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 Il Papa annulla la visita a La Sapienza Successivo
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L_Oscuro
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MessaggioInviato: Gio Gen 17, 2008 9:11 pm Rispondi citandoTorna in cima

mah, un po' come datamur, dico solo il mio parere, senza rispondere troppo a post supra di questo.

a parte che rispondo a datamur stesso: credo che in Italia ci troviamo in una situazione molto 1940/60 come mentalità e come sistema politico/religioso.

Per la questione IT

penso che il Papa aveva tutto il diritto di andare dove cacchio vuole, tanto più che è stato invitato dal rettore
penso che il rettore nell'invitarlo abbia fatto una immane azione lassativa
penso che gli studenti che non condividono l'idea del rettore abbiano tutto il diritto di contestarlo, con fishi, pernacchi e si Pano, anche con striscioni al limite dell'offensivo
Penso che il Papa abbia fatto una gran fig. d. merd. a non presentarsi, perché si è dichiarato in pratica restio a qualsiasi forma di contestazioni, visto che cmq la sicurezza era garantita.

Penso che L_Oscuro è un figo

Questi sono i miei pensieri a riguardo

che c'entra che sono figo? c'entra sempre baby!

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asd2

(¯`·.¸¸.-L ' O S C U R O-.¸¸.·´¯)
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Stormbringer
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MessaggioInviato: Gio Gen 17, 2008 9:51 pm Rispondi citandoTorna in cima

Dirò la mia, abbastanza in breve, per quanto mi sia possibile.
A mio avviso, se il Papa era libero di andare alla Sapienza, come tutti sostengono, mi pare ovvioc he anche studenti e docenti fossero liberissimi di dare vita a una manifestazione di protesta e dissenso, se per loro non era il caso che il Papa si presentasse alla Sapienza.
Personalmente, do loro tutte le ragioni del mondo, in quanto Papa Ratzinger, libero di ersprimere la sua opinione su qualsiasi TV e su qualsiasi giornale, ha da sempre attaccato le posizioni della scienza moderna, della scienza antica e prtomulga una politica involutiva devastante. Non ha nulla a che spartire con la visione della scienza, che mette in dubbio ogni sua singola scoperta e cerca confutazioni a ogni singola teoria su cui si basano gli assunti dei suoi studi. La visione di un capo religioso non può che essere una visione dogmatica e prettamente indirizzata verso una sola direzione: è un po' come invitare Stalin a parlare di capitalismo.
Stamattina Cl distribuiva manifesti con stampato il discorso del Papa. Per correttezza, e per mentalità, l'ho preso e l'ho letto. Una vergogna. Tralasciando il fatto che a mio avviso l'intenzione della Curia era quella di fare uno scandalo, e magari il discorso è stato scritto dopo ad hoc, ma queste sono solo mie congetture.
Partendo dal presupposto che sia stato effettivamente scritto prima, e partendo dalla buona fede della Curia, il discorso permane inaccettabile. Non ha senso di esssere stato scritto per una università e nei confronti della scienza moderna, giacchè incentra tutto sulla fede e cerca di dimostrare che la fede, l'unica Vera Fede, è la sola che puòà dettare le condizioni etiche cui l'uomo debba operare e la sola vera fonte di vita della ragione umana.
Cito pari passo:

L'Imperatore, dalla Morte Nera, ha scritto:
[...] Se però la ragione -sollecita della sua presunta purezza- diventa sorda al grande messaggio che le viene dalla fede cristiana e dalla sapienza, inaridisce come un albero le cui radici non raggiungono più le acque che gli davano vita. [...]


