Fantasy Village

Inviato: Gio Set 24, 2009 9:32 pm

L'anziana donna ha smesso di dargli conto quando è stata informata del prezzo che andava aumentando con le varie aggiunte al Secur pro così leggermente deluso ed infastidito al fare della donna se ne allontana.

"Se lo tenga quell'aggeggio!" si sposta verso il bancone borbottando "Spero proprio che gliela rubino quella bicicletta... taccagna..."
Sperando di non essere sentito.

Arriva al bancone ed inizia a saltellare per essere visto?
"Senta?... Hey!... Sono qui!"
Tamburella le mani sul tavolo. "Ma se volessi un tavolo? Da qui non ne vedo poi tanti liberi, magari mi sbaglio..."

Arciere Registrato: 21/11/07 00:58 Messaggi: 870

Crick porta avanti un'attività in un porto trafficato, è avvezza ad occhiate insistenti e di quando in quando moleste, non sarà quella di una ragazzina a turbarla.
Quanto avrà sedici anni?
Non saprebbe dirlo ma vorrebbe saperlo, non per moralistica apprensione, intendiamoci, alla fin fine le interessano soltanto i suoi soldi, ma per curiosità. Poi, finché sborsa è ben lieta di imbottirla di vodka-martini o tutte le schifezze che le andranno a genio.
"Torno subito, signorina… ?" Lascia cascare la domanda. Se ne informerà più tardi.

Compie un semigiro, con occhio stanco calcola gli avventori e tenta di ricordare l'ordinazione di Akhayla.. Mah pazienza, le porterà qualcosa a caso, non per nulla è cliente da anni!
L'ingresso del musicante e il nano saltellante presso il bancone avvengono quasi in contemporanea.
"E' in momenti come questi che vorrei una sguattera… muble muble, dove si sarà cacciata la danzatrice? Magari è abile a fluttuare anche con un grembiule sulle tette e un vassoio sottobraccio."
Si sporge da dietro al bancone e getta occhiate altalenanti ai due uomini, le vien da ridere: un nanetto tracagnotto e uno stecchino di due metri.
"Non ci sono tavoli al momento, ma ci sono due sgabelli lì infondo, se vi sta bene portateli qua al bancone."

Inviato: Mer Set 30, 2009 9:57 am

Martin si accinge a raggiungere gli sgabelli in fondo alla locanda. Non gli riesce facile districarsi in mezzo alla confusione date le sue proporzioni pseudoquadrate (alto quanto largo) ma dopo qualche sforzo riesce a raggiungerli ma il bancone nel frattempo si è completamente occupato.
"Per tutti i fulmini e gli orologi a cucù!" bestemmia tra se poi si guarda intorno e vede una donna sola ad un tavolo.
"Un tavolo sprecato per una sola persona... ma in che posto sono finito?" con fare deciso, facendosi largo minacciando gli avventori con lo sgabello riesce a raggiungere il tavolo e, senza dire una parola alla donna vi si accomoda dal lato opposto a quello d'ella in modo comunque da non toglierle eccessivo spazio.
"Un altro di quello che prende lei, però più forte!"
Grida alla locandiera indicandole la donna seduta al tavolo con lei.

Inviato: Mer Set 30, 2009 10:07 am

Akhayla osserva in tralice il nuovo venuto. Più forte? Quanto ti ci vorrà perché ti ritrovi per terra iniziando a cantare? Quella vicinanza la infastidisce, anche perché dai discorsi precedenti è riuscita a inquadrare il tipo e le appare un ciarlatano. Spera soltanto che non si metta ad attaccare bottone.
E poi diciamola tutta, lei non sopporta gli gnomi. Anche perché, nel suo mestiere, sono quelli che spesso e volentieri tardano nei pagamenti o spariscono dopo aver borbottato false promesse e scuse.
Con indifferenza, alza le gambe da sotto il tavolo e le pone sopra il ripiano, distese e incrociate, mentre sorseggia il sidro. Sembra un implicito ammonimento di tenersi alla larga, con quei piedi che paiono puntare il nuovo venuto come fossero la punta di una lancia.

