[background] Guerra civile - La presa di Athkatla

Inviato: Lun Dic 25, 2006 1:59 am

Memorie di un cittadino

Citazione:

Una volta esisteva l'Alleanza, unione di città sorelle che combattevano contro un unico ed acerrimo nemico.
Oggi di quest'unione sembra non esista nulla più, dato che le nostre strade sono state spazzate da scontri fratricidi in nome della libertà. Il mio sconforto nel vedere la terra irrorata da tanto sangue era grande e, per quanto io e i miei uomini tentassimo di fermare lo spargimento di sangue, non c'era modo di porre termine alle violenze.

Sono stato tentato di abbandonare tutto in mano all'anarchia ed ho lasciato le parti in causa al loro destino.
Tardi mi sono accorto dell’errore: le genti avevano voglia di pace, stanchi dei lutti e del caos e molti hanno cominciato a ribellarsi a questa situazione, anche se più grande di loro.
Anche alcuni appartenenti alle parti in conflitto cercano il dialogo, ma cercare non basta più.

Per questo motivo ho ordinato di estirpare dall'intera Athkatla la presenza di combattenti armati e, fino a ordine contrario, la città sarà presidiata militarmente e nessuno potrà levare le armi previa autorizzazione di un miliziano. Chiunque sia sorpreso a violare tale editto sarà passato per le armi.
Per questioni di ordine cittadino dichiaro inoltre chiuso le sale del Gran Consiglio, per decreto del senato repubblicano del governo cittadino di Athkatla, dato che non esiste più un’alleanza da gestire.

Quando riusciremo a far abbassare le armi, le porte delle sale senatoriali del Gran Consiglio saranno riaperte e si procederà all’allestimento di pubbliche e libere elezioni. Fino ad allora il controllo dei territori di quel che rimane dell’Alleanza passa sotto il diretto tutorato della Milizia.
Ai clan il compito e la responsabilità di disarmare i loro combattenti. Se serve mi offro come garante per le trattative.

Per quel che mi riguarda è tutto.

Con questo messaggio il comandante delle guardie ha imposto la drastica decisione presa del Senato Repubblicano che governa la città di Athkatla; ciò al fine di impedire ulteriori violenze dopo la rivolta contro il senato dell'Alleanza, noto come Gran Consiglio.
La rivolta nei mesi scorsi aveva portato alla completa anarchia ed ha visto compiersi scontri ed ogni sorta di barbarie fra gli affiliati alle due fazioni. Durante questo periodo siamo stati piegati nell ospirito, prigionieri nella nostra stessa città, timorosi di uscire per non essere coinvolti in qualche scontro, paventando di essere scambiati o sospettati di essere membri di una delle due fazioni. Preferivamo non esprimere la nostra opinione, non fidandoci neppure dei nostri vicini che potevano denunciarci agli uni o agli altri. Stranamente in tal periodo la Milizia è quasi scomparsa: alcuni mormorano fosse un complotto nel complotto ad opera dello stesso senato o del comandante dei miliziani, oppure che fosse stata decimata dagli scontri nei campi o ancora fosse per semplice incapacità dovuta all'annichilimento dei governi centrali. La verità penso non si saprà mai, almeno per noi del popolo.

Che cosa si devono aspettare ora gli abitanti della nostra bella città? Sicuramente non potranno girare armati, ma la presenza massiccia delle guardie che finora erano distaccate per tutta Delsaran dovrebbe assicurare maggior tranquillità e sicurezza. Oppure servire a coprire i loro stessi soprusi..
Oggi stesso, dopo che gli scontri erano cessati, ne ho incrociati alcuni; erano troll guerrieri dall'aria truce, in numero tale che non si era visto dai giorni dell'assedio durante la Grande Guerra delle Città. Un gruppo di questi si è accomodato ai tavoli dell'Osteria, durante l'ora di ronda. Dopo aver bevuto i primi sorsi hanno cominciato ad urlare insulti e a sbattere i boccali, guardandoci con superiorità e disprezzo, cercando di provocarci; fortunatamente non ci sono riusciti ma credo abbiano intimorito lo stesso Cedrik. E si che mio padre mi raccontava da piccolo che quell'Oste burbero la mattina dell'assedio era sulle mura; attendeva in prima linea le orde di Glukmoore con lo sguardo fiero e indomito, tenendo appoggiata sulla spalla la scure che di lì a poco si sarebbe bagnata del sangue di decine di nemici. Oggi ho provato paura e tristezza vedendogli abbassare gli occhi, irati e sconfitti, di fronte a quel gruppo.
Credo che i troll siano qui contro la loro volontà e faranno di tutto per farcelo notare. Allo stato attuale delle cose siamo però costretti a fidarci, sperando che il Comandante riesca a tenerli a freno.

Al di fuori delle mura immagino invece che la guerra continuerà ad infuriare e la situazione sembra che non sia destinata a migliorare, data la volontà della milizia di presidiare la sola Capitale. Spero che il governo di Athkatla sia riuscito ad elaborare un piano di pacificazione, partendo da quello che è il cuore dell'Alleanza. Anche in questo caso però, taluni affermano che il solo motivo della presenza della milizia sia dovuto all'abbondanza delle casse cittadine. D'altronde, dicono, l'Alleanza non esiste più.

Per coloro che vivono nei territori fuori Athkatla credo che le speranze di pace attuali si aggrappino ai difensori del senato, ai membri del nuovo ordine ed alla loro volontà di stabilire una tregua duratura. E spero che da questa tregua si decida di indire elezioni per un nuovo governo dell'Alleanza. Fino ad allora temo che le altre città saranno semplicemente terre di nessuno.

Io intanto osservo dalle finestre dell'Osteria le guardie passare davanti alla porta della città, alternando i turni: nani, poi umani, quindi troll, di nuovo i nani e ricominciano. Dalla porta poi ritornano per il Viale dell'Osteria fino alla piazza degli Eroi, dove c'è la Caserma. I Felinidi sono mandati fuori dalle mura, forse per stanare nei campi i nemici nascosti. Gli elfi invece sembrano stazionare sempre sulle mura, distaccati ed estranei dalla vita cittadina; fra le tante voci che girano si dice che la loro gloriosa città sia caduta in mano ai barbari, profanatori delle antiche dimore e dei templi. Come cambiano le cose.

E' tempo di andare, stamane sono di turno: Guida Ministeriale alla Sala del Drago. Come se ancora ci venisse qualcuno. Una volta l'odio per lui ci univa; ormai anche quel sentimento sembra lontano, ingoiato dalla memoria dei tempi. Ma sono sicuro che Lui non si sia dimenticato di noi, troppo presi dalle nostre vite e dai nostri affanni.

Che gli dei ci proteggano tutti.

Inviato: Mar Dic 26, 2006 2:02 pm

Dialogo fra due cittadini di Romar:

- E così la vecchia matta ha levato le tende?
- Pare di si, ha borbottato qualcosa su quanto odi le guerre prima di chiudere la sua stramaledetta bottega...
- Effettivamente la situazione è piuttosto brutta, hai saputo di Athkatla?
- Come no! Dannati avventurieri, sempre a coinvolgere noi comuni cittadini nelle loro dispute, speriamo che senza la matta abbiano un motivo in meno per fare casino qui a Romar...
- Speriamo, sicuramente nessuno di noi sentirà la mancanza di quella Jezebele...