La ragione umana sta al di là della fede. Non c'entrano nulla l'una con l'altra, perchè la fede è una visione dogmatica e unilaterale, la ragione è un modo di porsi col mondo totalmente opposto. Non nego allo scienziatop di avere la fede, ognuno è libero di credere in ciò che vuole, ma da qui a dire che la ragionme senza fede è nulla, ci passa un oceano. O due.
Ritengo che questo passo da solo sarebbe stato abbastanza offensivo per tutte quelle categorie che dedicano la loro vita alla ricerca di qualcosa senza l'uso della fede. Offensivo veramente.
Un discorso decisamente unilaterale, e non crederò mai, e ripeto MAI, che se il Papa fosse andato alla Sapienza sarebbero state permesse domande diverse da quelle già precofenzionate da docenti ad hoc per l'occasione. Sarebbe stata pura propaganda, non un incontro costruttivo. Come dimostra il discorso del Pontefice.

Concluderei le mie personali osservazioni, facendo notare che non gli è stato impedito di andare, bensì lui ha rifiutato di recarsi alla Sapienza adducendo la scusa della sicurezza. Il solo motivo che ci vedo io, nel rifiuto, è il risalto mediatico che ha avuto tutta la faccenda, e il passaggio del Papa dalla parte del possibile cattivo, alla vittima di turno, vittima di una sinistra opprimente e di una mentalità anticlericale che pare dominare in uno stato dove, nella realtà, i bigotti abbondano come fiori sui ciliegi in giugno.
Concludo il mio post, che probabilmente è più lungo di quanto sia effettivamente necessario, con l'intervento di Flores su "Repubblica" di oggi:

Citazione:
LE RAGIONI DEI LAICI

PAOLO FLORES D´ARCAIS

Caro direttore, posso esprimere la mia perplessità per l´unanime concerto politico e mediatico che giudica il regnante pontefice vittima della prevaricazione e della intolleranza di un "laicismo fondamentalista"? Prevaricazione che impedirebbe al Papa di parlare e perfino di muoversi liberamente nella sua città?

Certo, un viaggiatore che arrivasse per la prima volta in Italia, alle lettura dei giornali in aereo si farebbe l´idea che da noi la Chiesa cattolica è perseguitata, e che un forsennato laicismo ha messo al suo supremo Pastore la mordacchia. Ma soggiornando per qualche settimana, e informandosi ogni sera da un diverso telegiornale, scoprirebbe con stupore che Joseph Ratzinger è libero di parlare, eccome, e che anzi è di fatto l´onnipresente editorialista dei telegiornali pubblici e privati, che riprendono ogni sua dichiarazione, importante o meno che sia, con enorme e compunto rilievo.

Ma all´Università gli hanno impedito di aprire bocca, si dirà.