Inviato: Mer Set 30, 2009 11:53 am

A quanto pare, la locanda inizia ad affollarsi parecchio perché possa esser servita in tempi rapidi. Si gira intorno. Riconosce il fabbro incontrato al mercato in mattinata, ma sembra abbastanza occupata al momento, perché possa notarla. Più in là scorge un'altra donna e dopo una breve ma scrupolosa occhiata s'alza ed avvicinandosi le si presenta con un inchino. Le si pone di fronte, e con sguardo audace e persuasivo dice: "Credete davvero che il vostro posto sia in una bettola del porto? Credete che i marinai e gli avventori di passaggio che la frequentano noteranno mai come i muscoli del vostro ventre non abbandonano mai la loro posizione dal baricentro del corpo mentre con grazia muovete le gambe e vibrate il bacino? Che le vostre caviglie sono fatte per danzare, e che anziché aprir la bocca per la meraviglia di come riusciate ad incantare gli occhi per come danzate, non dubitate che qua dentro apriranno la bocca solo per gettarvi addosso pesanti oscenità?" Si ferma un istante solo, avvicinandosi di più, pregandola con gli occhi di perdersi nelle sue nere e profonde iridi "Posso ricoprirvi d'oro... Venite con me danzatrice senza nome, vi darò fama e gloria, vi prometto quello che avete sempre agognato e quello che ancora temete di desiderare..." Un ultimo intenso sguardo. Lasciò Shana a meditare sulle sue parole e tornò a sedersi al grande tavolo, in attesa d'esser servita.

Inviato: Ven Ott 09, 2009 7:46 pm

Ma che diamine... che scontrosità! Quella si irrita appena la locanda si riempie di idioti... però chissà che non riesca a farli scucire qualche bella moneta di metallo sonante...
Stormbringer si alza e si intercala lungo la strada di Crick, dandole una sonora sculata e mormorandole: "Adesso ti ricavo qualche soldo, bella isterica... e magari mi sbarazzo di quella smorfiosa."
Proprio in quel momento ode le molte lusinghe mosse alla 'danzatrice' e in un impeto di vero amore, prende uno degli accompagnatori della giovane donna e gli infila la lingua in bocca, rivolgendosi poi a Shana: "Impara come si comporta una vera donnaccia!"

Inviato: Mer Ott 14, 2009 3:37 pm

Martin esce dal taschino una sorta di occhialino, lo indossa e fa per avvicinarsi agli stivali di Akhayla.
"Interessante il modo con cui sono stati rinforzati questi stivali, fate sicuramente un lavoro duro per dover indossare delle scarpe del genere."
Si accorge che l'occhialino è macchiato e fa per pulirlo con un lembo della camicia. Quindi lo posa e ritorna a parlare alla donna.
"Però si direbbero piuttosto scomodi, potrei avere quel che fa al caso vostro"
Sorride alla donna mentre aspetta da bere.

Arciere Registrato: 21/11/07 00:58 Messaggi: 870

Sorregge il vassoio con mani malferme, pesante a causa della quantità di alcolici caricati. Per evitare di versare tutto per terra e di dover pulire lei stessa, se lo preme in grembo.
"Bella isterica lo dici a tua so.." Sta rimbeccando a Stormbringer ma la frase le si stronca nel mezzo della gola e sente la nausea salirle su dalle viscere quando può perfettamente individuare la lingua della fedele prostituta immettersi nella gola di uno sventurato passante. "Voglio morire. Che schifo. Questi ci querelano."

Si ferma presso il tavolino ove Akhayla siede in compagnia del nano Martin posando pesantemente il vassoio e facendo traballare tutto.
"Maledizione, stramaledizione, voi volevate del vino o del sidro? Beh ho finito il vino. C'è solo il sidro." Prende due boccali e li piazza sotto il loro naso. Poi si china sul fabbro. "Vedo che continui a rimorchiare vecchia mia... Bel nano. Per te la camera sopra viene la metà, sai prezzo speciale, sei un'amica.."

