quando Beowulf sconfisse con un solo pugno un grosso umano completamente corazzato e munito di un’ascia inverosimilmente grossa. Tutte comparse create in fretta e furia dall’Incubo per cercare di coinvolgere gli spettatori (cosa che sembrava funzionare per il momento).
Infine, il troll sbavante arrivò di fronte al trono, e Lollo lo fece inchinare al cospetto del re e delle sue figlie. L’incubo si asciugò il lieve sudore che gli imperlava fronte: non sembrava, ma era faticoso gestire tanti incubi insieme.
- Il mio nome è Beowulf, figlio di Hedgeto, nipote di Higlac, e vengo in queste terre per rispondere alla vostra chiamata, glorioso re!- esordì il troll.- Poiché sono arrivato da poco, vi domando asilo, cosicché abbiate il tempo di raccontarmi di più sul brutale mostro che infesta il vostro reame.
Et voilà! L’Incubo aveva fatto la sua mossa. Ora non restava che attendere la risposta del vampiro…

Inviato: Mer Nov 30, 2011 5:40 pm

Naturalmente mi ero subito ripulito la faccia dalle schifezze che quella mezza pazza mi ci aveva spalmato sopra.
Fascino!
Un vampiro lo si può uccidere con un paletto di frassino, esporre al sole, far sposare con tre deliziose rompico***ni, ma non gli si può togliere il suo fascino!
Lo dimostrai subito: quando mi alzai da quel patetico sedile che doveva rappresentare il trono del re Rothgar, tutti gli sguardi furono calamitati sulla mia persona.
Puntai il dito su Sargon-Grendel e declamai:
- Uccidi quell'essere innominabile, nobile Beowulf, e ti darò in sposa una delle mie tre figlie! -
Lollo l'Incubo non se lo fece ripetere e si lanciò senza indugi su Sargon. I due ingaggiarono una lotta appassionante...

Inviato: Mer Nov 30, 2011 11:32 pm

I Basilischi sono conosciuti per la loro maestria nell'arte dell'inganno; tuttavia, Sargon dovette ammettere di sentirsi un pò stretto in quella veste di umano deforme. La situazione non era, però, delle migliori ... e se tutto ciò che dovevano fare in quel momento era recitare, tanto valeva farlo in grande stile. Non si poteva certo dire che ne fosse entusiasta, ma ... "Se è un cattivo che vogliono, ebbene, l'avranno!"
Un lato positivo c'era: non doveva fare l'eroe.

Un urlo disumano uscì dalla bocca di "Grendel", spaventando a morte i poveri cuccioli di troll presenti e facendoli saltare sulle sedie.
Il terribile uomo-mostro si gettò contro l'impavido Beowulf, con il solo scopo di ucciderlo: l'orribile mano deforme scattò fulminea al collo del guerriero e con la presa ben salda, lo scaraventò a terra con tutta la sua forza.

Fra la platea si levarono sussurri indignati.

Ma il loro scontento durò poco, perchè il grande Beowulf si era già rialzato ...

Inviato: Dom Dic 04, 2011 3:46 pm

Il troll si sollevò con un'agilità che non gli si sarebbe potuta attribuire vedendolo in una situazione di ordinaria tranquillità. Con un grugnito di sfida, Beowulf caricò un poderoso cazzotto che colpì in pieno petto Grendel e lo fece indietreggiare di qualche passo, momentaneamente senza fiato.
"Ooops" pensò Lollo dalla passerella sulla quale si era posizionato."Scusa vecchio mio!"
Fece afferrare la pesante mazza di ferro al suo troll, facendolo mettere in posizione di guardia. Sargon/Grendel dalla sua postazione emise un altro urlo di battaglia, lanciandosi verso Beowulf, che fece altrettanto. Corsero uno incontro all'altro, il primo pronto con le sue mani artigliate, e il secondo con la mazza levata. Quando la collisione avvenne, Lollo fece in modo che Sargon potesse disarmarlo: non voleva rendere le cose banali, c'era bisogno di uno scontro alla pari...quasi.
I due mostri erano ora avvinghiati uno all'altro, entrambi nell'ovvia speranza di sopraffare l'altro: si colpivano senza remore, e senza esitazione. Talvolta era in vantaggio Grendel, talvolta Beowulf. I troll spettatori erano oramai totalmente assorbiti dalla lotta, e si sentivano gli incitamenti dei cuccioli rivolti a Beowulf, e i loro applausi entusiasti quando quest'ultimo metteva a segno qualche colpo particolarmente doloroso per Grendel. In realtà Grendel/Sargon non soffriva per niente, anzi, si divertiva, come si stava divertendo Lollo. Ma ora c'era un problema: come faceva a dire a Sargon che avrebbero dovuto usare un trucco per far staccare il braccio di Grendel a Beowulf? Per un attimo l'Incubo prese in considerazione l'idea di staccarglielo sul serio, tanto poi glie lo avrebbero potuto ricucire...ma scartò l'idea, visto che c'erano comunque dei cuccioli in sala, e non potevano permettersi di essere troppo sanguinolenti. Così trasse dalla giacca una fialetta e la aprì: al suo interno era contenuto del fumo color polvere, che invase la scena nel momento in cui i due contendenti si avvinghiarono l'uno addosso all'altro cadendo a terra. Agli spettatori sembrò che si sollevasse un polverone. Nello stesso istante in cui fu certo della copertura, Lollo si buttò sul palco.
- Sargon!- sibilò, attirando immediatamente l'attenzione del basilisco.- Nascondi il braccio sinistro!
Il rettile capì subito il perchè di quella richiesta: Beowulf staccava un braccio a Grendel dopo lo scontro nell'opera. Sargon/Grendel proruppe in un urlo di dolore molto teatrale, buttandosi a terra e reggendosi la spalla destra, dalla quale sembrava essere sparito il resto dell'arto.
Quando il polverone si abbassò, infatti, fu proprio questo che il pubblico vide: Grendel sconfitto, e Beowulf che si ergeva sopra l'avversario con il suo braccio mozzato sollevato sopra alla testa in un grido di vittoria. I troll in prima fila esultarono, partirono gli applausi. Il spario calò, mentre Beowulf si inchinava: fine atto primo.
Il secondo atto, Lollo lo sapeva, si sarebbe aperto con Rothgar che dava una delle sue tre figlie in sposa a Beowulf. Dopodichè se la sarebbe dovuta vedere con la madre di Grendel.

Inviato: Mar Dic 06, 2011 1:34 am

Nel frattempo Emma si era rifugiata nel suo camerino e si preparava per il secondo atto. La soubrette dilettante - nel mentre gli altri la raggiungevano più che altro per asciugarsi la fronte e bere qualcosa per dimenticare la situazione - faceva smorfie labiali di fronte lo specchio per sistemarsi il trucco. Appena li vide entrare disse: "Bell'esibizione, breve ma intensa.." Poi si ricordò che le sue parole le aveva dette già troppe volte ai suoi amanti e perse l'appetito rimuginando sul passato.. "Volete dei Pop corn da gentiluomini?" chiese, offrendo loro del mais scoppiato dentro a un cilindro di scena. Lasciato il cappello a disposizione di tutti, si ritirò dietro un separé di legno, provando e riprovando vestiti. Le tre draculine litigarono per la scelta degli abiti nuziali.