Proviamo a stare ai fatti. Il Magnifico Rettore e la maggioranza del Senato Accademico decidono di invitarlo all´inaugurazione dell´anno accademico, momento simbolico per eccellenza per la scienza e il sapere (come l´inaugurazione dell´anno giudiziario per la giustizia). Non è chiaro se in quanto Papa Benedetto XVI o in quanto prof. Ratzinger, e se per una "lectio magistralis" o in qualità di "ospite" (le autorità accademiche della Sapienza accrediteranno via via versioni contrastanti). Un gruppo di docenti di Fisica esprime la sua contrarietà. Alcuni gruppi di studenti dichiarano che daranno luogo a concomitanti e pacifiche manifestazioni irridenti.
Ora, non è lecito che alcuni docenti giudichino sbagliata la scelta di invitare Papa Ratzinger come unico "ospite" all´inaugurazione dell´anno accademico? Se, poniamo, la scelta del rettore Guarini fosse caduta, anziché su Benedetto XVI, su – che so – Tariq Ramadan, da molti considerato un islamico antidogmatico e "aperto" e dunque interlocutore fondamentale per l´Occidente, personalmente io avrei protestato, e con me forse molti di quanti oggi giudicano inammissibile la protesta dei 67 scienziati romani per l´invito in esclusiva a Ratzinger. E qualche gruppo di studenti avrebbe indetto qualche manifestazione, più o meno folcloristica e irridente, contro le posizioni di Ramadan. E nessuno avrebbe parlato di inammissibile censura nei confronti di quest´ultimo.
E allora, cosa c´è di scandaloso o di prevaricatorio nelle posizioni espresse dal professor Marcello Cini e dai suoi autorevolissimi colleghi scienziati? Avrebbero voluto che invece di Ratzinger, quale "ospite" per l´inaugurazione dell´anno accademico fosse invitata una personalità più consona all´istituzione e alla cerimonia. Tutto qui.
Con buone argomentazioni, mi sembra. Entriamo nel merito. L´università è, come vuole la retorica, il "Tempio" della scienza e del sapere. Dell´autonomia del sapere, della ricerca libera da dogmi. Sarebbe logico pensare, come "invitato" (invitato unico, ripetiamolo) proprio a una grande personalità della scienza. Tanto più in un momento in cui, in tutto il mondo, il cuore della scienza contemporanea, il darwinismo, viene attaccato dai più diversi oscurantismi ideologici o religiosi. Sarebbe logico, insomma, pensare a una Levi Montalcini, che tiene alto il nome dell´Italia nel mondo, o, se si vuole una personalità straniera, a colui che, dopo la morte di Stephen Jay Gould, è il più noto darwinista vivente, Richard Dawkins.
Ma, si è obiettato, la Sapienza voleva un "ospite" che incarnasse l´impegno per la pace. In questo caso, più che mai, si davano scelte assai più congrue rispetto a quella del regnante pontefice, che su questo versante non ha fin qui avuto modo di illustrarsi significativamente (a meno che non si pretenda che un Papa è, ipso facto, la migliore delle icone di pace possibili). Dal Dalai Lama a scrittori come Yeoshua o Rushdie, da Noam Chomsky fino a Gino Strada (certamente l´italiano che nel mondo è considerato il più impegnato concretamente per la pace).
Non mi sembra perciò che abbia riscontri nella realtà l´immagine di un laicismo "fondamentalista" che vuole tappare la bocca al Papa, di fronte a una Chiesa davvero laica e aperta al dialogo con ogni ateismo contemporaneo. Perché il rettore Guarini non aveva affatto scelto la via del dialogo ma del monologo. L´invito era solo per il Papa, e ad avere spazio di "ospite" sarebbe stata solo la sua Parola. Se il sapere esige dialogo tra i diversi punti di vista (come si va ripetendo contro i 67 scienziati), perché il senato della Sapienza non ha invitato Joseph Ratzinger e Richard Dawkins? Perché un solo punto di vista?
Punto di vista, oltretutto (non facciamo finta di nulla) di un Papa e di una Chiesa gerarchica che si stanno segnalando per: a) un attacco sempre più sistematico al darwinismo (la cui scientificità non sarebbe accertata, vedi volume ratzingeriano appena uscito in Germania) e b) un attacco di inaudita violenza alle donne che abortiscono, la cui scelta viene equiparata esplicitamente all´omicidio.
Campagna, quest´ultima, sulla cui gravità e relative implicazioni mi sembra non ci si indigni abbastanza (o addirittura affatto). Eppure, se qualcuno accusasse il cardinal Ruini di essere un ladro e il cardinal Bertone di essere un assassino, sarebbe tutto uno stracciarsi di vesti (e fioccherebbero querele). Perché i prelati della Chiesa gerarchica e il loro Sommo Pontefice possono invece impunemente accusare tutte quelle donne del più grave dei reati del codice penale, di essere delle assassine? Se ricordassero loro che sono in peccato mortale, e rischiano le pene dell´inferno, nulla da ridire. Ma accusarle di essere "assassine" questo è ignobile e inammissibile, oltretutto da parte di chi, volendo impedire l´uso del preservativo contro l´Aids, è corresponsabile della morte di migliaia e migliaia di persone solo in Africa (persone, non embrioni).
Infine, l´accusa più incredibile, ma che ormai dilaga su ogni telegiornale: gli studenti erano pronti alla violenza per impedire al Papa di parlare. Eppure sia il premier Romano Prodi che il ministro dell´Interno Giuliano Amato hanno dichiarato che non sussisteva il minimo rischio per la sicurezza del Papa. Perché allora si continua con questa menzogna, con questo processo alle intenzioni?
Nessuno ha impedito al Papa di recarsi alla Sapienza e di essere, nell´Aula Magna, l´unico e monopolistico "ospite". Ma il Papa ha "rinunciato", cioè ha rifiutato, perché non ha accettato che, a qualche centinaia di metri di distanza, alcuni professori discutessero di scienza in termini antitetici ai suoi e alcuni studenti irridessero con maschere e cartelli ai suoi dogmi (attività sulla cui legittimità si spera nessuno abbia da obiettare, perché costituzionalmente garantite). Il Papa, insomma, pretendeva non solo il monopolio della ospitalità in Aula Magna ma anche l´unanime plauso dentro e fuori. Mancando tale unanimità, con perfetta astuzia politica ha preferito fare la grande rinuncia, e passare per vittima di una prevaricazione laicista inesistente. Visto che se ci sono posizioni che ormai stentano ad aver cittadinanza in tv, e al massimo trovano "asilo" in spazi marginali, sono quelle laiche (di credenti o atei che siano).