Si carica nuovamente il vassoio sotto il seno, conta i vodka-martini che la ragazzetta le ha ordinato poc'anzi. Cinque. Quanti ne voleva...?
Glie li pone in fila, con una meticolosità illogica rispetto alle condizioni di usura e sporcizia del tavolo. "Se manca qualcosa, dolcezza, vieni al banco." Sta per andarsene quando torna sui suoi passi. "E... chi sei? Non ti conosco."

Inviato: Mer Ott 14, 2009 5:59 pm

Martin appare leggermente perplesso dalle dicerie della locandiera.
"Sono uno gnomo, hai i prosciutti sugli occhi per non accorgertene?!"
Le lascia correre dietro. Poi torna a sedere. Si ricompone i vestiti e torna a parlare ad Akhayla.
"Scusatemi, dicevamo?"
Si guarda bene dal dire qualcosa circa la donna ritenendo opportuno tacere che ella non rientra nei suoi gusti, non vuore rischiare di finire defenestrato fuori dalla locanda.

Inviato: Mer Ott 14, 2009 10:06 pm

Quando Martin cerca di osservare i suoi stivali da lavoro, Akhayla non reagisce, sebbene la infastidisca che lei o le sue cose diventino oggetto di studio. Nel sentire la proposta di lui, non fa una piega, ma sbatte pesantemente il calcagno sulla superficie del tavolo lasciandovi impresso una scheggiatura marcata. "Non ne ho bisogno" replica. "Gli stivali da lavoro si tengono finché non sono da buttare. E mi vanno bene così."Ultimamente gli affari non vanno molto bene a causa di alcuni clienti che tardano nel pagamento. Stava per dire che quegli stivali li avrebbe usati volentieri per prendere a pedate chi le doveva ancora dei soldi, quando l'affermazione insinuante di Crick la smuove. Inarca un sopracciglio alle parole della donna. Non dice nulla ma lo sguardo che le rivolge è più che eloquente, e tutto trasuda, tranne che amicizia.
"Fatti gli affari tuoi" replica infine con freddezza prima che la donna se ne vada. Il tono è chiaramente d'avvertimento sia per lei che per Martin, in modo che le insinuazioni rivoltele non inneschino strane idee nella mente dello gnomo.

Inviato: Gio Ott 15, 2009 4:47 am

*Cinque...* Pensa, *Pensavo di averne ordinati tre. Speriamo siano un favore della locandiera...*
Ruota i bicchieri uno ad uno, in modo che, messi in fila, le sorridano tutti mostrando i loro spicchietti di lime a destra e gli ombrellini di carta a sinistra. Sente urtare i cubetti di ghiaccio al vetro, più volte rigato, e chiude gli occhi presa da una morsa di piacere, pregustando il momento in cui potrà addentarli e triturarli tra i denti. Il suo sogno scompare in una nuvola di fumo quando la donna ritorna.
E' sempre un po' incerta quando le vien chiesto di presentarsi. Sa che una buona impressione può farle pubblicità, così come una pessima può rovinarle qualche affare. Per giunta deve presentarsi a una donna. Non si può aspettare di affancinarla più di tanto, né di stupirla novellando delle sue imprese. Decide che una presentazione professionale fa al caso suo e così, guardandola, si alza e si inchina leggermente: "Il mio nome, per intero, lo lascio alla burocrazia... Per i miei clienti sono la Schiavista. Per gli amici sono Emma, e per i nemici... Beh, loro non vivono abbastanza da potermi definire in modo diverso.." In altri casi avrebbe anche azzardato un baciamano, presentando il suo biglietto da visita, ma la povera oste ha il vassoio da portare, e poi, in una bettola, il suo gesto sarebbe stato frainteso, se non alquanto.. "sprecato".
Si limita quindi ad accennare un vago sorriso e a completare la sua frase: "Sono al vostro servizio, madame.."