© Copyright Repubblica, 17 gennaio 2008

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Il potere è l'immondizia della storia degli umani, e anche se siamo soltanto due romantici rottami, sputeremo il cuore in faccia all'ingiustizia giorno e notte.

Ultima modifica di Stormbringer il Sab Gen 19, 2008 2:08 pm, modificato 1 volta in totale
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Muspeling
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MessaggioInviato: Gio Gen 17, 2008 10:30 pm Rispondi citandoTorna in cima

dablas ha scritto:
Da uomo di sinistra, ateo e sostanzialmente anticlericale penso che quelli che hanno fatto fallire la visita del papa hanno sbagliato.
Mai evitare il confronto con le parti avverse!
solo confrontantoci con chi non la pensa come noi ( e vi posso assicurare che io sono quanto di più lontano ci sia dalla religiosità in genere) possiamo capire meglio noi stessi, capire i nostri errori ed evitare di farne altri in futuro.
senza poi contare che è stato un grosso errore tattico, se vuoi battere un nemico non trasformarlo mai in vittima davanti all'opinione pubblica, questa è stata una grand evittoria di Benedetto XVI, uno dei papi più reazionari della storia recente ( e non mi riferisco al fatto della messa in latino Wink ).


Amen fratello! Wink

Ribadisco, però il mio punto: era da prevedersi... Rolling Eyes
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MessaggioInviato: Gio Gen 17, 2008 11:13 pm Rispondi citandoTorna in cima

Secondo me è stata una grossa ingenuità questa protesta.
Meglio contestare faccia a faccia.

Cris
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MessaggioInviato: Ven Gen 18, 2008 11:01 am Rispondi citandoTorna in cima

Ruodhlandus ha scritto:
Scusa ma la maggior parte degli studenti è contrario. Mi rifiuto di credere che tutti lo siano.
Benissimo. Il papa viene, fa il suo discorso e chi vuole stare ad ascoltare (fossero anche 2 persone), ascolta.

Si chiama democrazia.

Quello che è successo è censura.
esatto puro e semplice

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MessaggioInviato: Ven Gen 18, 2008 8:36 pm Rispondi citandoTorna in cima

Premetto: io non sono a favore né dell'uno né degli altri.
Comunque, tralasciando che questo Papa qua proprio non lo sopporto, a mio parere hanno sbagliato a dirgli di non andare in visita all'Università. Avrebbero potuto, invece, tranquillamente dire: "Moh sì, vieni pure", poi chi voleva andare ad ascoltarlo andava ad ascoltarlo e chi non voleva non ci andava. Semplice, no? E invece hanno alzato tutto 'sto gran polverone poi per cosa? Per niente. Come è stato altrettanto inutile parlare di Sarkozì e Carla Bruni... Ditemi che cavolo ce ne può fregare del Presidente francese e della sua nuova fiamma!
Tornando al discorso di prima, c'è da dire che la Chiesa è da sempre stata scettica riguardo all'Illuminismo, in quanto andava contro tutte (o quasi) le credenze cristiane. Basti citare gli ideali degli Illuministi per farsi un'idea del motivo preciso: libertà, uguaglianza, fraternità (o fratellanza), diritti umani, scienza, pensiero razionale, autonomia del potere politico e laicità dello Stato.
Ora, però, c'è da sottolineare una questione: questi principi sono gli stessi sui quali la nostra stessa Costituzione è basata.

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MessaggioInviato: Ven Gen 18, 2008 9:36 pm Rispondi citandoTorna in cima

Citazione:
a mio parere hanno sbagliato a dirgli di non andare in visita all'Università.


Nessuno glielo ha mai detto! Hanno protestato perchè non lo volevano, questo si, ma mi pare che sia ancora legale protestare...

Il papa ha deciso di farsi pubblicità restandosene a casa sua e mandando solo il suo discorso.

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MessaggioInviato: Ven Gen 18, 2008 11:51 pm Rispondi citandoTorna in cima

Evil_Dragon ha scritto:
E invece hanno alzato tutto 'sto gran polverone poi per cosa? Per niente. Come è stato altrettanto inutile parlare di Sarkozì e Carla Bruni... Ditemi che cavolo ce ne può fregare del Presidente francese e della sua nuova fiamma!


Bah, per niente, ora...
E' stato un impulso territoriale, sai? Non condivido l'idea e si vedrà per come la esprimo, però, credo, che i contestatori ritenessero l'università pubblica (e soprattutto in facoltà scientifiche) territorio laico e, indi, un'intrusione religiosa gli sapeva un po' d'invsione...
In fondo un raginamento non molto differente da certuni da stadio... Rolling Eyes

Ha avuto ragione Wualter Wultroni in conferenza stampa: "Qualcosa s'è rotto nel rapporto fra laicità e religione". Sì, infatti, giustissimo e per colpa di lor signori i politici rappresentativi del nulla assoluto, che non interpretano una cultura equidistante fra chiesa e stato, spostati sul primo elemento, che hanno ceduto sulla legge 40 e non riescno a far approvare certe leggi attese e sulla 194 non si sa bene ancora se fidarsi di loro o no!
Loro non rappresentano e le forze sociali non espresse fanno da se, talune combinando delle ingenuerie che fanno il bene della parte avversa! Evil or Very Mad Evil or Very Mad


Evil_Dragon ha scritto:
Tornando al discorso di prima, c'è da dire che la Chiesa è da sempre stata scettica riguardo all'Illuminismo, in quanto andava contro tutte (o quasi) le credenze cristiane. Basti citare gli ideali degli Illuministi per farsi un'idea del motivo preciso: libertà, uguaglianza, fraternità (o fratellanza), diritti umani, scienza, pensiero razionale, autonomia del potere politico e laicità dello Stato.
Ora, però, c'è da sottolineare una questione: questi principi sono gli stessi sui quali la nostra stessa Costituzione è basata.


Mai sentito parlare del "Sillabo"?
E' vero, è roba di appena oltre metà '800, ma lì c'è la lista di tutto quel che la Chiesa rifiuta... praticamente da Cartesio in poi, TUTTO!
Sì sì sì lo so cosa si penserà: e il Concilio Vaticano II?
Chi? Il Con che? Quella roba che Razzingeruccio sta smontando pezzo a pezzo per tornare, proprio a Gregorio XVI? Twisted Evil
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MessaggioInviato: Sab Gen 19, 2008 2:53 am Rispondi citandoTorna in cima

http://www.roma-citta.it/roma/news_11364-Papa-letto-alla-Sapienza-il-discorso-di-Ratzinger-Aula-magna-in-piedi-Veltroni-Molto-aperto-cronaca.html

"Tutta l'Aula Magna della Sapienza in piedi per applaudire, a lungo, la fine del discorso del Papa, letto da un professore dopo la decisione di Benedetto XVI di non partecipare alla cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico"