Più in là, il quarto gladiatore della mercante è stato appena colto alla sprovvista da Storm che gli ha ficcato la lingua in bocca. Appena realizza la situazione si lascia prendere dal momento e ricambia il gesto in modo più rozzo e animale. Numero Tre e Numero Due li guardano, ed alzandosi dagli sgabelli vanno incontro alla meretrice e a Numero Quattro. Il primo palpa il seno, l'altro strizza il sedere di Storm, e sogghignando cercano tutti e tre di pattuire con la prostituta un prezzo decente per una piccola orgia.

Inviato: Gio Ott 15, 2009 10:51 am

Martin rimane a pensare sulle parole della donna circa i propri affari quindi ritenta in modo più garbato.
"Il vostro non sarebbe un acquisto, bensì un passo per la tecnica e la tecnologia!"
Le sorride ma quando lo fa i lunghi baffi prendono una piega alquanto buffa.
"la mia è solo una pergamena di progetto, non li ho ancora testati. Vi propongo di costruirli e provarli, se funzionano potete tenerli e vi farò avere una copia del progetto in modo che possiate rivenderli quando sarò lontano da qui. Immagino che ci siano minatori e boscaioli qui nei dintorni, a loro servirà sicuramente una calzatura comoda come un mocassino e resistente come il ferro."
Non si aspetta che la donna accetti ma prende un sorso.
"Ovviamente vi chiederei di costruirmene due paia a misura umana. Pagherei metà in anticipo e metà alla consegna. Ci guadagnate voi e ci guadagno io. E non preoccupatevi, noi gnomi sappiamo fiutare quando un affare e buono e sappiamo dargli il giusto compenso."
Fa una piccola pausa.
"Se il progetto doverse rivelarsi scadente potrete rinfodere il metallo con cui sono fatte e vi pagherei comunque il disturbo. Fate voi il prezzo."
Ma in realtà quell'eventualità nopn lo spaventa minimamente. Anche se non ne ha ancora realizzato un paio, il suo ego è tale da renderlo sicuro del progetto.
"Sareste la prima produttrice e rivenditrice autorizzata dei miei fantastici stivali da lavoro".
Prende ancora da bere sentendo il sidro riscaldarlo.

Inviato: Gio Ott 15, 2009 6:15 pm

"Tre? Vi verrà a costare una fortuna!", esclama Stormbringer, che quindi si volta verso Crick e le urla: "Ehi, vecchiaccia, quanto devo chiedere per farti contenta?"
Sogghigna ben sapendo che l'appellativo non piacerà alla padrona della taverna. Certo, sogghigna anche perchè sta per dare una lezione, se non di classe, almeno di come si lavora a quella smorfiosetta tutta gni-gni-gni gne-gne-gne arrivata poco prima.

Arciere Registrato: 21/11/07 00:58 Messaggi: 870

Sono al vostro servizio... una frase che, anche se cortese, potrebbe suonare quasi una burla indisponente se detta ad una locandiera esasperata la cui locanda brulica di fenomemi da baraccone.
Qualcuno le starnazza qualcosa e rotea gli occhi al soffitto. Stormbringer fa la prostituta da anni e ancora le chiede conferma sul prezzo delle sue prestazioni. Come se fosse la prima volta che ha da occuparsi di più di un uomo alla volta... !L'ha vista salire le scale della locanda in condizioni e in compagnie peggiori.
"Lasciali in mutande. Anzi, prenditi anche quelle..." Si rende conto di essere ancora in presenza della protetta dei sei figuri. "oh. Una schiavista eh? uno di questi giorni sarò costretta a farmi un giro mi sà.." Dice più a se stessa che alla ragazza. "Beh, Signorina Emma, io sono Crick. Per qualunque cosa..." S'interrompe, pensa. Conclude "vieni tu stessa al banco. Ho un po' da fare. Con permesso."