Dove stanno tutte le persone che non volevano il papa?
Dove sta la gente che parlava di COERENZA? Rofl Rofl Rofl Rofl Rofl

I cari "pro-protesta" e quei gran geni dell'università asd protestando e creando un clima di intolleranza (il che, senza tante manfrine e scuse da quattro soldi, significa dire "A TE NON TI VOGLIAMO", e il papa ha eseguito alla lettera il caloroso invito, come ovvio) hanno agito come dei polli ben nutriti e si sono fatti un autogol grosso come una casa, rendendo vittima il "nemico" e farnendogli un assist per il gol. E il gol c'è stato.
Eh ma cavolo, io protesto. Io mi sento figo. "W la vita sessuale" (la più bella tra le scritte che ho letto) asd asd asd
L'aspetto più preoccupante è che tra gli universitari c'è ancora gente che si aggrappa alla ragione asd

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Esatto, Ruodhlandus.
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MessaggioInviato: Sab Gen 19, 2008 10:36 am Rispondi citandoTorna in cima

Veramente in tutta questa vicenda alla fine non ci sono stati ne vincitori ne vinti.

Quelli che hanno protestato hanno ottenuto che il papa non venisse più all'università, Quelli che lo volevano hanno potuto applaudire al loro discorso

Per quanto siano stati demonizzati i fautori della protesta (Perchè la gente comune è intollerante e censura, mentre il papa e sempre buono a messaggero di pace, la COERENZA non è mai stata molto presente in tutta Italia, non solo nelle università) Rolling Eyes ) non penso proprio che siano rimasti intaccati da un discorso di finta tolleranza verso il libero pensiero

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MessaggioInviato: Sab Gen 19, 2008 1:40 pm Rispondi citandoTorna in cima

E invece il danno c'è stato, per le ragioni di una vera laicità. Per una democrazia che non si faccia dettare le leggi dal Vaticano, per il riconoscimento dei diritti alle coppie di fatto, l'emancipazione degli orientamenti sessuali storicamente non accettati e per le donne, nonché la salute dell'intera società che ancora ora soffre del mal di Vaticano.

Come fare, per il momento almeno, a spiegare a persone sin'ora non informate o comunque che non si sono ancora fatte un'opinione precisa su certi argomenti, che i DICO (o come cavolo si chiamino ora) favoriscono una società migliore, più matura, pacifica?
Anzi! Sarà questo papa, che dopo quanto successo, ancora una volta e ancora più forte potrà dire: "Noi rappresentiamo la Pace! Il nostro modello di vita è quello dei Buoni e Mansueti! Vedeti gli altri? Come sono intolleranti? Come sono aggressivi?"

Il danno, indi, è tutto politico.
Vogliamo che le giuste esigenze di miglioramento di vita di tante persone vengano ghettizzate nelle ali estreme della politica e della società?
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MessaggioInviato: Sab Gen 19, 2008 1:55 pm Rispondi citandoTorna in cima

Bhè, non mi sembra strano che sia finita così: dal momento in cui l'Impercoff,coffRatzinger ha detto che non sarebbe andato, era palese che i manifestanti erano stati inchiappettati, e con loro un sacco di cose, tra cui la possibilità di dire che la sinistra non è intollerante asd2 Lo schieramento di tutti i giornali a favore del Papa, però, permane la sola cosa che mi preoccupa, perchè rassomiglia molto a un'unilateralità che non dovrebbe esistere. Tutti hanno parlato di censura, dove censura non c'è stata, e mi ricorda assai le grida dei partiti estremisti, quelli che poi hanno dato i natali alle dittature di tutto il mondo.
Ora, potete venirmi a dire che il Vaticano, in find ei conti, è una Monarchia Assoluta il cui re è Dio, ma l'Italia è uno stato democratico, e q1uesta faccenda è stato un grosso colpo alla libertà della democrazia.
Nessuno, mi chiedo, proprio nessuno, ha trovato aberrante definire la ragione qualcosa di succube della fede? Le due visioni più antitetiche dell'esistenza, definite l'una (quella che ha portato il progresso) succube dell'altra (che ha cercato di strangolarla nel sonno più volte)?

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MessaggioInviato: Sab Gen 19, 2008 2:19 pm Rispondi citandoTorna in cima

Citazione:
Il danno, indi, è tutto politico.
Vogliamo che le giuste esigenze di miglioramento di vita di tante persone vengano ghettizzate nelle ali estreme della politica e della società?
Di questo passo, per me, siamo sulla strada buona...


Come fa a esserci un danno politico se tutti gli schieramenti politici sono subito corsi a leccare il deretano al papa, nessuno escluso???

Se poi a una persona dei diritti umani non gli importa niente, non ha certo bisogno di questo pretesto per esserne contro, lo dimostra lo stesso papa che è sempre stato contro il progresso senza mai argomentare il suo spirito anti-democratico con un argomentazione non ontologica.

Se non si dovesse far niente per paura di creare un protesto allo stato e al papa di castrarci e imporsi su di noi, saremmo sempre immobili e consequentemente schiavizzati.
Mentre qualsiasi difensore della libertà, della dignità e del progresso umano dovrebbe sempre esprimere il proprio disagio e se necessario ribellarsi, senza violenza, ma informando la gente, difendendola da buffonate populiste come sarebbe stata la visita del papa.

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MessaggioInviato: Sab Gen 19, 2008 2:39 pm Rispondi citandoTorna in cima

Convido molto il commento di Stormbringer, l'ultima frase soprattutto.
In parte anche quello di Black Lotus mi trova concorde.

Vorrei però precisare alcune cose.
E' vero che, come anche io ho scritto, certe cose accadono in un clima di "omissione di rappresentanza" da parte di certa politica, che spiega secondo me, ma non scusa, la tavanata fatta, d'altro canto, però, non si può dire che una lotta per la laicità, i diritti umani e l'emancipazione da una visione unicamente religiosa della vita non fossero in atto!
Con tutti i idfetti che sicuramente ha, La Repubblica non si è del tutto allineata al coro di lustrascarpe del Papa. Sono usciti recentemente o meno una pletora di libri come quello di Augias o di Odifreddi (non che apprezzi granché le tesi del signor Odifreddi, vabbòh), e altri ancora.
Delle voci laiche, quindi, ci sono. C'è persino la Hack che parla di Resistenza Laica, anche se non concordo esattamente con lei sul piano politico.


Insomma, non si era del tutto senza armi, non è vero che non ci fossero voci in difesa dei diritti umani o che non ci siano. Dopotutto, con la crisi delle ideologie vigente, magari Prima bisognerebbe fare la lotta a livello culturale e poi - si spera - la politica seguirà.

Indi, c'è modo e modo di fare le cose e quello attuato a La Sapienza non è proprio il migliore...

Poi, ultima cosa: il Vaticano Non è la monarchia di un qualsiasi dio, ma la monarchia elettiva e antidemocratica (anti umana, basti vedere la diversità di trattamento che hanno le donne in quel mondo di conventi e chiese, perché mai non si può avere una papessa? Wink ) del vescovo di Roma. Carica che si è attribuita caratteristiche da idolatria in terra di un essere umano. I protestanti chiamano i cattolici: "Papisti" oppure "Papoduli" (adoratori della persona del papa) e qualche ragione ce la vedo Wink
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MessaggioInviato: Sab Gen 19, 2008 2:44 pm Rispondi citandoTorna in cima

Bhè, sulla forma di governo Vaticano parlavo in linea teorica: teoricamente si tratta di una teocrazia, che poi in pratica sia come dici tu, non ci piove, anche se, nella loro visione delle cose, è giusto che le donne non possano essere papesse. Gli apostoli di Cristo erano 12 uomini, indi per cui non c'è posto per le donne nelle gerarchie ecclesiastiche.
I problemi sono ben altri asd2

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